| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 14:36
Ciao a tutti, per esigenze personali ho allestito una seconda postazione di postproduzione e alcune mie certezze granitiche sul colore si sono sbriciolate ... Lavoro da una decina di anni con monitor Eizo (Flexscan SX2762W) calibrato periodicamente con ColorMunki. Ho impostato la mia calibrazione su un punto di bianco di 6500K (non avendo particolari esigenze di stampa e riproduzioni fedeli di colori) e a dire la verità mi è sempre sembrata un'impostazione leggermente calda, ma con il tempo mi sono abituato. Così come mi sono abituato a vedere le mie foto riprodotte su altri media (notebook, smartphone, tablet, altri desktop ...) con una resa del colore leggermente diversa (solitamente più tendente al blu). La spiegazione che mi sono sempre dato è stata: "Per forza, questi sono schermi di bassa qualità e spesso compensano la poca luminosità agendo sul blu". E a questa cosa ho dato sempre poca importanza. In questi giorni acquisto per la seconda postazione un Dell 27" U2722D, lo calibro e lo affianco per una verifica "occhiometrica" al mio Eizo e vedo che la resa sui colori è veramente agli antipodi. Decisamente molto, ma molto più blu per il DELL, nonostante anch'esso sia stato calibrato ad una temperatura di 6500K. Capisco che sia uno schermo che costa un terzo del mio Eizo, ma non mi sarei mai aspettato questa differenza. E' normale una cosa del genere o il mio Colormunki sta dando i numeri ? Per ottenere due immagini simili dovrei mettere il mio Eizo a 8500K e il Dell a 5000K (e anche in questo caso il Dell è sempre leggermente più freddo). Ma la cosa che ha frantumato le mie certezze è il fatto che se postproduco con il Dell riscontro una certa analogia in tutti gli altri media che ho in casa (smartphone, notebook, tablet), cosa che non succedeva con l'Eizo ... quindi la domanda che mi faccio è: "ma davvero, se non ho esigenze di stampa o di perfetta riproducibilità di colori - lavorando sui prodotti ad esempio - mi conviene falsare il punto di bianco dell'Eizo a 8500K per ottenere quello che poi vedono il 99% delle persone vsito che tutti fruiscono le immagini da schermi di medio-bassa qualità ?". Grazie a chi vorrà dire la sua ... |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 18:17
Provo ad aiutarti io. Il ColorMunky ti legge lo stesso punto di bianco dopo la calibrazione? Stesse coordinate x,y di cromaticità? Quanto tempo ha lo strumento e che software usi sui rispettivi monitor? |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 18:22
Da assoluto ignorante: sulle calibrazioni non c'è una impostazione per definire se il bianco é "preciso" o é il più luminoso possibile (ma a quel punto é il bianco "del monitor")? Potrebbe essere quello? |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 21:05
"Grazie a chi vorrà dire la sua ..." Io dico da sempre che guardare le foto a monitor è roba da barzelletta, e barzelletta vile, spendere migliaia di euro in attrezzatura fotografica per poi guardare le foto a monitor è roba da citrulli. Ora tu capisci il perché lo dico. |
user142859 | inviato il 05 Gennaio 2022 ore 22:21
A me è capitata la stessa cosa ma tra due monitor identici... Monitor del cavolo per carità, roba da 120€. Alla fine ne ho dedotto che il problema era il cavo di collegamento. Uno HDMI e l'altro vga. Perché scambiando i cavi scambiavo il problema... Poi bo, sarà stato un caso |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 22:31
“ Il ColorMunky ti legge lo stesso punto di bianco dopo la calibrazione? Stesse coordinate x,y di cromaticità? Quanto tempo ha lo strumento e che software usi sui rispettivi monitor? „ Onestamente non ti saprei dire i valori x,y con il Colormunki, forse dovrei farlo funzionare con DisplayCAL, ma ci dovrei perdere un po' di tempo ... lo strumento ha undici anni e mi funziona solo in modalità automatica ... stavo infatti pensando di cambiarlo con uno Spyder5 o un I1 Display nuovo, può darsi che sia arrivato a fine corsa. Per software che intendi ? Windows + PS ... oppure il software di XRite, ColormunkiPhoto. Su entrambi. Però Raamiel ti volevo chiedere una cosa: ho letto che far funzionare due monitor allo stesso modo è una cosa che esula dalla gestione colore (cercando anche qui sul forum mi sono imbattutto anche in una tua affermazione). Mi sfugge un po' questo concetto, nel senso che davo per assodato che una temperatura ad esempio di 6500°K dovrebbe essere uguale per tutti i dispositivi ed invece sembra di no ... @ Alessandro Pollastrin “ Ora tu capisci il perché lo dico. „ Ti riferisci a me ? Scusa eh, guarda che ognuno ha le sue esigenze. Non puoi dare del citrullo a chi neanche conosci. E non credo che guardare le foto a monitor sia una barzelletta. Tra le mie attività professionali lavoro con lo stock da quasi 20 anni, pensi che chi acquista le mie foto le guardi in stampa ? Le agenzie ormai lavorano tutte in jpg+srgb. Oggi se vuoi lavorare in quel campo devi avere immagini che siano belle sui monitor ... L'altra mia attività invece riguarda la stampa fine art in bianco e nero, ho una Epson 3800 con cui stampo fino a 50 cm per conto mio e per il resto mi affido ad uno stampataore di fiducia. Ho il mio flusso di lavoro per la stampa in bianco e nero che ha zero bisogno di sapere se il bianco del monitor è caldo o freddo. Il riferimento è la carta (uso Hahnemuhle) e tutto è orientato a quello. |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 23:47
@Francesco O Se i due monitor sono proprio dissonanti, allora credo che una controllatina allo strumento sia raccomandabile. Potrebbe essere giunto, oppure uno dei monitor è difficile da leggere per limiti intrenseci dello strumento. Se invece il Munky va bene, allora sei in un caso particolare della costanza del colore. Cercando di farla semplice, tutta l'impalcatura sulla gestione del colore e la sua riproducibilità si fonda sul metamerismo; che talvolta è una rogna, ma è anche il fenomeno che ci consente di trattare il colore senza doverci sparare in testa. Secondo il modello della visione umana del color matching possiamo assegnare a ogni colore una terna XYZ, semplificata in xy quando si separa crominanza e luminanza. Nello spazio del tristimolo ogni terna XYZ può corrispondere a più stimoli fisici diversi, ossia più spettri di una soregente luminosa o di un oggetto che riflette la luce (o che la diffonde o da cui è attraversato). Quando due spettri vengono ricondotti alla stessa terna XYZ si dicono metamerici, perché, teoricamente, per la visione umana sono equivalenti, anche se fisicamente possono essere piuttosto diversi. Però questo è vero in una condizione di visualizzazione isolata; condizione che è stata usata per la definizione del modello stesso. Quindi, in un mondo ideale, quando calibri sullo stesso punto di bianco due monitor questi dovrebbero essere percepiti uguali... dovrebbero. Se li guardi uno alla volta, ma messi a fianco i tuoi sensi potrebbero percepire la differenza tra i due spettri di emissione. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 8:29
Evidentemente c'è chi stampa le foto alla cieca, senza guardarle previamente a monitor. Mahhh!!! * * * Francesco O, purtroppo non ti so dare una risposta (certamente non dopo la dotta disquisizione di Raamiel), se non azzardare un suggerimento abbastanza scontato: di procurarti due monitor identici. Forse è eccessivo, me ne rendo conto, ma... |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 8:48
“ Ti riferisci a me ? Scusa eh, guarda che ognuno ha le sue esigenze. Non puoi dare del citrullo a chi neanche conosci. „ Faccio l'avvocato del diavolo... Alessandro come sempre dice le cose fuori dai denti con una schiettezza disarmante... ma non si riferiva a te in particolare, Francesco. Lui parla in generale... e segue una linea, una filosofia, che dice che le foto vanno guardate da stampate... e il perchè è evidente... hai aperto un thread perchè i colori dei monitor non combaciano mentre in teoria dovrebbero. Com'è possibile fare un buon lavoro se il monitor che abbiamo ci fa sbagliare? L'unica alternativa, immagino, sia stampare la foto ed eventualmente fare correzioni. Io, per me, non spendo soldi in monitor costosi e non li taro neanche. Guardo le mie foto e guardo quelle degli altri... se i colori e la luminosità/contrasto delle mie è simile a quella delle altre foto, allora vuol dire che il mio monitor è a posto. Non sono un professionista ma un semplice fotoamatore e quindi non ho uno standard minimo da rispettare imposto da un commitente. E quello che mi piace lo faccio stampare da un lab. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 10:44
@ Raamiel: ti ringrazio. Spiegazione un po' complicata, ma che mi toglie un po' di polvere da quello che avevo imparato una decina di anni fa quando misi su il mio flusso di stampa con la Epson 3800. A quei tempi studiai molto le dispense che si trovavano in rete di Boscarol e di Olivotto. Una volta trovato il mio "equilibrio" del colore avevo un po' abbandonato. Il mio Colormunki funziona a metà, prima di tirare le somme mi sa che dovrò procurarmi uno strumento nuovo. Vedrò lunedì se noleggiarlo o comprarlo. @Andrea Festa e Lorenzo1910 La questione che due monitor, pure identici, abbiano colori diversi sembra però che non sia una cosa campata in aria e molto più diffusa di quanto sembri. E la calibrazione non sembrerebbe risolvere in maniera definitiva. Come ha ben spiegato Raamiel mariannasantoni.com/colori-monitor-sballati |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 11:24
Con due monitor non si fa una calibrazione per assoluto su entrambi perché ognuno può dare esito leggermente diverso, ma vanno bilanciati tra loro a livello di calibrazione, una sorta di compromesso tra i vari monitor. Non a caso i vari software multi postazione prevedono, se ricordo bene, la possibilità che i monitor vengano calibrati sulla base dei loro risultati così da avere un risultato omogeneo il più possibile. Difficile da spiegare in modo semplice. Se io mi metto a calibrare due identicali modelli i risultati potrebbero variare anche di poco, vanno quindi i profili bilanciati tra loro via software per trovare il compromesso e far sì che la visione sia simile al di là della precisione assoluta per ognuno di loro, e relativo delta più basso possibile che porta a visioni però differenti. Mi viene in mente lo Spyder X versione Elite come software, che dovrebbe gestire più schermi adattando le calibrazioni tra loro per un risultato omogeneo. Correggetemi se sbaglio. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 11:49
“ La questione che due monitor, pure identici, abbiano colori diversi sembra però che non sia una cosa campata in aria e molto più diffusa di quanto sembri. „ No, no... lo ritengo possibilissimo... mai pensato il contrario. Ma con il B/N nelle tue stampe riesci a vedere una certa tendenza ad un colore più freddo o più caldo? Il problema non sussiste se vendi una stampa ad un cliente e poi magari non lo vedi più... ma se è uno che ne ha già comprate altre la faccenda diventa critica se la appende vicino alle altre e risulta essere di tonalità diversa. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 11:51
Di base andrebbero scelti due monitor identici per la miglior fedeltà cromatica possible. E vanno poi comunque "accordati tra loro" (come gli strumenti musicali a 440hz ad esempio) piuttosto che calibrati in modo indipendente per ottenere il minimo delta da ognuno di loro, penso sia un fondamento per operare in modo omogeneo su entrambi o in uno studio. Con due monitor diversi.. Beh, si complica tutto. Cambia pannello, retro illuminazione, ecc.. Partiamo già male sulla carta. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 11:54
Mi sa che l'unica soluzione sia di "scalibrare" il Dell finchè non diventa simile all'Eizo... |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 12:45
Agli interventi che avete già fatto aggiungo che, i due pannelli hanno due tipologie di retroilluminazione differenti. L'eizo è di tipo CCFL, mentre il dell è W-LED. Forse, per ottenere risultati più simili su entrambe i monitor, potrebbe essere necessario specificare nel software di calibrazione, il tipo di spectral correction che deve usare il colorimetro per ciascun monitor. In Displaycal, si può specificare sotto la voce "correction". Sul software per il colormunki ora non ricordo. Tra l'altro, con il colormunki si può utilizzare anche il software xrite i1Studio v1.5.1, che ha più funzionalità rispetto al vecchio software xrite ColorMunki Display. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |