| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 21:55
Ho cambiato il mio vecchio Tamron 28-105 2.8, ormai sfranto, con un nuovo fiammante nikkor 24-120 F4. Ora direte, " E che caxxo c'entra? E sti caxxi!" E invece c'entra... c'entra. C'entra perché il nikkor è una gran lente, versatile, nitida, AF veloce, stabilizzata, lenti ai nano-cosi che cancellano i riflessi e fanno sembrare gnocca anche mia suocera, insomma, ne sono strasoddisfatto! Però è un po' troppo perfettino, e quindi mi è presa la voglia di un obiettivo un po' più " sporco" più reale come resa. Così quando l'ho trovato in un mercatino dell'usato, intonso, e al prezzo di una pizza per due, non melo sono lasciato scappare. Quindi eccolo qui in tutta la sua siderurgica imponenza!


 Un po' di dati: Focale 200 mm Apertura max f2.8 Apertura Min f22 Distanza minima maf, 2.5 m 5 elementi in 5 gruppi Lente frontale con attacco per filtri da 72 mm Paraluce estraibile integrato( un po' risicato però) Peso 720 gr Costruzione plastica free, solo vetro e metallo Attacco Nikon F AI Che dire, è proprio bello, e poi sembra uscito dalla scatola! Lenti ok, diaframma asciutto e scattante, elicoide bello fluido e ben frenato, insomma, tutte le sue cose in ordine e al posto giusto. Montato sulla d600 con batteria grip, si bilancia alla perfezione, sulla A7 con adattatore.... ci sta, ma è come vedere in fantino del palio di Siena su un cavallo Normanno.

 Leggendo sul web ho trovato qualche info su questo obiettivo, ne esistono 2 versioni, la mia, che è la prima, e la successiva della CD che cambia per il diametro della lente frontale che passa da 72 a 77, lo schema ottico è lo stesso, ma dovrebbero cambiare le tipologie di vetro e il trattamento, alcuni dicono che a conti fatti le due versioni si equivalgono, altri dicono che la versione CD sia migliore. Sempre Googlando, sembra che gli esemplari con seriale che inizia per 37xxxxx erano prodotti da Tokina, il mio è 3790749, quindi made by Tokina, ed in effetti è costruito veramente bene.Ora veniamo alle prove. La prima impressione? È un culo di bottiglia!


 Va bene che volevo qualcosa di "sporco" ma così non si vede una cippa! Con una semplice luce di una lampadina, per altro fuori dal campo inquadrato, si è generata questa sparata di raggi gamma, che manco Mazinga dopo aver mangiato 2 chili di caponata riesce a fare. C'è qualcosa che non va, per quanto non sia un nikkor o una zeiss non poteva essere così ciofeca, quindi, decido di smontarlo e controllare tutto, magari è stato smontato in precedenza e qualcosa è stato rimontato male? Dopo averlo smontato e controllato da capo ai piedi, non ho trovato niente di strano, tutto perfetto, niente lenti rovinate, o montate al contrario, insomma tutto come dovrebbe essere. Mentre stavo girandomi l'obiettivo tra le mani, l'ho puntato verso un faretto, ho messo l'occhio sul lato baionetta ,e quello che ho visto mi ha fatto pensre.

 La baionetta Nikon Ai è in metallo, minuziosamente e copiosamente cromata in ogni sua piccola sfaccettatura, brilla al sole come lo scarico di una Harley in particolare il bordo interno, che si affaccia sulla lente posteriore è bisellato e cromato, in pratica un prisma otticco! Ora, se Nikon, Pentax, Canon facevano le baionette SATINATE..... ci sarà stato un motivo? Non gli mancavano certo i soldi per mettergli su una leccata di cromo! Ecco svelata l'origine dei ragi cosmici che si spiattellano sul sensore. Soluzione: opacizzare, schermare, oscurare ogni superficie esposta alla luce, specie la maledetta baionetta rilucente. Prima di tutto smonto la baionetta e vernicio la parte interna con vernice acrilica nera opaca, poi creo un cannocchiale in velluto adesivo nero, fissandolo al bordo bisellato che si affaccia sul pozzetto interno
 poi vado di vernice anche sulla parte esterna della baionetta
 ecco il risultato finale, adesso la luce non incontra nessuna superficie riflettente pria di arrivare al sensore
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| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 15:16
Eh ma mica li ho tolti tutti..... Adesso ho un meraviglioso arcobaleno con effetto caledoscopio, quando punto il sole o qualche fonte di luce più intensa

 anche con luce velata rimane un pò di effetto soft che a me piace
 però gli effetti della cura si vedono e come

 Aberrazioni cromatiche a go go, ma facilmente correggibili
 come mi aspettavo ha una pdc molto ridotta utile per separare i piani
 ma la maf risulta piuttosto semplice, anche su reflex nonostante il pallino verde, ho beccato il fuoco su quasi tutte le prove, anche a tutta apertura. sulle ML per forza, tra focus peak e ingrandimento ti devi impegnare per sbagliare.
 anche usando il flash, dove prima sparava riflessi a manetta, ora la situazione è nettamente migliorata, mantenendo però un netto sapore vintage, con un bell'effetto pastelli
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| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 15:50
Bell'arcobaleno !!! |
| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 19:18
Le prossime prove che voglio fare sono: Montarlo sulla d200 "liscio" Montarlo sulla d200 con il Tc16 AF Provarlo con il soffietto macro per vedere come della cava. Ma soprattutto devo uscire di casa e fare qualche foto, perché ultimamente col lavoro ho giusto il tempo di fare due foto ad minchiam dal balcone. |
| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 19:56
Come esercizio di bricolage va benissimo, ma come ottica direi che forse non è il caso d'insistere. |
| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 20:57
Sono attratto dai casi disperati |
| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 22:32
Uhm... stranamente non vignetta - cosa che fa perfino il Nikon 180 f 2.8 - : sono a TA le foto sopra ? |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 7:51
Sì, sono tutte a TA, tranne quelle con il sole che sono a f16 o 22, non ricordo. In effetti non vignetta per niente, ed è abbastanza uniforme su tutto il fotogramma. Le immagini sono jpg convertiti da Nef o Arf, ma non applicato nessuna correzione, tranne l'esposizione e i toni. Su alcune foto che ho fatto ho notato una dominante magenta, ma credo sia più un problema di bilanciamento del bianco della mia vecchia A7, che un'aberrazione della lente, perché sulla d600 non non lo fa. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 8:51
Affascinante reportage! Da buon bricoleur sei riuscito a dare anima a un fondo di bottiglia. Anche se non sarà la lente che userai di più, sarà quella che ti viene voglia di prendere quando apri l'armadietto del materiale fotografico. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 9:01
Bel lavoro, il problema veniva dalla luce riflessa dal sensore che andava a colpire la parte cromata e da lì andava nuovamente a velare il sensore. Sull'arcobaleno: azzardo una mia ipotesi che ti suggerisco di verificare, prova a schermare quel nero lucido della ghiera con le scritte che trattiene la prima lente, per me è troppo lucida e troppo 'visibile' dalla lente, forse... forse... qualche effetto negativo lo fa. Comunque, va bene così, ha senza dubbio un suo carattere che vale la pena di conoscere e sfruttare. |
| inviato il 13 Gennaio 2022 ore 18:22
C'ho pensato, soprattutto, visto che è una lega di alluminio, avevo pensato di pallinare e anodizzare nero. Poi però ho guardato il trilione di sferette d'acciaio che fanno da cuscinetto allattuatore del diaframma e che avrei dovuto smontare e rimontare. Tutto d'un tratto mi è passata la voglia |
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