| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 18:30
Domandina: con la messa a fuoco del nostro occhio, come siamo messi? Chiedo perché usando molto lo smartphone, mi trovo ad avere problemi di lettura alla distanza alla quale uso spesso il telefono. Non so se è una cosa che dipende effettivamente da quello o dall'età (40) ma non è che con l'oculare si focheggia a lunga distanza mentre col evf si focheggia troppo vicino? Non voglio fare polemica. Non ho preferenze in particolare ... |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 18:39
Focheggiando vicino stimoli l'elasticità del complesso oculare.
Forse stanca di più ma non dovrebbe essere causa di problemi di calo visivo. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 18:43
@Maceric
1  Beh se il dialogo con me non ti è gradito, basta dirmelo che evito, ci tenevo solo a "spiegare" quali sono gli aspetti del mio lavoro, e quello che "serve" oggi quando contano anche i secondi, nella consegna di un lavoro. 
Nessun scontro, ci mancherebbe.
2 Guarda che sto dicendo la stessa cosa, sono il primo sostenitore delle ammiraglie reflex e loro (per ora) assoluta capacità di fronteggiare al meglio possibile, tutta la fotografia a 360°, al contrario anche delle più evolute ML, dove in molte situazioni sicuramente "aiutano e/o sono meglio" ma in altre, proprio non sono ancora a livello delle top reflex ammiraglie, ed è ovvio che certi "limiti" li raggiungi, più la foto è dinamica ed hai i secondi contati.
Sull'ultimo punto, come spiegato, la tecnologia ti permette di realizzare idee (se uno è bravo e le ha) che fino a ieri erano impossibili o per motivi economici o per motivi di "tempo".
Nel mio campo, hai un colpo, buona la prima, non puoi permetterti di stare 10 minuti su un'inquadratura/posto, altrimenti nell'ora a disposizione non consegni nulla, ai magari 5/10 clienti che hai, a cui devi per ognuno fare un lavoro diverso, se occorre, ed hai pochi minuti per ognuno da dedicarci, indipendentemente dagli imprevisti/meteo/ecc.
Senza considerare che se accade l'imprevisto (quindi non sai ne dove, ne come e ne quando accade, se accade) non puoi permetterti di non averlo documentato.
Una volta queste foto non si facevano (o se ne facevano meno), ora si, e posso farti un'elenco fino a domani di situazioni, che con il progredire della tecnologia diventano sempre più realizzabili facilmente. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 19:50
E' vero che le ammiraglie reflex hanno raggiunto prestazioni notevoli, in termini di autofocus e di velocità di scatto, ma al contempo vi sono anche dei limiti tecnici.
1) la copertura dell'autofocus, in relazione al fotogramma, è limitata, in quanto lo spazio interno della fotocamera è modesto e il sensore autofocus è di ridotte dimensioni. A detta dei progettisti Canon, già con la 1dx erano arrivati al limite, per quanto riguarda gli ingombri dello specchio secondario (che fa arrivare la luce al sensore autofocus): infatti sulla 1dx mark II hanno aumentato leggermente solo la copertura verticale, mentre sulla 1dx mark III si è rimasti sempre su quei valori, anche se il numero di punti di messa a fuoco è più che triplicato.
Su una mirrorless, invece, il sensore d'immagine svolge anche la funzione di sensore autofocus, e infatti sulle r3, r5 e r6 si è vicini al 100% di copertura del fotogramma.
2) E' difficoltoso raggiungere velocità di scatto elevate, per via delle complicazioni annesse al movimento dello specchio, nonché al tempo ridotto per fare lavorare l'autofocus, tra uno scatto e l'altro.
Con un sistema mirrorless lo specchio non è presente, e si elimina un problema non da poco: infatti sulla 1dx mark III stessa si arriva a 20fps in live view (con autofocus attivo), contro i 16fps ottenibili con l'autofocus ttl-sir che fa uso dello specchio. Con la r3 hanno raggiunto i 30fps.
3) La funzionalità dell'autofocus è fortemente dipendente dall'apertura massima dell'obiettivo. Sulle schede tecniche delle reflex si trovano diciture come "sensori autofocus sensibili a f2,8, f4, f5,6, f8". Con l'autofocus ttl-sir i raggi di luce vengono divisi in due da un gruppo ottico dedicato, così da poter effettuare la messa a fuoco a rilevamento di fase: pertanto, per avere sensori sensibili a un valore (minore o uguale) a un certo f-stop (2,8, 4, 5,6, 8), devono progettare opportunamente la parte ottica e il sensore autofocus. A seconda del tipo di fotocamera fanno delle scelte diverse, ma vi è comunque un compromesso da attuare.
Infatti su molte reflex l'autofocus di disattiva, se l'apertura massima dell'ottica supera f5,6: è una questione puramente tecnica. Anche le reflex più recenti non arrivano oltre f8, sempre per limiti fisici dell'autofocus. Pertanto, utilizzare un 800mm f5,6 con un extender 2x è fuori portata, se si vuole la messa a fuoco automatica.
Con il dual pixel cmos, invece, non vi è il gruppo ottico dedicato a dividere i raggi di luce, ma la messa a fuoco a rilevamento di fase viene effettuata direttamente dai fotodiodi del sensore (due per ogni pixel). A seconda dell'apertura massima dell'ottica, il sistema utilizza dei gruppi di pixel diversi: l'autofocus rimane attivo anche con aperture massima di f22, sulle fotocamere del sistema r.
Non è un caso se Canon non ha mai realizzato ottiche ef con un'apertura massima superiore a f5,6. Il problema era l'autofocus. Sulle ottiche rf si sono spinti fino a f11, invece...
4) L'operazione di scatto comporta sempre una certa rumorosità, a causa del movimento del gruppo specchio e dell'otturatore meccanico. Su un sistema mirrorless, invece, è possibile utilizzare l'otturatore elettronico, annullando - almeno lato fotocamera (il diaframma e lo stabilizzatore dell'ottica potrebbero essere più o meno rumorosi) - i rumori allo scatto.
Poi, è vero che la modalità otturatore elettronico presenta anche delle limitazioni d'uso, più o meno evidenti a seconda del modello, ma le prestazioni stanno migliorando.
Insomma, a meno di tutte le problematiche annesse ai mirini elettronici, che non sono trascurabili, è al contempo innegabile che con il sistema r vi siano anche una serie di vantaggi, che portano a superare alcune limitazioni delle reflex.
Detto questo, unire i benefici del mirino ottico al dual pixel cmos sarebbe anche stato possibile, volendo: ad esempio realizzando una reflex digitale con pellicle mirror, come la eos 1n rs: si trattava di uno specchio (fisso, non mobile) semitrasparente che consentiva di fare arrivare contemporaneamente la luce sia al mirino che alla pellicola (che oggi sarebbe il sensore), oltre al sensore autofocus ttl-sir.
Con le tecnologie odierne avrebbero potuto realizzare il pellicle mirror in modo molto più efficiente, rispetto al passato, limitandone i difetti (principalmente dovuti al fatto che la trasmittanza non era del 100%, per cui arrivava meno luce sia al mirino che alla pellicola, rispetto a una reflex tradizionale).
Tuttavia, oramai lo sviluppo delle eos 1 reflex è stato abbandonato (o meglio, lo sviluppo di nuove eos 1, visto che per la 1dx mark III continuano a mettere a punto aggiornamenti di firmware), per cui la questione è chiusa*.
* A meno di avere una cospicua quantità di denaro da dedicare alla cosa, e chiedere a Canon se siano disposti a realizzare una fotocamera su specifica, come esemplare unico: tuttavia tutti i costi di progettazione, sviluppo e produzione verrebbero coperti dalla vendita di quella singola fotocamera, e il prezzo sarebbe indegno... |
user14408 | inviato il 01 Gennaio 2022 ore 10:37
Buongiorno e auguri.
@signessuno
stavamo dicendo le stesse cose
“ Nel mio campo, hai un colpo, buona la prima, non puoi permetterti di stare 10 minuti su un'inquadratura/posto, altrimenti nell'ora a disposizione non consegni nulla „
beh molto sempliocemente tutti quelli che fanno cerimonie , che per inciso in italia è il VERO bacino professionale della fotografia stando ai numeri reali degli ultimi 20 anni, Non possono permettersi di sbagliare o mancare addirittura alcuni momenti irripetibili e non mi sembra che sia mai capitato per colpa della macchina limitata ma manco senza autofocus iperscientifici ( salvo inceppamenti che esulano dal discorso e per inciso io rabbrividisco quando vedo professionisti lavorare con un solo corpo macchina in qualunque ambito).
No, non mi convince la teoria che ormai sia " indispensabile", per alcuni-molti, avere macchine fotografiche sensienti collegate all'encefalo per fotografare una partita di pallone.
“ Con la r3 hanno raggiunto i 30fps. „
 la mia VIDEOcamera fa appena 25fps |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 10:05
Non è un caso se Canon non ha mai realizzato ottiche ef con un'apertura massima superiore a f5,6. Il problema era l'autofocus. Sulle ottiche rf si sono spinti fino a f11, invece...
Inferiore... |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 10:11
È ovvio come del resto è sempre stato che macchine con batterie ad 11v (vedi r3, 1d etc) riescano a far lavorare i motori in modo molto più veloce. Non avviene solo in fotografia. |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 10:48
“ Chiedo perché usando molto lo smartphone, mi trovo ad avere problemi di lettura alla distanza alla quale uso spesso il telefono. Non so se è una cosa che dipende effettivamente da quello o dall'età (40) „
Presbiopia. Tipico problema di messa a fuoco da vicino che parte intorno ai 40 anni.
Considera che io (45) pur avendo 14/10 nella vista da lontano ho appena preso gli occhiali da lettura proprio perché la mia messa a fuoco ravvicinata sta andando.  |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 13:32
+1 presente
Ma solo appena sveglio o a fine giornata
Per ora resisto senza occhiali |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 16:10
Se foste ciechi spanati come me, da vicino vedreste molto bene!
(mal comune... Male doppio! ) |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 16:13
Come Vafudhr!!! GL |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 21:20
Allora posso iniziare a piangere |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 8:24
eh, mannaggia. Da miope per molti anni, anche superati gli "anta", per vedere bene da vicino mi è bastato togliere gli occhiali. Ma ad un certo punto non basta più... cala la miopia ma aumenta la presbiopia ed alla fine me ne servono 2 paia... :-( |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:36
Sono apparse delle dichiarazioni aggiuntive da parte di Canon Russia, in merito alla questione della commercializzazione/sviluppo della 1dx mark III e delle altre reflex eos.
Traduzione automatica dal russo:
photowebexpo-ru.translate.goog/news/Canon-NE-otkazyvayetsya-ot-proizvo
"Mr. Mitarai commented that the EOS-1DX Mark III will be the last of Canon's flagship DSLRs as the company focuses on developing mirrorless cameras. This comment is correct. At the same time, some publications interpreted Mitarai's words as meaning that Canon had officially announced the end of all of its SLR camera lines, however, Mitarai's words were only about the flagship line of SLR cameras.
In an interview, Mr. Mitarai said, “Market needs are shifting towards mirrorless cameras at an ever-increasing pace. We are recruiting more and more people to follow this trend.” We will continue to bring both DSLRs and mirrorless cameras to the market – a discontinuation date for this model ( EOS-1D X Mark III ) has yet to be determined and will reflect customer needs and market prospects."
Per il resto, noto che i prezzi delle 1dx mark III usate stanno calando, pur se lentamente. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:47
Ma certo che continueranno a mettere sul mercato le reflex..... ma finché le vendono..
Per quelle esistenti le fasi/costi di progetto sono già stati fatte/sostenuti....
È su eventuali nuovi modelli.... che dovranno decidere.... se verranno alla luce
|
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