| inviato il 28 Dicembre 2021 ore 22:09
Viviamo in un epoca nella quale è tutto "detto e fatto", mandi una email all'amministratore del condominio e non devi più affrancare una lettera ed andare ad imbucarla alle Poste.
Ho l'impressione che per usare le M, occorra un periodo di ambientamento. Non tanto per saper focheggiare col telemetro, quanto per abituarsi a coordinare i movimenti di dita, mani, approccio alle cornici, appoggio dell'occhio. tutta una serie di manualità che vanno riapprese.
Nel mio caso, è la qualità delle lenti M, il loro timbro e la loro resa della realtà il fattore che può motivarmi a fare questo passo. Per altri possono entrarci altri fattori tra quelli elencati da Ivan.
Interessante il passaggio di Eros Penotti "Fino a qualche mese fa non sentivo la mancanza dell'AF, ma mi è tornata la voglia e con l'aggiunta della SL2s ho quadrato in cerchio"
Perché sto guardando in questo momento la mia Sony A7C con sopra il techart e l'apo-telyt R 180 e mi è passato in mente il pensiero eretico che potrei affiancare lei ad una M, per il bisogno di autofocus. Certo non sarebbe Leica su Leica. |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 18:20
Non possedere uno zoom nell'offerta degli obbiettivi non è un limite ma bensì una accurata decisione di consapevolezza della propria forza e della competenza dei fotografi Leica M.
Piuttosto che uno zoom, meglio 2 o 3 fotocamere M al collo.
Però, con le digitali sono stati progettati zoom, espressamente, per i dilettanti digitalisti.
Noctilux |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 18:24
Dimenticavo di complimentarmi per il tuo personalissimo pensiero.
Però, non mi piace la commistione fra analogico e digitale che sono due aspetti totalmente differenti per immortalare la scena inquadrata.
Leica M - a pellicola, ovviamente - è esclusivamente per i professionisti della fotografia.
Leica D è per chiunque con i soldini.
Noctilux |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 19:30
Ivan61 “ Premetto che una buona foto si fa con qualsiasi macchina fotografica ed anche uno Smartphone „
Premetto che non sono affatto d'accordo con questa solita e stucchevole definizione.
Arrivare sulla vetta del Cervino in elicottero - così come fece Mike Bongiorno per la publicità della "Grappa Bocchino Sigillo Nero" non è lontamente paragonabile alla conquista della vetta del Cervino con le proprie forze, dopo aver speso grande energia.
E così in Fotografia! La scena ripresa con il sensore - alla portata di tutti, scimmia compresa - non può essere paragonata ad una scena impressionata su fotogramma.
Pensierino della sera:
" Quando un digitalista incontra un fotografo con Leica M a pellicola, il digitalista sprofonda in frustrazione ed angoscia "
Noctilux
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| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 20:22
“ E così in Fotografia! La scena ripresa con il sensore - alla portata di tutti, scimmia compresa - non può essere paragonata ad una scena impressionata su fotogramma. „
Beh, se permetti, il tuo esempio non calza, almeno per quanto mi riguarda. E poco importa che abbia alle spalle quasi 70 anni di fotografia.
Il sensore, per se stesso è pari-pari all'allora pellicola, preferenze e comodità personali a parte.
Ma restano, indiscutibili sempre, la scelta e l'estro del fotografo a fare la vera differenza perché, prima di tutto la foto deve essere già nata nella sua testa quando il predetto preme il pulsante di scatto.
Ogni tipo di supporto sarà sempre valido ma del tutto insufficiente, da solo, a restituire una vera fotografia.
Come pure non è vero che occorresse più "manico" con la pellicola, non avendo in quel caso la possibilità di visionare immediatamente il risultato o per la successiva fase in camera oscura. Anche col digitale, volendo, basta interdire alcuni automatismi e puoi "viaggiare" alla cieca ugualmente; anzi imparare meglio ad usare il mezzo a disposizione, sia in ripresa come in PP.
Fine OT, e mi scuso con Ivan per la divagazione rispetto a questo interessante post su Leica M. |
| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 21:16
Sono tentato dall'acquisto di un orologio Rolex. È un pensiero fisso. Però un dubbio mi trattiene: ma segnerà l 'ora con più precisione di un Seiko ? |
| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 21:31
Un buon fotografo con una buona strumentazione fa buone foto.
Un fotografo mediocre con una buona strumentazione fa delle foto mediocri.
Un buon fotografo con una strumentazione mediocre? |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 21:35
Il Rolex non è "SOLO" l'orologio: Il Rolex è elemento distintivo per la persona di forte carattere e di grande successo...pproprio come Leica M lo è per il fotografo.
Noctilux |
| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 21:53
Quindi se arriva in ritardo é comprensibile e accettabile ..  |
| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 21:59
“ Il Rolex non è "SOLO" l'orologio: Il Rolex è elemento distintivo per la persona di forte carattere e di grande successo...pproprio come Leica M lo è per il fotografo. „
Quindi uno status symbol per farsi più belli agli occhi degli altri... Interessante come con questo intervento, e i precedenti, hai ucciso la premessa equilibrata e molto lucida fatta da Ivan nel primo post. |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 22:07
Palgiam “ Beh, se permetti, il tuo esempio non calza, almeno per quanto mi riguarda. E poco importa che abbia alle spalle quasi 70 anni di fotografia.
Il sensore, per se stesso è pari-pari all'allora pellicola „
Per me, invece, il mio esempio è assolutamente concreto; comunque capisco il tuo pensiero.
Il sensore, in effetti, riveste la medesima predispozione dell'ancora attuale pellicola - altroché all'allora - esso, acquisce la scena così come la pellicola.
Ma la abissale differenza tra i due sistemi va ricercata nel percorso per raggiungere lo scopo e, nella struttura psicologica che sostiene l'autore.
Il percorso del digitale è paragonabile ad una veloce pisciatina in montagna - sufficiente un click per godere dell'immagine - robetta che non provoca alcun momento di esaltazione o di emozione; il percorso della pellicola, invece, è complesso, impegnativo, variegato, decisionale e, dulcis in fundo, carico di incertezze, di dubbi e di angoscia.
Dal caricamento della pellicola - non alla portata di chiunque - sino alla introduzione della pellicola impressionata nella spirale - non alla portata di tutti...anzi, oserei dire che ben pochi saprebbero muoversi in CO - è l'ansia che ci avvolge portando la pressione sanguigna a valori piuttosto elevati, provocando secrezione di alcuni ormoni che potrebbero mettere in confusione il sistema vascolare e sollecitando l'ipofisi che potrebbe causare lievi sbandamenti
della mente e del sistema nervoso.
Come si può evincere, non c'è storia.
Noctilux
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| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 22:08
Ivan mi fa piacere che tu abbia confermato parte di quelle che sono state le mie considerazioni su alcune delle caratteristiche delle Leica M che avevo espresso qui nell'ormai lontano Marzo 2016:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1764323&show=8
Comunque posso dire che tra TUTTE le fotocamere e digicamere che ho avuto (e vi assicuro che sono state tante) la Leica é stata indiscutibilmente la più fascinosa (infatti la mia immagine é con una M8  ) ma, nel contempo, é stata quella più inadatta a fotografare.
i "limiti" sono dettagliati nel link.
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| inviato il 29 Gennaio 2022 ore 22:14
Kelino
Un buon fotografo con una strumentazione mediocre farà bellissime foto, forse non nitidissime, con uno sfocato che non piacerà molto ai fotocaxxoamatori per tacere del bohek, ma che trasmetteranno comunque qualcosa a quello che le guarderà.
A proposito di bohek o bokeh, pochi sanno che una discussione su questo argomento tra Henry Cartier Bresson, che usava una Leica, e Robert Capa, che sosteneva la Contax, degenerò ed i due vennero alle mani.... |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 22:14
Palgiam “ Come pure non è vero che occorresse più "manico" con la pellicola, non avendo in quel caso la possibilità di visionare immediatamente il risultato o per la successiva fase in camera oscura. Anche col digitale, volendo, basta interdire alcuni automatismi e puoi "viaggiare" alla cieca ugualmente; anzi imparare meglio ad usare il mezzo a disposizione, sia in ripresa come in PP. „
Il manico c'entra poco con la pellicola: conta esclusivamente la convinzione di dover affrontare un determinato percorso nel quale ogni scatto deve essere rigorosamente ponderato e realizzato con estrema cura, pena l'utilizzo del cestino. infine, bisogna essere ben consci che ogni scatto costa moneta sonante.
Con il sensore, invece, anche se oscuri il monitor, puoi scattare mille volte e alla fine un file buono lo si ottiene: In pratica, più scatti, meno spendi. |
user77830 | inviato il 29 Gennaio 2022 ore 22:16
Vafudhr “ Quindi uno status symbol per farsi più belli agli occhi degli altri... Interessante come con questo intervento, e i precedenti, hai ucciso la premessa equilibrata e molto lucida fatta da Ivan nel primo post. „
De gustibus... il pensiero di Ivan, pur rispettabilissimo, è di poco conto: buono solo per voi digitalisti..
Noctilux |
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