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Perchè una Leica M - Pensiero e valutazioni personali


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avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:17

Mi capita, quando faccio analogico, di utilizzare attrezzature del passato. Un esempio è quando per fare foto ravvicinata in 6x6 utilizzo un 120 Macro Zeiss su Rolleiflex. Siccome, pur essendo splendido otticamente, è di una serie molto vecchia, sulla 6008, non solo perde tutti gli automatismi, ma per l'esposizione devo fare alcuni marchingegni che non sto a raccontare.
La stessa cosa devo fare col vecchio 350 Zeiss. Tutto bene, nessun problema.
Infatti le manovre per utilizzare l'ottimo esposimetro incorporato della 6008 e riportare l'esposizione corretta le so fare benissimo, e non mi costa nulla perdere qualche secondo in più. Ma quando troverò un Rollei Zeiss PQ 120 macro, e un 350 PQ, al giusto prezzo ovviamente, li prenderò al volo. Non per pigrizia, ma principalmente per il fatto che, vi garantisco, tutto questo traffico non mi fa meditare un bel niente e la foto non mi viene per niente meglio. Mi fa perdere solo tempo, che in certe situazioni di luce, a volte è poco.
Quello che mi fa meditare di più non è il corpo macchina, o il suo uso, ma la predisposizione mentale che ho in un certo frangente. Allora magari in quel caso utilizzo il cavalletto, ecco, eventualmente questo sì, mi fa diventare più riflessivo, ma non la manualità della macchina. Il fatto di comprare una costosissima macchina manuale bella quanto si vuole, non sposta e non altera minimamente il flusso e il funzionamento della mia mente.

Insomma, ci sono quelli colti costantemente da sindromi di Stendhal ogni volta che prendono in mano la macchina e altri come Ivan che, fortunatamente, hanno i loro bravi progetti e li realizzano al meglio.
Purtroppo, spesso i primi, forse anche a causa della suddetta sindrome, a parte gran chiacchiere e roboanti paroloni, producono ben poco, e quindi mi spiego come mai non mostrano mai niente. I secondi invece sono quelli che prediligo, producono eccome e bene. E non hanno alcun problema a mostrare il frutto del loro impegno.
Questa è l'unica visione che apprezzo, e che pratico, nel mio piccolo.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:20

Gambon: infatti, mi sembrava proprio il solito argomento trito, frutto di chi non sa cosa sia la fotografia e, soprattutto, crede che per scattare belle immagini la tecnologia sia un freno a mano tirato. Facendo simili affermazione ( avrò frainteso io e mi scuso!) allora possiamo anche affermare, come purtroppo superficialmente viene spesso detto, che una Leica col sensore non è una vera Leica e che la "vera" fotografia, quella veramente consapevole e autenticamente meditata è solo quella scattata con la pellicola: quindi anche uno come Ivan è un fotografo di serie B

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:20

Storicamente da molti decenni l'industria fotografica si è indirizzata verso l'eliminazione sulle macchine fotografiche delle barriere tecnologiche che un tempo incutevano qualche timore ai neofiti, in maniera da permettere a tutti, anche alla capre, di ottenere fotografie tecnicamente corrette. Persino Leica molti anni fa dotò la analogica M7 della fatidica lettera A sulla rotella dei tempi di scatto.
Ma fortunatamente tutti i costruttori più importanti hanno sempre consentito ai più volenterosi la facoltà di continuare ad usare la macchina fotografica senza automatismi. La scelta di continuare ad usare oggi una macchina come Leica M, priva di messa a fuoco automatica, con pochi fronzoli e tante limitazioni è strettamente personale e senza dubbio frutto sia di passione sia di una consapevole adesione ad alcune tematiche fotografiche e non ad altre. Certamente si tratta di una scelta che può apparire illogica ed irrazionale a chi non vuole precludersi nessun genere fotografico e/o vuole anche poter contare all'occorrenza su sofisticati automatismi.
La cosa che secca molto è, invece, questo continuo tentativo di far passare gli odierni acquirenti di Leica M o come dei facoltosi borghesi tesi soltanto a mostrare al pubblico un bollino rosso (che poi non è presente su molti modelli) quale status symbol come fosse un gioiello e non uno strumento idoneo ad esprimere le proprie idee, o come degli sciocchi feticisti nostalgici, incapaci di destreggiarsi nel mondo della fotografia contemporanea.
Ognuno dovrebbe avere il diritto di scegliere la strada ed i mezzi a lui più congeniali.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:23

Io ho capito che la gente non legge quello che si scrive ma quello che vuole!
Va beh… pazienza!

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:32

Fabio: sono d'accordissimo con te e in vari post, anche in questo ho sempre detto che ho preclusione solo sul telemetro che di ogni tipo ( anche della mia Mamiya 7 di anni fa) perchè ho veramente difficoltà a focheggiare correttamente. Non penso affatto che sia uno strumento per snob che la utilizzano come staus symbol, ma che poi si affermi (ma probabilmente è stata una incomprensione con Gambon, di cui ancora mi scuso, ma che si legge ogni tanto) che un certo marchio sia depositario della fotografia meditata e attenta mentre tutti glia altri facciano un altro tipo di fotografia, non mi sembra corretto

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:34

@Fabio1951 " Storicamente da molti decenni l'industria fotografica si è indirizzata verso l'eliminazione sulle macchine fotografiche delle barriere tecnologiche che un tempo incutevano qualche timore ai neofiti, in maniera da permettere a tutti, anche alla capre, di ottenere fotografie tecnicamente corrette. "

Secondo me, quello della correttezza tecnica di una foto è un falso problema. Ancorchè questo traguardo fosse alla portata di tutti (ma c'è chi riesce a fare foto sbagliate tecnicamente nonostante gli automatismi), la bella foto si distinguerebbe ugualmente, perchè dipende da fattori ulteriori rispetto alla tecnica. E questo è vero a maggior ragione oggi che (proprio a causa delle facilitazioni di cui parli) la produzione di immagini è aumentata esponenzialmente.


avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:35

Gabon mi scuso ancora per avere interpretato male " ....che lasci all'utilizzatore il controllo dello scatto": era una frase sibillina e a volte cose simili sono state dette. Credo che si possa chiudere così

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:41

@Claudio Santor " ma che poi si affermi (ma probabilmente è stata una incomprensione con Gambon, di cui ancora mi scuso, ma che si legge ogni tanto) che un certo marchio sia depositario della fotografia meditata e attenta mentre tutti glia altri facciano un altro tipo di fotografia, non mi sembra corretto "

Perfettamente d'accordo. L'utente Leica ha ragione quando si lamenta di essere trasformato spesso in una macchietta snob; tuttavia, dovrebbe anche evitare di dichiarare il proprio mezzo fotografico come l'unico che consenta di praticare la vera fotografia.
Ecco, chi prende queste posizioni, oggettivamente macchiettistiche, poi non si lamenti di essere considerato una macchietta. Non sono molti che lo fanno, ma anche la maggioranza di leicisti equilibrati, scontano poi le baggianate dei pochi talebani.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:56

[…]
Gabon mi scuso ancora per avere interpretato male " ....che lasci all'utilizzatore il controllo dello scatto": era una frase sibillina e a volte cose simili sono state dette. Credo che si possa chiudere così
Certo Claudio, assolutamente d'accordo sono in perfetta sintonia con il tuo modo di pensare.
Anche con Massimo Passalacqua, io non ambisco certo a far parte di quella categoria, nel bene o nel male, io ho solo una Leica M10 e un Summicron 28 e tanto mi basta e mi appaga per l'esperienza fotografica che mi offre… mi fermo qui.

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 17:56

Sono d'accordo Massimo. Sai, poi, il flusso di paragoni non finirebbe mai e molti utenti che posseggono Leica a pellicola potrebbero altrettanto essere convinti di essere LORO i veri depositari della fotografia d'autore, degli scatti lenti e meditati e non certo i possessori di Leica digitali. Così non se ne esce più...
Tutto bene Gambon: io sono curioso del mondo Leica ed ecco il motivo di partecipare a post dl genere. Sinceramente utilizzo Nikon reflex da sempre che conosco a occhi chiusi e non mi fa perdere tempo, ma è grossa e pesante e allora, nella continua ricerca di compattezza e leggerezza, utilizzo Olympus a volte per street e uscite leggere, per non dare nell'occhio e non sentirmi pesante e impegnato dall'attrezzatura ( che metto nella tasca del giaccone e piccoli fissi in tasca pantalone eliminando lo zaino) e, sempre per la leggerezza ( e, confesso, anche curiosità) ho anche una ML , la Sony A7 RIIIA per ora solo con fisso Zeiss Batis 18 mm. Ma preferisco sempre il mirino di una reflex rispetto a quello di una ML e soprattutto al telemetro

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:11

L'utente Leica ha ragione quando si lamenta di essere trasformato spesso in una macchietta snob; tuttavia, dovrebbe anche evitare di dichiarare il proprio mezzo fotografico come l'unico che consenta di praticare la vera fotografia.

ma che poi si affermi (ma probabilmente è stata una incomprensione con Gambon, di cui ancora mi scuso, ma che si legge ogni tanto) che un certo marchio sia depositario della fotografia meditata e attenta mentre tutti glia altri facciano un altro tipo di fotografia, non mi sembra corretto

Massimo e Claudio, condivido in pieno le vostre osservazioni. Giustamente che ognuno segua le sue inclinazioni non penso sia concetto che possa essere messo in discussione; alla fine, quel che è importante è che scelta una strada, quale che sia, la si segua con perseveranza al fine di raggiungere la meta che è poi, almeno per me, una storia realizzata con una serie di fotografie capace di raccontare e comunicare un'idea.

PS:
Quando avevo 18 anni come regalo per la meritevole conclusione degli studi liceali i miei genitori vollero assecondare una mia evidente inclinazione e regalarmi una Asahi Pentax Spotmatic con un 50mm f:1,4. La sua antagonista in questa scelta del regalo fu proprio la Minolta SRT 101, di cui si è parlato sopra, ma l'allora presidente del Fotoclub di Pesaro, dove vivevo, mi consigliò la Pentax sul presupposto di una maggiore scelta e qualità del parco ottiche (i celeberrimi Takumar), oltretutto aperto anche a tante altre marche che usavano il passo a vite, mentre Minolta aveva un suo attacco proprietario. Ma comunque all'epoca tutti noi giovani con Pentax, Minolta, Canon eravamo guardati dall'alto in basso dai proprietari di Leica e, devo dire, di Nikon (che all'epoca era la più diffusa marca giapponese in Italia).

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:20

Fabio: io dovetti aspettare qualche anno in più e comprare la mia prima reflex con qualche lavoretto fatto mentre ero all'università: le Pentax era tanto di moda all'epoca, soprattutto per le sue forme, per la compattezza e il sistema, oltre che per la qualità, ovviamente. I Beatles si facevano vedere con la Asahi in mano spesso. Era anche di moda e poteva accettare moltissimi obbiettivi a vite, passo 42X1. Però la Spotmatic del '64 aveva un handicap che era il fatto di non avere la lettura a tutta apertura che, invece, la Minolta aveva dal '66. Per la Asahi ci volle il '73 per mostrare la lettura a T.A. con la Spotmatic F.
Io all'epoca, una Nikon non potevo ...raggiungerla e optai per la Canon FTb seconda serie (quella del '73) che, però, era molto bella e insegnava a misurare con attenzione avendo una misurazione decisamente spot. La Leica non la guardavo nemmeno, quasi come non ne sapessi l'esistenza allora. I miei miti erano altri...un po' più accessibili

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2022 ore 2:40

Concordo con tutti, ma ognuno ha le sue esperienze personali.

Sarà un mio limite, ma con una macchina che ha automatismi finisco a scattare di più e penso meno e per quanto mi riguarda è un dato di fatto e personale (ma basta anche solo vedere di quanto è aumentata la produzione di fotografia nel mondo man a mano che la storia ci ha offerto maggiori automatismi già all'epoca della pellicola), parimenti è indiscutibile che in tanti automatismi o no riescono a tenere un controllo… a dire il vero l'unica macchina con automatismi che mi ha fatto pensare sempre è stata la Leica S, non vi dico invece quanti rulli ho bruciato con la Canon EOS 5 mente se in contemporanea usavo la mia Pentax MX il rullino non finiva mai … scusate ma sarà un problema personale, ma per me è così e se in digitale non devo cambiare un rullino ho visto che con la digitale la cosa non è cambiata!

Sono particolarmente d'accordo con Fabio e Massimo che ci saremmo stufati invece di essere considerati dei ricchi snob che comprano una Leica M per esibirla in giro e che con la PlayStation di turno fai le stesse cose a metà prezzo, anche perché se vediamo in una proiezione a 10 anni di hobby chi ha speso di più nel 90% dei casi non è colui con la Leica … ovviamente ammetto che ci sono appunto invece quelli che la acquistano solo per apparire, ma generalizzare non è corretto

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2022 ore 8:35

Ivan la cosa buffa e cosa c'è da esibire con una M, non ti si fila nessuno. Molti non saprebbero distinguere una M8 da un M11 e le volte che qualcuno ha guardato la mia fotocamera pensava fosse a pellicola.
Per quello che devo fotografare alla M non manca nulla, anzi con la M11 anche troppo.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2022 ore 11:51

Ivan61, per me star troppo a pensare prima di eseguire uno scatto significa perdere l'attimo. Quella capacità di realizzare "uno scatto una storia" così tanto evidente in certi autori che ne hanno fatto baluardo della loro opera come l'oramai celeberrimo e conosciuto da tutti Hanri Cartier Bresson. Non richiede troppa meditazione ma, al contrario immediatezza nel cogliere all'istante, in un millesimo di secondo, quell' immagine che ti permetterà di "raccontare". Non a caso proprio Bresson usava tacche incise autonomamente sul suo 50mm Leica che gli permettevano, più velecemente del telemetro della sua M, di trovare la messa a fuoco giusta, avendo già neglio occhi e nella mente la "cornice" dello scatto. Mi sono sempre domandato se, avendo potuto disporre di un mezzo tecnico così evoluto come una attuale MLess ed a costi decisamente più abbordabili, avrebbe ancora ostentato il suo straordinario reportage con quei mezzi tecnici. Per come ci ha comunicato il suo spirito ( ma potrei aggiungere anche Bressai, Doisnot, Gardin, Erwitt ecc) credo proprio avrebbe scelto il mezzo più tecnologicamente evoluto utile all' immediatezza della propria comunicazione fotografica. In fondo chi è che non usa il proprio mezzo fotografico in funzione di ciò che vuol comunicare ? Da questo riflessione, tuttavia, non voglio escludere neanche te, amico Ivan61, che hai preferito la Leica M come mezzo più efficace per esprimere la Tua comunicazione fotografica, che sicuramente sarà del tutto meno dinamica. Non è così ?

Per tutto il resto delle disquisizioni che vengono fatti sempre in abbondanza su questo forum, c'è solo lo spazio ed il divertimento di passare un pò di tempo in conversazione... mi rendo conto talvolta che molte sono persone che dedicano più tempo ad Internet che alla fotografia, che amano più il possesso del mezzo tecnologico che il suo utilizzo, ... ma questo è un'altro discorso !!!

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