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Scansioni a tamburo e scansioni high-end in generale


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avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 17:57

Costo e disponibilità reale?

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:03

Non li conosco ma credo che sia piuttosto raro. Erano scanner usati nell'industria grafica di alto bordo.
Usavano interfaccia SCASI , l'articolo lo spiega, richiede computer con quella scheda e con vecchio sistema operativo.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:10




avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:12

È una discussione del 2006-2008, si parla di $350 Cool

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:13

Per quanto riguarda connettività e compatibilitita con sistemi operativi hanno le stesse problematiche degli scanner a tamburo, anche questi hanno connessione SCSI e necessitano di sustemi operativi ormai antidiluviani.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:20

In questo articolo del 2017 l'autore dice di avere ritirato per $300 il vecchio scanner Scitex 340 che originariamente era stato acquistato per $30.000 nel 2003 e poi rivenduto di seconda mano per $6.000

www.closeuphotography.com/scitex-smart-340-s3-scanner-lenses

L'articolo presenta molte foto che fanno capire dimensioni e costruzione interna, sistema con tre ottiche Rodenstock

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:24

Comunque, anche all'epoca, non trovarono un grande riscontro in Italia.

Il proposito era quello di evitare il processo di preparazione dei tamburi ma, nella pratica, era complesso mantenere la giusta aderenza sul vetro.

Da una parte le fotolito che con i tamburi restituivano file di alta qualità, dall'altra qualche gruppo editoriale che cercava di portare in casa quella parte di lavoro con questi scanner.

Personalmente non ho mai avuto un buon riscontro e un mio fornitore lo restituì.


avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 18:39

Infatti, poiché univano gli svantaggi di quelli a tamburo (costi, manutenzione, SO e connettività obsoleti) agli svantaggi di quelli piani comuni (difficoltà di assicurare la perfetta planeità della pellicola e comuque tecnologia CCD e non a fotomoltiplicari). Ovvio che le prestazioni erano superiori a questi ultimi ma il gioco evidentemente non valeva la candela. Infatti nel frattempo erano arrivati gli Imacon che invece univano i vantaggi degli scanner piani comuni (praticità di utilizzo, ingombr, SO e connettività moderni, costi d'acquusto abbordabili) a quasi tutti quelli degli scanner a tamburo (in particolare l'assicurare la perfetta planeità della pellicola) a fronte di prestazioni solo leggermente inferiori ma comunque largamente superiori alla maggior parte delle necessità. E infatti gli Inacon (poi divenuti Hasselblad) hanno decretato la scomparsa degli scanner a tamburo.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 21:27

Non ho seguito bene ogni discussione sull'argomento, ma allora i tanto decantati scanner a tamburo ( araba fenice, mito di molte discussioni su questo sito) praticamente non esistono o sono legati a tecnologie obsolete?Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 21:49

Caro Claudio, le fotocamere digitali hanno decretato la fine degli scanner a tamburo e di tutti i professionisti che gestivano queste tecnologie.
Le macchine possono essere ancora operative ma bisognerebbe riscrivere i driver e avere una scheda SCSI o comunque un qualcosa che metta in connessione la SCSI con il computer

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 21:50

Esistono, anche se poco diffusi, ma funzionano solo con SO operativi vecchissimi, con software vecchissimi e con interfacce di collegamento SCSI credo nel 100% dei casi. Ma non è un problema del cliente (a parte avere la certezza di una corretta manutenzione), semmai del laboratorio che deve fornire il servizio.
Diverso il caso se uno volesse cimentrarsi nell'avventura di acquistarlo per uso personale, ma anche in tal caso vedo come problemi relativi quelli elencati, i fatti di solito tali scanner vengono venduti con relativo PC, sistema operativo, software e tutti i col,elementi necessari; certo occorre saper smanettare un po' nel sa o di future necessità e imprevisti.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 21:59

Infatti, avendo l'hardware di corredo è tutto possibile con risultati sicuramente ancora al top.

Recentemente, in uno studio di architettura, ho visto un plotter a penne collegato ad un Mac IIfx che lavorano insieme da oltre 30 anni.
Pur avendo plotter di ultima generazione, amano presentare delle tavole prodotte a penna

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 22:44

In questo articolo del 2017 l'autore dice di avere ritirato per $300 il vecchio scanner Scitex 340 che originariamente era stato acquistato per $30.000 nel 2003 e poi rivenduto di seconda mano per $6.000
******************

Comprare a 30.000 e rivendere a 6.000... un affare non c'è che dire MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 23:00

Paolo, fu acquistato per 30.000 dollari da un laboratorio quindi come attività commerciale avrà fatto ogni anno in bilancio i previsti ammortamenti! suppongo quindi che la vendita a 6.000 dollari non sarà stata in perdita, addirittura potrebbe pure aver realizzato una plusvalenza poiché quello scanner ormai valeva molto meno per effetto dei suddetti ammortamenti.
Non è affatto insolito che l'acquisto da attività commerciali risulti molto conveniente per effetto del meccanismo di cui sopra. In pratica ci guadagnano entrambi, sia il venditore che l'acquirente.

avatarsenior
inviato il 17 Febbraio 2024 ore 23:08

Sono scanner venduti magari in un momento di transizione tecnologica quando tutti passavano dalla pellicola alla digitale e si intuiva che lo scanner professionale era uno strumento che sarebbe presto sparito

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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