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Cosa rende una lente "buona"?


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avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2021 ore 22:40

Ma MTF50 di preciso cosa significa?


Vuol dire restituzione del contrasto del 50%.
E' un grafico che fornisce (lungo l'asse verticale) il valore della frequenza (lp/mm) che viene restituita con un contrasto del 50% (0.5 in una scala da 0 ad 1) al variare dell'apertura (lungo l'asse orizzontale).
Quindi si fissa un valore del contrasto (50%) e si misura a che frequenza si ha quel contrasto; a frequenze minori il contrasto sarà maggiore ed a frequenze maggiori il contrasto sarà minore, ma il grafico non dice niente su quanto sia maggiore o minore.
Perchè proprio 50% e non un valore diverso? Pare che sia il valore che meglio rappresenta la percezione di nitidezza, quindi un buon metodo per valutare un obiettivo.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2021 ore 23:03

Ok ok, grazie mille!

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 1:23

Ah inoltre….
Un'altra cosa sulla quale vorrei fare chiarezza riguarda il fatto che alcune lenti Sigma che puntano molto sulla nitidezza poi in realtà hanno poco micro contrasto e quindi le foto risultano piatte.
È una scemenza o esiste un legame tra questo fantomatico microcontrasto e la tridimensionalità?
Dando per appurato che è comunque la gestione della luce che conferisce quella marci in più ad una foto

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 8:47

riguarda il fatto che alcune lenti Sigma che puntano molto sulla nitidezza poi in realtà hanno poco micro contrasto e quindi le foto risultano piatte.


Penso non sia generalizzabile, ma questa è la mia esperienza col Sigma art 24 f1.4 rispetto al vecchio zuiko 24 f2.8
Il sigma è nitidissimo già a tutta apertura, lo Zuiko a T.A. cala sui bordi ed è meno nitido del sigma, poi recupera già a f4 ed è quasi equivalente come nitidezza a f5.6 ma quello che emerge prepotentemente è che già a t.a. mostra una maggiore ricchezza di toni sui dettagli più piccoli -alto microcontrasto-

ecco alcune immagini su nikon D850 ovviamente senza alcuna PP


















Poi... non è che il sigma faccia immagini piatte, però... non mi ha mai convinto e dopo qualche anno, quando ho preso lo zuiko (così... tanto per avere una lente piccola, senza pretendere troppo, giusto per viaggiare leggero), facendo delle comparazioni ho scoperto come mai il sigma non mi aveva mai fatto innamorare.

comunque è noto: le lenti moderne giocano molto sulla nitidezza ma questa non va sempre d'accordo col microcontrasto

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 8:57

"Lasciare a zero il cursore della nitidezza" non può che produrre risultati mollaccioni e deludenti data la matrice Bayer del sensore e la eventuale presenza del filtro antialias. Una linea nera ed una bianca saranno per forza separate da un pixel grigio.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:03

il test di gsabbio è interessante e conferma anche le mie esperienze.
Non so però se sia corretto parlare di una contrapposizione tra risolvenza e microcontrasto, cioè non so se sia una affermazione corretta a livello di linguaggio tecnico.
Quello che vedo io in questa prova e in quelle che eseguo io è che le lenti vintage hanno un contrasto generale più basso, che vuol dire che le ombre non vengono chiuse e le luci non vengono bruciate, per cui anche se i toni sono più "grigetti" vengono restituite più sfumature; al contrario nelle lenti moderne il contrasto generale è più alto per cui anche senza interventi in post i toni chiari e i toni scuri vengono in qualche modo "compressi" limitandone la leggibilità generale.
Il prezzo da pagare con le vintage è che le immagini non sono "croccanti" e microcontrastate (spero abbia usato correttamente il termine) come lo sarebbero con le lenti moderne.
Per i miei gusti la combinazione migliore in una lente è alta risolvenza e basso microcontrasto; ad esempio nel ritratto una situazione del genere rende bene i dettagli della pelle senza enfatizzare i difetti.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:24

Cosa rende una lente "buona"?
. . . anni fa, prima di comprare un'ottica mi guardavo un mucchio di dati tecnici: test Mtf, lp/mm, contrasto al 50%, risolvenza ai bordi ecc. Poi un giorno comprai il Canon TS-E 24mm f/3.5 L II, feci qualche scatto sia in luce naturale che in sedute di still life e da li capii che ha un microcontrasto eccezionale che rende ogni foto bella e perfettamente leggibile, mostra una ricchezza di toni nei dettagli che poche altre ottiche canon o sigma che possiedo riescono a restituire. Credo che l'approccio giusto per giudicare un'ottica sia quello di Gsabbio
ma quello che emerge prepotentemente è che già a t.a. mostra una maggiore ricchezza di toni sui dettagli più piccoli -alto microcontrasto-
che consiste nel testare accuratamente l'ottica sul campo.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:26

già a t.a. mostra una maggiore ricchezza di toni sui dettagli più piccoli -alto microcontrasto-


Il prezzo da pagare con le vintage è che le immagini non sono "croccanti" e microcontrastate


Sembrerebbero in contrasto queste affermazioni.

A me le foto fatte con il Sigma sembrano migliori, sia come dettaglio che come microcontrasto (che fra l'altro non è univocamente definito cosa significa esattamente).
Per esempio, nella seconda coppia di foto, guardate (al 100% dopo averle scaricate) la zona della casa con l'intonaco intatto sotto il camino. Io vedo molte più sfumature dell'intonaco nella foto del Sigma, ed anche i mattoni sulla sinistra sono meglio evidenziati, e si tratta di dettagli non piccolissimi, quindi non è risolvenza ma contrasto (micro o macro che sia); anche le foglioline (dettaglio minuto: microcontrasto o risolvenza?) della vegetazione in quella zona sono più separate nel Sigma, ma secondo me si nota meno proprio perchè è un dettaglio così piccolo che bisogna proprio andare a cercarlo.


avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:39

Non so però se sia corretto parlare di una contrapposizione tra risolvenza e microcontrasto, cioè non so se sia una affermazione corretta a livello di linguaggio tecnico.


Per vecchi obiettivi (quando un 50mm f/1.4 aveva 7 od 8 lenti al massimo) probabilmente risolvenza e microcontrasto erano quasi in contrasto, nel senso che ottimizzare entrambe le cose era difficile e bisognava fare una scelta "filosofica" su cosa privilegiare (per esempio si legge che Zeiss privilegiasse il microcontrasto e Leica la risolvenza). Ma adesso con tutte le lenti che mettono e le possibilità di calcolo numerico penso che riescano tenere piuttosto alti entrambi gli aspetti, ma forse una certa scelta di base c'è ancora.


avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 9:46

in realtà anche io vedo nelle foto scattate con lo Zuiko un microcontrasto inferiore a quelle del sigma, ma può benissimo essere che non ci intendiamo sul significato del termine.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 10:17

@Gsabbio: che bel territorio, che magnifica casa e che interessantissimo sentiero scavato ! Dov'e' questo stupendo luogo ???

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 10:41

Viene da pensare che col digitale sia meglio avere risolvenza che microcontrasto: il microcontrasto lo tiri su in PP, la risolvenza se non c'è non puoi inventartela. Con l'analogico invece la scelta dell'obiettivo "giusto" era molto più importante, specialmente per chi faceva dia: la diapositiva com'era te la tenevi, se l'immagine era piatta piatta restava.

avatarsupporter
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 10:46

Concordo pienamente.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 11:51

In una paqina precedente è stata postata da Valerio un'immagine che illustra la risoluzione delle lenti in relazione al formato per riprendere dettagli fini - era già comparsa in un topic di qualche settimana fa.
Siccome ancora qualcuno ha dei dubbi che col sistema Micro4/3 si possano raggiungere risultati sostanzialmente uguali al formato 35mm sul dettaglio, vi posto un test di frammenti da riprese con Micro4/3 e formato 35mm, sono sviluppati da Raw, senza aggiunta alcuna di nitidezza, al 100% dell'ingrandimento. I raw sono ottenuti dal solito tabellone di comparazione dpreview. Come potete vedere non esistono significative differenze.

Una precisazione è necessaria. I discorsi che stigmatizzano questa o quella macchina non hanno nulla a che fare con la fotografia. Oggi come ieri qualsiasi macchina decente permette di vincere il World Press Photo o di lavorare per Magnum o essere esposti al MoMA o in un Guggenheim. Quindi prendete questo test tutto sommato come qualcosa di inutile come sono inutili i discorsi - onnipresenti - che stigmatizzano l'attrezzatura.






Qui a versione su Juza: www.juzaphoto.com/hr.php?t=4115621&r=80287&l=it




avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2021 ore 12:13

Assolutamente d'accordo
L attrezzatura non è quasi mai importante men che meno le lenti!

Io scelgo ciò che mi piace e basta

A me piace il mood “cine” quindi fuori gli Art e dentro gli Zeiss Classic

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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