| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 19:18
La fase di ricerca e messa in strada per la stampa su carta naturale si è conclusa con l'immissione in commercio di stampati su carte Favini e Fedrigoni, alcuni di voi sono stati i primi tester, è stata una fase molto importante questa che mi hapermesso di affinare il processo fino a renderlo tecnicamente sostenibile. La seconda fase invece ha coinvolto alcuni professionisti della fotografia e della grafica per rendere compatibile il prodotto alla commercializzazione. In questi mesi il progetto è evoluto ed'è cambiato molto rispetto a quelli che erano gli intenti iniziali, molto idealistici e poco pratici, adesso però il tutto a preso consistenza. L'attuale linea di prodotti si basa su alcune tipologie di carta naturale, quelle che meglio hanno fornito risultati ripetibili e di qualità, sopratutto una carta si è dimostrata estremamente performante e competitiva rispetto ai supporti Fine Art Hahnemuele e Canson a prezzi molto inferiori, La Favini DV bianca da 270 grm. Conclusa la fase di test e avendo messo a listino le stampe su carta naturale inizia adesso la fase di sperimentazione sulle carte usomano e similari. Purtroppo la crisi nel settore cartario comporta notevoli ritardi nelle forniture e un aumento di prezzi senza senso e i tempi si stanno diluendo troppo. Le carte usomano sono di più difficile gestione, a differenza delle naturali che sono fatte essenzialmente in cellulosa di cotone, le usomano o simili sono fatte in fibra di cotone in tutto o in parte, questo richiede un approccio diverso sia per la stesura del coating ma sopratutto della profilazione poichè lo standard industriale si è dimostrato meno preciso rispetto alle naturali. E' un prodotto diverso dove l'utente non cerca la precisa corrispondenza dei colori ma cerca un "aspetto" artistico della stampa che i supporti fotografici tradizionali non riescono a raggiungere. Per adesso stò provando alcune carte simil usomano (percho prodotto industriale e non artigianale) della Fabriano la Tintoretto 100% fibra di cotone e la Rosaspina 60% cotone (ma non mi è dato di sapere se fibra o cellulosa di cotone e l'atro 40% di cosa sia) ... inoltre i bordi intonsi rendono più difficile la stampa aumentando gli scarti ... |
| inviato il 06 Dicembre 2021 ore 23:48
Bentornato in pista...almeno qui sul forum, perché vedo che non ti sei mai fermato. Appena riesco a passare da Bo, vengo a trovarti per conoscere materiali e listini. |
| inviato il 07 Dicembre 2021 ore 8:43
Bene Blve |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 19:41
Anche il WB è decisamente più caldo rispetto alla foto, ma è proprio la carta ad essere calda |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 19:45
“ Conclusa la fase di test e avendo messo a listino le stampe su carta naturale inizia adesso la fase di sperimentazione sulle carte usomano e similari. „ Alessio, ho fatto vedere le prove fatte con la foto di Silvia ad uno studio fotografico con cui collaboro ogni tanto, ho visto molto interesse. Mi hanno chiesto i prezzi......ho provato a guardare sul sito, ma non ho trovato indicazioni, se ti ci metto in contatto puoi dare qualche info a riguardo? |
| inviato il 10 Dicembre 2021 ore 9:56
Topo74 mandami la tua email che ti mando i nostri listini ... Le carte Canson Graduate (non trovo le schede tecniche) sono carte e cartoncini collati, la superficie è trattata per accogliere "vernici" per cui sono specificatamente progettate. Non si parla di coating poichè lo scopo non'è trattenere il pigmento del colore ma sarebbe più corretto parlare di mestica cioè un trattamento che consenta oltre a trattenere la vernice (parliamo di vernici e non inchiostri) devono fornire uno strato di base che uniformi la resa (gessoso o gommoso) e consenta di migliorare l'acutanza dei passaggi preservando le sfumature. Non sono adatte alla stampa inkjet, se proprio vuoi fare un tentativo l'unica che potresti provare è quella per acquerello ma senza riuscire a fare un inklimit e senza coating il rischio è che l'inchiostro si spanda perdendo in parte la nitidezza e confondendo le sfumature Per finire, senza coating il rischio è che il pigmento dei colori inkjet si stacchi pertanto da aciutte devi usare un protettivo, a basso costo ma molto efficace c'è il Contè spray che si usa come protettivo per il disegno a carboncino. ... |
| inviato il 10 Dicembre 2021 ore 10:55
Allora....sul cartoncino a olio stamattina sono saltati i pigmenti in un punto....ho fatto anche i test sulla acquarello, l'esposizione è migliore per via della carta decisamente più bianca, ma i neri sono parecchio spenti e non uniformi....di conseguenza anche il contrasto fa schifo......per quanto riguarda invece sfumature e dettagli mi sembra buona.....stasera metto qualche immagine. Dunque sicuramente ho bisogno di dare un primer per rendere uniformi i colori, ho letto di alcuni spry preparativi in acrilico ma non so se possono andar bene per i pigmenti. Per il fissativo ora lo ordino, l'ho visto su amazon per pochi € Comunque sono ancora nel B/N ovviamente il tutto si complicherà con le stampe a colori!!! Per coloro che si chiedono perchè mi sto imbattendo in questo delirio......la risposta è che sto cercando nel mio piccolo (anche se credo che le lacune tecniche non mi porteranno tanto lontano) di seguire la filosofia di Alessio.....una risma di "Canson Infinity Aquarelle Rag 240 gsm" A4 costa 38€ un blocco di Canson Acquarello da 20 fogli 250 A4 costa 4,50€.....magari selezionando un paio di carte e con una spesa iniziale per trovare i prodotti adatti per preparare e rifinire le carte, e una spesa per la profilatura......si può stampare su carta fine art da 22 centesimi al foglio........se dico caxxate ovviamente correggetemi.......finché sono in tempo |
| inviato il 10 Dicembre 2021 ore 12:06
No topo74 il concetto è giusto, il problema è che non esiste un coating commerciale idoneo per la stampa inkjet su queste carte. quindi oltre al costo della carta devi aggiungere il costo del coating, il costo del fissativo e se vuoi cambiare l'aspetto o mettere una protezione il costo del protettivo, (per unuso commerciale devi aggiungere il costo della mano d'opera per tutte queste operazioni) mentre il fissativo e il protettivo puoi usare delle bombolette spray commerciali il coating oltre a doverlo fare lo devi stendere con un atomizzatore per avere uniformità, il problema è il coating, per fare qualche esperimento puoi usare l'Allume di Rocca diluito in acqua distillata (distillata vera non quella distillata chimicamente) e con una spugna inumidita di questa soluzione "tamponare" la carta, quando è asciutta inevitabilmente sarà ondulata, devi metterla sotto un peso di almeno 20 kg per 48 ore. Quindi a parte i costi, dovrai aspettare almeno una giornata di asciugatura a ogni passaggio ... Poi in stampa, se il tuo driver consente di gestire la quantità di colore per canale (lo fanno normalmente i rip ma anche alcuni driver) devi fare un inklimit, nel sito seguente puoi scaicare alcune chart ... jira.inedit.com:8491/display/UM/9.0++Ink+Limit+and+Linearization |
| inviato il 10 Dicembre 2021 ore 19:50
Blve una volta preparate le carte entro quanto devono essere usate? La domanda nasce dal fatto di pensare a farne una ventina insieme e tenerle la.....farei una cavolata se provassi a stirarle con il ferro da stiro a bassa temperatura intorno ai 130°? La funzione Ink Limit è la stessa delle regolazioni curve di Photoshop? Ho visto che il driver di stampa mi dà solo la possibilità in RGB o CMY, la regolazione dell'inchiostrazione del nero presumo si possa impostare dalla luminosità (vedi foto)
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| inviato il 10 Dicembre 2021 ore 19:59
non so cosa sia questa videata, io parlavo del driver di stampa, la possibilità di regolare la quantità di inchiostro ... che stampante hai ? prova a vedere se selezionando visualizza motivo colori cosa ti mostra ... |
| inviato il 10 Dicembre 2021 ore 22:12
Ottimo! Manderò una stampa per provare! Il listino prezzi lo mandi anche a me? |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 1:47
Blve è l'impostazione manuale colori del driver di stampa......in alternativa c'è photoshop. Ho anche letto di un software chiamato RIP....lo conosci?? |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 10:28
Biga, rimandamil'email ... Topo74, che stampante è, non conosco a memoria le GUI dei diversi driver di stampa, Noi usiamo solo i RIP per stampare, non usando i driver da diversi anni ... Nello specifico usiamo diversi RIP, per la stampa su carta EFI, per la stampa su vinile e plastiva Roland Versaworks e SAI, per l'editoriale CGA Oris, per i lavori veloci un semiRip Dinax Mirage ... |
| inviato il 11 Dicembre 2021 ore 18:47
dovrebbe essere una stampante canon, sono andato a spulciare i driver di serie di alcune stampanti. Allora, il problema è che questo driver gestisce l'inchiostrazione "manuale" generando il nero dalla somma di tre colori su quattro della quadricromia (manca il nero) pertanto quando vai a stampare la chart dell inklimit dove vedi le inchiostrazioni di tutti e quattro i canali dovrai fare diverse prove per arrivare a capire qual'è il limite corretto anche per il nero ... Questo è uno dei motivi per cui chi lavora con la stampa dovrebbe utilizzare i rip di stampa che sostituendo i driver consentono gestioni molto più precise ... |
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