| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 0:06
DodoPL, rispondo a un tuo quote su un mio intervento, per il quale mi hai suggerito un link di un articolo di Juza.
Spero che Juza non si offenda, ma i suoi esempi, per quanto efficaci per descrivere ciò di cui stava parlando, mi sembrano porcherie.  o quantomeno lo sono per me, non cerco certo quegli effetti da una fotografia, ma sono assolutamente d'accordo nel dire che le possibilità dell'IA siano apparentemente enormi.
Però quante di quelle cose non si possono fare oggi anche con le nostre fotocamere, utilizzando il PC?
Introdurre sistemi operativi in stile Android o iOS sulle fotocamere FF e fargli fare quello che fanno su smartphone credo che sia meno semplice di quanto si pensi…eppure si crede che basti metterci sopra un qualsiasi processore da smartphone e fine, il gioco è fatto. 
Non parliamo di file prodotti da sensorini minuscoli…e non credo basti uno straccio di Snapdragon per fare con una Sony A7r4 quello che si fa con un Oppo qualsiasi.
In ogni caso, come dicevo, tutto quello che oggi uno smartphone fa in automatico coi nostri scatti possiamo farlo anche noi, e meglio, con un PC e fotocamere serie.
Certo, mettendoci più tempo, ma seguendo noi il processo, senza che sia un software di intelligenza artificiale a farlo.
Per fortuna credo di avere ancora un'età che non mi fa arrendere all'indolenza, voglio che i risultati che ottengo siano frutto del mio cervello e non di quello artificiale (che poi non è senziente, è semplicemente il riflesso del suo programmatore). |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 0:07
“ Perchè chi usa i mezzi dedicati di solito non vuole un prodotto cotto e finito che esca dalla macchina, ma un raw con tutto il potenziale di essere gestito in post, mentre il pubblico VUOLE il file bello che pronto prodotto dal cellulare per la condivisione immediata.
Questa è una enorme differenza di base. „
Vafudhr, fuji integra già un sistema avanzato per file precotti, sony (compatte, apsc e ff) aveva già funzioni per abbassamento rumore, simulazione nd, simulazione gnd, star trail, eccetera, sigma fondeva i raw in bracketing, Oly gioca con live composite e live bulb sommando scatti singoli...... Qualcosa ci devessere..
Cioè, se la macchina mi fonde in automatico gli scatti per brk focus, mi permette di saltare la fase di fusione ed aggregazione segnale di sequator, o photoshop non mi sentirei più "finito", semplicemente salterei un passaggio :) |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 0:10
E pensare che io ho abbracciato il digitale per avere maggior controllo sulle stampe! 
La realtà è che tanta abbondanza ci sta impoverendo.
Quando ero ragazzino e compravo un vinile lo ascoltavo 20 volte solo il primo giorno… ora con lo streaming ho accesso a miliardi di brani che passano come rumore di fondo nella mia vita.
Lo stesso vale per la fotografia. A nessuno interessa più soffermarsi a tenere una stampa in mano. Non si da più nessun valore ad una carta baritata o ad una certificazione fine art.
Non tornerei alla pellicola (o meglio anche si ma non ne sento il bisogno perché il digitale mi permette maggiore manovra espressiva… fra l'altro per molti che si vantano di essere pellicolari puri ho il sospetto che sia un senso nostalgico obbligato da una sorta di pigrizia. Non per tutti chiaramente visto che conosco fotografi che propongono veri capolavori studiati e non le solite foto alle foglie in giardino per potersi vantare di saper fotografare a pellicola). Sarebbe come tornare a registrare i dischi su nastro. Vuoi dimostrare di essere un figo? Bene, incidi in digitale in presa diretta. Anche col digitale bisogna essere preparati.
Comunque il problema è culturale. Le tonnellate di reflex vendute negli anni passati, in gran parte sono finite in mano a gente che le esibiva per sentirsi figo. Non vedo dove possa essere il problema se quella fetta di mercato sparisce. Le case ridimensioneranno o passeranno ad altri settori. Forum e circoli si svuoteranno e magari si riprenderà a vivere la fotografia per quello che è. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 0:21
“La realtà è che tanta abbondanza ci sta impoverendo”…
Sottoscrivo!
In questi giorni mi sono accorto di avere la memoria dell'iPhone piena e il cloud altrettanto, non ricordo 1 scatto a memoria, tra le migliaia che ho lì sopra.
Tra digitale e pellicola ne faccio qualche centinaia all'anno, più vicino ai 100 che ai 1000…se non li ricordo tutti a memoria, poco ci manca.
Un po' come il discorso del vinile (ma anche CD, o mp3) consumato. Non c'entra tanto il tipo di tecnologia, ma l'approccio. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 0:22
..Scopriremmo anche che tante foto e video come in questi anni non ne sono mai stati fatti!! E pure con una qualità che un tempo ce la sognavamo!...
Verissimo Giancarlo.
In quegli anni il 99% delle tanto rimpiante stampe arano 10x15 o 13x18 che poi sistematicamente sbiadivano dopo alcuni anni e nessuno guardava più.
Poi c'erano i fotoamatori con le diapositive, forse l'unico ambito per il quale valesse la pena di spendere in attrezzatura professionisti a parte.
Anche di quelle, chi ne conserva traccia? Credo in pochissimi.
Le mie foto in digitale le ho tutte, dal 2001 in poi. Quando voglio attacco il mio SSD le guardo, le ingrandisco le smanaccio e le condivido con chiunque.
Computer, SSD, software ecc. non fanno forse parte, per ritornare in tema del 3d, del materiale fotografico?
Penso di si, quindi prima di decretarne il de profundis farei i conti mettendo insieme a tutto questo la macchine egli obbiettivi che ancora si vendono e gli smartphones. Penso che il valore totale non sia affatto calato, anzi.
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| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 5:27
"Io non sono per nulla preoccupato."
Nessuno penso sia preoccupato, è la normale evoluzione della tecnologia sul pianeta Terra, una ne rimpiazza un'altra.
Chi ama le fotocamere però sia pronto a cacciar fuori dei gran quattrini ed a prendere piena coscienza che se non stampa, in pratica, quei quattrini lì, tecnicamente, sono spesi male.
La parte ludica dell'Uomo va assecondata, fa vivere meglio, io sono il primo a comprare dei giocattoli, anche se ho piena coscienza e dico sempre che col fotoritocco anche roba mediocre fa fotografie eccellenti.
Io stampo, per me la foto è solo stampata, ma gente come me oggi è un dinosauro, la fotografia che faccio io è morta da anni, e noi con le fotocamere resteremo una nullità percentuale tra miliardi di gente che fanno foto coi cellulari.
Si torna a 60 - 70 anni fa, quando però i miliardi di gente le foto non le facevano, mentre oggi le fanno: noi con le fotocamere siamo una razza in rapidissima estinzione. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 5:36
Pollastrini come non essere d'accordo.
Analisi lucida e coerente. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 6:09
“ Chi ama le fotocamere però sia pronto a cacciar fuori dei gran quattrini ed a prendere piena coscienza che se non stampa, in pratica, quei quattrini lì, tecnicamente, sono spesi male”
Per chi ama le “fotocamere” è un altro paio di maniche. Continuerà a spendere come ha sempre fatto.
Se il possesso dell'ultimo modello rende felice chi lo ha acquistato, sono soldi comunque spesi bene.
Sul discorso stampe non sono d'accordo, ho stampato foto anche in A2 fatte con 20d con grande soddisfazione, certo se mi metto a guardarle a 30 cm è un altro discorso. Oggi a meno che non si abbia esigenza di stampare poster (quanti di noi ne stampano?), o di fare crop spinti in ambito naturalistico, 20 mpx bastano e avanzano
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| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 7:52
“ Nessuno penso sia preoccupato, è la normale evoluzione della tecnologia sul pianeta Terra, una ne rimpiazza un'altra. „
Beh dal titolo del 3d sembrava il contrario.
In ogni caso, al di là dell'invasione di foto fatte con i migliori smartphone, sta a noi fotografi fare belle foto con il materiale che abbiamo. Sarà sempre il fotografo, con la sua competenza e il giusto "occhio fotografico", a trovare la perfetta composizione, ad evitare gli elementi di disturbo, ad esaltare il contributo dello sfocato (anche se già ora gli smartphone lo fanno) e, soprattutto, a fare un'ottima postproduzione . Se così è non c'è smartphone o fotografia computazionale che possa sostituire un buon fotografo con l'attrezzatura giusta. Ma bisogna studiare, non basta più premere un pulsante con la macchina da 6000 euro!
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| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 8:13
Non è mai bastato |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 8:35
Guardando il mio archivio fotografico ho trovato foto fatte con la Canon A70 una compatta da 2 mpx. Sono foto della mia famiglia in vacanza.
Quelle foto conservano per me una attrattiva che va ben oltre i limiti del mezzo ed i risultati tecnici di quella immagine.
Dopo di quella mia prima digitale ne sono seguite un'altra dozzina di vari brand.
Ogni volta che ho rivisto una immagine, che conserva per me il significato documentale, ho ritrovato sensazioni ed emozioni che nulla avevano a che vedere con il tipo di mezzo che avevo usato.
La fotografia è qualcosa che ha poco o nulla che fare con la tecnologia delle fotocamere se non per la facilità con cui si ottengono le immagini ed, eventualmente, la possibilità di adattarle al nostro gusto.
Perciò l'evoluzione del mezzo fotografico e l'esistenza in vita delle fotocamere è più legato alla passione più o meno accentuata degli amatori nel confronto del mezzo piuttosto che per i risultati.
Qualcuno dirà che non é vero perché con il dual stream a 60 fps si fanno foto migliori di quelle con fotocamere con evf a 240 Hz ma che genera frame duplicati. In realtà con la fotografia, intesa come immagine che suscita emozioni, non c'entra nulla.
Siamo qui intorno al capezzale di un sistema che sta lentamente collassato, e siamo preoccupati perché i ns mezzi di produzione delle immagini stanno diventando obsoleti e non sappiamo se in futuro potremo riprenderne di nuovi.
Ma non è la fotografia che sta morendo. Si stanno solo evolvendo i mezzi per farla. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 8:44
Io per ovviare al problema "aggiornare il corredo", per avere ottiche più performanti, ogni anno chiudo il diaframma... Ora sono ad f4, quando arrivo ad f5.6 /8 aggiornerò
Al momento da 6/8 anni non vedo cambiamenti significativi, che mi fanno propendere ad aggiornare e comunque punterei per l'usato, come fanno molti più che in passato, perché ormai si trova di tutto. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 8:48
"" Se il possesso dell'ultimo modello rende felice chi lo ha acquistato, sono soldi comunque spesi bene.""
Poi dopo pochi mesi si ritorna al l'infelicità frustrante perché nel frattempo è uscito il nuovo modello "definitivo".
Il "problema" è il fotoamatore dilettante; ben vengano gli smartphone a selezionare il riso dalla lolla. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 9:05
Mah...secondo me bisognerebbe anche insegnare ad apprezzare una buona foto alle nuove generazioni.
Mettiamo che il cielo venga bruciato o con un telefono o con una reflex. Se non sai che si può rimediare o non vuoi sbatterti in post, non fa nessuna differenza scattare con un telefono o con una reflex.
Mancanza delle basi: la regola dei terzi è sconosciuta, l'orizzonte viene dritto per un puro colpo di fortuna. Anche qui che tu abbia uno smartphone o una top di gamma non fa nessuna differenza.
Metodo di presentazione. Ormai le stampe sono limitate alle mostre, anche un buono schermo da computer non è il mezzo più comune. Statisticamente lo schermo dei telefoni (bello lucido) è il mezzo di diffusione più comune. Su questo sfido un occhio non allenato a capire se una foto (magari anche non post prodotta) sia stata fatta con un telefono o una fotocamera.
Quindi cosa resta? Un pubblico che magari commenta "bella questa foto" ma non riesce a capire cosa la renda tale. Vorrebbe emularla e forse nei suoi 5000 scatti 20 davvero belle ci sono , ma dovute al caso, e che alla fine forse non appagano chi le ha fatte nemmeno più di tanto se per farle ha tirato fuori il telefono e fatto lo scatto in 1 secondo. |
user209843 | inviato il 05 Dicembre 2021 ore 9:10
“ Se così è non c'è smartphone o fotografia computazionale che possa sostituire un buon fotografo con l'attrezzatura giusta. Ma bisogna studiare, non basta più premere un pulsante con la macchina da 6000 euro! „
Premesso che al momento alcuni generi fotografici sono preclusi agli smartphone, parzialmente non sono d'accordo su quest'affermazione, il valore di uno scatto è indipendente dal mezzo con il quale lo si realizza, fondamentale invece rimane il fattore umano e la conoscenza del mezzo e della tecnica fotografica. |
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