| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:21
“ le ammiraglie ML ormai hanno autonomie ottime „ Le ammiraglie ML mi pare costino più di 2000 euro.. senza entrare nel merito; |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:22
Anche meno di 2000 euro E ammiraglie di 3-4 anni fa sono ancora validissime |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:22
Rhoken certo, io oramai lavoro con ML, ma negare che le reflex siano più adatte sarebbe sbagliato. Non sempre hai possibilità di portarti 6-8 batterie dietro, che poi devono essere ricaricate (con i relativi tempi). |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:23
Ma anche con le reflex avresti lo stesso problema e non è che parliamo di 800 scatti di autonomia vs 300. Specialmente se si, usano batterie tipo le Patona Protect V1 che sono progettate per resistere meglio sotto allo zero |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:24
“ Anche meno di 2000 euro E ammiraglie di 3-4 anni fa sono ancora validissime „ Allora proponi, le valuterà. E termino qui, quel che dovevo dire l'ho detto. Figurati se entro nel solito refrain. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:25
No non lo stesso, la reflex consuma molto ma molto meno, necessiteresti di molte meno batterie, di molto meno tempo o energia per ricaricare. Quando stai in un van dove tutta l'alimentazione di ogni cosa è legata al motore ogni consumo energetico lo devi valutare. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:26
Ma guarda per citarne alcune potrebbe valutare le ammiraglie Olympus M1 Ii e Panasonic G9 antecedenti al 2020 che facilmente ben sotto i 2000 si trovano anche usate e sono dei carri armati, come costruzione e tropicalizzazione siamo ai livelli delle ammiraglie reflex tipo Canon 1dx, Nikon D5, Pentax K1-ii, Quindi solidità e resistenza E facilmente può avere obbiettivi tropicalizzati e robusti con ingombri ridotti. Poi se proviene da una 4000D li, basteranno e avanzeranno le prestazioni del n4/3 |
user210403 | inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:42
A questo punto direi che R5 è la macchina che fa per lui, e rientra perfettamente nella spesa indicata, assieme alle nuove ottiche smart RF. 24-240 come tuttofare. 16mm f2, 8 come grandangolo e 100-400 F8 come tele. Tutto rf, niente adattatori scomodi, super performante e leggero. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:49
Lungi da me voler denigrare le tue fatiche montane Paolo, le conosco e le apprezzo tantissimo, ho solo generalizzato troppo per semplicità di scrittura. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:51
Ok, comunque io sono uno che apprezza i tuoi commenti. Ti trovo molto preparato ed equilibrato. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:52
Campos se poi aggiungi quello che ha scritto Cesare... |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 12:53
Grazie Paolo, cerco sempre di non battibeccare, parto dal presupposto che come io posso essere utile, anche il mio interlocutore lo è per me. Purtroppo l'assenza di empatia diretta - stile parlato - nei post, spesso genera fraintendimenti epici... |
user210403 | inviato il 25 Novembre 2021 ore 13:01
“ Campos se poi aggiungi quello che ha scritto Cesare „ .. aggiungo... e rilancio, gli scalda anche il naso se la usa da mirino Insomma fa proprio al caso suo... |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 13:18
Abito in Norvegia da 27 anni. Nel 2018 ho partecipato a un raduno di fotografi sulle Rondane, catena montuosa a nord di Lillehammer, esattamente nei pressi del lago Atnsjøen, dal 31 gennaio al 4 febbraio. In tutto eravamo circa una 20 di persone. Abbiamo preso alloggio in un hotel. I primi due giorni le temperatura sono oscillate tra i -8 e i -13. Siamo usciti per diverse ore con gli sci da fondo. Io avevo una Fujifilm XT 2 con il 50-140, gli altri fotografi erano equipaggiati con diverse marche, con prevalenza Canon e Sony. Il 2 febbraio la temperatua è scesa a -21, in due ore di passeggia a piedi nel parco delle Rondane ho scaricato la batteria della fotocamera e quelle del BG. Due Canon, non ricorco il modello, si sono bloccate dopo circa un ora. La notte tra il sabato e la domenica era previsto di passare la notte in montagna, non lontano dall'hotel, per dormire nella neve, sotto la sorveglianza dei 3 guide alpine. Il sabato alle ore 17 le temperature sono scese a -32. Molti di noi, io compreso, hanno rinunciato. Hanno paretcipato alla spedizione solo in 5. Non ricordo tutte le marche, ma ricordo perfettamente che due di loro, miei amici che abitano a Oslo, avevano una Nikon D5 e una Sony A7 III, in più sono sicuro che uno dei partecipanti aveva con se una Olympus E-M1. Anche le guide avevano delle fotocamere, ma la domenica, al loro rientro, solo la Sony, la Nikon e la Olympus, per questo la ricordo, hanno funzionato regolarmente. Saluti Rino. |
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