| inviato il 25 Novembre 2021 ore 20:57
Al limite, una fotocamera a foto stenopeico, nelle estreme condizioni polari, sarebbe perfetta. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 21:01
Enzo una fotocamera meccanica grafitata sarebbe perfetta, le ottiche una volta acclimatate non generano problemi, solo in rari casi hanno generato problemi legati ai lubrificanti (evito di dire la marca), questo ovviamente al netto della possibile brina e ghiaccio sul vetro anteriore. |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 21:03
Pentax k1 usata con battery grip sta sotto i mille euro. Le batterie costano 20 euro patona. Pentax è adatta fino a meno 10 Per forza 5000 euro deve spendere? |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 21:04
“ Campos é ovvio che se metti in tasca una cosa fredda il tuo calore e umidità si condensano in SUPERFICIE. Ma quello che fa danni è far evaporare umidità. E questo avviene dal freddo al caldo „ Sicuro di aver scritto quello che volevi dire? Come fa ad evaporare l'umidità che è già vapore? |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 21:12
Antonio penso che come vogliano spendere i soldi siano affari loro. Senza dubbio si può spendere molto meno disponendo di attrezzi assolutamente in grado di portare risultati eccellenti, ma starà a chi spende scegliere… La k1 magari in altri contesti (non vivrà in eterno nella stazione) potrebbe risultare meno performante di altre. Tra l'altro dimentichi comunque le ottiche |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 21:17
Ok, ovviamente intendo un po' di acqua o ghiaccio che riescono a penetrare all'interno |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 21:42
Quello che comanda è il punto di rugiada. E la temperatura di passaggio da acqua a vapore ha bisogno di calore non di freddo |
| inviato il 25 Novembre 2021 ore 23:01
Chiedi a Nico Zaramella. C'è stato spesso al Polo Sud e ha pubblicato su riviste internazionali. È uno juzino.. |
user12181 | inviato il 26 Novembre 2021 ore 4:04
Leica mi parrebbe, o Contax? www.aquischienti.org/sito/immagini/varie/Pannaggi-Artide-Antartide_(L. Non sono esperto, le telemetro da lontano per me sono tutte Leica. Comunque sia lui sia le macchine sembrano in gran forma, non avevano problemi di condensa né di wind chill. Dalla foto si deduce che usava un solo paio di moffole, per fotografare se le toglieva. Ivo Pannaggi, futurista e molto altro (aveva frequentato anche la scuola Bauhaus, non metaforicamente, unico italiano era già andato a Dessau negli anni '20, si era poi iscritto a Berlino, dove la scuola era stata trasferita prima della chiusura da parte dei nazisti www.internimagazine.it/approfondimenti/personaggi/bauhaus-italiano/ ), me lo ricordo da vecchio, figura totalmente eccentrica, i capelli bianchi legati dietro in una specie di codino, un "ciuccio", girare sempre da solo per Macerata, da dove in gioventù era scappato, perché, parole sue, si rompeva i coglioni. Aveva girato molto, in treno soprattutto palazzoricci.it/opere/treno-in-corsa/ anche seguendo le sue donne, una tedesca, una norvegese, presumo belle. |
| inviato il 26 Novembre 2021 ore 5:50
“ Leica mi parrebbe, o Contax? (...) Non sono esperto, le telemetro da lontano per me sono tutte Leica (...) „ Infatti, non tutte le telemetro, da lontano (o da vicino), sono Leica. L'interessantissimo personaggio che hai citato, nell'immagine sul poster, col protagonista in tenuta polare (non c'erano i "tessuti tecnici", allora), mentre sul cavalletto ha una Leica con teleobbiettivo montato alla cassetta reflex "Visoflex" (o un suo antenato), al collo ha proprio una Contax-II (foto scattata dopo il 1936, quindi), con montato il mirino multifocale a torretta girevole... evidentemente, nella borsa aveva altre ottiche! |
| inviato il 26 Novembre 2021 ore 7:44
In realtà la condensa si forma nel passaggio di stato tra un ambiente caldo ad uno freddo, non il contrario. Come scritto correttamente da Paolo passando da freddo a caldo si ha formazione di vapore con appannamento. Non che questo altro fenomeno non crei ugualmente problemi all'attrezzatura. In ogni caso l'operazione di condensazione è esotermica, cioè avviene sottraendo calore alla sostanza che si vuole condensare (in questo caso l'acqua che per passare da vapore a gocce si raffredda, da qui non si scappa) |
| inviato il 26 Novembre 2021 ore 7:48
“ Quello che comanda è il punto di rugiada. E la temperatura di passaggio da acqua a vapore ha bisogno di calore non di freddo „ Molto semplicemente la condensa la fa la bottiglia di birra ghiacciata in estate, ma non è il passaggio da freddo a caldo della birra a fare condensa , è il passaggio da caldo a freddo dell'aria umida attorno alla bottiglia di birra a fare condensa e produrre le goccioline. La condensa si forma sempre e solo in un passaggio di stato da caldo a freddo, mai il contrario. È l'umidità presente nell'aria che si raffredda che fa la condensa, non il contrario (non è insita nell'oggetto che si scalda) |
| inviato il 26 Novembre 2021 ore 8:31
Se voi passate da una temperatura fredda, molto fredda ad una calda, senza precauzioni, senza mettere l'attrezzatura in un sacchetto e poi nello zaino, che siano alla stessa temperatura gelida dell'ambiente, potete buttare via tutto. Viceversa non succede nulla. Primo ve lo dico per esperienza personale, secondo ve lo dico perché ho sempre letto e sentito così, terzo perché basta cercare un po' su Internet. Non date informazioni sbagliate, che poi rischiate di far fare dei danni. Viceversa è un problema molto più raro, dove conta più la differenza di umidità che lo sbalzo termico. In tanti anni che ho fotografato al freddo, molto freddo, non mi sono mai preoccupato del passaggio caldo/freddo, ma solo del passaggio freddo/caldo, e non ho mai avuto problemi di sorta. Questo accade per una semplice legge fisica che si chiama punto di rugiada. Vi riporto qualche articolo in merito: www.nikonimgsupport.com/eu/BV_article?articleNo=000006256&configured=1 www.adorama.com/alc/winter-photography-tips-protect-your-gear-in-extre www.canon.it/support/consumer_products/content/faq/?itemid=tcm:80-6077 helpguide.sony.net/cam/1650/v1/it/contents/TP0000913328.html www.coolantarctica.com/photography/photography-cold-weather.php |
| inviato il 26 Novembre 2021 ore 8:33
Bravo Massimiliano, c'è anche un illuminante articolo di Gambacciani in merito, che illustra l'esatto procedimento che hai descritto! |
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