JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Phsystem le specifiche sono simili per tutte le macchine, anche una D6 ha range che partono da zero.
Le macchine sono capaci di gestire ambienti molto freddi come riportato in molti post, ovviamente ad un certo punto cedono al freddo e ci sat poco da fare, vanno semplicemente adottate delle accortezze per limitare i problemi ed allungare la tenuta.
Anche la Z9 (dico quella solo perchè stavo leggendo adesso le caratteristiche) è -10 +40 con 85% di umidità SENZA CONDENSA, ricordiamo sempre questo aspetto che è il vero problema.
Naturalmente si scatta anche molto più basso, ma nessuna casa può ovviamente dichiararlo
“ Si va bene, le Pentax sono le macchine migliori al mondo, concordate tutti altrimenti non finisce più MrGreen „
Prima di scrivere informati visto che nel caso specifico la K-70 è una entry-level Preso con il copia incolla dal sito ufficiale PENTAX K-70_logo_web.png Reflex digitale per la fotografia outdoor
Sensore immagine CMOS di formato APS-C da 24 MP Basso rumore e alta sensibilità fino a ISO 102400 Pixel Shift Resolution con Motion Correction Sensore APS-C senza filtro AA A prova di polvere e intemperie, resiste fino a -10°C Funzione Shake Reduction con guadagno di 4,5 tempi di posa Tempo di posa 1/6000 sec. massimo della categoria Monitor LCD inclinabile, Impostazioni Outdoor View e Night Vision Livella elettronica, Correzione automatica orizzonte AF ibrido in Live View, Wi-Fi incorporato
“ @phsystem, vai a Napoli, entri in un bar e chiedi: - dove fanno il miglior caffè della città?
Indovina cosa ti rispondono... „
Beh, comprendo la battuta ma lato ergonomia, robustezza, tropicalizzazione etc, credo che ti direbbero che sono ottime anche a Milano. Non so siano le migliori del mondo, ma certi aspetti sono divenuti ormai proverbiali. Così come mi risultano robuste anche le certe Olympus e certe ammiraglie di altri brand. Non comprendo perchè si debba negare, se non per voler fare come la battuta a parti invertite. Personalmente non ho mai avuto occasione di usarla in condizioni di temperature estremamente rigide, ma acqua ne hanno sempre presa tanta, ed anche tanta tanta, senza il minimo segno. Ma ho anche letto di un tizio che se portato la pentax in canoa e dopo averla tenuta a mollo per un bel po ha smesso di funzionare. Strano..
Mi ricordo alcuni anni fa, su altro forum, un ricercatore operava con una K5 come fototrappola da qualche parte in qualche polo e non aveva mai avuto problemi. Non mi ricordo come agiva per ottimizzare la batteria per tenerla a lungo appostata.
Dico la mia: Marco Buttu e Gianluca Lombardi possono essere di aiuto, noi no; questo dopo aver pubblicato erroneamente il messaggio nella galleria di Lombardi! Credo per il resto che il cuore del problema sia nella previsione delle temperature che si andranno ad affrontare; io non ho avuto problemi ai -20 dell'Engadina ma Buttu ha prodotto foto a -95 windchill.
Curiosamente, l'antica fotocamera Zeiss Ikon Contax-II/III a telemetro fu sottoposta a prove termiche estreme, da +50°C a -60°C, facendo rilevare agli estremi delle prove termiche dei discostamenti appena sensibili, nelle prestazioni dell'otturatore.
Una base meteorologica della Kriegsmarine in Artide, fu dotata di due Contax-II ove in laboratorio furono completamente asportati i lubrificanti oleosi, sostituiti con un opportuno dosaggio di speciale, impalpabile polvere di grafite. Esse, così modificate, diedero ottima prova di sé a temperature rilevate attorno ai -70°C.
Entrambe le macchine, non fecero mai ritorno in Europa, lasciate tra i ghiacci, al momento dell'abbandono della base, nel 1945.
I sovietici, evidentemente venuti a conoscenza di queste caratteristiche e possibilità, predisposero delle fotocamere Kiev-2 con lubrificazione "a secco", utilizzate poi nelle basi militari dell'estremo Nord.
Da notare inoltre che la Contax, pure dotata di tendina a saracinesca metallica, aveva pochissimi organi ove fosse prevista la lubrificazione.
Venendo alle fotocamere digitali, che per funzionare necessitano ovviamente di alimentazione elettrica, qual'è il limite termico, sotto il quale esse divengono inutilizzabili?
Enzo il limite termico ufficiale è quello proposto dal produttore nelle specifiche (range di utilizzo). Il limite reale dipende da molteplici fattori e varia anche da macchina a macchina come si può leggere in vari post, se la temperatura di alcuni componenti scende oltre una soglia critica possono verificarsi diversi problemi.
Nel caso di reflex il sensore potrebbe generare gost, ovvero immagini sovrapposte dello scatto precedente, ciò è dovuto alla incapacità di scarica dei recettori quando la temperatura risulta eccessivamente bassa. Le ML mantenendo sempre alimentato il sensore soffrono molto meno di questo fenomeno perché combattono il freddo con il riscaldamento dello stesso durante la sua operatività.
Le batterie allo stesso modo, se lavorano, come ovvio, consumano energia e quindi si scaldano....ma proprio a causa del freddo la scarica avviene in modo decisamente più rapido. Quindi nelle ML la durata (già più corta di loro) risulterà ancor più corta, nelle reflex consumando meno tenderanno ad autoscaldarsi meno, quindi potrebbero incorrere in blocco per limite di temperatura (comunque molto basso per le litio). Alcune batterie dispongono di circuiti predisposti al riscaldamento degli elementi interni (effettuano una leggera autoscarica) proprio per proteggersi dal freddo (es. le batterie DJI).
Ogni escamotage utile a rallentare il raffreddamento delle macchine e quindi dei circuiti interni e delle batterie permetterà un funzionamento più lungo dell'apparecchio, quindi anche il limitare l'esposizione al vento gelido o chiaramente il contatto con superfici radianti.
Al netto di ciò come ripetuto molte volte, il problema più grande è quello della condensa, maggiore sarà la differenza di temperatura maggiore sarà la formazione di condensa, che può formarsi non solo all'esterno della macchina. Per tale motivo è consigliabile ridurre il più possibile il processo di raffreddamento e/o di riscaldamento, facendo acclimatare l'apparecchiatura in sacchetti stagni con silca, riso, isolandole con la lana...etc.
Il problema della condensa normalmente non si manifesta quando da un ambiente caldo usciamo per fotografare in un ambiente più freddo, bensì quando da un ambiente freddo entriamo in un ambiente caldo. In questo caso prima di utilizzare la fotocamera bisogna attendere che la macchina fotografica sia asciutta aspettando se serve anche un ora.
Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.
La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.
Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!