| inviato il 08 Dicembre 2021 ore 22:33
@Full: Anche io spazio parecchio, da Dire Straits a Ramin Djawadi, passando per Guns 'n Roses e Queen se il caso...
Mmmmhh che ti possino mi stai facendo salire la scimmia di affiancare invece di sostituire...
@Bergat no non è lo standard, quello come diceva anche Fileo è molto più semplice. Ma adesso, date le scarse prestazioni, e connettività, dei nuovi TV sta diventando sempre più diffuso.
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| inviato il 08 Dicembre 2021 ore 22:35
“ Ricordiamo che voglio suonare musica anche via BT da un telefono (ho già un ricevitore BT APTX il quale esce a sua volta sia con jack da 3.5 che ottico).
Un grazie infinite a chi vorrà farlo.
„ il tuo scatolotto ha anche un uscita analogica? se la risposta è affermativa collega due diffusori amplificati alla tua uscita altrimenti ti serve un convertitire digitale analogico (dac) al quale all'ingresso collegherai l'uscita ottica del tuo ricevitore BT atx e alle uscite analogiche del dac, i due altoparlanti. |
| inviato il 08 Dicembre 2021 ore 22:42
“ Ora i miei dubbi:
- le citate Behringer B2030A o quelle più grosse o le Adam, ho notato che entrambe le casse su pilotano da sole. Mi sbaglio? Ovvero, ciascuna necessità di alimentazione 220Vac e ciascuna necessita di un segnale che non proviene dalla cassa opposta, ma gli deve arrivare dalla sorgente. Giusto? Ho capito bene? Chiaritemi questo punto e ditemi cosa occorre per il collegamento. Grazie. „ esatto quello che hai detto. Per il collegamento ti necessita di due cavi di segnale per le due casse. Tio? dipende dalla sorgente e dal tipo di diffusore. Generalmente RCA XLR.
“ - Altro dubbio è come si può aggiungere un subwoofer. Allora il sub è amplificato, quindi lo si alimenta dalla 220Vac, ma il segnale gli deve arrivare dalla famosa scatoletta che smista tutti i segnali? Quei monitor non mi pare abbiano uscita per il sub. „ esatto il segnale proviene dalla famosa scatoletta, detta preamplificatore 2+1 che deve avere l'uscita per sub . (generalmente la scatoletta è un ampli 2+1) e i diffusori non hanno l'amplificazione all'interno e non necessitano di corrente 220v. il sub invece è generalmente dotato di amplificazione interna e necessita anche della corrente 220V.
Scusate la rottura ma così finiamo che ci arriviamo in fondo :-)
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| inviato il 08 Dicembre 2021 ore 22:51
“ ma se dovessi prendere un usato home theatre anche datato che non gestisce neanche il Dolby Atmos, tipo un ampli della Denon con casse sistema 5.1 della JBL o Jamo, da spendere anche 400euro di tutto, sarà migliore o peggiore di un paio di casse autoamplificate? „ sarà sicuramente migliore, perchè qui stiamo parando di diffusori amplificati con wooferini di 10... 16 cm del cavolo che niente possono rispetto a un diffusore con woofer maggiorenato per la riproduzione musicale e non solo per un impianto mnimale per televisione. Ci sono casse amplificate ma quelle con woofer da oltre 30 cm a 3 vie, non le vendono a 2 lire. se si vuole un impianto Home theatre 2.1 che deve anche riprodurre la musica, non bisogna proprio lesinare, ma è bene budgettizzare 5/600 euro per un ampli HT, un mille euro per i due diffusori e 300 euro per un sub. |
| inviato il 08 Dicembre 2021 ore 22:55
“ se si vuole un impianto Home theatre 2.1 che deve anche riprodurre la musica, non bisogna proprio lesinare, ma è bene budgettizzare 5/600 euro per un ampli HT, un mille euro per i due diffusori e 300 euro per un sub.
„
Chiaro, limpido, Recoaro 
Capisco perché il mio amico ha tenuto l'impianto hifi a componenti separati Pioneer con le due RCF da pavimento a tre vie col.woofer da 30 come reliquie per tutti questi anni.. |
user28666 | inviato il 09 Dicembre 2021 ore 7:10
Amici miei, non è che non voglia spendere, ma c'è il fattore spazio, ricordiamocelo.
Bergat, l'impianto che dicevo, è un HT con casse piccole e non con woofer da concerto.
Ad esempio parlo di Jamo A410, prova a guardarci. Non dovrebbero essere grandi e si mascherano bene in un arredo.
Ora invece, in merito alle due casse amplificate Behringer dotate solo di quello “strano ingresso” cosa dovrei procurarmi per arrivarci col segnale giusto? |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 9:14
Riguardo alle prese audio dei TV, in passato quando erano presenti, erano sempre di tipo analogico: jack per la cuffia, oppure pin jack e scart per le uscite linea, in genere scart negli apparecchi europei, pin jack RCA ( una gialla per il video e due bianco e rosso per l'audio) negli apparecchi giapponesi.
Il mio primo collegamento, lo feci prendendo direttamente il segnale audio in uscita ai piedini dello SCART.
I televisori di oggi, in genere non hanno uscite linea audio analogiche, al massimo presentano un jack per la cuffia, ma il segnale, amplificato in genere non bene, non è di buona qualità.
Ricordo che quasi sempre le porte scart dei TV recenti non portano il segnale audio in uscita, cioè non sono collegati tutti i piedini, ma sono utilizzabili solo in ingresso per collegare vecchi dispositivi, tipo videoregistratori.
Le uniche uscite audio sono di tipo digitale, ottico e coassiale, quindi o vi collegate ad un ampli (o a diffusori amplificati) dotato di ingressi digitali, o serve un convertitore.
Le prese HDMI sono audio/video, NON AUDIO, e servono in genere per collegare apparecchi tipo lettori DVD e computer allo schermo del TV, vengono quindi usate in ingresso al televisore. Non so se le porte HDMI del TV che supportano ARC siano utilizzabile anche in uscita da questo, ma il segnale audio viene in genere veicolato attraverso le porte digitali che ho citato prima, quindi non vedo motivi per complicare i diffusori attivi aggiungendo porte che non servono o servono in parte.
I diffusori, attivi e non, devono solo ricevere il segnale audio proveniente dalle fonti, se serve una maggiore versatilità, questa va realizzata attraverso apparecchi a monte, che accolgono diversi tipi di segnale.
Se poi si hanno problemi di budget, mi sembra evidente che sia necessario semplificare e quindi tralasciare, magari nell'immediato, alcune possibilità.
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| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 9:39
“ Le prese HDMI sono audio/video, NON AUDIO, e servono in genere per collegare apparecchi tipo lettori DVD e computer allo schermo del TV, vengono quindi usate in ingresso al televisore.
Non so se le porte HDMI del TV che supportano ARC siano utilizzabile anche in uscita da questo, ma il segnale audio viene in genere veicolato attraverso le porte digitali che ho citato prima, quindi non vedo motivi per complicare i diffusori attivi aggiungendo porte che non servono o servono in parte. „
E' evidente che lo sono, dato che sono quelle che vanno utilizzate nei casi che ho esemplificato sopra con tanto di immagini.
HDMI è da tempo ben più di una connessione video, è - nelle sue versioni più evolute - sia video, che audio (anche in uscita), che ethernet.
ARC sta proprio per Audio Return Channel, e sono le porte dedicate specificatamente all'home entertainment.
Anzi, ripeto, le codifiche Dolby Atmos e DTS X vengono comunicate ai diffusori/soundbar/ampli HT esclusivamente attraverso questa connessione, anzi attraverso la più evoluta eARC, perché è l'unica a garantire la banda necessaria, e NON attraverso le uscite SPDIF/Toslink:
Inoltre, come si vede anche dalla tabella, è l'unica connessione che consente il controllo dell'intero sistema con unico telecomando, feature che faceva parte delle richieste iniziali. |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 10:18
Raga ne approfitto per farvi una domanda da bestia di satana:
Esiste un sistema, seppur basico, che mi consenta di avere un audio un minimo dignitoso (più film che musica) con un budget di 250-300 euro? |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 10:24
Dai una lettura alle pagine precedenti, la risposta c'è  |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 11:24
Hai ragione anche tu Look, ma sono 14 pagine ed il tempo è sempre poco...
Ne ho letta qualcuna per intero e non ho trovato la risposta.
Per cui, visto che tu hai preso parte alla discussione da tempo, se riuscissi ad indirizzarmi sulla pagina in cui potrei trovare l'informazione ti ringrazio molto. |
| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 11:31
Guarda, nelle prime pagine se ne è parlato abbastanza, poi abbiamo ampliato il discorso.
Io ti dico che con circa 300 euro la mia Sony HT-G700 è sicuramente un ottimo strumento per film e tv.
Compatibile Dolby Atmos e DTS X, con connessione HDMI eARC, subwoofer wireless potente quanto basta (io lo tengo a massimo 4 su 12 fai tu), sonorizza bene se l'ambiente non è immenso, il costo oscilla sui 300/400.
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user28666 | inviato il 09 Dicembre 2021 ore 11:34
Fileo, tutti gli ampli dedicati al HT hanno ingressi HDMI da cui prendono il segnale audio.
Quindi è una connessione usata per trasmettere audio. Alcuni cavi HDMI permettono anche il traffico dati Ethernet.
Le casse della Audio Pro amplificate dispongono proprio di HDMI ARC perché l'intento è di collegarci una sorgente con quella uscita.
Qui un esempio di connettività del mio blueray
fullerenium.prodibi.com/a/x6xdemkqy2l2e9y?s=w05Btfxd8ad3PvyHU%2BrY%2BM
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| inviato il 09 Dicembre 2021 ore 14:11
Tornando alla domanda iniziale. come migliorare l'audio del TV?
Le vie sono tre: soundbar, diffusori aggiuntivi, sistema HT.
E' evidente che la terza sia quella che da i risultati migliori, almeno per film e compagnia bella, però, se si vuole una resa elevata, servono tanti soldi e bisogna disporre nell'ambiente diversi diffusori (non piccoli), dove vanno posizionati e non dove sta più comodo ai fini dell'arredamento.
La soundbar a mio avviso va scelta solo se manca totalmente lo spazio ai lati dello schermo, tenendo presente che, trattandosi di "barra", incorporerà altoparlanti di piccole dimensioni, impossibilitati a riprodurre le frequenze più basse (a meno di affiancarla con un sub) e, data la posizione, faticherà a riprodurre la "spazialità" del suono.
L'utilizzo di diffusori attivi di piccole dimensioni, specie se ci si orienta verso prodotti del mercato pro, meno soggetto agli eccessi di quello HiFi, rappresenta a mio avviso il miglior compromesso tra costi e prestazioni.
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