| inviato il 19 Novembre 2021 ore 18:33
Da alcuni anni cerco di praticare, in modo maldestro ma con passione e interesse, questo 'genere' fotografico. Al di là dei modestissimi risultati, ho maturato nel tempo alcuni punti fermi: 1. Non è una Fotografia che si pratica camminando per la strada e scattando a casaccio. 2. Nè rubacchiando qua e là ritratti con sfondo sfocato, quasi a testare un obiettivo. 3. E' opportuno avere e perseguire un tema o progetto con pazienza e coerenza. 4. Questo 'genere' fotografico, in realtà, è articolato in numerose e diverse tra loro vie di espressione e di ricerca. 5. E' molto utile guardare e studiare i lavori di Autori che hanno lasciato traccia. Mi piacerebbe condividere qualche riflessione con voi, amici del Forum, e, in particolar modo, con chi ha più esperienza di me. So che si tratta di un tema trattato più e più volte, ma, col tempo, emergono nuove esperienze, nuove riflessioni, punti di vista molto diversi tra loro. Ringrazio fin d'ora chi volesse partecipare con il proprio contributo. Grazie. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 19:10
Il "con chi ha più esperienza di me" mi taglia drasticamente fuori dal dibattito. Mi limiterò a seguirlo. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 19:14
Paolo penso che tu abbia centrato i 5 punti fondamentali per quanto riguarda la street come lavoro di reportage. C'è anche la nuova scuola di streeter nata con il web che applica un approccio diverso a questo genere di fotografia giocando sulla casualità per cui ogni foto è fine a se stessa diversamente dal reportage. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 19:15
“ Il "con chi ha più esperienza di me" mi taglia drasticamente fuori dal dibattito. Mi limiterò a seguirlo. „ guarda che non ci vuole molto per averne |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 19:29
Mi permetto di intervenire assolutamente non perché particolarmente esperto o versato in questo affascinante genere fotografico ma unicamente perché mi appassiona e sono riuscito a dedicarmici relativamente di recente . Sul primo.punto sono d'accordo a metà : credo , opinione mia personalissima , che sia proprio gironzolando che si possono cogliere "momenti di vita" degni di essere immortalati, anche se concordo sul fatto , abbastanza ovvio , di non scattare a casaccio . Punto secondo , non sottovaluterei neanche il "rubacchiare" , a prescindere dallo sfocato : a volte , le immagini più gustose e autentiche si realizzano proprio così , ad insaputa del soggetto (e spesso è meglio così!). Concordo infine sul terzo e quinto punto : anche se personalmente sono troppo indisciplinato ed empirico per perseguire un progetto (me lo sono proposto ma per me dal dire al fare ...!) sono d'accordissimo sul fatto che i migliori risultati si perseguono proprio così , sviluppando un tema e approfondendolo e sul Forum ne abbiamo esempi preclari e di altissimo livello. Infine , appunto , la visione delle opere dei "maestri" della street: un passaggio fondamentale questo ma , credo, che vale per tutti i generi fotografici . |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 19:44
Paolo hai proprio ragione, la street non è rubacchiare e gironzolare, ma scegliere un tema, una location che racconti e momenti giusti. Per esempio foto di persone che si soffermano a guardare una vetrina oppure un manifesto, occorre appostarsi e scattare tanto da diverse angolazioni e diversi soggetti, fino a trovare la giusta composizione che renderà la foto: curiosa o divertente o elegante o affascinante o drammatica. Per me la street va fatta così. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 20:26
Attesa, colpo d'occhio, prontezza, pazienza, fortuna, alto scarto degli scatti, partecipazione alla scena. Ho cercato di riassumere c8n qualche termine la mia idea di street |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 20:29
“ partecipazione alla scena. „ ecco un criterio che spesso ritrovo nei Grandi Maestri quando parlano della loro Fotografia. Ma cosa significa in realtà? |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 21:22
“ partecipare con il proprio contributo „ Quindi sono autorizzato a buttarla sul personale… Opinioni personali. Personalmente non amo la foto di strada che ha come scopo fondamentale quello di presentare una situazione "curiosa" ottenuta sommando una location particolare e un soggetto particolare. Mi sembra che sia un tipo di fotografia abbastanza superficiale. Finito l'effetto sorpresa è un'immagine che si dimentica. La fotografia di strada dovrebbe prima di tutto essere una testimonianza di un momento, di un luogo, di chi lo vive. Il suo valore è tanto maggiore quanto più è rappresentativa di un contesto, cioè ci mostra qualcosa di significativo che dice "di più" di quello che si vede. È il soggetto implicito che non si vede ma è chiaro a chi vede la foto. Se è una fotografia "di contesto", si spiega perché il fotografo in genere lavori a distanza ravvicinata e almeno con un leggero grandangolo. In quelle condizioni, la "partecipazione alla scena" è inevitabile. Su questo aspetto sono stati versati fiumi di inchiostro. Questioni aperte e non risolte: l'alterazione del comportamento dei soggetti causata dalla presenza del fotografo, la capacità di mimetismo del fotografo, gli aspetti etici dell'invasione della sfera personale del soggetto, la timidezza del fotografo che rimane a distanza (per non prenderle?). Nella mia esperienza personale, che immagino interessi poco o nulla, mi sono confrontato con tutti questi nodi. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 21:42
Trovo tutti i 5 punti corretti Ultimamente, complice la pandemia, ho più difficoltà e anzi ho perso quello spirito di ricerca mentre si è fatto largo un aspetto emozionale ovvero quello che la scena dice a me Con buona pace di chi guarda Si traduce spesso nella difficoltà di chi guarderà poi lo scatto non trovandoci spesso nulla di speciale Poco mi importa |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 21:44
@Paolo Longo La street photography è una definizione che comprende veramente tanti approcci diversi ad un tema che di base ha poche cose: 1) Sono riprese in luoghi aperti al pubblico, il che vuol dire da un interno di un museo ad una spiaggia, passando ovviamente dalla strada. 2) Ha come soggetto principale la specie umana, a volte messa in relazione con l'ambiente che lo circonda a volte riguarda un suo comportamento sociale. Direi che i punti principali sono poi questi due. E' un terreno quindi vastissimo. Al link qui sotto si trovano tanti e autorevoli esempi della street odierna saramunari.blog/2018/11/02/i-piu-influenti-street-photographers-eccoli Personalmente risponderei così ai tuoi punti: “ Non è una Fotografia che si pratica camminando per la strada e scattando a casaccio. „ Si può anche fare, ma i risultati sono veramente scarsi “ Nè rubacchiando qua e là ritratti con sfondo sfocato, quasi a testare un obiettivo. „ Hai ragione. Il faccione con lo sfocatone wow è proprio da aborrire nella street. Io dico pure nella ritrattistica “ E' opportuno avere e perseguire un tema o progetto con pazienza e coerenza. „ E' il sistema che più può garantire dei risultati apprezzabili “ Questo 'genere' fotografico, in realtà, è articolato in numerose e diverse tra loro vie di espressione e di ricerca. „ Assolutamente si. Vedi il link di sopra “ E' molto utile guardare e studiare i lavori di Autori che hanno lasciato traccia. „ Certamente, iniziando dai lavori di Cartier Bresson e Robert Frank il cui lavoro "the Americans" è ritenuto da molti l'origine della Street Photography I due link seguenti sono di due collettivi molto attivi nel genere e danno una vasta idea delle produzioni attuali upphotographers.com/ in-public.com/ Poi ci sono le cosiddette "avanguardie" almeno così si chiamavano una volta: www.clarissabonet.com/cityspace Clarissa Bonet vede le scene che gli interessano, prende appunti e poi ritorna con attori e li posiziona. Staged street photography. La staged photography in generale sta spopolando nelle gallerie d'arte in contrapposizione alla massificazione della fotografia odierna facilitata da smartphone e macchine superautomatiche. La tecnica non conta più, e' troppo facile. Conta il concetto Oppure pellecass.com/selected-people-2014-16/14 Pelle cass piazza la macchina su un cavalletto in un luogo pubblico e scatta decine, centinaia di fotografie della stessa inquadratura. Poi seleziona e ricompone con quello che gli interessa |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 23:24
“ ogni foto è fine a se stessa diversamente dal reportage „ Quello che scrive Virus è per me il punto centrale, ma proprio per questo perchè non chiamare semplicemente reportage il legame che unisce più foto, poche o tante che siano, lasciando alla street photography la possibilità di parlare anche per foto singole? Per andare sul concreto, perchè non seguire questi esercizi a tema proposti in questo forum? Personalmente non ho partecipato all'esercizio sul tema in questione perchè avevo idee confuse ma i consigli di Virus mi sono stati utili e così durante una recentissima visita a Napoli ho cercato un tema sociale che mi interessava e che ho appena pubblicato qui, in una cartella che ho intitolato provvisoriamente piccoli racconti. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 23:33
Il mio pensiero, stando alla regola che è sempre sbagliato generalizzare: -Non è una Fotografia che si pratica camminando per la strada e scattando a casaccio- a casaccio se vuol dire senza capacità di osservazione si, ma anche scatti fuori fuoco senza senso, o senza capacità di leggere la luce, compositiva etc sono d'accordo. Ma possono esserci scatti casuali che hanno senso. Molto pochi ovviamente. -Nè rubacchiando qua e là ritratti con sfondo sfocato, quasi a testare un obiettivo- concordo sullo sfocato fine se stesso, noiosissimo, ma ancora di più sui ritratti rubati. Anche se contestualizzati ed ambientati con grandangolo non sono una giustificazione. Lo sfocato, se usato per contestualizzare e portare una certa lettura potrebbe avere il suo perché, dipende, non lo vedo come il demonio assoluto a priori... -E' opportuno avere e perseguire un tema o progetto con pazienza e coerenza- preferisco chiamarlo stile che progetto. Se non sei un professionista credo sia importante anche un certo grado di divertimento. Si può sempre raccogliere successivamente un certo numero di scatti collegati ad un tema. Una serie di scatti pessimi collegati, son solo una serie pessima collegata... un pericolo se diventa ossessione. Si potrebbe rasentare anche il ridicolo se prende una certa deriva. -Questo 'genere' fotografico, in realtà, è articolato in numerose e diverse tra loro vie di espressione e di ricerca- assolutamente. E si è evoluto. A me piace molto quello più ricercato e forse moderno. Privacy, volumi e architetture in base alla luce e presenza umana più grafica con simbolismi. -E' molto utile guardare e studiare i lavori di Autori che hanno lasciato traccia- assolutamente, con più conosci e più impari ed allarghi le conoscenze. Purtroppo nell'epoca di internet capire qual è la fotografia più reale è difficile. Ma anche qui c'è un pericolo, lo scimmiottare gli artisti di rottura: altro rischio di scadere nel ridicolo.... Bel topic. Interessante. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 23:46
“ ho maturato nel tempo alcuni punti fermi: 1. Non è una Fotografia che si pratica camminando per la strada e scattando a casaccio. 2. Nè rubacchiando qua e là ritratti con sfondo sfocato, quasi a testare un obiettivo. 3. E' opportuno avere e perseguire un tema o progetto con pazienza e coerenza. 4. Questo 'genere' fotografico, in realtà, è articolato in numerose e diverse tra loro vie di espressione e di ricerca. 5. E' molto utile guardare e studiare i lavori di Autori che hanno lasciato traccia. „ troppi punti fermi fanno male, fa restare statica la propria visione e la fotografia di strada e curiosità, dinamismo e mille altre cose. Ad ogni modo partendo dal fondo per semplicità dire che i nn 4-5 sono fatti più che punti fermi, per cui magari si può sorvolare per dare più spazio ai primi tre. Intanto il bistrattato punto 1. In italiano la e congiunzione mi pare di capire che leghi al camminare per strada, come aspetto negativo, lo scattare a casaccio, perchè che la fotografia di strada si pratichi comunemente camminando per strada mi pare pacifico. Si può anche sostare, appostare, attendere, ma la buona e sana camminata è buona pratica sopratutto alla ricerca della luce. Se non sai dove andare seguire la luce è una buona pratica. Per quanto riguarda lo scattare a casaccio posso permettermi una provocazione per dire che può invece essere molto utile. Aiuta a fare pratica, per tecnica, per focali, per distanze. Aiuta molto più scattare a casaccio che scervellarsi in topic alla ricerca dell'arca perduta. Aiuta perchè hai materiale che puoi rivedere e comprendere errori commessi, cosa modificare nei comportamenti, negli atteggiamenti, nelle impostazioni, come valutare i propri risultati ed agire di conseguenza, come poter migliorare la propria tecnica, e molte altre cose. Uso due luoghi comuni per rendere meglio l'idea: nessuno nasce imparato e val più la pratica che la grammatica. Già molte foto non si vedono, molte altre si perdono per il fortuito, cerchiamo almeno di limitare la perdita di quelle per cui non siamo preparati. L'altro punto fermo che voglio smontare è relativo al ritratto di strada con sfuocatone. E' vero che se prendi una bella gnocca in mezzo alla strada con sfuocatone non è che sia considerata una foto di strada, ed è altrettando vero che il ritratto di strada è convenzionalmente ritenuto una cosa diversa per vari motivi che meriterebbe un topic a se stante. Alcuni anni fa era attivo un gran bel gruppo su FB sul ritratto di strada con un alcuni autori veramente bravi. Purtroppo chiuse e debbo dire che non ricordo nemmeno più i nomi; leggendo qui mi è tornato in mente ed ho provato a cercare qualcosa ma non l'ho trovato. Ciò premesso un giorno mi reco ad una mostra di Werner Bishof e d'improvviso mi sono accorto che molti limiti mentali e convenzioni più o meno comuni sono solo limitazioni dannose. Bishof usava anche medio formato ed ho avuto modo di vedere varie foto, "classificabili" come ritratti di strada con sfuocato, che oggi potremmo definire ottime fotografie di strada. Le alternative sono dunque che sono bisca.ri coloro che pongono un limite oppure era bisca.ro Bishof che non sapeva che non doveva usare lo sfuocato e fare ritratti di strada ambientati. Ho lasciato volutamente per ultimo il terzo punto poichè ad oggi è indubbiamente controverso. Sino a pochi anni fa si era legati in gran parte alla foto singola, oggi pare che se non fai un progetto sei un bisca.ro qualsiasi. Non esiste una risposta unica. Vedi punto 4. Vi sono coloro che praticano fotografia di strada e vivono di foto singole e altri che seguono progetti. Del resto, come dico io uno dei padri della fotografia di strada è il reportage che vive di più immagini legate da un filo conduttore. Però la fotografia di strada ha anche altri padri che non sono interessati al sociale, al racconto, perchè magari preferiscono l'estetica, il surreale, l'ironia, il sarcasmo e via dicendo. La fotografia rispecchia la nostra personalità ed il nostro sentire che viene espresso sotto forma di immagini. La fotografia di strada fa ovviamente lo stesso. Ciascuno praticante di fotografia di strada cerca di esprimere quello che vede e cerca di mostrarlo. In sostanza eviterei troppi sofismi, bilancia il tempo a favore della pratica, ogni tanto leggi e studi qualcosa alternando passato e contemporaneo e se ti piace troverai la tua strada. Un po di materiale variegato l'ho raccolto nel mio profilo, come mio prememoria su varie cose. Se scorri le pagine da loggato puoi vedere se trovi qualcosa di utile. |
| inviato il 19 Novembre 2021 ore 23:55
Mi permetto di dire la mia, dal basso di un'esperienza davvero piccola. Dare definizioni riguardo la street photography può essere pericolosamente riduttivo per la stessa, dal momento che prende in prestito dal ritratto, dal reportage, dalla paesaggistica e anche dalla cinematografia, senza però essere uguale a nessuna di loro. I punti presentati da Paolo Longo sono senza dubbio una partenza più che ottima per trattare il tema e, seguendo l'esempio di altri che sono intervenuti, vado anche io per punti... 1. Non è una Fotografia che si pratica camminando per la strada e scattando a casaccio. Corretto, trovo importante uscire di casa con un'idea o un tema da sviluppare o anche solo un mood o un certo tipo di sensazioni che si vuole trasmettere con le foto. Tutto da fare lasciando aperta la mente per essere pronti a catturare momenti imprevisti e inaspettati, potrebbero completamente aprire i propri orizzonti fotografici... 2. Nè rubacchiando qua e là ritratti con sfondo sfocato, quasi a testare un obiettivo. Corretto, forse un po' banale, ma la chiave per cercare di fare certi ritratti la si deve avere bene a mente, altrimenti ha poco senso fare quei ritratti. 3. E' opportuno avere e perseguire un tema o progetto con pazienza e coerenza. Su questo vale quanto scritto per il punto 1 4. Questo 'genere' fotografico, in realtà, è articolato in numerose e diverse tra loro vie di espressione e di ricerca. Qui vorrei solo dire che la street è come un abito sartoriale: ognuno deve prendersi il giusto tempo per capire cosa è per lui la street e come ha senso esprimerla e portarla avanti. Perché non esiste un meglio o un paggio assoluto e tutto e relativo alla sensibilità personale di ogni fotografo. Ci sarà chi preferirà più una forma di ritratto, chi un campo più largo, chi darà più importanza ai luoghi che alle persone che vi interagiscono, chi cercherà di trasformare le situazioni in frame di un film al cinema, chi userà gli elementi della strada per esprimere delle sue astrazioni...e in fondo tutta questa varietà è anche bella. L'importante è avere pazienza, macinare scatti e km e cercare una propria "via per la street photography" sperando di raggiungere una consistenza stilistica tutta personale. 5. E' molto utile guardare e studiare i lavori di Autori che hanno lasciato traccia. Niente da aggiungere, chi ha fatto la storia è sempre un'ispirazione. |
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