| inviato il 16 Novembre 2021 ore 21:24
A parte il titolo acchiappaclic  volevo solo raccogliere un pò di opinioni da altri utilizzatori di queste ottiche.
Perché a me, personalmente, hanno cambiato la vita fotografica. Il primo Zeiss su digitale è arrivato nel 2014.
Ricordo ancora, era per Contax, il 135mm f2.8. Per la prima volta, dopo tanti anni, avere tra le mani un'ottica di altri tempi.
Tornare a rivivere i tempi della pellicola, la ghiera dei diaframmi sull'obiettivo, l'infinita ghiera di messa a fuoco.
Solo di quelli attacco Contax mi sono passati per le mani un bel numero di obiettivi. 25mm f2.8 - 28mm f2.8 - 35mm f2.8 - 50mm f1.4 - 50mm f1.7 - 85mm f1.4 - 100mm f2.8 macro - 135mm f2.8 - 180mm f2.8 - 300mm f4 - 28-85 - 80-200.
Finita l'ubriacatura di Zeiss attacco Contax, sono passato ai più moderni ZE/ZF, nel mio caso ZE (attacco Canon), le versioni Classic prima, Classic e Milvus, solo Milvus, insomma, di tutto un pò. Ed anche qui, non mi sono certo fatto pregare. Nel corso degli anni ho avuto, ed usato un bel numero di obiettivi. Classic: 15mm f2.8 (anche Milvus) - 21mm f2.8 - 25mm f2 - 28mm f2 - 35mm f2 (solo Milvus) - 50mm f2 Makro - 100mm f2 Makro (anche Milvus) - 135mm f2 (anche Milvus).
In tempi moderni non mi sono fatto mancare nemmeno le versioni per mirrorless Sony, ma qui solo due esemplari: Loxia 21 e 35.
Alla fine, sono arrivati quelli che hanno soppiantato tutti gli altri, ovvero gli Otus. Che, tolto il 28mm f2 Classic, rientrato alla base proprio oggi, sono gli unici sopravvissuti. Tutti gli altri Zeiss nel corso degli anni hanno fatto il loro dovere, ma, chi prima, chi dopo, sono stati usati come merce di scambio, prima i Contax per prendere i Classic, poi i Classic per i Milvus, e poi tutto un pò per arrivare agli Otus. I miei due Otus, che da marzo 2017 (Otus 55mm f1.4) e da luglio 2017 (Otus 85mm f1.4) non hanno più lasciato la mia casuccia. Tutti gli altri, e non solo Zeiss, andati e venuti, i due Otus sono lì dal 2017 e lì resteranno ancora a lungo.
Perché? Molto semplice, perché rappresentano la summa di tutto ciò che io cerco in un obiettivo. Nitidezza a tutta apertura, sfocato, bokeh, nitidezza su tutto il frame a diaframma più chiuso, capacità di rendere i colori ( sono apocromatici, due dei pochi, veri, apocromatici sul mercato ). E poi, per me, hanno una cosa a cui non riesco a rinunciare. La messa a fuoco manuale. So che nel 2021 suona anacronistico, ma io non trovo soddisfazioni minima, alcuna, a fare clic e sentire l'obiettivo fare bip, per confermarmi la messa a fuoco. Quello lo demando al corredo da cazzeggio. Ma quando voglio godermi una foto, come piace a me, con calma, con messa a fuoco precisa, chirurgica, nulla mi da più piacere di girare la ghiera, morbida, frizionata, precisissima, dei miei Otus. Sono come orologi, macchine di precisione, provo davvero una soddisfazione diversa nell'usare gli Otus rispetto a tutti gli altri obiettivi, anche gli altri Zeiss. Non che gli altri Zeiss non siano buoni, ma a sensazione con gli Otus gli ingegneri Zeiss ci hanno messo ancora più precisione in quella ghiera di messa a fuoco.
Bene, finito il pistolotto, se qualche altro utilizzatore di Zeiss, di qualsiasi epoca, volesse contribuire, portando la sua esperienza, è il benvenuto.  |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 21:42
Per il cazzeggio ho gli Zeiss jena, adoro i loro colori.
Per la A7, ho quasi tutti i batis. Come dici tu, sfocato, nitidezza, colori; appena provato il primo (18 2.8), ho cambiato tutti i Sony (anche il Sony Zeiss 55mm) per i batis. Per me anche la costruzione è di altro livello.
Peccato Zeiss non sia così “coinvolta” nel progettarne altri.
Ogni tanto penso di prendere anche gli zoom (16-35 e 24-70), ma non essendomi realmente necessari, rimando sempre l'acquisto “da scimmia” |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 22:30
A me è un marchio che oggi mette un pò di tristezza, che si crogiola nel passato per avere blasone e che si limita oggi proncipalmente a rivendere il proprio marchio a sony, cosina e tamron (nel settore foto).
Di ottiche loro ne ho e ne ho avuta più di una, ma ormai le ritengo superate sia otticamente che meccanicamente.
Il 50/2 zm è costruito peggio degli altri cosina, e come qualità ottica non vale gli utlimi cv. Senza tirare in mezzo leica.
I 40 e 85 batis sembano dei gicattoli rispetto ai sony gm o ai sigma dg dn, e come piacevolezza globlale dell'imlagine sono dietro. In più il 40 batis ha problemi di front focus non trascurabili (e uno sfocato brutto)
Gli ze sono tra le peggiori lenti uscite negli ultimi anni.
Le ultime vere creazioni zeiss sono stati gli otus, ma ormai sono passati diversi anni e come performance non hanno più quel vantaggio rispetto alla concorrenza, che però è af. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 1:54
Non saprei, i Loxia hanno un'ottima qualità sia ottica che costruttiva e alcuni degli ultimi Milvus (35, 50 e 85mm f1.4) sono completamente riprogettati rispetto ai loro predecessori, senza contare nuove lenti come 18mm f2.8 e 25mm f1.4; effettivamente i Batis lasciano un pò a desiderare come costruzione ma la Q.I. di 18mm f2.8, 25mm f2, 85mm f1.8 e 135mm f2.8 non delude. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 5:32
Io conosco, bene, solo gli Zeiss per Contax o, se vogliamo e dobbiamo essere più precisi, per Yashica... e gli ho sempre preferito i miei Canon FD... e il motivo si stagliava netto e inquestionabile sullo schermo di proiezione. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 5:36
A proposito: il fatto che un'ottica sia Apocromatica c'entra NULLA con la resa del colore.
Significa solo una maggiore nitidezza dovuta al fatto che tutte le lunghezze d'onda dei vari colori che compongono la Luce Bianca vanno a fuoco tutti sullo stesso piano.
Cosa peraltro semplicissima con focali corte come sono un 55 o un 85 mm. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 6:53
semplicissima non direi: negli obiettivi luminosi senza troppe lenti e troppi vetri speciali, come lo sono i vintage e alcuni moderni, l'aberrazione cromatica non è semplice da correggere. E in alcuni casi dà fastidio. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 7:00
Lenti fantastiche ma oggi surclassate nettamente da Voigtlander nella fascia Manual fucus, e solo grazie a Sony è riuscita a mantenere una fascia di mercato. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 7:28
“ i 40 e 85 batis sembano dei gicattoli rispetto ai sony gm o ai sigma dg dn, e come piacevolezza globlale dell'imlagine sono dietro. In più il 40 batis ha problemi di front focus non trascurabili (e uno sfocato brutto) „
Non voglio contestare il tuo parere, riporto solo la mia esperienza di utilizzatore del 40mm, con a7rii ed a7iii, ultimo firmware sulla lente appena mi è arrivata, ed io non ho MAI avuto alcun problema di messa a fuoco, a qualsiasi distanza ed in qualsiasi condizione di luce. Mai un dettaglio od un momento perso insomma, e lo sfocato, per quanto mi riguarda, è alla pari degli altri Zeiss batis, a me piace assai
Non so neppure se confronterei i batis con i gm, sono obiettivi e segmenti diversi. Ancora ancora i sigma, ma certo i vecchi sigma, essendo i vecchi progetti reflex adattati, perdono a mio avviso completamente nel confronto peso/dimensioni rispetto agli Zeiss. Per me i batis su Sony sono il perfetto compromesso tra qualità, peso e dimensioni (e presi usati, anche di prezzo) |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 8:19
Marco - l'aberrazione cromatica residua, quella cioè che non si riesce a correggere negli obiettivi Acromatici, si manifesta nella misura di uno scostamento, in genere della lunghezza d'onda del Rosso, di 0.02 mm per millimetro di lunghezza focale ergo... in un 50 mm è DIECI VOLTE meno consistente che in un 500 mm.
Ecco perché con focali corte come un 55 e un 85 mm è veramente un gioco da ragazzi correggerla! |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 9:36
Grande Sem_2.0! 
Direi che di Zeiss ne hai visti passare molti
Condivido nella sostanza il tuo discorso, giusto un paio di settimane fa con il foliage avevo fatto un confronto nell'uso tra un Otus e un paio di fissi Canon L. La differenza è presente nella costruzione, lo Zeiss ha quel qualcosa in più, anche se ricordo che ufficialmente gli Otus a differenza dei Milvus non sono tropicalizzati, ma diventa sostanziale invece nella messa a fuoco manuale, nelle lenti AF è una barzelletta, con la ghiera che se va bene è abbastanza fluida, ma con una corsa cortissima che ne pregiudica l'uso con soddisfazione come invece un Otus può dare, ma analoghe sensazioni anche con i Milvus.
Ad oggi la MAF manuale sembra un qualcosa di anacronistico, ma il piacere di scatto è quell'idea di creare proprio l'immagine piuttosto che fare un semplice click dà un qualcosa in più nel piacere d'uso.
Tuttavia, preciso, questo piacere l'ho trovato solo passando alla mirrorless e con Canon grazie a quella genialata della guida alla messa a fuoco, con reflex digitale, soprattutto se lente luminosa usata @TA, era più frustrante che altro come esperienza, questo per via dei risultati di messa a fuoco azzeccata, un terno al lotto se da mirino ottico. Il bip di conferma della MAF non è per nulla preciso e chiaro come la guida alla messa a fuoco attuale, totale rivoluzione per chi usa lenti manuali con i contatti.
Per il resto oltre all'uso molto soddisfacente, ma comunque sempre un minimo studiato, non sono ottiche per evento frenetico per intenderci, parliamo della resa.
Per le lenti da me usate l'ho sempre trovata interessante, colori piacevoli, più neutri e freddi rispetto alle Canon L. Ma sappiamo tutti che nel digitale il colore è relativo  Oltre a una resa del dettaglio superiore (microcontrasto).
Dei vecchi progetti, anche poi importati con la nuova veste Milvus non ho mai sopportato troppo l'AC, che Paolo non è per nulla un gioco da ragazzi correggere se parliamo non della semplice AC laterale, tra l'altro facilmente correggibile anche in post produzione, ma di quella longitudinale, ossia quella che si palesa nello sfocato e che spesso è poco se non correggibile. Dico che è difficile perché facile lo sarebbe se parlassimo di lenti f/2.8, a f/1.4, come gli Otus è tutto un altro paio di maniche e la differenza in questo rispetto ad un analogo Milvus è abissale. Più marginale, per non dire siamo lì, con altre lenti non Zeiss, come alcuni Sigma ART o recenti Canon RF L, non dichiarati come APO nella sigla, ma lo sono nella sostanza.
Un'altro punto di forza è la resa dello sfocato, molto progressivo e bello, mai slavatino e piatto come buona parte delle lenti cinesi superluminose attuali che fanno sempre domandare perché non scegliere loro piuttosto che un blasonato Zeiss, ecco questo potrebbe essere un motivo, oltre a mediamente una sempre più che buona gestione del flare e stellata da parte appunto di quest'ultimo.
Questo è quanto per quanto riguarda la mia esperienza |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 9:38
25
28-70
50
85
135
200
dell hd images |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 9:48
@ tino84: con il 40 batis non sono riuscito a fare una foto a fuoco in afc a f/2 con il soggetto tra gli 1 e i 2m.
Tutte in front focus di qualche centimetro. Il problema apparentemente è molto comune.
Rimandato indietro.
Ero partito per prendere un 85 per sony in negozio: ho provato il batis, il gm e il g. Sono ripartito con il g.
Il batis ha uno sfocato durissimo, il gm vela e ha un af molto lento, il g soffre di ca e di immagini fantasma. Tra i tre il meglio è il g, che almeno è leggero. |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 9:56
come esperienza posso testimoniare la buona qualità dei contax, e confermo anche le correzioni da effettuare come pure le limitazioni. nel tempo ho avuto contax/yashika 28mm f4, 50 f1.4, il diamante 85 1.4 e 135 2.8. Di tutti questi non posso che parlare bene ...l'unico che è rimasto è il 28....contrariamente al pensiero comune io adoro gli F4 gli altri li ho rivenduti tutti per averli più piccoli e leggeri ma ne conservo un buon ricordo, sopratutto per i colori veramente molto molto belli |
| inviato il 17 Novembre 2021 ore 10:30
Ho usato vari Zeiss su varie hasselblad per circa 25 anni. Erano due spanne sopra tutte le ottiche presenti e imbattibili per alcuni impieghi. Passato al digitale ho abbandonato il sistema MF, ma dopo il passaggio a Sony, ho rimesso in borsa un buon corredo Zeiss. Trovo gli Zeiss per Sony superiori come resa colore e timbro generale, non essendo comunque prive di difetti. Mi dispiace che si sia interrotta la collaborazione con Sony.
Ciao Rob |
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