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Non concordo: avendo il figlio in crucconia (come io chiamo la zona dolomitica dove lui lavora e abita con la famiglia), ho imparato le abitudini culinarie locali, molto diverse da quelle in cui vivo per il resto dell'anno (Piemonte, ai confini con la Francia). Ho imparato ad apprezzare lo speck tagliato un po' spesso, o addirittura a cubetti (cosa che non farei mai con il prosciutto crudo classico). Quest'estate, in vacanza a Ortisei, ho comprato una confezione sottovuoto di lardo locale e l'ho portata a Torino. Mia moglie l'ha provata mettendo una fettina di questo lardo (tagliato un po' spesso) su fichi violetti tagliati a metà (di quelli con la buccia sottile). Siamo diventati famosi tra gli amici invitati a cena.