| inviato il 12 Novembre 2021 ore 9:52
“ innanzitutto volevo dirti che con una slitta micrometrica il risultato sarà sicuramente migliore, perché andando a cambiare la messa a fuoco con la ghiera della lente vai a modificare in maniera importante anche l'inquadratura, difetto che viene minimizzato lasciando il focus stabile e spostando la macchina avanti e dietro. „
Non è proprio così, spostare la fotocamera avanti e indietro provoca modifiche nella prospettiva e in genere sono maggiori che usando la messa a fuoco.
Ovvio che a rapporti elevati non si può fare diversamente ma quando possibile è meglio usare la messa fuoco:
zerenesystems.com/cms/stacker/docs/troubleshooting/ringversusrail
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| inviato il 12 Novembre 2021 ore 13:17
dipende dall'ottica e da quanto si modifica il frame cambiando distanza di fuoco |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 20:07
Ovviamente la slitta prima o poi verrà (magari motorizzata:-)... Ma per ora, per diversi motivi, non posso prenderla.
Secondo voi si riescono a ottenere risultati apprezzabili anche ruotando la ghiera o no, è proprio veramente indispensabile una slitta micrometrica? |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 20:11
Scusatemi per la domanda alla quale avete già in parte risposto, ma non avevo visto la seconda pagina... |
| inviato il 15 Novembre 2021 ore 20:13
Guarda i sistemi m43 olympus fanno esattamente questo in modo automatico (focus stacking in macchina 8 scatti) o semiautomatica (focus bracketing fino a 999 scatti da fondere poi in post produzione). Quindi la risposta è sì, puoi anche procedere variando la messa a fuoco, senza usare la slitta micrometrica. Avrai qualche problema, come ti è stato detto, ma si può fare eccome. |
| inviato il 17 Giugno 2022 ore 19:22
Rieccomi. Negli ultimi mesi mi sto interessando anche ai rapporti di riproduzione più alti, ed arrivando all'1:1 è diventata praticamente indispensabile la slitta. (Nel mio caso ho acquistato quella della NiSi, con la quale mi trovo molto bene). Ovviamente i risultati a questi ingrandimenti con la slitta sono nettamente migliorati.
Ora mi sono finalmente deciso ad acquistare il software dedicato allo stacking, che dopo aver provato diverse trial ho deciso essere Helicon. Mi sorge però il dubbio su quale versione prendere: lite o pro?? Quali sono le differenze? Nella lite sono presenti tutti i metodi di fusione?
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| inviato il 17 Giugno 2022 ore 22:19
Ciao, sul sito di Helicon Focus c'è la comparativa fra le 3 licenze acquistabili. Non so se posso mettere qui il link, quindi te lo invio tramite messaggio privato.
Personalmente mi trovo benissimo con la versione Lite: sono disponibili i metodi A, B e C |
| inviato il 21 Luglio 2022 ore 0:15
Ciao a tutti, sto cominciando anch'io a divertirmi con la macro. Oggi ho scaricato la demo del programma helicon focus ho provato a fotografare un fiore facendo una quindicina di scatti.
Utilizzando photoshop e facendo prima l'allineamento dei livelli e poi la fusione è uscito uno scatto buono, mentre con helicon, il risultato è stato totalmente insoddisfacente, in pratica il programma non ha fatto l'allineamento dei livelli.
Sbaglio io qualcosa? C'è da impostare qualcosa per dire al programma di allineare i vari scatti?
P.S per le varie foto ho usato il manual focus, non ho per ora la slitta.
Non mi dispiacerebbe acquistarna una e, a tale proposito, ho visto che nisi ha fatto uscire la nuova versione (200j che dovrebbe correggere alcuni difetti della 180.
Interessante invece la slitta automatica ripostata nel post, mi chiedo se sia meglio indirizzarsi direttamente su quel modello.
Grazie a tutti |
| inviato il 21 Luglio 2022 ore 8:59
Ciao Stefano!
Helicon è molto più preciso ed affidabile di photoshop sulla unione dei livelli, per ottenere un risultato soddisfacente devi un attimo smanettare nelle impostazioni, se riesci potresti postare qui i due risultati ottenuti così possiamo provare a darti una mano.
Per quanto riguarda la slitta, il modello che dici mi pare costi intorno ai 200€. A questo punto io opterei direttamente per una slitta automatica, che garantisce precisione micrometrica eliminando errori "umani"  |
| inviato il 21 Luglio 2022 ore 13:29
Intanto grazie per la risposta.
La foto ottenuta con Photoshop, dopo aver allineato i livelli e quindi proceduto con la fusione:
Mentre quella ottenuta con i parametri di default di Helicon (dopo aver installato la demo) e con l'algoritmo Metodo B è questa:
Naturalmente sono immagini prove fatte con il flash e in maniera veloce. C'era anche un po' di arietta che muoveva il fiore. |
| inviato il 21 Luglio 2022 ore 13:54
Seguo con interesse |
| inviato il 21 Luglio 2022 ore 19:32
Allora, altra prova, questa volta in casa e quindi senza movimenti alcuni.
Prima immagine fidanzatini (profondità complessiva circa 5 cm) 42 scatti. Helicon si è comportato molto bene e tutto in automatico:
Seconda immagine anello (profondità complessiva circa 3 cm) 36 scatti. Helicon ha fatto un lavoro inguardabile, sia con il metodo C (quello della foto) che B:
Cosa sbaglio?
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| inviato il 21 Luglio 2022 ore 22:09
Ciao Stefano, purtroppo arietta e focus stacking non vanno d'accordo, perché se il fiore si muove cambia la composizione dei vari scatti. Per l'ultima foto che hai postato mi viene da pensare che anche in questo caso ci sia stato troppo movimento del soggetto o della fotocamera. |
| inviato il 21 Luglio 2022 ore 23:30
Ciao Stefano, nella seconda immagine, anello, leggo 1/30 eri su cavalletto? |
| inviato il 22 Luglio 2022 ore 0:18
Credo che il sw sia stato ingannato dai riflessi delle pietre dell'anello, come vedi ne ha posizionate diverse a distanze uguali. |
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