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Perchè si vedeva così male la tv negli anni 50?


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avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 13:56

Come a tutti anche a me piacciono le canzoni e mi capita spesso di trovare dei video belli da guardare per ore. Tra i tanti miei preferiti c'è questo,

e mi chiedo: perchè si vedeva così male il video? Io ho una Hasselblad SWA del 1954 con il famoso 38mm che ancora oggi dice la sua quindi il problema, mi viene da pensare, non erano le ottiche. Ora si potrebbe dire che i televisori quella volta erano all'alba della tecnica, della tecnologia, ma oggi abbiamo risolto il problema. Quindi perchè le registrazioni sono così obsolete mentre, ad esempio, l'audio risulta essere addirittura al passo con i tempi?

avatarjunior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 18:27

All'epoca non si vedeva male perché i filmati erano adeguati alla risoluzione del tubo catodico. Oggi che li vediamo su tv dalla risoluzione mostruosa, ci sembrano sgranati. Se guardi una foto a 72 dpi con una grandezza di 360 x 240 pixel sullo schermo di uno smartphone la vedi bene. Se la stessa foto la vedi su un 70 pollici noterai i pixel.

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 18:32

penso che alla base ci sia anche un problema di digitalizzazione ,cmq le dimensioni di una tv degli anni 50 non erano molto diverse da quelle di uno schermo del pc,quindi non è quello il problema..
l'audio a conti fatti è sempre quello,era monofonico quindi convertirlo non è un grosso problema

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 18:48

Ipotizzo che anche i supporti su cui erano registrati, negli anni si siano un poco deteriorati, magari erano nastri magnetici e dopo decenni abbiano perso qualità.

avatarjunior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 18:56

Non penso, ci sono master (audio) registrati negli anni 50 con una qualità oggi inarrivabile.

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 19:26

Unastro audio non deve avere la banda passante di un nastro video.

tant'e' che un nastro audio e' molto piu' sottile e non ha bisogno di trucchetti meccanici per riprodurre il segnale.

Credo innanzitutto che le telecamere digitali fossero molto meno reattive ed efficaci delle attuali.
C'e' da dire poi che gran parte della circuiteria era analogica. Quindi con rapporti segnale disturbo meno favorevoli rispetto ad oggi.

In Rai vengono digitalizzate e trasferite su archivi opere memorizzate sui nastri da almeno una ventina di anni.

Il problema principale credo sia la scarsa qualita' delle registrazioni originali.
I primi videoregistratori erano degli scassoni ben poco efficienti MrGreen
A valvole e con testine rotanti (per ottenere una velocita' relativa testina/nastro sufficiente per registrare il segnale) erano piuttosto grezzi ai tempi.

C'era l'Ampex.. ma anche RCA che costruivano dei cassoni grossi come un armadio ed in grado di registrare 10 minuti di video.

Poi c'e' anche da dire che i primi videoregistratori erano difficilissimi da allineare.
Cioe' il nastro poteva essere riprodotto solo dalla testina che lo aveva registrato.
Quindi negli anni, man mano che migliorava la tecnologia (ed andavano fuori uso i lettori originali) sono stati riversati in analogico piu' volte.
Fino agli anni 90 quando si cominciarono a digitalizzare i nastri.

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 19:46

Il sistema PAL prevedeva 576 linee interlacciate,ergo piu' di tanto non si poteva tirar fuori. Il problema non era sicuramente la risolvenza delle lenti cinematografiche. Considera poi che stiam parlando di negativi di 70 e passa anni fa, acquisiti con un blando processo di remaster digitale senza nessun resturo particolare.


Ciao

Alessandro

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 22:15

Tutto interessante. Me lo chiedevo anche guardando alla grande differenza che vi era con il cinema. Nel 1953 uscì " vacanze romane " quindi la qualità della macchina da presa, pellicola e lenti ( anche se il film era in bianco e nero) erano di gran lunga superiori al registrato televisivo.

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2021 ore 22:39

Tutto interessante. Me lo chiedevo anche guardando alla grande differenza che vi era con il cinema. Nel 1953 uscì " vacanze romane " quindi la qualità della macchina da presa, pellicola e lenti ( anche se il film era in bianco e nero) erano di gran lunga superiori al registrato televisivo


Beh sì, in quel caso il limite (molto alto,a dir la verità) era dato dal supporto chimico,per le lenti mi sa che già all'epoca i "vetri" cinematografici non fossero proprio da buttare rispetto a quelli odierni,anzi (mi viene in mente Angenieux,ad esempio).


Ciao

Alessandro

avatarjunior
inviato il 09 Novembre 2021 ore 0:28

Credo che il problema non fosse legato alle lenti quanto ai sensori analogici in bianco e nero che venivano impiegati in quegli anni. Erano caratterizzati da una bassa risoluzione (secondo gli standard odierni) e avevano grossi problemi con le alte luci che "accecavano" momentaneamente la parte di sensore interessata.
Nel video proposto si nota sulle decorazioni luccicanti della tenda. In altri filmati dell'epoca questo limite si notava nei riflessi delle paillettes applicate sui vestiti delle persone inquadrate.

Ecco la descrizione di un tubo di ripresa analogico:
it.wikipedia.org/wiki/Vidicon

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2021 ore 1:18

e mi chiedo: perchè si vedeva così male il video?




per lo stesso motivo per cui negli anni 50 le automobili avevano tutti i difetti possibili immaginabili ma anche non di questo mondo

avatarjunior
inviato il 09 Novembre 2021 ore 7:37

Le telecamere per la trasmissione broadcast non registravano su pellicola come quelle dei film. Oltre a funzionare in maniera completamente diversa, servivano ad acquisire il segnale da mandare direttamente all'antenna trasmittente. Questo segnale veniva poi reindirizzato verso un apparato di registrazione, che utilizzava supporti a nastro (di qualità ovviamente ben più elevata del VHS, ma mai come quella di una pellicola da 65mm come si deve).

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2021 ore 8:48

Credo che il problema non fosse legato alle lenti quanto ai sensori analogici in bianco e nero che venivano impiegati in quegli anni. Erano caratterizzati da una bassa risoluzione (secondo gli standard odierni) e avevano grossi problemi con le alte luci che "accecavano" momentaneamente la parte di sensore interessata.


Anche le telecamere da studio negli anni 50-60 "uscivano" a 525-625 linee 60Hz (NTSC) o 50Hz(PAL) ; che la tecnologia di allora non fosse come quella attuale non ci piove. Sorriso
Il problema principale del video postato dall'op ,secondo me, è la digitalizzazione di dubbia qualita' ricavata da una pellicola non proprio in formissima.

Questo segnale veniva poi reindirizzato verso un apparato di registrazione, che utilizzava supporti a nastro (di qualità ovviamente ben più elevata del VHS, ma mai come quella di una pellicola da 65mm come si deve).



No,agli inizi registravano su 16 mm con cinepresa separata, niente nastro magnetico .
Non lo dico io,c'e' un bel PDF in rete sulla storia della RAI ,a tal proposito.

avatarjunior
inviato il 09 Novembre 2021 ore 8:57

Intanto c'è da dire che il video in questione è stato sicuramente ripreso da pellicola, e già qua abbiamo una perdita di qualità. Negli anni cinquanta io c'ero e posso assicurare che la TV non si vedeva poi tanto male. Quando vedo in TV (RAI) dei documenti relativamente più recenti, anni settanta, ottanta, mi stupisco sempre quanto si vedano male. Al tempo gli stessi si vedevano benissimo. Deve essere un problema di digitalizzazione o di deterioramento dei nastri originali. O entrambi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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