| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:02
A volte mentre lavoro ascolto la radio. E mi accorgo che non ne posso più di questi ggiovani lagnosi e lamentosi che vengono spacciati per "nuovi" e "nuove". Le voci da finti sfatti, le "s" sibiolanti tra i denti, il filtro che produce quell'insopportabile pseudo-gorgheggio (come si chiama? vocoder?). E i tristi testi, storielline adolescenziali che immagino ambientate in camerette con peluche sugli scaffali, e giocattoli mai buttati ma conservati perché fanno tanta tenerezza. E l'italico finto rap, finto hip finto hop, come finti e industriali sono gli sbraghi nelle braghe, finta l'usura nelle costose scarpe (opps! sneakers!) con macchie stampate in serigrafia da cinesi in catena di montaggio. Ieri ho sentito una sciagurata conduttrice su RadioDue affermare che un certo Franco 126 sarebbe “ lo Shakespeare della musica indie italiana ”. E mi sono uscite le unghie da film horror-monster e tanta voglia di fare del male sia al lagnoso che alla sua entusiasta propinatrice. Sono semplicemente diventato vecchio? |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:06
Probabilmente |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:06
Ma se vuoi vengo a tenerteli fermi. Sono vecchio anche io. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:13
“ Sono semplicemente diventato vecchio? „ Temo di si. Ho 58 anni e non li reggo più da un pezzo, continuo ad ascoltare musica "vecchia" e "dura", senza lagne. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:32
“ A volte mentre lavoro ascolto la radio. „ un pò di reponsabilità va anche alla radio. Poca voglia e interesse ad esplorare e proporre cose interessanti (vecchie o nuovo che siano) Dai gloriosi tempi delle prime radio libere, dove il centro d'interesse era la musica, c'è stato un declino inarrestabile. Un grande potenziale mal utilizzato, con le dovute rare eccezioni. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:37
Fanno veramente schifo, sia musicalmente che a livello dei testi. Sí le radio sono delle complici perché trasmettono sempre gli stessi pezzi. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:38
E' tipico degli adolescenti il dover rompere i cogli*ni agli adulti, per una loro necessità di crescita, e la musica dedicata a loro non la si capisce se non si tiene conto di questo. Su questo semplice dato di fatto hanno fatto fortuna, in ogni generazione, cantanti che ci marciavano, proponendo roba adolescenziale eseguita a sangue freddo pur non essendo più adolescenti, con timbri vocali ed espedienti musicali appositamente concepiti per essere irritanti per le generazioni precedenti. A partire dagli "urlatori" (Tony Dallara per esempio) che cantavano nel naso da farti venir voglia di spaccarglielo a caxxotti ("Tu sei ro-maaaaaaaaaaaaaaa-ntica...") come per altro anche Eros Ramazzotti, altro grande nasalizzatore, mentre altri spendevano la carta della provocazione su parvenze di contenuti ("Noi che non siamo come voi" con le "o" spalancate di Shel Shapiro). Oggi abbiamo il vocoder e le lagne. Una fiorente industria anche quella, insomma, come l'abbigliamento per adolescenti. Tutta roba che non ho potuto evitare (mission impossible) ma che mi è sempre entrata da un orecchio e uscita dall'altro, per cui se oggi piace quella roba lì amen, la aggiungo alla lista delle cose inutili, fastidiose ma inevitabili, tipo mosche e zanzare, e chissenefrega. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:42
Magari fosse il vocoder! Purtroppo è l'auto tune |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:52
Chi non sa cantare usa l'autotune Tra l'altro non credo che serva per forza una bella voce per fare il cantante, soprattutto in alcuni generi. Ad esempio nel rap la bellezza della voce non è certo il punto fondamentale mentre conta sicuramente di più il contenuto, non passano in radio ma cantanti come Caparezza, Rancore, Murubutu possono essere presi ad esempio come una sorta di "poeti moderni". Ovviamente la radio passa la solita roba commerciale (quella che va di più al momento), che il più delle volte va bene per tenerti compagnia mentre guidi. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:53
Di sicuro l'età non gioca a nostro favore nel giudizio. Però... Da appassionato di musica di vario genere da più di 40 anni, non posso constatare che è vero che l'industria discografica dagli anni '50 in poi ha sempre strizzato l'occhio ai giovani a scapito della qualità, ma in mezzo al mucchio, le proposte "buone" erano molto numerose. Oggi le cose "buone" sono molto, molto rare e si fa fatica a trovarle in mezzo ad un mare di produzioni scadenti da tutti i punti di vista. E la colpa non la scarico sui discografici, ma come tutto quello che è cultura, anche la musica è lo specchio dei tempi... Secondo il mio parere. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 16:57
“ Ieri ho sentito una sciagurata conduttrice su RadioDue affermare che „ non sai come rimpiango Raistereonotte! |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 17:23
“ non sai come rimpiango Raistereonotte! „ un mito!!!!!! valanghe di cassette registrate. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 17:31
Per circa dieci anni ascoltavo quel programma tutte le notti, almeno i primi due spazi. Forse il miglior programma musicale mai fatto in Italia. Per chi fosse interessato e non lo sapesse, è uscito anche un libro dedicato al programma. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 17:35
“ le radio sono delle complici perché trasmettono sempre gli stessi pezzi. „ Vero, di album anche buoni in toto mettono sempre quello stesso brano famoso, che conoscono tutti a memoria, tanto che poi anche quello viene a noia. Mai un azzardo proponendo il brano prima o dopo. Troppo rischio, troppe decisioni da prendere. Fino a qualche anno fa ascoltavo quasi solo Antenna Uno Rock Station di Fiorano, c'erano sempre novità e cose interessanti. Ho smesso per l'invasione anche lì di rap-hip-hop-trap a tutte le ore. Cose che forse funzionano oggi e che già dopodomani nessuno ricorderà più, e tantomeno suonerà più. Eppure sono sicuro che a parte quelle cose c'è anche adesso della musica buona in giro. Ma dove vado a cercarla? I negozi di dischi non ci sono più, e non sopporto di schiacciare un pulsante con il logo di Spotify. Spesso quando spengo i lamenti radiofonici apro iTunes e metto a tutto volume gli LCD Soundsystem e mi tiro un po' su. Ma anche loro l'ultimo album l'hanno fatto 4 anni fa. |
| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 17:46
@Trystero trovare la musica che rientra nei miei gusti non è facile. Io per tenermi aggiornato e scovare cose buone faccio così: - mi collego periodicamente a tanti siti che ho nei preferiti che trattano di musica in generale; - siti che trattano singoli generi,(funk, soul, jazz, etc...) leggo e se possibile ascolto i vari brani (Spotify e YouTube per questo sono utilissimi); - riviste musicali; - infine mi reco periodicamente nel mio negozio di fiducia e mi aggiorno sulle novità e su quello che il negoziante che ormai conosce i miei gusti, mi suggerisce. E' un lavoraccio, ma alla fine qualcosa si trova. (pensa che quello che mi piace lo cerco in vinile!!!!) |
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