| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 11:03
Avendo ritrovato memorizzato su un HD lo scontrino della mia prima "digitale", lo pubblico ...
penso di essere stato qui il PRIMO ....
uno scontrino del 7 febbraio 1998 quando spesi ben 2.600.000 vecchie lire
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4160513&l=it |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 12:15
Accidenti, 1998, Silvano "Il precursore"!
Hai comprato la tua prima digitale prima che le mettessero sul mercato!
Mi batti di 4 anni (Minolta dImage 7, usata, pagata una follia per quello che era, che ho ancora, e funziona perfino) |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 12:29
Silvano, se posso chiedere: qual è stata nel 1998 (quando credo che le prestazioni di quelle fotocamere erano abbastanza scarse e all'epoca per un uso amatoriale non credo fosse conveniente in termini di costi rispetto alla pellicola) la molla che ti ha spinto a fare un acquisto così costoso?
- passione per la tecnologia?
- esigenze professionali (tipo i periti assicurativi, ecc.)?
- interesse a poter elaborare in proprio le foto?
- ecc. ecc.
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| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 12:31
Nel 1998 con 2.600.000 lire si acquistava La EOS 3 HS e ci avanzano pure 4/500.000 lirette!  |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 13:09
1974 konika-Leica-Hassy-Olympus 0M - Pentax - poi infine approdato a Nikon-- Noveflex 400-600 - Telyt 560 e da lì dal 20 mm al 600 mm (India-Cina-Africa_America ec) poi è arrivata Canon son Af..prima digitale la D60 nel 2002 e poi tutta la serie 10d-20d etc sino alla 7dmark2 1dmark4 - 5dmark2 tutte nuove . da un amico (qui iscritto) la 5dmark3 e poi la 5dmark4.. abbandonata le dia da un confronto 10d-20d (Botswana) e pellicola.. |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 13:29
“ la molla che ti ha spinto a fare un acquisto così costoso?
- passione per la tecnologia?
- esigenze professionali (tipo i periti assicurativi, ecc.)?
- interesse a poter elaborare in proprio le foto?
- ecc. ecc. „
La molla ???
Il discorso è molto lungo e contorto.
Non sono un professionista.
Ho sempre amato le novità tecnologiche (tipo ricetrasmettitori, tipi videoregistrazione, elettronica in generale) e quindi ho subito seguito quello che poteva portare la tecnologia alla fotografia.
Già a metà anni 90 quando scattavo con l'aiuto di un amico scannerizzavo negativi e dia e poi, seppur costoso, facevo mettere le mie dia su photoCD.
PhotoCD era una "invenzione" Kodak che ti metteva su un CD massimo 100 scatti , file .pcd con una risoluzione massima che oggi fa ridere (3000x2000 pixel) al costo di mille lire a scatto.
A quel punto avevamo in mano, a quei tempi, la prima copia (in originale) di Photoshop 3 per PC Windows e la possibilità di giocare sulle foto.
Le reflex digitali della seconda metà anni 90 erano più dei prototipi tra collaborazione della Kodak (per sensore penso) e case per il body ed ottiche. Non parliamo dei prezzi perché si parlava di molti milioni di lire ... molti.
E quando il titolo di un articolo su "Color Foto" tedesco annunciava: ' è il momento di comprare' e sotto mostrava e disquisiva sulle caratteristiche della nuovissima Olympus Camedia di 1,4 mpixel ho deciso di comprare.
Durata un anno.
Nella primavera 1999 acquistata la Nikon coolpix 950 da 2 mpixel circa.
Sostituita più con la 990 (bella macchina).
Poi il salto alla reflex , naturalmente usata, Canon D30 e così via ... |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 13:32
“ da un amico (qui iscritto) la 5dmark3 e poi la 5dmark4.. „
Sergio, accidenti non hai più la "mia" 5dmklll ...sei passato alla mklV
Dai è ora che ti decidi per una ML .
Potrei dare disponibile la mia A9 che sarebbe perfetta per i tuoi lavori.
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| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 13:36
“ Mi batti di 4 anni (Minolta dImage 7, usata, pagata una follia per quello che era, che ho ancora, e funziona perfino) „
A quei tempi avevo già la seconda DSRL ossia la Nikon D100 scelta perché avevo ancora qualche ottica seria rimasta dopo l'abbandono dell'analogico.
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| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 13:43
L'epoca testé raccontata da Silvamo me la ricordo molto bene, allo stesso modo in cui, ora come allora, non capivo come si poteva fare a barattare la proiezione di un fotogramma di Velvia con un file, mezzo formato, da 3 miserabili milioni di pixel.
Di lì a qualche anno, ovviamente, ebbi modo di ringraziare, anzi di benedire la rivoluzione digitale, perché mi consentì di acquistare, a prezzi di realizzo, prodotti di assoluta eccellenza che mai e poi mai mi sarei potuto permettere in altro modo, quindi alla fine quel cambio epocale per me è risultato positivo e non posso certo lamentarmene, però, ripeto, certe alchimie, a volte dei veri e propri cortocurcuiti neuronali che avvengono nella mente e nella psiche umana, davvero non arrivo a comprenderli.
Anche se ammetto che, probabilmente, questo sia solo un mio limite. |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 13:43
@Silvano... la tua 5dmark3 c'è ancora incollata al 70-200 2,8 e 50 1,2 per il wedding.. per al A9 sì penserò.. ma la Sony mi è antipatica |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 14:04
“ L'epoca testé raccontata da Silvamo me la ricordo molto bene, allo stesso modo in cui, ora come allora, non capivo come si poteva fare a barattare la proiezione di un fotogramma di Velvia con un file, mezzo formato, da 3 miserabili milioni di pixel „
Però sottovaluti l'impatto che ci fu con le prime digitali...
L'idea di avere già solo uno schermino che ti facesse vedere in anteprima quello che avevi catturato era qualcosa di pazzesco, ricordiamoci che non c'erano ancora gli smartphone.
La mia prima digitale mi fu regalata intorno ai 16-17 anni, una Canon A"qualcosa" con CCD da 3.2 megapixel, a me sembrava fantascienza, l'ultima cosa a cui si pensava erano le dimensioni del sensore o i confronti con la pellicola (all'epoca usavo più che altro compatte a rullino, con sviluppo&stampa da lab).
Insomma la novità era talmente grande, talmente lontana da qualunque altro prodotto sul mercato, che offuscava gli evidenti limiti tecnici.
Anche se...ho da poco ritrovato un album con le stampe di quegli scatti di 20 anni fa, 3 megapixel stampati con stampantina a sublimazione Canon, senza nemmeno passare dal PC. Con tutti i limiti del caso, i colori erano veramente spaziali. |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 15:44
“ Anche se...ho da poco ritrovato un album con le stampe di quegli scatti di 20 anni fa, 3 megapixel stampati con stampantina a sublimazione Canon, senza nemmeno passare dal PC. Con tutti i limiti del caso, i colori erano veramente spaziali. „
Sì, parlando di stampa,le prime le ho fatte nel 1999 con files jpg della Coolpix 950.
Sistema di stampa chiamato, allora, "lambda" o qualcosa di simile. Stampe accettabili 20x30.
Comunque i primi sensori CCD davano dei bei colori e non serviva la post produzione invasiva come si fa oggi.
La Nikon coolpix 990 e la D100 mi hanno dato , a quei tempi , grandi soddisfazioni.
In seguito stampe solitamente a sublimazione se trovavi chi te le faceva.
Negli anni seguenti per fortuna Canon ha fatto le piccole stampanti Selphy che non erano male. Ne ho avuta una, non ricordo la sigla, ma era uno dei primi modelli. Di recente l'ho regalata. Era ferma da più di 10 anni. |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 16:07
Esatto Silvano, era proprio una Selphy, la collegavo direttamente alla camera e via, partiva la stampa del file selezionato.
Una ventina d'anni fa non era affatto una cosa scontata o comune...
Fatto sta che quei colori non li ho più visti in stampa. Non era certo una qualità "galleria", ma proprio i colori erano qualcosa di veramente notevole.
Se non ricordo male il formato era limitato al 10x15, con quelle stampantine...ma in epoca analogica il formato classico era quello e quindi non lo vedevamo affatto come limitativo |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 16:35
“ Fatto sta che quei colori non li ho più visti in stampa. Non era certo una qualità "galleria", ma proprio i colori erano qualcosa di veramente notevole.
Se non ricordo male il formato era limitato al 10x15, con quelle stampantine...ma in epoca analogica il formato classico era quello e quindi non lo vedevamo affatto come limitativo „
Io la Selphy la usavo molto perché stampavo foto che scattavo al Carnevale di Venezia e poi siccome nel retro era come "una cartolina" applicavo un francobollo commemorativo di Venezia e in Posta, a quei tempi, me lo annullavano con un timbro uguale. Era un bellissimo regalo per le maschere straniere, avere una cartolina del genere in regalo.
Il fatto sta che qualche buontempone di Canon ha cambiato il retro delle stampe togliendo il riquadro per il francobollo e tutto il resto riempendo tutto lo spazio con tante scritte "Canon" (prima la scritta esisteva ma era solo una).
In pratica ho perso la motivazione per stampare i 10x15. |
| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 16:39
Prima digitale, una Fuji compattina da 2Mpx, alimentata da 4 pile AA, la scheda di memoria inclusa nella confezione teneva poco più di 30 foto. Era il 2001.
Ricordo ancora lo stupore di amici e parenti quando a Natale avevo fatto delle foto di gruppo e le avevo mostrate sul televisore. Fantastica tecnologia, affrontata con un pò di scetticismo e anche un pò di snobbismo... figurati se quella "roba li" avrebbe mai potuto fare concorrenza ai miei corredi a pellicola (FD e EF).
Qualche anno di affiancamento fino al 2007, poi dalla EOS 400D non ho più usato la pellicola, senza particolari rimpianti. (giusto un paio di rullini in Bianconero trovati in un cassetto qualche anno fa)
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