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Darktable 3.6.1 - primi approcci e informazioni utili dai più esperti.


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avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 12:57

@Massy72 : Sopra, nel mio post del 05 Novembre 2021 ore 23:19 avevo scritto :

3.3.3. la coda di sviluppo
... ...
Nota: la coda di sviluppo non è una rappresentazione dell'ordine in cui vengono eseguiti i moduli, ma dell'ordine in cui sono stati modificati. L'ordine di esecuzione è rappresentato dall'ordine dei moduli nel pannello di destra.

Poi non ho più approfondito la cosa, anche per altri impegni, non ho fatto molte foto...

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 12:58

Mi par di ricordare che ciascun menù ha un ordine ottimizzato
Il guaio è che il bilanciamento del bianco è di default molto in basso

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 13:40

Il guaio è che il bilanciamento del bianco è di default molto in basso


Ed è giusto così: darktable usa un work-flow scene-reffered rispetto al solito display-reffered e quindi di norma il WB non va toccato.
Sul manuale è spiegato bene come funziona e cosa comporta il workflow di Darkroom rispetto agli altri RAW converter più tradizionali.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 14:38

Ed è giusto così: darktable usa un work-flow scene-reffered rispetto al solito display-reffered e quindi di norma il WB non va toccato.
Sul manuale è spiegato bene come funziona e cosa comporta il workflow di Darkroom rispetto agli altri RAW converter più tradizionali.


magari è giusto per loro e per come hanno congegnato il software, ma a mio modesto parere è poco logico.
Quando sviluppo un raw per prima cosa, dopo aver stabilito un preset (tipo standard, paesaggio, ecc..) la prima cosa che correggo è l'esposizione e poi il bilanciamento del bianco, a seguire tutto il resto

avatarjunior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 15:49

Come dice @Gio3000m un conto è l'ordine con cui vengono fatte le modifiche, un altro è l'ordine con cui darktable le applica all'immagine.
Durante uno sviluppo capita spesso di modificare più volte i valori dei singoli moduli: esposizione, bilanciamento del bianco, contrasto, correzioni varie... tutte vengono "impilate" in maniera cronologica nella parte sinistra del desktop, ma dt applicherà tali variazioni seguendo l'ordine che appare nel folder "moduli attivi" (prima quelle in basso) sulla dx.
Es: se apporto una modifica ai valori del modulo esposizione e una al modulo bilanciamento RGB e ripeto questo schema per 3 volte, dt applicherà prima le 3 modifiche all'esposizione e successivamente utilizzerà il risultato ottenuto per applicare le 3 modifiche apportate al modulo bilanciamento.
L'ordine imposto da dt (modificabile dall'utente) mette al riparto da creazione di artefatti e garantisce i migliori risultati.
Spero di aver capito bene e di non aver detto fesserie.

avatarjunior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 22:11

Se però è come esponi il risultato finale potrebbe non essere lo stesso che hai a video durante le modifiche
Perché se lui cambia in automatico l'applicazione delle modifiche con un suo ordine predefinito il risultato cambia di certo

Sinceramente comunque la cosa ancora non mi è chiara

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 22:49

@Massy72 : Sopra, nel mio post del 05 Novembre 2021 ore 23:19 avevo scritto :
A pag. 32 in alto dice :
Si consiglia vivamente agli utenti di non modificare l'ordine... non è obbligatorio, è un consiglio.

avatarjunior
inviato il 23 Gennaio 2022 ore 22:52

Il risultato finale è quello che vedi a video perchè dt applica le modifiche effettuate nell'ordine stabilito ogni volta che noi facciamo un cambiamento.
Es.
- immaginiamo che il flusso che segue/suggerisce dt sia in sequenza modula A, modulo B e modulo C
- se modifico qualcosa nel modulo B ==> dt applica all'immagine i valori del modulo B e successivamente applica i valori del modulo C anche se non modificato semplicemente perchè nel workflow viene dopo
- se modifico un valore nel modulo A ==> nel tab di sx vedrò che la modifica al modulo A è stata fatta dopo quella al modulo B, ma dt applicherà prima la modifica del modulo A, sull'immagine attenuta applicherà le modifiche del modulo B e successivamente quelle del modulo C
- se annullo le modifiche apportate ai moduli A e B avrò la situazione iniziale perchè dt partirà sempre dall'immagine che ottengo applicando i valori dei moduli A, B, C sempre in questa sequenza.

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 12:39

“ Ed è giusto così: darktable usa un work-flow scene-reffered rispetto al solito display-reffered e quindi di norma il WB non va toccato.
Sul manuale è spiegato bene come funziona e cosa comporta il workflow di Darkroom rispetto agli altri RAW converter più tradizionali. ?

magari è giusto per loro e per come hanno congegnato il software, ma a mio modesto parere è poco logico.
Quando sviluppo un raw per prima cosa, dopo aver stabilito un preset (tipo standard, paesaggio, ecc..) la prima cosa che correggo è l'esposizione e poi il bilanciamento del bianco, a seguire tutto il resto


Darktable non funziona così, soprattutto da quando il workflow "Scene Referred" è diventato il default.

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 12:44

Piccolo tutorial di DT

Premessa: ho reinstallato la ver. 3.8 di DT dopo diverso tempo che non lo usavo visto che hanno finalmente introdotto il supporto per i raw cr3 e quindi qualcosa posso sbagliarlo. Se qualcuno è più pratico e nota errori, mi corregga senza problemi.

Prima cosa in assoluto da fare quando si usa DT è impostarlo in lingua inglese: per chi non è avvezzo può essere un problema ma la documentazione, gli esempi e i tutorial sono praticamente tutti in questa lingua.

Passiamo allo sviluppo.

Questa è uno screenshot di un mio RAW in lavoro:





Quando si apre un RAW per l'editing, se non ci sono sviluppi precedenti, DT crea in automatico una lista di moduli preimpostati secondo la macchina fotografica che viene utilizzata. Questa lista di moduli si chiama pixelpipe ed è la lista che si trova sotto l'istogramma.

Innanzitutto, attivate il secondo bottone sotto all'istogramma per vedere tutti i moduli attivi (il bottone con lo sfondo grigio nell'immagine sopra)

Alla sinistra di ogni modulo (un modulo = una riga) ci possono essere due simboli: un cerchio pieno - questi sono moduli che sono obbligatori e non si possono eliminare ne spostare, perché sono operazioni che devono avvenire in una specifica fase del workflow - e il simbolo di "accensione", un cerchio con la righetta - che indica i moduli opzionali che possiamo aggiungere di volta in volta.

Lo sviluppo del file avviene dal basso verso l'alto e quindi, nell'immagine sopra:

- la prima cosa che fa è impostare i punti di nero e di bianco del RAW: questo modulo non va toccato.
- imposta quindi il WB, tenendo come default quello del file: questo modulo non va toccato.
- imposta poi la ricostruzione delle alte luci clippate in uno o più canali: va toccato solo se necessario.
- quindi demosaicizza il file, con l'algoritmo di default, utilizzando come base di partenza i dati modificati dei primi tre moduli: questo modulo va toccato solo se si conoscono bene tutte le varie opzioni.
- quindi imposta l'orientamento dell'immagine (landscape o portrait a seocndo del flag negli exif): di solito non è necessario toccarlo.
- quindi c'è il modulo dell'esposizione, dove va modificata appunto l'esposizione generale dell'immagine: di default è +0,5.
- poi c'è il crop: questo è un modulo che ho aggiunto io durante lo sviluppo per croppare appunto l'immagine originaria e DT l'ha posizionato lì, prima di un altro modulo obbligatorio
- l' input color profile che si occupa di convertire i pixel nello spazio colore dell'immagine sorgente (la macchina fotografica) in uno spazio colore di lavoro (prophoto, AdobeRGB, ecc...).

Da questo punto in poi (sempre leggendoli dal basso verso l'alto) iniziano tutti i vari moduli dello sviluppo vero e proprio, dove chi usa DT deve mettere mano per ottenere i risultati che si desiderano:
- color calibration per dare il WB corretto dopo che è stato impostato il profilo colore di input, per sistemare saturazione e vibrance, ecc...
- lo sharpening;
- filmic RGB, per lavorare sulla gamma dinamica dell'immagine;

e via così, con tutti i vari moduli che possiamo attivare per lo sviluppo del nostro RAW, per poi concludere con un altro modulo obbligatorio che è "output color profile" che serve per definire lo spazio colore del nostro file postprodotto quando poi sarà esportato in tiff o jpeg o altro.

Ogni volta che si attiva un modulo, DT si occuperà di posizionarlo nel giusto ordine nella Pixelpile (per esempio, nell'immagine precedente, il crop l'ha posizionato prima che venga impostato il profilo colore di input)
Ogni volta che si aggiunge un modulo o si modifica un valore in un modulo già attivo, DT "ricostruisce" l'immagine visualizzata sempre partendo dal basso della pixepile.


avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 12:50

Grazie Catand,;-) ottima spiegazione

avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 13:35

In aggiunta, va detto che tutte quelle operazioni obbligatorie messe in quell'ordine, vengono eseguite da tutti i software di elaborazione esistenti (altrimenti non sarebbe possibile visualizzare l'immagine partendo dal raw), solo che vengono rese trasparenti all'utente. In Darktable invece vengono visualizzate, perchè per alcune è possibile scegliere come devono essere eseguite (vedi Demosaic, o ricostruzione alte luci, ecc).
In pratica in Darktable ci sono gradi di libertà in più nello sviluppo, ma il rovescio della medaglia è che bisogna studiarseli un pò per capire cosa fanno. In alternativa si lasciano i valori di default.

avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 14:44

Grazie per la spiegazione, Cataland!
;-)

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 14:47

Lo sviluppo del file avviene dal basso verso l'alto e quindi, nell'immagine sopra:


ahhh.... alla rovescia! Allora OK ora mi ci ritrovo, io partivo come con tutti i software dall'alto!Confuso

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2022 ore 15:33

ahhh.... alla rovescia! Allora OK ora mi ci ritrovo, io partivo come con tutti i software dall'alto!Confuso
Giuro che sono rimasto così anche io:

MrGreen



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