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Ni. Vedessi che roba è uscita dalle lastre e meno male che qualcosa fu stampata pure. Diversi fotografi conservano gelosamente le lastre ereditate dalla bottega in cui lavoravano ed hanno un valore inestimabile. Se si salverà qualcosa del ns. mondo attuale sarà grazie alla rete, ai social…
Maschere e livelli.... Quelli di Adobe.... bravi bravissimi..... si ma non hanno inventato niente che non c'era, per quanto riguarda il nocciolo della PP lo hanno. "SOLO" copiato in digitale
Poi si non c'è paragone..... fra quello che si può fare oggi rispetto a ieri...
se non sbaglio,i primi photoshop risalgono agli albori della fotografia...quando mettevano in posa i morti e gli facevano le pupille! bel post,se non va in vacca seguo!
In effetti la vera differenza sta nel fatto che, sicuramente a causa dei costi che certe elaborazioni avevano, all'epoca questi lavori si facevano per esigenze ben più ponderate e, in fondo, spesso giustificabili con argomentazioni più sostanziose di quanto avvenga oggi.
Quando ho iniziato a lavorare in un service tipografico nel '99 ancora si usava la pellicola che poi serviva ad impressionare le lastre. Visto che aveva un suo costo ed un suo lungo tempo per prparere le plance incidere possibilmente tutta la cassetta che si risparmiava tempo e spazio ecc (più che altro avendo una fotounità da 1 metro andava riempita per non sprecare il materiale, oltre tutto ogni taglio veniva sprecato del materiale quindi meno tagli si facevano e meglio era) le piccole correzioni dopo lo sviluppo le facevamo ancora a mano.
L'ho fatto per pochi anni poi la pellicola è sparita, ed iniziammo ad incidere direttamente le lastre, ma ancora utilizzavamo un pennarello apposito a punta finissima per rafforzare il retino aggiungendo "cum grano salis" i punti sulle quattro pellicole dei 4 colori (molto più facile sul bianco e nero) su tavolo luminoso e lentino, o usavamo un sgarzino per eliminare l'emulsione dove c'erano parti che sarebbe stato meglio non fossero state incise (errori ad esempio), oppure, ma quello non l'ho mai fatto personalmente, un pennellino con un "acido" per assottigliare i punti di retino e renderli più fini. Questo sia sulle selezioni (le fotografie riportate poi sulle 4 pellicole tipografiche) sia sulla grafica o sul testo, ad esempio capitava saltassero gli accenti, e se non erano molti si faceva prima a ridisegnarli a mano.
Insomma se le modifiche non erano troppo estese conveniva farle a mano piuttosto che ripreparare i file e incidere nuovamente tutto ed in fondo non si parla di tantissimo tempo fa.
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