| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:05
Vero. Fra l'altro spesso si vede mascherare falsamente (con onestà intellettuale non pervenuta) il "perché piace così" da "perché MI piace così", confondendo il proprio gusto con quello della massa dei pecoroni (o perdendolo proprio, il proprio gusto). |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:06
“ “Perché mi piace così” e molto, molto meglio del “perché piace così” „
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| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:09
@IlCentauro: Quello poco ma sicuro. Ma per me non garba né l'uno né l'altro |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:09
“ Vero. Fra l'altro spesso si vede mascherare falsamente (con onestà intellettuale non pervenuta) il "perché piace così" da "perché MI piace così", confondendo il proprio gusto con quello della massa dei pecoroni (o perdendolo proprio, il proprio gusto). „ A proposito di pecoroni, continua a piacermi di più quella ampia, e quella stamperò: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4001332 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4001514 |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:15
Io concordo su quello |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:21
Qualche anno fa un amico trovò in soffitta diversi scatti fatti da suo nonno, al tempo fotografo di paese. Era un tizio che partì lavorando per gli Alinari di Firenze, per poi stabilirsi, raggiunta una certa età, qui a Valdagno. Prima di aprire bottega fu fotografo di guerra sia nel conflitto Italo Turco del 1912, che durante la Grande Guerra. In quel baule trovammo pure una foto inedita di D'Annunzio... Aperta la bottega qui a Valdagno, ebbe come assistente quella che adesso è la moglie di un mio cliente. Questa signora mi ha raccontato diverse volte delle attività che svolgevano su negativi e quant'altro, tra cui disegnare occhi, aggiustare le imperfezioni della pelle, oltre ai classici mascherare/bruciare in fase di sviluppo/stampa. Photoshop non ha fatto altro che riproporre quegli strumenti in formato elettronico, ma niente di più. Chi si sconvolge dei cieli ritoccati, dei recuperi ombre, di ritocchi più o meno pesanti, beh, mi spiace per lui, ma son tutte cose vecchie e trite. Che so... quel simpaticone di Stalin per esempio, quando faceva sparire qualcuno, beh, questo spariva da tutta la documentazione!
O i dittatori nostrani:
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| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:22
“ A proposito di pecoroni, continua a piacermi di più quella ampia, e quella stamperò: „ O sostituiscilo il cielo! Che ti costa!? Un bel tramonto caraibico a colori sopra le pecorelle in bianco e nero... suvvìa! (anche per me quella ampia è meglio) |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:27
Gianluca, ricorda anche di scatti storici dove venivano aggiunte persone a comizi o manifestazioni politeche, per far sembrare il pubblico più numeroso... la stessa identica cosa fatta in tempi moderni dal fu presidente Trump! |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:28
A parte gli scherzi, un problema che ho ma forse è il valore delle foto per me, è il fatto che quell'evento l'ho vissuto io in prima persona. Insomma uno gira per la capitale e si ritrova in una situazione surreale come quella. Quella è e quella deve restare in me è su carta. Il bianco e nero e la post hanno solo esaltato la sensazione mia e spero trasmessa. Tutto questo quando ancora i cinghiali non imperversavano. Oggi non sorprenderebbe più nessuno. Questo per dire che ogni cosa a tempo e a luogo. Quello era il Photoshop del 1909 e noi abbiamo il nostro. Bene così. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:29
Era una prassi quasi normale, tutte o quasi le foto di ritratto B&w anche degli anni 50 -60 sono ritoccate, in particolare ricordo che separavano le sopracciglie, erano dei maghi col ritocco del negativo e con l'uso di carte e olii in fase di stampa. ottima riflessione @Zeppo!! |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:32
Come lavoravano sul negativo? mi pare di capire che nel caso dovessero levare rughe o imperfezioni della pelle si limitavano a raschiarle via con una lama la parte impressionata... ma se dovevano cancellare una parte in chiaro come in questo scatto?
Coloravano con dei pennelli, ma che sostanza usavano? |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:34
China e pennelli. Poi considera che spesso erano negativi grandi, su lastre di vetro. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:37
Quindi potevano anche sfumare come si farebbe con una normale dipinto... ma quando impressionavano i negativi la china non veniva intaccata dai reagenti? |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:41
China e pennelli si usavano sulle stampe. Il mondo delle lastre lo conosco solo per averle viste ma mi è estraneo all'uso. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 16:43
Dovrei contattare la moglie del mio cliente e farle il terzo grado... Anche perchè son tutte cose che andranno perdute... come lacrime nella pioggia! |
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