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Foto paesaggio: individuare posizioni favorevoli.-


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avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 22:59

Io uso le mie foto per progettare le escursioni future, per trovare le vie più semplici per salire sui monti con la bici MTB o a piedi. Alcune tracce GPS sono segnate sulle cartine digitali, ma molte altre non sono indicate, sono meno conosciute. Es.: il Pic Ombière ( dal quale ho fatto alcune foto della mia galleria ) è una montagna facile da salire, ma sulle cartine non è indicato alcun sentiero. Ho scelto io la traccia da seguire guardando alcune mie foto precedenti fatte dai monti circostanti.
Quando ho tempo faccio le panoramiche fino a 900 Mpixel.
Ad esempio con il Sony FE 200-600 uso il Polarizzatore per ridurre la foschia, ma tale riduzione dipende dalla posizione del sole, quando il sole si trova a circa 180-(53+53)=74 gradi rispetto alla direzione della foto si ha la massima riduzione di foschia. A volte attendo alcune ore sulla punta dei monti perchè il sole deve girare per fare altre foto in altre direzioni, ora non favorevoli. Questa attesa consente pure di fare una foto ad un monte senza nuvole ed un altra foto con una nuvola interessante ( nella mia galleria Foto Monti 3 c' è "Aiguilles d' Arves" con e senza nuvole, fatte lo stesso giorno ).


avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2021 ore 9:34

Io uso GEarth+500px+Flickr+Photopills quando vado in un luogo totalmente sconosciuto E distante (>1h30m)
Per le situazioni qui attorno (<1h30m) invece uso solo Photopills+scouting

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2021 ore 9:39

Entro più o meno 100 Km da casa, ci vado di persona: la mattina presto vado a fare qualche scatto dove so già che è un buon posto per fare una foto, poi quando il sole si alza, smetto di far foto e girottolo in loco in cerca di altri posti buoni per fare uno scatto.

Per viaggi lontani, pianifico il viaggio e vado sul web a cercare foto dei posti dove andrò io, e me li segno.

avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2021 ore 18:31

Vivo questo “problema” ad ogni singolo viaggio.
Ci sono comunque vari aspetti che considero.

Prima di partire faccio una ricerca su google o chiedo consigli sui sociali a chi è già stato e cerco di farmi un'idea sul posto: location, facilità di accesso (magari ci sono degli orari di accesso o si accede solo con biglietto), spazio a disposizione, quantità di persone che frequentano solitamente il posto è così via…


Scatto solo al tramonto, o al massimo all'alba, e sempre su cavalletto quindi organizzo il viaggio in funzione di questo aspetto.
Tutti gli spostamenti sono ottimizzati (per quanto si può) per trovarsi nel posto scelto per lo scatto a quella determinata ora.
Intanto cerco su google l'orario di tramonto del sole in quella località; se ho tempo vado al mattino per studiare il posto, determinare lo spot migliore e capire quanto ci metto ad arrivare sul posto.
In generale, cerco di arrivare sempre almeno 1 ora prima del tramonto, per essere il primo ad arrivare sul posto e piazzare il cavalletto nel posto che ho scelto, evitando che qualcuno possa “rubarmelo”.
3 settimane fa ero a Manarola e c'era una confusione da star male: turisti indemoniati che spingevano pur di passare.
Avevo già studiato la location e stabilito quale fosse per me lo spot migliore: sono arrivato 1 ora prima del tramonto ed ho piazzato il cavalletto. Ho fatto bene perché verso l'ora del tramonto non si capiva più niente: turisti, altri fotografi, chi spingeva, chi urlava…
Un turista tedesco mi guardava con un misto di invidia e disprezzo perché voleva piazzare anche lui il cavalletto ma non c era materialmente spazio.

La compagnia inoltre è fondamentale: quella santa della mia compagna mi asseconda sempre anzi, è contenta di accompagnarmi durante gli scatti al tramonto, ormai abbiamo preso l'abitudine di comprare patatine e birre, da consumare poi davanti al tramonto.
Un modo per unire una passione e vivere un bel momento.

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 12:45

Dimenticavo quest' altro problema : la turbolenza atmosferica che sale dal versante Sud dei monti, dovuta alle alte temperature del terreno scaldato dal sole. Quando il meteo prevede che fa caldo e c' è turbolenza atmosferica lascio a casa il 200-600 e porto il 70-300.
Il tele Sony 200-600mm con il caldo estivo è difficilmente utilizzabile oltre i 300mm. a meno che salire molto in quota al mattino presto.
D' inverno questo 200-600mm va molto meglio con l' atmosfera più fredda, ma bisogna evitare di fare foto in direzione di fabbricati riscaldati ( Baite o gruppi di case, anche se sono un pò lontane, "muovono" l' atmosfera e rovinano le foto ).
La turbolenza atmosferica ( calore ) sale sul versante sud dei monti e con i supertele è difficile mettere a fuoco un soggetto che sembra un brodo in continuo movimento, in genere verso Nord le immagini ingrandite nel mirino 12x sono molto piu' ferme ( atmosfera piu' fredda, dove non picchia il sole ) e piu' facili da mettere a fuoco. Sto parlando dell' atmosfera "vicina" , a 20-30 m di distanza che sale dallo stesso monte dal quale si fa una panoramica. Ma a volte si tratta di atmosfera anche lontana di diversi Km, è un fenomeno casuale ed incontrollabile perchè sovente la direzione del vento cambia.
Questo calore muove tutta l' immagine, la deforma e la muove in un modo peggiorativo sopratutto verso la zona dove picchia il sole ed il calore sale. Ho visto queste correnti calde tenere in volo un parapendio per oltre 4 ore, sembrava sempre fermo, non scendeva mai...

In una mia galleria ho riportato proprio il "Test Turbolenza".

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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