| inviato il 29 Settembre 2021 ore 7:25
“ Non è rimasto nulla di quei cosi oggi.
„
Buon per te.
Ma nonostante la tua rabbia ingiustificata nei nostri confronti ed in quelli del cloud, resta il fatto che da quando ho applicato una buona strategia di backup non ho più perso un singolo file.
Certo, di roba del mio primo PC (Olivetti M290) non ho tutto ovviamente, ma nulla è perfetto.
Ovvio che devo starci un minimo dietro, ma è così che funziona la vita. Stai dietro alle cose che ti interessano.   |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 7:29
Per chi è preoccupato dei backup, ricordo che esistono gli m-disk, supporti la cui durata è stimata 1.000 anni, molto più di qualunque disco di backup fisico o cloud |
user14408 | inviato il 29 Settembre 2021 ore 7:51
io continuo a pensare che backup, files, cloud, non siano sinonimi di fotografie, ricordi, biblioteche/librerie in senso stretto e in senso lato .
come un ebook non è un libro.
non ho rabbia alcuna, come ti dicevo utilizzo da oltre 30 anni non il computer in generale ma il computer proprio per trattare/generare immagini e fotografie .
e nessuno ha voluto cogliere il passaggio sulla trasmissione di memoria attraverso le foto "personali" che è cosa diversa. vabbè .
ho provato a regalare una coppia di dischi raid LACIE scsi 1 ...nessuno li ha voluti.
se regalo qualche vecchia diapositiva o vecchia stampina tutti le vogliono...mah |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 8:25
Il color grading dei jpeg è fatto da un ufficio marketing che cerca di intercettare i gusti dei clienti; magari fanno centro, magari no.
E chissà... forse ne sanno più di te? |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 8:29
I profili colore, i contrasti, la nitidezza e quant'altro sono tutte elaborazioni software aggiunte successivamente. I profili colore possono essere pensati come delle sorte di "pellicole digitali" che danno un certo aspetto all'immagine, ma non vi è un profilo colore predefinito del sensore.
Quindi in buona sostanza è tutto artefatto.
E se è artefatto per quale motivo c'è una letteratura sterminata sull'argomento scritta al solo fine di (dis)orientare il potenziale cliente?
|
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 8:38
Anche un raw...che in effetti è il "negativo" del digitale. Pensa che puoi farci quello che vuoi ma puoi sempre ripartire dall'inizio anche dopo 200 anni. E non si rovina come può purtroppo capitare con le pellicole.
Ah si?
E l'hai anche verificato di persona vero?
Epperò... Stravecchio De Vecchionis (alias il Numero 1) al tuo confronto è un giovincello! |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 8:54
Circa 7-8 anni fa scrivevo questo:
LE NOSTRE FOTO DIGITALI MORIRANNO CON NOI, PROBABILMENTE
Amici! Ho preso in mano il cd che contiene le mie prime foto digitali scattate, masterizzato a febbraio 2004: il mio computer non riesce piu a leggerlo. Perse, completamente.
No, dai, per fortuna qualche anno fa le avevo scaricate su un'hard disk.
Ma oltre ai supporti che si rovinano, e il problema è noto, il rischio può essere un'altro. I supporti che non abbiamo voglia di leggere, perchè non sappiamo cosa contengono. Ad esempio: io ho un cassetto pieno di VHS e floppy disk. Non ho piu nè un videoregistratore nè un lettore di dischetti (ed è tecnologia vecchia meno di 10 anni).
Ok, posso comprarli, certo.
Ma… se non c'è scritto nulla sopra vale la pena di farlo per vedere… cosa?
Io non credo lo farei. Voi lo fareste? E se lì ci fossero le foto dei nostri nonni e non lo sapessimo?
E anche se lo sapessimo, fino a quando occorre portare avanti la preservazione digitale? Tutta la vita, almeno. Ma fino a quando lo faranno altri? I miei nipoti avranno la password del mio backup online? I miei nipoti sapranno che in quel dvd o quel che sarà ci sono tutte le foto della mia vita? I miei nipoti avranno foto mie? Fino a quando qualcuno porterà avanti le mie foto?
Fortuna che i nonni miei le hanno messe in un baule, le foto loro.
Qui sopra i miei nonni, in Marocco, negli anni cinquanta.
|
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 8:57
ragazzi, sveglia, siamo nel terzo millennio.
Le immagini hanno funzione diversa oggi, rispetto a 50 anni fa.
La "foto di famiglia" appesa al muro della cascina per 50 anni, e' stata sostituita dai selfie e da mezzi di comunicazione piu' efficaci.
Chi gira ancora con le foto dei familiari custodite nel portafoglio?
Prendetela piu leggera.. le immagini hanno perso quella sacralita' di un tempo. Sono diventate strumenti comuni.
Ho una collezione di lastre in vetro di fine ottocento-primi novecento.
Tra le altre ho l'intera produzione di un fotografo ufficiale che seguiva le delegazioni politiche internazionali.
Trent'anni di lavoro racchiusi in circa mille lastre storiche.
Una valigia in alluminio, contiene il ritratto di una vita di viaggi ufficiali attorno al mondo.
Oggi la tua fotografia e' il tuo profilo digitale custodito in qualche server google. Restera' oltre te.
Non abbiamo piu' bisogno di un cartoncino sbiadito per ritrovare l'immagine di una persona.
Abbiamo tutta la sua storia, i suoi percorsi, la sua psicologia memorizzata in un database.
domani sara' possibile acquistarla (come e' possibile farlo oggi).
Vi siete mai chiesti che fine faranno i datiraccolti su di voi dai Gaafa dopo la vostra morte?..
Rappresentano una vostra fotografia dettagliatissima.. che ne faranno?
e' passata un'epoca.. stiamo entrando nel futuro. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 9:41
Baah!!
Stiamo entrando(siamo già)in un futuro in cui tutto ciò che non è strettamente attuale diventa obsoleto e come tale non è piu commerciabile quindi non serve.
L'era dell'usa e getta,i lettori di memorie si evolvono per avere più velocità e capienza dati rendendo inutili ed illegibili certi supporti in pochi anni.
Si puo' salvare in cloud oggi ma come già detto da altri basta scordare una password o per chi viene dopo di noi(non siamo eterni)non esserne a conoscenza e il tutto va perso.
È sufficiente alle volte avere un problema con la pubblica amministrazione dove alcuni dati non coincidono per cui ti viene richiesto un documento salvato in cartaceo.
Certamente il mondo va avanti,le tecnologie evolvono e meno male ma alle volte basta un piccolo black_aut a mandare tutti in crisi.? |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 9:48
“ Si puo' salvare in cloud oggi ma come già detto da altri basta scordare una password o per chi viene dopo di noi(non siamo eterni)non esserne a conoscenza e il tutto va perso. „
Motivo per cui esiste anche il backup delle password. ovviamente va fatto con più scrupolo, ma se io morissi domani, mia moglie avrebbe accesso a tutto ben sapendo dove può recuperare le mie password.
“ Certamente il mondo va avanti,le tecnologie evolvono e meno male ma alle volte basta un piccolo black_aut a mandare tutti in crisi.? „
Nessuno ha mai detto che non si debbano tenere backup anche cartacei, anzi... Ma la differenza è che se voglio stare tranquillo dovrei duplicare anche quello e dislocarli, molto meno comodo di una semplice copia elettronica. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 9:56
E pensare che si era partiti parlando banalmente di vecchie reflex canon ..... |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 10:01
“ E pensare che si era partiti parlando banalmente di vecchie reflex canon ..... „
Quando si parla di "vecchiume" entra in gioco la conservazione... da lì il backup che è un argomento spinoso oggi. Sai a quanti ho dovuto fare il discorso "se ti fossi svegliato con un buon backup ora non staresti piangendo per i documenti persi"?  |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 11:20
Paolo, innanzitutto bisognerebbe ridefinire il concetto di "migliore", che non è mai in senso assoluto.
Poi, Canon per esempio fornisce diversi picture style proprio per andare incontro alle diverse esigenze. Per esempio non sono mai andato d'accordo con il profilo Standard, lo ritengo troppo contrastato, ha ombre troppo chiuse.
Cosa ne sa il marketing Canon delle mie specifiche esigenze? Se consegno delle foto a una testata giornalistica mi serve un file il più possibile flat, se fotografo un matrimonio ho tutto un altro mood tenendo conto della palette di colori della giornata e del carattere degli sposi, se le foto mi servono per promuovere un'attività sui social creerò un ulteriore mood ad hoc. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 11:31
“ Bravo Carlmon, hai perfettamente ragione si possono confrontare le stampe!
Guarda caso proprio la prova che nessuno ha mai voluto fare, ormai un quarto di secolo addietro, allorquando con confronti quantomeno farlocchi, non voglio dire in malafede anzi no lo dico: erano PROVE in assoluta MALAFEDE, si instillò in tutti la falsa certezza della superiorità tout court della nuova tecnologia ;-)
„
ovvio che dipende se la stampa è il risultato finale voluto
se uno vuole pubblicare un immagine digitale tipo instagram o facebook allora la preparazione è diversa. li si potrebbero vedere delle differenze, secondo me dovute soprattutto al processo di scansione
“ Il confronto su stampa è abbastanza rognoso, dato che entrano in gioco degli elementi che non sono correlati alle fotocamere, come il profilo colore del monitor, quello della stampante e la bontà del processo di soft proofing (visto che uno schermo è retroilluminato, mentre il supporto su cui viene stampata la foto no, oltre al fatto che i gamut della stampante e quelli del monitor sono in genere diversi), altrimenti il divario tra ciò che appare sul monitor e la stampa può essere marcato. „
il fatto che sia difficile non vuol dire che non sia il metodo giusto
“ La differenza tra una stampa da pellicola con processo interamente analogico e una da digitale risalta notevolmente al primo colpo d'occhio, dal mio punto di vista sono differenze evidenti. „
vero ma parzialmente
1. la pellicola ha gamma dinamica molto inferiore al digitale e diverse pellicole "leggono" i colori differentemente (registrano lo spettro luminoso diversamente a secondo della composizione)
per esempio sulle leica monocrom digitale mettono un filtro rosso (se non ricordo male) sul sensore proprio per simulare meglio le pellicole b&w
2. i sensori digitali moderni leggono molte più informazioni della pellicola. per fare una metafora con il digitale hai molto più materiale in partenza da lavorare rispetto alla pellicola. con la pellicola hai meno informazione. ovviamente i risultati dovre potrai arrivare saranno diversi ma questo non impedisce partendo dal file digitale di ottenere una stampa praticamente identica a quella della pellicola desiderata |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 11:45
“ noto che si è perso interesse per l'argomento iniziale ovvero il vecchiume canon . . . . . per breve periodo ho avuto una canon eos 10D poi restituita per la lentezza di registrazione, mi ricordo che produceva jpg un po strani con dominati e poco contrasto . . cosa ne pensate ? oggettivamente l'ho usata per pochi giorni e non ho potuto sperimentarla adeguatamente. „
appunto trattasi di glorioso vecchiume (che a me piace)
si ti avanza qualche euro può essere simpatico prenderli sulla baia e giocarci... (può essere simpatico) perchè poi quando ti trovi a mancare la foto e ti accorgi che stai solo perdendo tempo...
a mio parere quello di cui bisogna mettere in allerta gli incauti possibili acquirenti del glorioso vecchiume sono i seguenti punti
1. nel digitale con un minimo di cognizione di causa e di post produzione tutti i sensori possono darti i colori che desideri. vedi profili di simulazione ramiel per esempio
2. le macchine vecchie sono quasi sempre peggio delle nuove, ma costano meno (a parità di fascia di mercato ovviamente)
3. le macchine vecchie in genere sono meno affidabili delle nuove, quindi a mio modesto avviso non prendete una 5d1 del 2008 per partire per un safari di 6 mesi in africa
4. il tempo è la vostra risorsa principale e non rinnovabile. se avete voglia di perdere tempo con le vecchie macchine ok ma sapendo che non avrete mai risultati migliori rispetto ad usare quelle nuove (sempre a parità di fascia e entro stesso brand. 5d vs 5d2 per esempio)
5. detto questo divertiamoci con le vecchie macchine !! |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
