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La street photography è illegale in Italia


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avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 10:23

Ciò non toglie che ogni volta che passo lì a 80km/h stia compiendo un illecito. E quando il comune si deciderà a comprare l'autovelox nuovo, se mi pizzicheranno non potrò obiettare alcunché.


Verissimo tranne obiettare il peso dell'illecito e la pena prescritta, perchè spesso la giustizia viene pesata in maniera differente a secondo della persona che ha fatto la funzione di legislatore in un determinato momento della storia.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 10:29

Vincenzo Virus
Una volta verificato a voi la scelta se "violare la legge o meno" l'importante che le immagini scattate in strada non siano offensive o tocchino la dignità dei soggetti ritratti.

A questo proposito ricordo (successe molti anni fa, in epoca analogica) l'unica volta in cui venni coinvolto come giudice in un concorso fotografico nella mia città.
Un autore aveva proposto due foto in bianco e nero scattate in un parco, a due anziani seduti sulle panchine in atteggiamenti che potevano sembrare drammatici, perché uno ricordo bene che aveva la testa chinata col mento appoggiato tra le mani, e l'altro sembrava guardare nel vuoto. I titoli erano "Disperazione" e "Solitudine".
Il problema non erano solo i titoli kitsch e ricattatòri, il fatto è che io uno di quegli anziani lo conoscevo, e non era per niente disperato, anzi. Semplicemente il fotografo aveva colto quelle persone in pose che potevano, con quei titoli, prestarsi a interpretazioni sbagliate.
Ricordo che le foto furono escluse dalla selezione.


avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 10:35

i titoli kitsch e ricattatòri


Titoli ricattatori? cioè?

Semplicemente il fotografo aveva colto quelle persone in pose che potevano, con quei titoli, prestarsi a interpretazioni sbagliate.


Ma questa è una cosa che succede spesso nella fotografia,e può tranquillamente essere fatta in buona fede.
Ci sono foto passate alla storia che sono state erroneamente interpretate sia intenzionalmente che non

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 10:45

Titoli ricattatori? cioè?

Ricattatòri nel senso che impongono a chi guarda una interpretazione obbligata, fanno leva sui buoni sentimenti e sulla solidarietà sociale, ma quello che vogliono in realtà ottenere è colpire chi deve giudicare le foto e ottenere con più facilità un premio indipendentemente dalla qualità delle immagini.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 10:54

Allora più che ricattatori io li chiamerei "manipolatori"..
Comunque come puoi dimostrare che sia in malafede? al fotografo potrebbero davvero sembrare momenti drammatici

E poi se una giuria si fa condizionare da un titolo forse è meglio che non si metta a giudicare foto,senza offesa

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 11:03

E poi se una giuria si fa condizionare da un titolo...

Infatti ho scritto che è stata l'unica volta. Trovavo imbarazzante giudicare le foto altrui e non l'ho più fatto, anche se chi partecipa a un concorso accetta le regole e il giudizio "insindacabile" della giuria.
E se un autore aggiunge un titolo se ne assume la responsabilità, e quel titolo diventa parte integrante della foto.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 11:10

Ma se un autore mette un titolo se ne assume la responsabilità, e diventa parte della foto che propone.


Allora non ci stiamo capendo,come puoi essere sicuro che l'autore della foto sia in malafede?

Domani vado in stazione,vedo un ragazzo e una ragazza che si abbracciano piangendo prima che il treno parta,li fotografo e nel titolo metto "addio tra innamorati" perchè sono davvero convinto che lo siano. Poi magari sono cugini o fratelli o semplici amici e se chi guarda la foto non li conosce non lo saprà mai.

Oppure fotografo un bambino che piange e il genitore che lo guarda accigliato e posso mettere il titolo "effetto di un rimprovero". Poi magari il bambino in realtà ha il mal di pancia e il genitore è solo preoccupato/perplesso. E di esempi se ne possono fare a decine

La realtà in fotografia è un concetto alquanto labile,spesso è più indicato parlare di interpretazione della realtà.

Comunque siamo totalmente OT

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 11:26

"Semplicemente il fotografo aveva colto quelle persone in pose che potevano, con quei titoli, prestarsi a interpretazioni sbagliate."...la scelta di escludere le foto dal concorso non so se sia stata corretta se i soggetti non erano riconoscibili per tratti somatici. Essendo un concorso di paese o di quartiere (suppongo perché in una grande città la cosa è un po' diversa) dove la gente si conosce tra l'altro, il fotografo si è dimostrato un vero cogl**one. In quel caso se l'immagine avrebbe portato conseguenze di danni alla persona (sicuramente dimostrabili) non la passava certamente liscia cosa diversa se pubblicata sui social senza nessun riferimento che portasse ad identificare i soggetti. In caso contrario avrebbe potuto chiedere la rimozione immediata ma per il risarcimento dubito se nessun danno subito sia dimostrabile in tribunale. Non conoscendo lo scatto sono andato per supposizione. Comunque hai fatto la scelta giusta ad escluderla, il buonsenso se non c'è la il fotografo è giusto che ci pensi l'organizzazione. Le foto in genere possono mentire o ingannare l'osservatore e qui entra in gioco il manico del fotografo nel saper cogliere l'attimo giusto per il suo racconto.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 12:02

Vincenzo
Le foto in genere possono mentire o ingannare l'osservatore e qui entra in gioco il manico del fotografo nel saper cogliere l'attimo giusto per il suo racconto.

Se non ci fossero stati i titoli sicuramente l'effetto sarebbe stato diverso. Potevano essere interpretati semplicemente come atteggiamenti pensierosi, in foto inoffensive. Aggiungo che non ricordo che negli anni '80 si parlasse di "privacy" o ci fossero leggi sull'uso di ritratti di persone fotografate senza il loro permesso (ma potrei sbagliarmi).

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 12:31

"Se non ci fossero stati i titoli sicuramente l'effetto sarebbe stato diverso"... perfetto non volendo si è arrivati al punto che tutti ignorano: Non è la foto in se il problema ma i testi che l'accompagnano e questi in genere rientrano nel lavoro di un reporter professionista che pubblicando un certo tipo di reportage riguardanti temi delicati dove la foto con il soggetto inconsapevolmente ripreso può causargli danni non da poco. In questi casi la legge interviene...eccome!!!... questo particolare a molti non è chiaro.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 15:56

Non ho capito quale danno ci sarebbe a passare per solo o per disperato. Sono due aggettivi privi di senso negativo, posso essere solo perché me ne voglio stare in pace, posso essere disperato perché la mia squadra ha perso il campionato. Non ha intitolato "due vecchi di m... che sarebbero meglio morissero".
Misteri...

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 16:20

Se ti riferisci al mio intervento ho solo preso come spunto la foto citata da Trystero per far capire come un'immagine collegata ad un testo possa cambiare la lettura e portare danni alle persona ritratta inconsapevolmente. Questo però NON riguarda la foto amatoriale (tranne se non appositamente voluto dall'autore!!!). Da un mio punto di vista se pensate di essere Parr, Davidson, Gilden o tanti altri reporter di strada che pubblicano le loro immagini per testate giornalistiche, libri ed altro allora prestate molta attenzione perché la legge non perdona, se invece siete semplici fotoamatori vi state creando problemi inutili. Avete dubbi?...non fotografate in strada e starete tranquilli.

user225138
avatar
inviato il 24 Settembre 2021 ore 17:20

ammettendo che sia tu la persona che voglia chiedere un risarcimento


Io sono un po' stanco di interloquire con chi nemmeno si legge le norme.

Non stiamo parlando di risarcimenti ma di sanzioni .

Il risarcimento richiede la prova del danno subito, e in questo caso l'onere della prova è in carico al supposto danneggiato.

La sanzione è invece applicata dal giudice, a seguito di un comportamento vietato dalla legge (in senso lato).

Quello che posso ottenere è che la foto sia (a) rimossa da qualsiasi luogo - fisico o virtuale - dove è esposta e (b) sia rimossa dagli archivi - digitali o analogici - del fotografo. Questo per il combinato disposto delle norme sulla privacy e di quelle sul diritto d'autore. E posso farlo anche se in precedenza avevo prestato il consenso sia al trattamento sia alla pubblicazione.

Poi c'è il profilo sanzionatorio, sia ai sensi delle norme in materia di privacy, sia ex art. 660 del Codice Penale.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 18:04

"Io sono un po' stanco di interloquire con chi nemmeno si legge le norme." ...io sono un po' stanco di leggere sempre le stesse cose. Aprite un post che parli di qualcuno che vi abbia trascinato in tribunale, risulterebbe più interessante discuterne. La rimozione la si ottiene grazie al buonsenso del fotografo, in caso contrario la vedo dura anche se non impossibile.

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2021 ore 18:07

I grandi fotografi del passato si stanno rivoltando nella tomba a sentir parlare della legge in proposito. Il grande Andreas Feininger, foto in b/n anche di street photografy. Pazienza

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