user225138 | inviato il 27 Settembre 2021 ore 17:40
Credo che sia passata l'idea che io odi la street, o che consideri gli street photographers degli avvoltoi, irrispettosi delle persone che fotografano. Non è così. Molti lavori sono eccellenti ed esprimono empatia e attenzione (altri sono monnezza , ma è così per tutti i generi). Bisogna però tenere conto che la sensibilità rispetto alla riservatezza è enormemente cresciuta, e probabilmente crescerà ancora. Certo, chi non vuole di essere fotografato in strada e poi ha un account Facebook o lascia che Google tracci i suoi spostamenti dimostra di avere le idee poco chiare, ma individui e società umane sono incoerenti per definizione. Le norme ci sono e sono chiare, per quanto draconiane. Il fatto che al momento non vengano applicate in modo pedissequo non vuol dire che dobbiamo ignorarle, o che non assisteremo ad una stretta in futuro: al primo caso mediaticamente rilevante, tutti sui social chiederanno a gran voce che tutti smettano di fotografare sconosciuti, e scopriranno di avere la legge dalla loro parte. |
| inviato il 27 Settembre 2021 ore 18:07
"Le norme ci sono e sono chiare, per quanto draconiane. Il fatto che al momento non vengano applicate in modo pedissequo"... nessuno dice il contrario, la legge viene applicata ma non per foto innocue di fotoamatori e i motivi sono tanti. "tutti sui social chiederanno a gran voce che tutti smettano di fotografare sconosciuti, e scopriranno di avere la legge dalla loro parte."...non ne sarei così sicuro, i social intervengono, sono molto attenti e nulla passa inosservato. Vuoi segnalare una foto dove sei immortalato per farla rimuovere?... perfetto, informati sulla documentazione da inviare e se questa è ritenuta valida stai certo che verrà rimossa in caso contrario non avrai nessuna risposta. |
user225138 | inviato il 27 Settembre 2021 ore 18:27
Vincenzo, io mi chiedo a quale thread tu abbia partecipato finora. Che la pubblicazione senza consenso sia illegittima lo sanno pure i sassi, e infatti nessuno osa rifiutarsi di cancellare una foto che ha pubblicato su web una volta ricevuta la richiesta da parte dell'interessato. Facebook, per fare un esempio, ha un servizio ad hoc, ovviamente aperto anche a chi non ha un profilo, per gestire questo tipo di richieste. La questione sulla quale ci stiamo scornando è che è quasi sempre illegittimo - in base alle norme in vigore - scattare foto senza consenso. L'eccezione è il caso di attività "esclusivamente personale", che però la massima giurisprudenza europea ha sempre interpretato in modo restrittivo (scatto le foto e me le tengo a casa, in formato digitale o cartaceo). Quando scoppierà un caso, tutti linceranno mediaticamente il fotografo e scopriranno che la legge è dalla loro parte. Fine dei giochi. |
| inviato il 27 Settembre 2021 ore 18:37
Il problema di tanti popoli è che serve una legge per far tornare a prevalere il buon senso perché si è perso il suo valore. |
| inviato il 27 Settembre 2021 ore 19:40
Agnostico il mio discorso è semplice: c'è una legge che vieta le pubblicazioni per cui chi come me o Rob scatta in strada lo sa è né consapevole assumendosi le proprie responsabilità.Per esperienza personale la vedo un po' diversamente da chi si pone problemi ma lo comprendo. Quello che non tollero sono i "moralisti" che condannano chi si occupa di questo genere fotografico senza far distinzione tra foto offensiva è quella innocua (che ha il solo scopo di raccontare la quotidianità in strada, scene abituati a vedere ogni giorno con occhi diversi). Non vi sta bene?...non fatelo. Quando volete creare panico sulle conseguenze di una foto pubblicata senza il consenso non citate la legge, mostrate una sentenza dove il fotoamatore abbia dovuto risarcire dei danni (preferibilmente non la solita dei due coniugi che tutt'altra storia!!!). L'unica cosa posso dirti come autore di foto "illegali" è che se si usa il buonsenso quando si fotografa in strada i rischi di avere grane sono bassissimi e riguardano mal che vada la richiesta di rimozione da parte del soggetto. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 6:36
Quindi in base al GDPR domani posso iniziare a denunciare tutti gli esercizi commerciali che mi riprendono senza il mio consenso scritto?? Perché a me dà estremamente fastidio e lo trovo una molestia incredibile! |
user225138 | inviato il 29 Settembre 2021 ore 8:59
Avrai notato i cartelli, all'interno degli esercizi commerciali, che ti avvertono dell'esistenza di telecamere di sorveglianza. Se entri comunque, stai acconsentendo ad essere ripreso. D'altronde, si tratta di un'area privata, ancorché aperta al pubblico. Va anche detto che quegli esercizi devono aver adottato regole per la cancellazione delle riprese dopo un lasso di tempo breve (di solito, due o tre giorni), e quasi tutti lo fanno per non ritrovarsi terabytes di video inutili sul server. Anche l'uso che possono fare delle registrazioni è ben delimitato. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 11:09
Le immagini di quelle telecamere possono vederle solo su autorizzazione dalle forze dell'ordine in presenza dei tecnici per motivi ritenuti validi. La cancellazione è in automatico dopo un tot di tempo ma non di mesi sicuramente dipende dalle esigenze dell'ente. Preoccuparsi delle telecamere che ci sorvegliano ovunque è un problema che riguarda chi è intenzionato ha commettere cose illecite è gravi per cui cerchiamo di guardare anche i lati positivi. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 11:41
Durante gli eventi che allestiamo, siamo tenuti ad affiggere manifesti, o pannelli indicativi con, in sostanza scritto che, per le norme del GDPR ecc ecc, informiamo che l'evento sarà videoregistrato e fotografato, e che tali foto e video saranno pubblicati bla bla bla, per non dare il consenso, scrivere all'indirizzo e-mail ecc… Insomma, in quei casi gli eventi sono privati e solo il fatto che si partecipi si da il consenso implicito ad essere ripresi, ma c'è il modo di comunicare la volontà di non dare il consenso, cosa oltre tutto mai successa. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 12:40
Io personalmente non fotografo mai estranei: solo amici e parenti. Delle foto che altri fanno della mia persona, me ne sbatto altamente. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 12:42
“ Il problema di tanti popoli è che serve una legge per far tornare a prevalere il buon senso perché si è perso il suo valore. „ Concordo oramai il political correct nelle sue varie accezioni sta facendo danni a destra e a manca. "oggi sono uomo, domani donna e dopodomani... ancora non ho deciso." |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 13:01
“ Il problema di tanti popoli è che serve una legge per far tornare a prevalere il buon senso perché si è perso il suo valore. ...un autore apprezzato per il suo lavoro è anche per il buon senso che c'è nelle immagini che pubblica. |
| inviato il 29 Settembre 2021 ore 14:43
Penso che il parallelismo con il codice della strada sia un parallelismo calzante.Penso che tutti gli italiani patentati abbiano infranto i limiti di velocità del tipo 55km/h su limite 50.. sforato di mezzora il disco orario, poi altro discorso è passare con il rosso o andare a 150km/h con il limite dei 50. |
| inviato il 30 Settembre 2021 ore 3:26
@fotografoagnostico non intendevo all'interno degli esercizi commerciali, mi riferivo alle telecamere esterne che riprendono all'esterno, che sono presenti ovunque nelle città ormai. Se serve il consenso scritto per una foto, dovrebbe servire anche a loro. Lo stesso vale all'interno degli esercizi commerciali, potrei in teoria revocare il mio consenso (che non è mai scritto) in ogni momento, ma in pratica è impossibile farlo |
user225138 | inviato il 30 Settembre 2021 ore 12:04
Sulla legittimità delle telecamere di sorveglianza che riprendono porzioni di suolo pubblico c'è parecchia discussione, infatti. Prima dell'entrata in vigore del GDPR la Corte di Giustizia si era espressa in senso negativo (cioè non sono legittime). |
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