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Leica M11 in arrivo ;/)


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avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 16:22

@Enzo C.

È una gioia leggere i tuoi interventi Sorriso

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 17:43

Ti ringrazio.

Mi spiace di non esser riuscito ad esser sufficientemente breve...

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 18:01

la conoscenza di Enzo C. sul mondo Kiev / Contax è solo lontanamente immaginabile e la sintesi qui sopra è ben fatta e soprattutto chiarificatrice sotto molti aspetti. Grande intervento.


avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 18:27

Ti ringrazio, Luigi, troppo gentile.

Diciamo che ho avuto la fortuna di conoscere le persone giuste e di conseguenza, poter consultare fonti e buoni testi, adeguatamente documentati.

C'è sempre poi la possibilità di aggiungere tanti dettagli ancora sconosciuti o apparentemente dimenticati, cosa questa che rende l'argomento sempre vivo ed interessante!

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 18:36

qualche curiosità ... inizialmente la Kiev si sarebbe dovuta chiamare "Volga" ed uno dei disegni ritrovati lo conferma.





il "miracolo" della Contax sovietica si può riassumere nei numeri di pezzi prodotti. I tecnici tedeschi strabuzzarono gli occhi quando Zeiss fu informata che i sovietici intendevano creare 5000 pezzi AL MESE !!!

Ovviamente lo SMAD si è reso conto che gli impianti di produzione presi a Dresda erano tutt'altro che adeguati per impostare la produzione di telecamere Contax. Quindi l'ordine TASSATIVO ed irrevocabile arrivò direttamente dal più alto livello militare (Generale Sokolov) alla direzione centrale della Zeiss; l'ordine era di ripristinare la linea di produzione Contax il più rapidamente possibile e di avviare una produzione pilota in Germania della fotocamera Contax. Qindi dovevano essere costruite tre linee di produzione complete, due per l'Unione Sovietica e una per Zeiss in Germania. La pressione sulla Zeiss era molto forte, poiché l'azienda era classificata come un'industria bellica di prima classe , e quindi esposta alla minaccia di smantellamento totale secondo l'accordo di Yalta firmato dagli Alleati, qualora non si fosse riuscito ad evadere la richiesta.

Su nomina diretta del Dr. Hugo Schrade, diversi ingegneri e tecnici, scampati ai bombardamenti, furono incaricati di assumere la guida amministrativa e del ripristino della produzione Contax. Il compito era quasi impossibile.

Una fotocamera Contax III è costituita da 22.000 misurazioni di controllo in più di 600 disegni, che descrivono in dettaglio 730 parti. Nonostante tutto questo, il gruppo di lavoro è riuscito a creare una nuova produzione Contax durante l'anno 1946 - davvero questo è l'autentico miracolo.

L'altro, forse ancor più grande, fu quello compiuto dai rossi a Kiev con le nuove linee produttive ... Come scriveva Enzo C. addirittura con leggere migliorie tecniche, anche se tutto era riconducibile ai vecchi disegni per più del 90%.
In quegli anni ne produssero più di 3500 (!!!) al mese.




avatarjunior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 19:30

Rimango incantata da questa storia...

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 19:40

Giulia 88 ... è solo 1/100 della storia...
così come incredibile quella della Fed 1 e di tante altre .

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3736178

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 19:41

Vorrei puntualizzare, che le migliorie tecniche, soprattutto nella razionalizzazione produttiva, furono apportate dai progettisti di Dresda che ridisegnarono da zero i progetti della macchina e riprogettarono macchinari ed utensili per produrre la Contax... partendo da fotocamere superstiti e parti di essa. Un lavoro durissimo, svolto in condizioni "estreme", alleviate dalla correttezza ed umanità del comandante sovietico di Dresda, Gen. Kolesničenko.

Il punto spesso sorvolato, è quello che la Zeiss, in pratica, arrivati i sovietici fu rapidamente e letteralmente svuotata di tutto ciò che era nella lista dei "demontage". Parte fu fatto con cura, ma proprio il macchinario più importante, quello per la Contax, fu male disassemblato, peggio imballato e spedito, con in più la scalogna di subire perdite e danni irreparabili, nel tragitto tra Dresda e Kiev.

Curiosamente, proprio questo segnò la... fortuna della parte di Zeiss rimasta nella zona a controllo sovietico (SBZ/SMAD), visto che i sovietici, alla fine, pagarono profumatamente la riprogettazione e la realizzazione della tanto desiderata Contax.

Una volta che la produzione partì a regime in Ucraina, e le prime serie di Kiev si dimostrarono apparecchi costruiti magnificamente dagli ottimamente addestrati tecnici ed operai sovietici, presto arrivò la doccia fredda: gli organi politici volevano produzioni in quote "socialiste", ovvero in quantità che avrebbero vanificato i controlli qualitativi, necessari per un apparecchio sofisticato come la "Contax". Cosa questa che fu fatta presente con fermezza, tanto dai tecnici Zeiss in forza all'Arsenal, quanto da quelli sovietici.
I tecnici tedeschi erano tenuti in grandissima considerazione e si riuscì quindi a "mediare", aumentando i turni di lavoro e sorvolando quei controlli che i tedeschi stessi ritennero superflui.

Possiedo una Kiev-III del 1955 ancora nel suo imballo. A parte il nome "KIEV", è difficile vedere in esso lo stereotipo della fotocamera sovietica "mal costruita e rozzamente rifinita". È un gioiello, anche nella meccanica interna. E così per altri esemplari, del 1958, del 1962 e fino al 1969-70, restiamo con livelli costruttivi e di finitura davvero elevati.

La metà degli anni 70,segna il declino della "Contax Sovietica" (con la parentesi della breve vita della "Kiev-5"), con finiture sempre più approssimative, pur rimanendo un apparecchio essenzialmente ben funzionante. Dalla 2a metà dei 70, il declino cui accennavo, si spiega anche con la "stagnazione" del periodo Brežneviano, riflettendosi quindi anche in un menefreghismo verso il lavoro, basato ormai soprattutto su slogan propagandistici, avulsi dalla realtà.

avatarjunior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 20:11

Vi leggo e sento il coro dell'armata rossa rimbombarmi nella testa...

Speriamo esca in fretta 'sta M11 così la smettete! MrGreen

(Scherzo, è tutto molto interessante!)

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 20:28

Ed io penso che alla fine, se ci impegniamo per benino, invece di svenarti con una M11, ti comprerai una bella Contax-II con "tripletta" Sonnar 50/1,5; Biogon 35/2,8 e Sonnar 135/4, oltre ad una gustosa, croccante, Kiev-4A, con identica tripletta, ma serie Jupiter e magari pure lo Helios-103!

In tutto spenderesti meno del prezzo d'un paraluce per Summilux, temo...

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 20:37

E QUI ARRIVIAMO AL PARADOSSO !!! cioè ... per me è un vero miracolo quello che capitò proprio dopo la metà degli anni 70 dove tutto degenerò ... Vediamo perchè in "breve".

Se è vero che durante gli anni '60 si verificarono problemi di qualità più seri (rispetto agli anni 50) sotto forma di assemblaggio incauto delle maestranze e utilizzo di parti che avrebbero dovuto essere scartate, tutto era cmq sotto controllo e ben più dell'85% della parti che componevano la fotocamera, era ancora rispondente agli originali Contax. Il processo di semplificazione è proseguito. Nel 1964 ad esempio, l'incisione della scala delle distanze sul tamburo della baionetta fu eliminato. Alla fine degli anni 60 le due lenti dell'oculare del telemetro non sono più regolabili. Ciò causerà in seguito (rari) problemi di nitidezza nell'immagine divisa nel telemetro.

Tutte cose banali e insignificanti ... però la strada della scarsa qualità era imboccata.

Il colpo più duro arriverà nel 1974 ... Il rivestimento della carrozzeria precedentemente realizzato in vera pelle viene abbandonato a favore di materiali sintetici (scarsi). La piastra frontale sarà di nuova forma; con questo cambiamento la simil pelle sintetica (piuttosto rigida) è diventata più facile da installare. La massima velocità dell'otturatore (1/1250) è stata ridotta (1/1000), questo ha consentito di risparmiare molto tempo nella regolazione del processo di assemblaggio.
Le modifiche apportate a questi nuovi modelli, rappresentano il calo più drammatico della qualità delle fotocamere Kiev durante tutta la loro storia di produzione. Questo non è inizialmente il risultato di cambiamenti nella costruzione e nella scelta dei materiali, ma piuttosto il risultato di un assemblaggio ancora più incauto e un'elevata accettazione di componenti che avrebbero dovuto essere respinti !!! Praticamente è proseguita la semplificazione delle parti sia estetiche che funzionali (ad esempio la parte della scala della distanza non è più lucidata prima della cromatura). Tutte queste cose messe assieme, conferiscono all'intera fotocamera un aspetto secondo me sgradevole rispetto ai modelli anni 50/60. È anche fondamentale notare che in quei giorni i tecnici che si erano formati alla Carl Zeiss Jena, nel 1946-47, andavano in pensione (con la Fornero MrGreen )!!!

Con questo drammatico calo della qualità di assemblaggio, diventa visibile il fenomeno più fantastico della fotocamera Kiev: nonostante tutto l'assemblaggio negligente e le parti difettose, la maggior parte delle fotocamere funzionava ancora entro tolleranze ragionevoli. Il concetto di base del meccanismo è stato così ben progettato fin dall'inizio, che la sua tolleranza agli errori di montaggio sembra essere infinita.

Questo è un dato di fatto e, secondo me, un grande merito per i progettisti e i costruttori Zeiss, negli anni '30: il dottor Heinz Küppenbender, il professor Emanuel Goldberg e il dipartimento di costruzione di Zeiss Ikon sotto il signor Hubert Nerwin.

Persone sconosciute ai più ma che hanno fatto la STORIA, se non della fotografia in senso artistico, sicuramente quella delle migliori atrrezzature foto/ottiche di quegli anni.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:13

Appunto, la Contax, la sua riprogettazione nel 1946, la sua "prosecuzione" in URSS, dimostrano quanto geniale fosse il progetto messo a punto da Zeiss.

E qui, mi consentirete la "cattiveria delle 21:15...

Che non mi si venga più a raccontare la fanfaluca che la Contax fu progettata per aggirare i brevetti Leitz!

E questo, detto con il massimo rispetto per la grandiosa creazione di Oskar Barnack!

avatarjunior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:26

Ed io penso che alla fine, se ci impegniamo per benino, invece di svenarti con una M11, ti comprerai una bella Contax-II con "tripletta" Sonnar 50/1,5; Biogon 35/2,8 e Sonnar 135/4, oltre ad una gustosa, croccante, Kiev-4A, con identica tripletta, ma serie Jupiter e magari pure lo Helios-103!

In tutto spenderesti meno del prezzo d'un paraluce per Summilux, temo...


Enzo, io la Kiev ce l'ho davvero! MrGreen con tutta una bella serie di Jupiter...! Appena riesco vi mando qualche foto di reperti presi dall'armadio di mio padre, inguaribile Pentaxiano/Rolleiflexiano (si dice così?), ma anche colpito da insana attrazione verso ciarpame soviet! Cool

Contax mi è "sconosciuta", mentre di Zeiss ho avuto qualche Flektogon in M42 e Zeiss più moderni per Sony.
Mai scattata la scintilla, ma forse non ho maneggiato gli Zeiss giusti.
Discorso diverso per quanto riguarda i Planar/Distagon per Hasselblad.

Per l'analogico sono a posto così, quindi la follia per M10/M11 non è affatto scongiurata. Cool

avatarsupporter
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:42

www.nadir.it/ob-fot/FED/FED_1.htm

torniamo in topic Sorriso

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 22:07

In sostanza hanno copiato negli anni 50 una macchina, di ottima a fattura, però degli anni 30MrGreen
Dopo queste letture pensavo di vendere le Zorky 1 a 50 euro al pezzo ora ne chiederò 55,00

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