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Foto di architettura / minimalismo


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avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 16:37

Ok ho capito, ma per essere precisi non deve essere parallela al terreno, deve essere parallela al soggetto , può sembrare la stessa cosa è magari in molti casi lo è, ma in molti altri non lo è (pensa al caso in cui la strada è in discesa).


Giusto, grazie mille Diebu!

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 16:39

Mi fa piacere stare qui e comunque sono anche da altre parti dove questo genere è molto apprezzato, nel caso ti scrivo di nuovo in provato perché non so se sia accettato scriverti do altri siti in pubblico.


Purtroppo Juza lo conosco per recensioni di ottiche e attrezzatura varia e non sapevo la storia. Ho deciso di re-iscrivermi perché ho davvero voglia di fare ciò che ho detto all'inizio di questo 3D.

Scrivimi in pvt tutte le volte che vuoi. Grazie

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 17:26

Nel mio genere fotografico cerco di, in qualche maniera, catturare quelle piccole cose che i nostri occhi vedono tutti i giorni, ma che non ci soffermiamo a guardarli con un occhio “ artistico “. Insomma, cerco solo di mostrare quelle piccole cose belle che abbiamo sotto casa, come il nostro portone, o la finestra del nostro vicino di casa, o il colore del muro del palazzo di fronte che magari è stato diviso in due colori per separare due indirizzi civici differenti.
Caro Paolo, accolgo volentieri la richiesta di critiche sincere che spero siano anche costruttive.
1) Purtroppo non tutto quello che abbiamo sotto casa è bello per cui basta uscire e fotografare il palazzo o il portone di fronte e l'occhio artistico del fotografo non basta a nobilitare quello che artistico non è. (10, orange, brown2, building, brown and purple, brown, grey2, windows)
2) E' molto importante l'essenzialità della composizione: sono importanti i piani e le linee del soggetto e si deve eliminare ogni elemento estraneo. In 1+3 e Window per esempio, il riflesso delle finestre è un elemento di disturbo. Sotto questo aspetto ho invece apprezzato Red5, Red6 e i muri bicolori.
3)Per quanto riguarda la matericità del soggetto, quello che fa la differenza è il tipo di illuminazione che deve essere piuttosto radente per dare tridimensionalità. Se la luce giusta non c'è o la si aspetta o si rinuncia allo scatto.
Il mio consiglio, visto che viviamo nella stessa città, è di farti un giro con o anche senza la fotocamera ma col naso all'insù e selezionare, nel centro storico o anche in quella parte di periferia dove si possono trovare esempi di eccellente moderna architettura, edifici o anche singoli particolari degli stessi che possano meritare uno scatto tecnicamente ed esteticamente corretto.
Mi scuso per la forse eccessiva franchezza ma spero si essere stato utile.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 17:32

Interessante intervento Calicot, anche se a volte la matericità si cerca di eliminarla così da rendere la foto veramente abstract.

Approcci differenti, presumo.

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 18:04

Mi scuso per la forse eccessiva franchezza ma spero si essere stato utile.


Grazie Calicot e non devi assolutamente scusarti. Non avrei scritto questo post se non mi fossi messo in gioco. Ciò che ho scritto all'inizio di questo post, in cerca di aiuto e critiche per motivarmi e migliorarmi erano parole veritiere e sincere.

Grazie al tuo commento guarderò le foto che hai menzionato.
Per quanto riguarda l'elemento di disturbo di riflesso in 1+3, non saprei venirne a capo, così come in Grey. Dubito che si riesca ad eliminare un riflesso del genere ( conosco dell'esistenza dei filtri cpl ma non l'ho mai utilizzato e non so se risolve ).

Ora cerco di “ giustificare “ i miei scatti, spiegando il perché, premettendo che questi scatti sono di 3-4 anni fa e da allora sono fermo con la fotografia ( motivo per cui, all'inizio del 3D dissi che vorrei riprendere la fotografia salendo su uno scalino più alto:

1)Per la fotografia chiamata “ Windows “, l'ho scattata semplicemente perché trovavo interessante il fatto che, il palazzo è diviso da 2 tipi di balcone ( nel senso che due hanno il nylon con una colorazione diversa nel Terzo Sinistro e le altre due no ) e le finestre a destra con la grondaia bianca al Terzo di Destra. Il tutto, ho cercato di azzeccare la simmetria.
In post produzione magari ho esagerato nel tirare fuori quel “ dettaglio “ di sporco, che dal mio punto di vista sembra quasi incurato così come dei vecchi panni caduti e mai raccolti, e qualche filo di qualche antenna caduta e mai sistemata.

2)Orange: Principalmente non credo che sia un brutto palazzo ( nel canavese ), mi piaceva il distacco di colori chiari dei muretti con i citofoni, il nero del cancello, del rosso dei tetti e il giallo del palazzo stesso.

3)Brown : Quasi la stessa cosa di Orange con la differenza che qui i colori si alternano dal chiaro della persiana, dei fiori e della coppa, allo scuro delle tende viola. Il tutto avvolto da questo muro a mattoni scuro con la parte superiore della finestra con i mattoni in verticale e non orizzontale come in tutta l'immagine

Le altre, hanno suscitato in me qualche interesse particolare da dedicargli uno scatto. Sicuramente ho ancora molto da imparare, cerco di rappresentare ciò che mi colpisce ma rappresentarlo in una fotografia non è mai facile ( almeno, credo ).

3)Per quanto riguarda la matericità del soggetto, quello che fa la differenza è il tipo di illuminazione che deve essere piuttosto radente per dare tridimensionalità. Se la luce giusta non c'è o la si aspetta o si rinuncia allo scatto.


Concordo, d'altronde la fotografia senza una buona luce va a perdere. Rinunciare allo scatto mi risulta ancora difficile, sopratutto se vedo qualcosa lontano di casa di diversi km.

Il mio consiglio, visto che viviamo nella stessa città, è di farti un giro con o anche senza la fotocamera ma col naso all'insù e selezionare, nel centro storico o anche in quella parte di periferia dove si possono trovare esempi di eccellente moderna architettura, edifici o anche singoli particolari degli stessi che possano meritare uno scatto tecnicamente ed esteticamente corretto.


Ottimo consiglio, il centro lo conosco particolarmente bene ma non sono ancora riuscito a vederlo con un occhio artistico. Mi fa piacere che anche tu sei di Torino, magari un giorno ci si può incontrare in Piazza Castello per un caffè e due chiacchiere!

avatarsupporter
inviato il 19 Settembre 2021 ore 18:08

Ciao Paolo,
Ho visto le tuo foto di finestre e simili e mi piacciono. Per quel genere utilizzo anch'io focali normali. Condivido il giudizio di Ale Z sul momento giusto. O meglio, se si gira con la fotocamera appresso si coglie l'attimo ma se è possibile meglio studiare le relazioni tra luce e architettura. Lo scorso anno sono andato da solo in Borgogna a fotografare il romanico: luoghi e monumenti che conosco e frequento da 35 anni, fotografavo 10 ore al giorno, mediamente due o tre luoghi ogni giorno. La prossima volta però sceglierò solo un luogo per ogni giorno
Io fotografo principalmente architetture, pittura e scultura legata all'architettura. Finché gli spazi lo consentono preferisco le focali normali perché non deformano le proporzioni degli spazi. Quando gli spazi sono troppo stretti uso i grandangolari e i decentrabili. Mi piace fare anche close-up e particolari con i tele e i mediotele.
Infine uso moltissimo, anche a mano libera, un vecchio 90 decentrabile, soprattutto per i capitelli delle chiese ma anche per le architetture in strada.

Grazie a Roberto P per i suoi link a contributi eccellenti. Condivido con lui anche l'apprezzamento per il libro fondamentale di Erwin Panovsky.

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 18:15

Ciao Ede,
grazie mille per il passaggio.
Guarda, uso le focali normali perché sono le uniche che ho in questo momento, cerco di fare quello che riesco principalmente col 35mm su una aps-c. Più avanti, nel corso del tempo cercherò di acquistare qualcosa nell'usato che mi possa dare qualche soddisfazione e di portar a casa qualche fotografia in più.
Ho dato una veloce occhiata alle tue gallerie e posso dire che, trovo le chiese così come le sculture all'interno di una bellezza disarmante. ( Tengo a precisare che il mio account qui su Juza è stato aperto da poco e non ho ancora avuto modo di inserire altre foto, arriveranno! ).

Grazie Ede, cercherò di seguire il consiglio legato a “ Ale Z “ e di scegliere di volta in volta un luogo preciso per studiare come la luce colpisca il soggetto che voglio fotografare.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 18:42

Da quel che ho capito i problemi che sono: mancanza di ottica decentrabile, migliorare il dettaglio e avere una maggiore "tridimensionalità"
Ottica decentrabile: ovviamente è costosa, c'è poco da fare, sono obiettivi basati in genere su ottimi grandangolari, con grande area di copertura e ben corretti per la distorsione, con in più il meccanismo per decentrarli, e quindi i prezzi salgono. Erano utilissimi ai tempi dell'analogico, col digitale lo sono un po' meno, perché le linee cadenti, e anche la distorsione si possono correggere in postproduzione. Però c'è un prezzo da pagare: quando ti trovi davanti un edificio un po' alto e vuoi tenere la fotocamera in bolla per non avere linee cadenti poi ti ritrovi a dover indietreggiare e molto spesso finirai per inquadrare tanto suolo in primo piano, che poi taglierai in postproduzione. Se invece preferisci (o sei costretto a) inquadrare inclinando la fotocamera verso l'alto, poi, quando correggerai le linee cadenti dovrai deformare l'immagine che non sarà più un rettangolo ma un trapezio, e anche in questo caso ti toccherà ritagliare. In entrambi i casi il crop farà perdere qualità all'immagine: è facile arrivare a perdere anche 1/3 dei megapixel disponibili, o magari anche di più.
Come già è stato detto una soluzione potrebbe essere, oltre a quella ovvia dell'obiettivo decentrabile, quella di avere una fotocamera con maggior risoluzione. Anche questa soluzione però non è tanto economica.
Molto dipende anche dalla destinazione finale delle immagini: se pensi di vederle a monitor o di stamparle in formati non esagerati non sarà un problema, ma se pensi di stampare veramente in grande immagini che derivano da un crop consistente del fotogramma allora magari sì.
Quello che puoi fare è curare molto bene, in PP, lo sharpening, a partire da quello di acquisizione fino a regolare bene le eventuali maschere di contrasto che potrai applicare, e anche la riduzione del rumore. Quest'ultima però, se usi il treppiede, potrebbe non essere un problema perché col treppiede puoi scattare sempre a ISO bassi, e quindi con rumore non troppo invadente. Se invece scatti spesso a mano libera, per ridurre il rumore una buona mossa potrebbe essere passare a una fotocamera full frame.
Inutile dire che un obiettivo di qualità in questo tipo di foto può fare la differenza. Anche perché in questo genere di foto i bordi e gli angoli della foto sono importanti tanto quanto il centro, e quindi un obiettivo con angoli scadenti non andrà mai veramente bene. In ogni caso è bene conoscere quale sia la migliore apertura di diaframma per l'ottica che si sta usando, e usare quella, e quindi treppiede obbligatorio quando c'è poca luce.
Tridimensionalità: come già detto la mossa vincente può essere scattare con la luce migliore, nel miglior momento della giornata: una luce radente e dura per esempio evidenzia le trame delle superfici. Una luce morbida (cielo nuvoloso) migliora la resa delle parti in ombra.
E poi ci sono obiettivi che danno un maggior senso di tridimensionalità di altri, oltre che una migliore resa dei colori, ma qui si entra nel campo delle preferenze personali...
Inoltre, volendo fotografare architetture che si estendono in profondità, con elementi vicini e altri più lontani, volendo avere la maggior nitidezza possibile dappertutto può certamente essere utile la tecnica del focus stacking. Anche questo contribuisce alla tridimensionalità dell'immagine.
E poi aiuta molto comporre l'immagine creando delle linee che "portino dentro" l'occhio di chi guarda.

avatarsupporter
inviato il 19 Settembre 2021 ore 18:43

Orange: Principalmente non credo che sia un brutto palazzo ( nel canavese ),


In effetti ne ho visti di molto peggiori, però...

Sembrerebbe un edificio storico con distribuzione a ballatoio o "a ringhiera" (tipica di Lombardia e Piemonte) sottoposto a una pesante ristrutturazione, con quell'avancorpo che senz'altro ospita le scale (si intravvedono i pianerottoli dietro alle vetrate) e ha l'aria di essere stato sopralzato di un piano.
L'edificio ha senz'altro gudagnato in volumetria ma i suoi caratteri originari sono stati alterati. Se fossi stato nella Commissione per il Paesaggio di Torino (a cui probabilmente il progetto è stato sottoposto) non avrei dato l'autorizzazione.

Spero che il progetto di ristrutturazione sia di un geometra o di un ingegnere edile, ma temo l'abbia fatto un mio collega architetto.
È solo una battuta... se tra chi legge c'è un geometra o un ingegnere non si offenda, che io mi avvalgo spesso della loro collaborazione e apprezzo comunque chi lavora bene.

Comunque la foto è stata gestita correttamente, con i muri "a piombo", e ha attirato la mia attenzione stimolando le riflessioni di cui sopra, per cui un "like" l'ho messo.

Per il resto sono d'accordo con Calicot sul fatto che Red5, Red6 e i muri bicolori siano le foto migliori della galleria.

avatarsupporter
inviato il 19 Settembre 2021 ore 18:46

Grazie a Roberto P per i suoi link a contributi eccellenti. ...


Grazie a te per l'apprezzamento del mio "lavoro".
Sottolineo le virgolette perché per me è un divertimento, altrimenti non mi ci metterei pure di domenica... vero è che fuori c'è un tempaccio...

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 19:08

@Miopiartistica

Dunque, si l'ottica decentrata mi manca e purtroppo ho visto i prezzi. Ho visto una soluzione economica della Samyang ma qualche recensione mi ha lasciato un po', come dire, con l'amaro in bocca dato il costo che ha. Chiaramente l'originale Nikon 24mm può essere un acquisto interessante sull'usato ma.
E' vero che grazie ai programmi di post produzione si possono ottenere le linee cadenti a piombo, ma sono uno che preferisce ( forse erroneamente ) aver una foto buona di base e lavorare su pochi aspetti. Quindi, aver un ottica decentrata mi permette di aver già le linee a piombo senza dover “ perdere tempo “ o “ impazzire “ nel sistemarle in PP.

Come già è stato detto una soluzione potrebbe essere, oltre a quella ovvia dell'obiettivo decentrabile, quella di avere una fotocamera con maggior risoluzione. Anche questa soluzione però non è tanto economica.


Purtroppo no, mi costerebbe meno l'ottica decentrata ( magari ne prenderei due ) rispetto all'ipotesi di una Nikon D850 ( che nelle mie mani è come dare una ferrari ad un neopatentato, lo ammetto ).

Molto dipende anche dalla destinazione finale delle immagini: se pensi di vederle a monitor o di stamparle in formati non esagerati non sarà un problema, ma se pensi di stampare veramente in grande immagini che derivano da un crop consistente del fotogramma allora magari sì.


Stampo 30x20 per ora non credo di andar oltre

Tridimensionalità: come già detto la mossa vincente può essere scattare con la luce migliore, nel miglior momento della giornata: una luce radente e dura per esempio evidenzia le trame delle superfici. Una luce morbida (cielo nuvoloso) migliora la resa delle parti in ombra.
E poi ci sono obiettivi che danno un maggior senso di tridimensionalità di altri, oltre che una migliore resa dei colori, ma qui si entra nel campo delle preferenze personali...
Inoltre, volendo fotografare architetture che si estendono in profondità, con elementi vicini e altri più lontani, volendo avere la maggior nitidezza possibile dappertutto può certamente essere utile la tecnica del focus stacking. Anche questo contribuisce alla tridimensionalità dell'immagine.
E poi aiuta molto comporre l'immagine creando delle linee che "portino dentro" l'occhio di chi guarda.


Ottimi preziosi consigli. Grazie mille!


@Roberto P:

L'edificio ha senz'altro gudagnato in volumetria ma i suoi caratteri originari sono stati alterati. Se fossi stato nella Commissione per il Paesaggio di Torino (a cui probabilmente il progetto è stato sottoposto) non avrei dato l'autorizzazione.


Come avrai ben capito non sono un architetto e ne so veramente poco. Ma, credo che Torino non sia più la Torino di una volta in cui la Commissione per il Paesaggio etc sia come quella di una volta. Ricordo che in ogni città d'Italia c'era una regola ben precisa, che se non era di bell'aspetto veniva bocciata. Ahimè, vedo cose orripilanti in giro.

Comunque la foto è stata gestita correttamente, con i muri "a piombo", e ha attirato la mia attenzione stimolando le riflessioni di cui sopra, per cui un "like" l'ho messo.
Per il resto sono d'accordo con Calicot sul fatto che Red5, Red6 e i muri bicolori siano le foto migliori della galleria.


Grazie

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 19:13

Lieto di essere stato utile. Ti consiglio di seguire su YouTube gli ottimi video di Michele Vacchiano, fotografo professionista che, oltre a possedere un'ottima base tecnica e culturale, si è anche occupato di foto di architettura

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 19:31

Stampo 30x20 per ora non credo di andar oltre


Penso che curando bene la postproduzione (sharpening e riduzione rumore) quel che hai dovrebbe bastare.

Una cosa alla quale potresti pensare per il futuro, se questo genere continuerà ad appassionarti, sarebbe di cimentarti con l'analogico in grande formato con fotocamere a corpi mobili... mi è venuto in mente leggendo di Vacchiano...
Ma sono faccende parecchio impegnative, è tutto un altro mondo rispetto al digitale...

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 19:53

sarebbe di cimentarti con l'analogico


Già tanto che so accendere la mia digitale MrGreen ma un giorno chissà!

avatarsupporter
inviato il 19 Settembre 2021 ore 20:01

Ma, credo che Torino non sia più la Torino di una volta in cui la Commissione per il Paesaggio etc sia come quella di una volta. Ricordo che in ogni città d'Italia c'era una regola ben precisa, che se non era di bell'aspetto veniva bocciata. Ahimè, vedo cose orripilanti in giro.


Ho avuto a che fare con la Commissione Paesaggio di Torino una sola volta; per l'autorizzazione a un paio di piccole e indispensabili griglie di aereazione su una casa a ringhiera che ho ristrutturato ad Arona e, come era logico, me le hanno autorizzate.

Conosco piuttosto quelle di Milano e Venezia.

A Milano sono troppo di manica larga con i sopralzi sui palazzi storici e con le alterazioni di edifici degli ultimi 70 anni, anche di illustri architetti.
Ad esempio in questo, che magari non era un capolavoro ma aveva comunque dei pregi ed era opera di Antonio Cassi Ramelli, che ha un certo ruolo nella storia dell'architettura.

blog.urbanfile.org/2021/09/17/milano-santambrogio-rinnovo-per-via-de-a

Ed è solo un esempio, scelto in quanto il più recente che conosco.

A Venezia nella Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio sono ovviamente molto severi... Però hanno fatto passare questo:

www.unive.it/pag/14024/?tx_news_pi1%5Bnews%5D=10850&cHash=6720f8f2c44d

Ho sentito certe voci sui retroscena di questa edificazione, purtroppo su progetto di un docente dell'IUAV (Architettura di Venezia), la mia alma mater, ma essendo solo voci le tengo per me.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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