| inviato il 17 Settembre 2021 ore 9:06
Buongiorno, domandina che sarà stata fatta altre volte ... lo so. Ma vorrei conoscere la situazione ad oggi. Voi che tipo di partita IVA avete o consigliate per iniziare? Ad esempio "artigiano" ( sparo a caso)? Grazie a chi vorrà rispondere. ^_^ |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 9:42
Dipende da quello che devi o pensi di fare nella vita lavorativa. Io, per il tipo di attività che svolgo potevo scegliere tra consulente, o artigiano. Ho scelto l'artigianato. Dal punto di vista dei contributi pensionistici, nel primo caso andresti nella gestione separata INPS e, parola della commercialista, con qualche difficoltà nel recupero del versato in caso tu passassi alla posizione di dipendente. Nel caso di scelta come artigiano, la questione sarebbe più semplice perché si ha il cumulo automatico dei contributi versati. Per la questione fiscale dipende dal regime scelto: se fai solo fatture per attività sarebbe preferibile il forfettario. In questo caso però non potresti scaricare alcuna spesa. Se invece il giro di affari non te lo consente devi stare nel regime ordinario e quindi puoi scaricare quello che spendi per l'esercizio della tua attività. Ovviamente sono linee generali e ti suggerisco comunque di fare un passaggio da un commercialista o in un CAF dove sapranno consigliarti in base alle informazioni che tu gli fornirai. |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 20:21
Grazie mille Rjb! Sicuramente mi farò una chiacchierata con il commercialista, ma mi faceva piacere /comodo avere il parere di chi ha già qualche esperienza come te. Grazie ancora |
| inviato il 17 Settembre 2021 ore 20:52
Rjb è stato impeccabile. Per le specifiche personalizzate si, vai dal tuo commercialista |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 9:08
Grazie ^_^ |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 20:19
Categoria artigiano, faccio computergrafica e fotografia. Sono stato per 20 anni in contabilità ordinaria come snc, quindi con un socio. Poi abbiamo chiuso la ditta e io ho riaperto in regime forfettario. Ci sono pro e contro in entrambi i casi. In ordinaria si possono scaricare tutte le spese dello studio (affitto, luce, riscaldamento, internet...), materiali, attrezzature... Ma la contabilità ha un costo abbastanza alto e nel mio scaglione di reddito pagavo circa il 30% di tasse (ma non ho mai fatto conti precisi). In forfettario pago il 15% di tasse sul 78% del fatturato, ovvero è come se scaricassi come spese una percentuale forfettaria del 22%. E niente altro. Non posso neppure scaricare le spese mediche, perché è tutto compreso in quel forfait del 22%. Ma le spese per la contabilità sono decisamente più basse. Per chi apre una nuova attività in forfettario ci sono poi delle agevolazioni. Una amica che lavora come grafica mi ha detto che per i primi 5 anni pagherà solo il 5% di tasse. Nel mio caso non era applicabile perché la mia non era la prima attività, ne avevo avute altre in precedenza. Ultima avvertenza, mi pare che si possa essere in contabilità forfettaria solo fino a un fatturato di 65.000 Euro. Se si oltrepassa bisogna passare in contabilità ordinaria. Quindi il forfettario va bene per piccole attività. Ma solo parlando con un commercialista o una associazione di categoria (es. CNA, Lapam e simili per gli artigiani) si potranno avere informazioni precise e soprattutto aggiornate alle nuove leggi. |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 20:27
Esatto, in forfettario attenzione alle detrazioni Irpef che non ci sono più Discorso diverso per i vari sconti jn fattura per i lavori edili che sono ammessi anche per i forfettari |
| inviato il 19 Settembre 2021 ore 19:45
Grazie a tutti, siete stati gentilissimi. |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 11:01
Soprattutto, trova un commercialista BRAVO: io ho aperto la p.iva in regime dei minimi e non mi hanno detto nulla di come gestirla, che cosa potevo scaricare, di che agevolazioni potevo godere. Sto cambiando proprio adesso per esasperazione. |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 12:46
Sì, come ti hanno detto: trova un commercialista paziente, che ti segua, e ti spiegherà costi e convenienza. Comunque, che io sappia, col codice Ateco 74.20.19 puoi iscriverti come professionista o come artigiano. Il primo se fai un lavoro snello, senza uno studio fotografico, te e poca attrezzatura, il secondo se sei più strutturato. Io ero già artigiano con la precedente partita IVA, e ho continuato così. Ci sono delle differenze, la più evidente è che l'artigiano paga il 24% del reddito ma con un minimo di circa 4000 euro all'anno. Il professionista non ha un minimo, paga progressivamente, e forse ha qualche punto percentuale di differenza. Forfettario o regime normale, devi farti i conti e vedere se hai tante spese oppure no. Se riesci ad avere meno del 22% di spese ti conviene il forfettario. Se invece hai molte spese di affitto, spese di attrezzatura, di falegnameria o per costruire set, o album di matrimonio o altre cose così, ti conviene il regime normale. Il forfettario non paga l'IVA, quindi per i clienti privati potrebbe sembrare più economico (oppure potresti guadagnare di più). Ma fatti uno schemino con la previsione di quanto incassi e spendi, e fai i conti con entrambe le opzioni, così da capire cosa conviene. |
| inviato il 21 Settembre 2021 ore 14:40
“ Il forfettario non paga l'IVA, quindi per i clienti privati potrebbe sembrare più economico „ Meglio precisare. Chi è in regime forfettario emette fattura senza IVA, ma con una marca da bollo da 2 Euro. Quindi per un cliente privato, che non scarica l'IVA, sarebbe più conveniente servirsi da un fotografo che non la fa pagare. Però... Chi ha bisogno della fattura di solito non è il privato. Io lavoro solo per ditte e quindi per i miei clienti non cambia molto. |
| inviato il 23 Settembre 2021 ore 8:52
Io lavorerei senza studio come ho sempre fatto fino ad oggi. Insomma presso il cliente. quindi zero spese di affitto. |
| inviato il 23 Settembre 2021 ore 8:56
Se i costi fissi risultano essere inferiori alla percentuale di abbattimento forfettario prevista dalle tabelle ministeriali, e il volume d'affari non prevede di superare i 65k via tranquillo di forfettario. Però, ripeto, vai da un commercialista e fidati solo se si prende il tempo di spiegarti per filo e per segno come funzionerà il tutto. Compreso il fatto che il primo anno di dichiarazione dovrai pagare le imposte per il saldo, il primo acconto e il secondo acconto tra il mese di giugno e quello di Novembre, quindi praticamente saranno doppie. |
| inviato il 23 Settembre 2021 ore 11:51
Esattamente, occhio che il primo anno con la storia degli acconti paghi quasi il doppio (ovviamente l'anno dopo pagherai meno). Come detto il forfettario va bene se prevedi di non avere troppe spese scaricabili tipo affitto studio, auto aziendale, attrezzatura nuova... Inoltre puoi avere un collaboratore fino a max 5000 euro annui se non ricordo male. |
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