| inviato il 10 Settembre 2021 ore 16:50
@Vafudhr: "Ecco, guarda Luminar che proprio pubblicizza la rimozione con un click di questi elementi. Quanti, me compreso, verrebbero quindi "sminuiti" nella loro crescita grazie a questa funzione?" Premesso che sono praticamente al 99.99% SEMPRE d'accordo con tutto ciò che scrivi, su questa cosa non so.. Dipende.. Ho capito il senso dello studio che stai facendo, perché in un certo qual senso ci sono passato quando stufo delle 500 gru per cmq in pieno centro storico a rovinare qualsiasi foto di pseudo architettura, mi sono detto ok: comincio a fotografare proprio le gru, le infinite impalcature e faccio finta di essere Rodchenko e fan...o l'architettura. Poi certo, anche io ne ho di foto dove ho usato i cavi per "creare" diagonali ecc nel fotogramma, ma nel 90% dei casi nella fotografia che mi piace fare, mi scassano solamente Scherzi a parte però, ci sono certi generi dove o cavi lampioni sospesi cassi e massi precludono la possibilità di anche solo pensare di scattare una foto (architettura minimal/microarchitettura/abstract o come la vuoi chiamare). Comunque, Luminar AI lo trovo molto comodo per un certo tipo di modifiche, anche e soprattutto perché funziona anche come plugin verso Lightroom che uso normalmente. |
user209843 | inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:03
“ Una delle foto più note di Ghirri ritrae dei cavi elettrici che sembra no quasi un pentagramma nel cielo, ma Ghirri era unico, quindi se mi distrurbano tolgo i cavi, e se posso fare un lavoro rapido e ben fatto perchè no? „ Uno dei miei più grossi limiti è che raramente vado alle mostre di fotografia, ho invece diversi libri di fotografi famosi ma nessuno recente, di quelli che ho (molti) non ricordo più né nomi né contenuti quindi perdonami ma non conosco Ghirri ma tralicci e cavi elettrici sono sempre stati tra i miei soggetti preferiti, così come le gru, però in certe foto i cavi mi disturbano proprio. P.S. non conoscevo neanche Fontana eppure inconsapevolmente ho sempre fotografato con il suo stile! |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:04
“ Poi certo, anche io ne ho di foto dove ho usato i cavi per "creare" diagonali ecc nel fotogramma, ma nel 90% dei casi nella fotografia che mi piace fare, mi scassano solamente „ Ma ci sta. Non è che DEVI per forza seguire la strada dell'inclusione, ma intanto hai fatto un percorso, hai fatto una ragionamento, hai tentato di trovare la foto anche in condizioni avverse. Poi se serve rimuovere un elemento non è una tragedia, un peccato o una bestemmia, ma è la soluzione finale di un processo di valutazione e scelta caso per caso invece che essere un automatismo per sopperire alla pigrizia o per l'omologazione ad uno standard di comodo. La differenza per il tuo personale bagaglio di esperienza sarà enorme e sicuramente positiva a prescindere che poi tu scelga di eliminare un cavo, una gru o un umarell vicino al cantiere. “ Poi certo, anche io ne ho di foto dove ho usato i cavi per "creare" diagonali ecc nel fotogramma, ma nel 90% dei casi nella fotografia che mi piace fare, mi scassano solamente „ Dillo a me. Seguo un paio di fotografi inglesi che appena mettono fuori il naso dalla città... il nulla. Qui da me una soluzione senza interruzioni di capannoni, silos, fabbrichette, case, case e ancora case e sempre maledette case!! |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:14
“ Seguo un paio di fotografi inglesi che appena mettono fuori il naso dalla città... il nulla. Qui da me una soluzione senza interruzioni di capannoni, silos, fabbrichette, case, case e ancora case e sempre maledette case!! Confuso „ però hai tante ville e castelli |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:15
“ però hai tante ville e castelli;-) „ Vero, ma per uno che cerca il paesaggio senza l'uomo... anche ville e castelli possono essere un problema. Anche se più bello da vedere del capannone. |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:32
il famoso capannone Veneto , ci potresti fare un progetto fotografico, tra quelli nuovi e quelli abbandonati |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:42
Occhio che in tutte le cose contano i fatti e non le chiacchiere, ed i fotografia conta solo l'immagine finita, solo quello che si vede in immagine finita, il resto non conta nulla, zero Software come Luminar AI faranno fare delle ottime fotografie a chi foto belle le sa fare e pessime fotografie a chi belle non le sa fare, non cambiano la realtà dei fatti come Fotografi. Quello che cambia invece, a mio personalissimo avviso, è la realtà dell'attrezzatura usata, in scatto e postproduzioe: poichè semplificano moltissimo tutto il processo di realizzazione di una immagine, impattando in modo molto pesante, sempre a mio avviso personalissimo, renderanno inutili attrezzature complesse di ripresa e di fotoritocco, un cellulare evoluto trattato con Luminar AI ci sta faccia immagini migliori di un'ottima fotocamera con un'ottima ottica trattata in software tipo Photoshop e simili. E'.........un bene o un male? Secondo me è un bene, perché dà la possibilità di fare foto d'impatto spendendo due soldi e non rompendosi troppo i maroni, allarga la platea della gente che può fare foto d'impatto, belle, se hanno del buonsenso. Se il buonsenso non c'è, faranno del pattume, pari pari come fanno ora con attrezzature ben più costose. Un cellulare, per la stampa non è certo l'attrezzatura migliore, e io stampo, la foto che faccio io è morta ormai da tanti anni, ma per le necessità moderne, web e monitor, Luminar AI e simili sono sicuramente da considerare con attenzione. |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 17:45
“ Uno dei miei più grossi limiti è che raramente vado alle mostre di fotografia, ho invece diversi libri di fotografi famosi ma nessuno recente, di quelli che ho (molti) non ricordo più né nomi né contenuti quindi perdonami ma non conosco Ghirri ma tralicci e cavi elettrici sono sempre stati tra i miei soggetti preferiti, così come le gru, però in certe foto i cavi mi disturbano proprio. P.S. non conoscevo neanche Fontana eppure inconsapevolmente ho sempre fotografato con il suo stile! „ Ghirri ha fatto la storia del paesaggio italiano. Un certo tipo di paesaggio. |
user209843 | inviato il 10 Settembre 2021 ore 18:18
“Ghirri ha fatto la storia del paesaggio italiano. Un certo tipo di paesaggio.” Grazie dell'informazione, colmerò la mia lacuna andando subito a documentarmi in merito! |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 21:44
E' considerato uno dei fotografi più influenti della sua epoca, a livello mondiale. Il punto però non è Ghirri,siamo noi, che facciamo fatica a fare un buon uso dei cavi, e quindi spesso preferiamo rimuoverli. |
user209843 | inviato il 10 Settembre 2021 ore 22:00
In certi contesti i cavi disturbano, non c'è verso di farne un buon uso e non sempre si può cambiare il PDR per evitarli, al massimo si riesce a confinarli ai bordi del fotogramma sperando che non distraggano la visione, in altre situazioni invece li vado in cerca e li rendo protagonisti della scena. |
user19933 | inviato il 10 Settembre 2021 ore 22:14
Devo imparare a fare buon uso dei 1) sacchetti di plastica blu della verdura svolazzanti ovunque, imprigionati nei cactus 2) cassellotti esterni dei climatizzatori in ogni casa, palazzo o baracca 3) antenne paraboliche a terrazzo 4) lampioni sbilenchi, battuti, tenuti su dai fili 5) schifezze varie (bottiglie di plastica, ecc..) che deturpano qualsiasi foto si voglia fare in Tunisia, dove abito. Negli anni ottanta non serviva cancellare, non c'erano, non in questo modo massivo; c'erano strade di terra battuta (pulite!) e polizia a cavallo, tutto molto fotografico, dittatore a parte Cambia il mondo, cambia anche il senso di certe "correzioni". |
user225138 | inviato il 10 Settembre 2021 ore 22:18
Se sto fotografando un edificio il mio scopo è focalizzare l'attenzione di chi guarda l'immagine sulle linee architettoniche dell'edificio stesso, per cui molti elementi (cavi, segnali stradali, persone) sono un impedimento alla chiarezza dell'immagine. Ben vengano gli strumenti che non mi obblighino a ore di postproduzione manuale. |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 23:10
Ragazzi ma il punto ovviamente non è post produzione si o post produzione no, la post produzione fa parte del percorso fotografico, è essenziale e ben venga. Il problema è quando questa diventa talmente facile che non ci fa pensare a quello che facciamo. Cambiare il cielo con un click senza preoccuparsi da dove arriva la luce è un errore enorme. No, in fotografia non conta solo il risultato, contano molti elementi, se prendo un orso Bruno albino e lo piazzo in una foresta dove non deve esserci, facendo credere a tutti che sia un avvistamento incredibile, sto barando e il fatto che la foto sia piacevole non vale nulla. Il come si fanno le cose ha sempre contato e spero che in una società sana conti sempre, se sostituisco un cielo con un tramonto e faccio credere a tutti che sono stato lì ad aspettare che il cielo si incendiasse sono un uomo piccolo. |
| inviato il 10 Settembre 2021 ore 23:42
Per me il punto è proprio questo. Qualsiasi software di pp permette ormai di sostituire il cielo, di far diventare giorno la notte o viceversa, di eliminare cavi, alberi, introdurre ufo, eliminare imperfezioni della pelle ecc. ecc. Poi c'è chi come Skylum nella sua pubblicità esalta la possibilità di cambiare cielo o sfondo per poter vendere, altre case produttrici di software esaltano altre caratteristiche per raggiungere il medesimo scopo.....alla fine sta all'utente finale decidere cosa usare e come usarlo. Per come vivo io la pp ben vengano software che mi permettono di fare cose con un solo click a scapito di altri programmi che richiedono magari 3-4 passaggi per ottenere lo stesso risultato. |
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