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C'è una differenza concettuale tra IMMAGINI e FOTOGRAFIE. Se ciò che sta a cuore è la realizzazione di belle immagini (composizione, prospettive, ombre, colori... soggetti) non avrà alcuna importanza lo sviluppo tecnologico della fotografia. In fondo le macchine e le lenti sono solo strumenti per ottenere ciò che vogliamo realizzare. E nessun algoritmo potrà mai sostituire la fantasia.
“ Come in tutto, anche in campo fotografico, la tecnologia pian piano sostituirà ogni intervento umano (controlli manuali) e fisico (lenti) a favore di un semplice calcolo elettronico…. La fotografia ha retto al passaggio tra pellicola è digitale ma difficilmente resisterà ad un cambiamento simile. „
Allora non si avranno più fotografie ma banalmente immagini.Tutte concettualmente uguali a se stesse. E non c'è certo bisogno di attendere la maturazione di questo tipo di tecnologia. Basta vedere i filtri applicati sistematicamente alle foto condivise sui social : rossi radioattivi, cieli disneyani , ombre eliminate da HDR, visi piallati come bambole cinesi ecc...
@Salt Se la vedi così allora non dovresti più scattare foto ma provare... non so... la pittura! La fantasia non è sopravvalutata, ci sono almeno 100 modi per fotografare la stesaa cosa! E naturalmente non penso di dirlo come se fossi capace di grandi prodezze...
I volti delle persone sono 8 miliardi!!! La tipologia di scatto sarà sempre un ritratto, ma le facce sono tutte diverse.. (tanto per dirne una)
Ogni immagine può essere un'interpretazione della realtà e alla fine quel che conta è se piaccia o no. Se ti piace, lo dici, lo manifesti... ti ispiri. Se non ti piace non la guardi.
se prendi un qualsiasi disegno che raffiguri un animale sconosciuto, questo sara' composto da un collage di parti di animali esistenti e gia' visti dal disegnatore.
Un disegnatore "impara" a disegnare come un fotografo "impara a fotografare". Cio' che impara diventa bagaglio personale. Ed e' possibile ritrovarlo in qualche modo in ogni sua opera prodotta.
Fotografare in 100 modi una capocchia di spillo non e' indice di fantasia. E' forse indice di meticolosita' o di follia . la fantasia e' altro.
user1856
inviato il 02 Settembre 2021 ore 19:47
“ Si stacca dalla realta' per descrivere una situazione impossibile, ma che per noi ha un senso. „
Quel giorno una voce mi ha detto di liberare il Kraken...
Credo che possa essere uno strumento che senza esagerare.. aiuti a correggere difetti di ottiche o a ricostruire quello che si vede. Il grosso lavoro di post che faccio è per avvicinare la foto a quello che credo di aver visto.. Superando i limiti della mia attrezzatura.
c'è gigapixel da molto tempo per questo. i risultati sono strabilianti. Infatti non serve una macchina superpixelata, ...stavo pensando a prendermi una Nikon D2h da 4mpx per tirare fuori foto da 50mpx senza perdita
“ E nessun algoritmo potrà mai sostituire la fantasia. „
Prova qualche software di grafica frattale come Mandelbulb 3D e dovrai ricrederti.
Ma il punto è che nessuna tecnica, strumento o filosofia di lavoro è mai morta nel corso della storia, quindi non morirà nemmeno la classica fotografia documentaristica, dove per "documentaristica" intendo anche la semplice Polaroid di una scena completamente artefatta in pre-produzione, dove la menzogna, se c'è, sta prima dello scatto. Se quello che il fotografo vuole è la pura e semplice visione di ciò che il supporto di registrazione ha percepito, basterà farne una "bandiera" della propria filosofia operativa e la cosa continuerà ad avere un seguito, così come avrà un seguito l'immagine completamente artefatta in post; a patto che, in entrambi i casi, si abbia qualcosa da dire e la capacità per dirlo meglio di come farebbe la massa.
“ C'è una differenza concettuale tra IMMAGINI e FOTOGRAFIE. Se ciò che sta a cuore è la realizzazione di belle immagini (composizione, prospettive, ombre, colori... soggetti) non avrà alcuna importanza lo sviluppo tecnologico della fotografia. In fondo le macchine e le lenti sono solo strumenti per ottenere ciò che vogliamo realizzare. E nessun algoritmo potrà mai sostituire la fantasia. „
ESATTO! Una fotografia non è una TAC! Sistemi esperti, elaborazioni di immagine in tempo reale, etc. etc. sicuramente la FOTOGRAFIA beneficiera' di molte tecnologie che provengono dal mondo dell'elaborazione delle IMMAGINI, settore medicale in primis (non a caso Olympus che da poco ha separato il ramo imaging, ha i suoi maggiori proventi dal settore medicale) ma MAI deciderà COSA il FOTOGRAFO in carne ed ossa vuole presentare e comunicare in una foto.
P.S Il “semplice” riconoscimento volti? Sapete quante volte mi sta sulle ball e interviene a sproposito. Se non sto facendo un ritratto stretto e non ho aperture esagerate, da' fastidio!
“ ma MAI deciderà COSA il FOTOGRAFO in carne ed ossa vuole presentare e comunicare in una foto. „
e questa e' una credenza comune , ma da sfatare.
Attingendo ad una base dati sufficientemente estesa l'Ai non solo puo' decidere meglio del fotografo cosa comunicare in una foto. MA PUO' anche decidere il COME comunicarlo.
Dimentichiamo spesso che il destinatario del messaggio e' importante almeno quanto il messaggio. La stessa fotografia viene percepita diversamente a seconda di chi e' il lettore.
Per fare un esempio corrente, un talebano leggera' una fotografia contenente i simboli americani in modo molto diverso da un europeo.
Mi e' capitato di offrire una lattina fresca di coca cola ad un afghano assetato. L'ha rifiutata sdegnosamente, in quanto simbolo del potere americano, preferendo semplice acqua di rubinetto.
p.s.
“ l'AI è una schifezza MrGreen „
Hai ragione, quello che sulle fotcamere e' pomposamente definito AI e' una schifezza perche' NON e' AI. E' un semplice servomeccanismo.
L'AI, per funzionare ha bisogno di ESPERIENZA.. Sta infatti copiando l'intelligenza umana... Non puo' (per il momento) separarsi dalla caratteristica fondamentale del suo modello: la nostra intelligenza, che e' frutto di esperienze passate. Sappiamo che il colore del fuoco e' caldo perche' abbiamo toccato il fuoco. Cio' che noi definiamo FANTASIA e' una ricombinazione di esperienze....accumulate nel tempo.. attimo per attimo.
Per me la fantasia è percorrere rotte nuove e quindi diverse dalle esperienze già vissute. Con i relativi rischi. Ovvio che ci sono tutte le sfumature di grigio, dalla fantasia sfrenata e alla variante ponderata per cui l'esperienza pregressa incide più o meno.
questi ingrandimenti non son vere elaborazioni sulla foto di partenza, ma immagini inventate. Dei patchwork che devon rassomigliare alle immagini di partenza. "come sapeva dei difetti della dentatura?" non li sapeva, ha tirato ad indovinare. Probabilmente la modella nemmeno li aveva. E' composite, sui modelli (durante il training) ha visto che mai una cosa è perfetta e nella libreria ha immagini di imperfezioni. La realtà pratica è che se ho una foto 84x84 e la tiro a 50mpx, questa non rappresenta la scena reale. ma se prendo l'elaborato da 50 mpx e lo scalo a 84x84 avrò la stessa identica immagine. provate, Questa è dare fantasi ad un pc. A seconda delle sue esperienze, darà risultati diversi (appena aggiornano i database cambian i risultati). Ho un'amica che ha preso un frame di un filmato full hd, tagliato e dato in pasto a remini (app che fa queste cose, app. cellulare. perchè gigapixel su un telefono richiede 4 giorni di lavoro, google questo lavoro lo fa sui cellulari, giusto per ricordare che ormai è il quotidiano, non un losco e buio futuro) un frame di lei ed una sua amica. il file di partenza era semi indefinito, ne è uscita una "foto". in compenso lei era diventata quasi un uomo stempiato, l'amica era divenuta strabica.. Cioè si è inventato qualcosa. e se quella la riscali all'originale e passi un po' di blur, ritorna identica all'originale. In pratica queste reti neurali fan questo solo che invece che partire da poche linee stilizzate, questi usan immagini di base molto più dettagliate e puntan sul risultato attendibile e non totalmente ricostruito da capo
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