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A ok, credo però che in tanti se avessero le possibilità economiche lo farebbero.
@PaoloMcmlx anche da quando esiste la televisione trasmettono immagini spazzatura e ancor peggio trasmetto solo quello che vogliono i potenti. Punto. E aggiungo basta non guardare
Emanuele, è vero, però considera che c'è qualcuno che, invece di comprare uno zoom di media qualità da 1000 euro, preferisce comprare carta e inchiostri per 2/3 anni. Questione di punti di vista. Tantissimi si svenano a cambiare inutilmente brand: "che dite vendo X e compro Y? Da poco c'è qualcuno che da Nikon FF vuole passare a Fuji. E poi da Nikon a Canon, da A7RII a A7 RIII o IV, magari guardando le sue foto solo a monitor (spesso anche questo non eccezionale) e non si accorgerà MAI delle differenze se non stampa. Quindi, la stampa non è solo una questione economica in un ambiente come il nostro. Sono priorità...
Dunque, cominciamo, dirò la mia: 1-con 1 o 2 bei monitor piatti a muro perché non avere a casa tutti gli Uffizzi ed il Prado? 2-dopo circa 30 anni di camera oscura (fino al 6x6) sono passato in maniera irreversibile al digitale, mi da tante più possibilità di controllo per stampe (si ho detto stampe) migliori, soprattutto in bianco e nero, ma anche a colori; io mi stampo tutte le foto “meritevoli” in formato 40x60 o 30x40, circa 15-20 l' anno, 3-la qualità che emerge dalle stampe è immensamente superiore al monitor, per esempio, secondo me, a monitor la differenza tra i vari formati (APSC, FF, FF+, MF) sono minime, in stampa sono … abissali, un motivo ci sarà, 4-anche se i Mc Donald, sono il futuro, spero che non scompaiano mai i ristoranti “buoni”, almeno per la mia campata, 5-dove arriva la massa, la qualità generale piomba in basso, ma chi lavorava bene prima lavora bene anche dopo, anche se il numero di tali personaggi cala paurosamente in percentuale, come numero assoluto rimane costante, se non aumenta, 6-fotografia significa scrivere con la luce e dove scrivi se non sulla carta (anche ai tempi delle diapositive le miglior finivano…. stampate), 7-la bellezza (capacità di comunicare sensazioni e sentimenti) di una stampa ben fatta dello dimensioni opportune è, per me, ancora ineguagliata (ancora di più se proviene da un negativo grande formato), 8-si, sono vecchio, non solo anagraficamente (ho 62 anni), ma negli anziani è riposta la saggezza dei popoli, la tecnologia spetta ai giovani (una volta erano i guerrieri che difendevano la società), ma la saggezza….dei nuovi tempi bisogna scegliere cosa tenere (ho tenuto il digitale) e non accettare tutto solo perché “è il futuro”, 9-alla fine mi pare che il numero di stampatori non sia proprio basso e comunque ben agguerriti.
Non so se si è capito da che parte sto!! Grazie della pazienza e buon pomeriggio a tutti.
Oddio Emanuele... ma è ovvio che basta non guardare, infatti è quello che faccio regolarmente. Il problema però è che ci sono miliardi di persone che sui social ci stanno non 24 ma bensì 25 ore al giorno... e a furia di guardar brutture si abitua a quelle al punto che una volta "mitridatizzato" a dovere non sarà più in grado di ricoscerlo, il bello... semmai gli dovesse capirare di incontrarlo è ovvio!
“ quello che conta è quello che si vede a monitor, la stampa ormai è solo un capriccio per pochi estimatori, tra qualche anno tutti tappezzeranno le stanze con monitor ultra piatti dove gireranno migliaia di foto, altro che stampa su carta. „
Giulia 88, queste parole sembrano uscite da un romanzo cyberpunk degli anni ottanta. Insomma è una profezia in circolazione da almeno cinquant'anni. E no, le cose non sono affatto andate così, la stampa non è mai stata viva e vegeta come ora. Oggi un nabbo come me può stampare a casa in qualità fine art. Oggi hai siti come Saal Digital che offrono stampe inimmaginabili. Quindi ok, leggiamo William Gibson ma senza preoccuparci.
Poi c'è un argomento insuperabile sulla necessità della stampa: le foto belle (o come diceva Mulas 'buone') quelle che finiscono in musei e gallerie, quindi le foto che hanno un importante valore di mercato , sono stampate. Le gallerie vendono stampe in edizione limitata o aperta. Non è come l'Ebook, occorre dare un corpo alla fotografia perché finiscono in collezioni.
“ Spendo sicuramente di più per la stampa che per l'attrezzatura... „
[Karletto]
Anch'io. La cosa per cui ho speso di più non è il corpo macchina o un qualche obiettivo, ma un bellissimo Eizo, ed è la spesa di cui sono più contento perché mi aiuta nella previsualizzazione della stampa. Quindi schermi sì, ma nel flusso che porta alla stampa.
user1856
inviato il 29 Agosto 2021 ore 15:39
“ In questa discussione vedo che siamo almeno in 5 o 6 a stampare „
5 o 6... in pratica stai dicendo che il mercato è in terapia intensiva...
“ quindi le foto che hanno un importante valore di mercato , sono stampate „
C'è la novità degli NFT che sta destabilizzando anche questo dogma... Oggi è ancora il prodotto materiale ad essere fondamentale. Con questa novità, se prende più piede, non ci scommetterei troppo che sia argomento "insuperabile"...
Cos, dai, non cercare di fare il furbo! 5/6 che stampano su 12/13 che discutono fino ad ora in questo post mi sembrano tanti; se facessi anche io il furbo dovrei ritenere con questi numeri che stampa il 40% dei fotoamatori!!!.....E la stampa sarebbe al sicuro per i prossimi 100 anni..
user1856
inviato il 29 Agosto 2021 ore 15:50
Claudio, 5 o 6 che stampano su 1720 visite alla discussione! E senza considerare che un titolo così attira proprio quelli che stampano...
Ora, considerando invece quanto dici, ovvero solo chi ha scritto, vuol dire che dal 99,9% dei fotoamatori che stampavano, si è passati in vent'anni a solo il 40%. Una catastrofe...
E te lo dice uno che su certi lavori offre SOLO stampe da 100cm sul lato corto...
Che ci sia chi va al Mc Donald, buon per lui! Io continuo a preferire un fiorentina fatta come si deve! Vedete voi, che godete della morte della stampa! Mi dispiace di tanto godimento e non ne comprendo il motivo, del godimento, non della morte della stampa! Io continuerò a stampare finchè mi darà piacere e finchè potrò, fossi l' ultimo fossile vivente a farlo, a meno che non vengano “cose nuove” che mi daranno più soddisfazione, ma al momento non ne vedo, non certo guardare le foto a monitor (dei miei viaggi mi monto slide show con colonna sonora che guardo al televisore, ma questo è un altro discorso).
“ C'è la novità degli NFT che sta destabilizzando anche questo dogma... Oggi è ancora il prodotto materiale ad essere fondamentale. Con questa novità, se prende più piede, non ci scommetterei troppo che sia argomento "insuperabile"... „
L'importante è capire che queste sono vecchie profezie e in tanti anni non si sono mai avverate. L'opera riprodotta su schermo ce l'ha chi non può permettersi la stampa.
Poi se anche si stampasse poco rispetto alla numerosità dell'esercito scattante, vuol dire che si è poche e pochi, ma buone e buoni
Personalmente mi sento onorato di stare in compagnia di Majoli
C'è un mercato che vive con la stampa di foto album impaginati da casa, file inviati al centro stampa ed album consegnato dal corriere a domicilio. Non sono stampe destinate alla parete ma sono stampe, le uniche che probabilmente i nipoti potranno vedere ancora tra 50 anni.
“ C'è un mercato che vive con la stampa di foto album impaginati da casa, file inviati al centro stampa ed album consegnato dal corriere a domicilio. Non sono stampe destinate alla parete ma sono stampe, le uniche che probabilmente i nipoti potranno vedere ancora tra 50 anni. „
Esatto... aggiungo che quella dei fotolibri la considero una buona modalità di fruizione. Avete presente quelle serate di proiezione di diapositive che si facevano una volta, col fotoamatore di turno che proponeva ad amici e parenti le sue ultime creazioni, per magari un'ora di seguito, con sfracellamento di gonadi delle povere vittime che non osavano sottrarsi? E poi la stessa cosa, in peggio, è diventata la serata di visione delle foto delle vacanze sul televisorone in salotto. In peggio perché col digitale si scatta di più, visto che tanto è gratis. Beh, secondo me mettere a disposizione un fotolibro, o regalarlo agli amici, è più rispettoso nei confronti se non altro dei loro gioielli di famiglia: se le foto piaceranno se le guarderanno e potranno rivedersele quando vorranno, e in caso contrario daranno una scorsa veloce giusto per educazione senza soffrire molto. In questo modo le vostre amicizie dureranno anche più a lungo, credo...
Occhio che non esiste solo l'Italia, Paese ormai veramente povero, siamo con le toppe al culo e spendiamo male i pochi soldi che abbiamo.
Ci sono altri Paesi con molto maggior benessere del nostro, sono più bravi di noi, ed a mio avviso oltretutto hanno le idee molto più chiare di noi, non bruciano i soldi e diffondono più benessere: lì la gente, con maggiori disponibilità, investe in fotografia stampata, il mercato delle stampe fotografiche è fiorente ancor oggi.
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