user142859 | inviato il 09 Agosto 2021 ore 19:32
Ciao, ho pensato di utilizzare un servizio in cloud per fare il backUp delle immagini migliori e del relativo RAW. Ad oggi si parla di circa 80giga di file. Tuttavia mi sono chiesto che garanzie offrono questi servizi in merito al persistenza dei dati? C'è scritto da qualche parte che un dato salvato nei loro spazio è sottoposto ad una ridondanza tale per cui è garantita l'integrità? Ho provato a leggere qualcosa per quanto riguardo Google One ma non ho trovato informazioni Credo non serva ricordare il caso dell'incendio nel data center di Strasburgo nel quale la quasi totalità dei servizi ospitati nell'infrastruttura di SGB2 è stata classificata come non recuperabile (backup compresi)[ne sa qualcosa chi mi ha venduto la cucina che si è trovato un pugno di mosche in mano] |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 21:24
certo se i backup li tengono nello stesso data center magari nella stanza accanto è normale perdere tutto. Io oltre alle copie mie su HD fisici carico su amazon drive, speriamo vada tutto bene |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 22:28
Nei cloud seri sul sito c'è scritto come perseguono la politica di HA e DR (High Availability e Disaster Recovery). Il minimo sono due centri dati (ma spesso sono molti di più) con ridondanza almeno doppia dei dati e dispersione geografica (almeno un centinaio di km fra un centro e l'altro). Se non c'è scritto niente e non ti fidi, semplicemente passa oltre. Comunque nessuno di essi garantisce i dati perché nessuna legge glielo impone (e giustamente) per questo tipo di dati: offrono un servizio "as is". Semplicemente, dopo essersi informati si può scegliere quale sia il migliore per le proprie tasche e ld esigenze di affidabilità e sicurezza. Ma alla fine l'ultima e migliore garanzia di tutte è indiscutibilmente la buona conservazione e manutenzione della propria copia locale dei dati. La copia cloud andrà così semplicemente a servire come DR della propria copia locale. Infatti in molti scelgono soluzioni di tipo "glacier", cioè dati in ghiaccera a cui accedere con un tot di costo a quantità (comunque non un salasso) o ogni tot volte massimo all'anno. Synology offre servizi di questo tipo, puoi darci un'occhiata (ridondanza, HA e serietà di alto livello, anche se costo più elevato). Ma non è che anche Amazon butti i dati nel disco Verbatim 5400 RPM da 3.5 pollici del Mediaworld chiuso nello stanzino a 40 gradi senza raffreddamento insomma, eh. |
user223923 | inviato il 09 Agosto 2021 ore 22:51
Io uso Tresorit e IceDrive |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 6:46
Che voi sappiate esistono dei centri che prendano fisicamente in carico i nostri preziosi dati versati su disco esterno? Non considero la cloud perché ci metterei forse mesi a fare l'upload (c'ho provato una volta, dopo giorni e giorni ero a poche decine di GB); né una cassetta di sicurezza in banca perché mi sembrerebbe decisamente troppo, cose alla Mission: Impossible... |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 8:22
“ Che voi sappiate esistono dei centri che prendano fisicamente in carico i nostri preziosi dati versati su disco esterno? „ Parenti o amici? “ Tuttavia mi sono chiesto che garanzie offrono questi servizi in merito al persistenza dei dati? „ Quoto Blackbird. I maggiori fornitori hanno certamente un'ottima ridondanza. Alcuni ti permettono di decidere dove conservare i dati. |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 8:34
Non penso. So che c'era un servizio a pagamento che teneva i tuoi dati in caso di controversie legali (fornitura di software ad aziende terze più grosse di te). Costava poco meno di uno stipendio (buono) all'anno. Se proprio non vuoi andare su cloud, - prendi 3 dischi da 4TB. - li riempi tutti con un mirror dei dati. - vai a trovare qualcuno della famiglia che abita distante da te. - lasci lì un disco. - continui a tenere aggiornati i due dischi in tuo possesso. - a intervalli regolari (un mese) ripeti la procedura parentale. Come vedi, i contro sono: - tenerti i dischi allineati a manazza - la visita parentale che ti porta via un giorno (e non solo a te) - gestire il disaster recovery, quindi trovare un disco nuovo quando uno dei tre viene meno (senza pensarci, al promo failure si deve gettare…) - gestire la noia che dopo un po' ti fa dire “ma chi me lo fa fare?” Ci sono software che il mirror te lo fanno in automatico, ma lo sbatti coi parenti resta. Alternativa, se lavori a sufficiente distanza da casa, è buono anche lasciarti il un cassetto in ufficio, se hai una scrivania in un luogo non accessible al pubblico. Il cloud ha di bello questo: non devi pensarci, ci pensano loro. E, a guardare bene, il costo è commensurabile a quello del backup a mano, forse meno se consideri il valore del tuo tempo, i costi dei dischi e lo sbatti dell'avanti e indietro col disco. |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 9:07
“ E, a guardare bene, il costo è commensurabile a quello del backup a mano, forse meno se consideri il valore del tuo tempo, i costi dei dischi e lo sbatti dell'avanti e indietro col disco. „ Decisamente... sono servizi che si pagano, ma che - nell'ottica di quello che ci propugnamo di fare - si ripagano anche bene! |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 10:35
Io uso il "sistema Leopizzo" da anni, solo che invece dei parenti, faccio riferimento ad un vecchio amico. Ci si vede, si fanno quattro chiacchiere, e ci si scambia il disco con tutte le foto (e il resto dei backup, per esempio le Virtual Machines di lavoro). Nel mio caso sdi tratta di due HD da 10 TB ed una coppia di HD da 4 TB. (gli HD da 10 TB COSTANO!!) |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 12:43
L'unico problema del cloud e' che la rete fa hahare al di fuori delle grandi citta' e alcuni piccoli centri, oppure hanno costi proibitivi. Un 100 mb/s simmetrico decente viene a costare come un macmini tutti i mesi. I 100 mb che ci raccontano a casa non sono neanche la pallida brutta copia di quelli veri, e, finche' siamo cosi', ci tocca tenerci i dischi da 4 tb. Personalmente negli anni passati ero contrario al cloud, ma mi sono ricreduto, facendo la somma dei costi nascosti dietro il "fai da te" e vedendo che la situazione a livello di sicurezza e' migliorata molto (da parte del server, i nostri pc sono ancora dei gruviera e dei data miner...) |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 13:24
Credo che nessun fornitore di cloud o servizi simili garantisca la conservazione dei dati, per lo stesso motivo per cui ai tempi dell'analogico i produttore di pellicole garantivano il prodotto solo nel senso che avrebbero sostituito eventuali rullini difettosi, ma non si assumevano nessuna responsabilità rispetto ai danni conseguenti l'uso di una pellicola difettosa. Per ovvi motivi: se un professionista andava in capo al mondo a fare foto e i rullini non si potevano sviluppare avrebbero dovuto ripagarlo di tutte le spese, mancati guadagni eccetera eccetera. Idem per i servizi cloud: se ci metto i file del mio lavoro di un anno e poi i dati si perdono? Difficile che succeda ma non impossibile, e in quei caso le richieste di danni sarebbero esorbitanti. Morale della favola: il cloud può andar bene per rafforzare il sistema di backup, ma non mi affiderei mai solo a quello. Inoltre c'è da ricordare quel che dice Attivissimo: guardate che "cloud" significa "i tuoi dati nel computer di qualcun altro". Finché parliamo di foto delle vacanze va bene tutto, ma se fossi un giornalista alle prese con informazioni davvero scottanti l'ultima cosa che farei sarebbe usare il cloud per avere copie di backup. Un'alternativa potrebbe essere (ma non so quanto funzionale e sicura) quella di usare lo spazio disco del proprio sito per tenerci il backup dei dati, non credo costi più di qualche decina di euro all'anno. Ma anche di questo sistema non mi fiderei certo al 100%. |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 13:34
“ non mi affiderei mai solo a quello „ Corretto. Riguardo la sicurezza, ormai non mi affiderei a nulla che non preveda autenticazione a due fattori: ad esempio, Amazon ce l'ha e Google pure (parlo dei due Cloud che utilizzo), nonché pure il mio NAS. Quindi in teoria sono in una botte di ferro, a meno di grossissime dabbenaggini mie... ho disattivato pure ssh e altre cose, pericolose da aprire non solo verso l'esterno ma anche verso l'interno della propria rete. Accedo solo tramite gli strumenti ufficiali del produttore o i protocolli base previsti per l'interazione con le macchine in rete. Lo spazio sito mio di Altervista, facendo un esempio, non ha la 2FA: non ci metterei quindi mai nulla di così importante. |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 13:52
“ I 100 mb che ci raccontano a casa non sono neanche la pallida brutta copia di quelli veri, e, finche' siamo cosi', ci tocca tenerci i dischi da 4 tb. „ Infatti. |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 13:55
Dove c'è la fibra quella vera (non misto rame) le velocità sono rispettate. Spero che il piano di investimento sulla fibra vada spedito e copri quasi tutto il territorio italiano |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 14:43
D'accordo che il cloud non debba essere l'unico backup. Io ho una fibra mista e a trasferire circa 800 Gb avrò impiegato una sessantina di ore se ben ricordo. Noioso ma non impossibile. Il backup sul cloud ma anche quello in locale li avvio manualmente. Non voglio rischiare di beccarmi un ransomware e magari propagarlo nei backup. |
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