| inviato il 09 Agosto 2021 ore 10:33
Intanto ti do il benvenuta, per i consigli non saprei dartene non sono un esperto. |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 11:46
“ Sviluppo e stampa in casa non ho posto e tempo. „
Allora fai bene ad usare il digitale. Ma magari altri possono avere spazio e tempo... Lo spazio è difficile da creare se non ce l'hai. Il tempo, volendo, si trova.
“ L'ultimo rullino sviluppo e stampa mi è costato 32€ (esclusa la spesa del rullino che per fortuna era un regalo "scaduto"). „
Un vero furto con scasso... Aggiungendo qualcosina a quella cifra si acquista un kit Tetenal C41 e di rullini ne sviluppi 15.
“ Anche se ad onor del vero ciò che affascina e appaga maggiormente è il momento delle scatto e l'uso stesso di una macchina analogica, per lo stesso principio con un po' di volontà si può adottare il medesimo approccio anche in digitale, tanto non credo che ci si possa mettere a discutere sul risultato finale (ampliamente replicabile/simulabile). „
Ecco spiegate le tue considerazioni... Se trovi appagante solo il momento dello scatto, basta prendere qualunque reflex digitale, disattivare il display, metterla in modalità M, mettere ISO fissi e non toccarli più, togliere l'autofocus e metterci dentro una scheda da 512 MB o meglio ancora da 256 MB. Sarà come avere una analogica. Lo so, è un'esagerazione, ma se il piacere della pellicola sta solo nell'uso di una macchina analogica, mi sa che la vediamo diversamente. Rispetto il tuo punto di vista ma per me il bello dell'analogico viene dopo, in camera oscura. |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 12:04
Concordo, infatti mentre in digitale si può bypassare la post produzione affidandosi ai JPEG nell'analogico per avere un'esperienza completa la fase di sviluppo e stampa è fondamentale, a meno appunto di affidarsi a laboratori i cui risultati possono essere deludenti oppure no. Conscio di non aver la possibilità di fare lo step successivo ho abbandonato l'analogico, con cui ho iniziato in piena era digitale nel 2007 e ho abbandonato solo nel 2013. |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 15:15
fermo restando di trovare il laboratorio che ti sviluppa le foto in maniera decente (le diapositive che avevo mandato a fare sviluppare presso un lab esterno, alla fine presentavano imperfezioni e/o pelucchi) io sicuramente andrei per altre reflex.
direi una bella Contax 139 Quartz o l'Olympus OM che hai citato tu.
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| inviato il 09 Agosto 2021 ore 16:21
L'analogico ha una sua giustificazione se poi lo sviluppo del rullino e le stampe le fai da te. Viceversa se fai sviluppare il rullino da un laboratorio e passi la pellicola nello scanner per ottenere un file digitale, tanto vale scattare direttamente in digitale almeno risparmi le spese per comprare la pellicola e farla sviluppare. In sintesi secondo me o si fa tutto in analogico, sviluppo e stampa, oppure conviene non fare niente.
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| inviato il 09 Agosto 2021 ore 16:32
infatti io le diapo le guardavo col proiettore |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 16:35
E per le stampe da diapositiva si faceva in cibacrome |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 17:36
Olympus OM-1:
-Compattezza (per una Reflex 35mm)
-Robustezza (era il modello di punta)
-Prezzo abbordabile sia del corpo che delle ottiche (queste ultime di qualità davvero elevata)
-Razionalità dei controlli |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 17:50
Dico la mia :
delle tre prenderei la Minolta SRT101 ma solo dopo aver verificato che l'esposimetro funzioni (molte ce l'hanno guasto)
La OM20 no... è solo una lontana parente delle gloriose OM1 e OM2
E neanche la Canon AE1... hanno problemi all'otturatore/mirror box...
La Praktica hanno un vantaggio : in genere funzionano.
A volte si possono trovare macchine con la spaziatura tra i fotogrammi incerta... ma le MTL3 e MTL5 di solito funzionano bene... e se così non fosse con quattro soldi ne prendi un'altra. |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 18:18
La butto lì...
Fotografia istantanea? |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 18:33
Le ottiche praktica purtroppo non sono molto diffuse e anche l'attacco non è compatibile con altri tipi di attacco. |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 18:45
La praktica mtl3 è a vite come la mtl5b. L ho avuta. Il problema semmai sono gli obiettivi marchiati prakticar. Si guastano a livello del diaframma. Erano piu' curati i czj, meyer e in ultimo pentacon sempre a vite. |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 19:26
L'attacco delle Praktica MTL è quello a vite M42, lo stesso delle prime Pentax e delle Zenit; c'è una miriade di ottiche con quell'attacco: Pentacon, russe, Carl Zeiss Jena, Pentax... |
| inviato il 09 Agosto 2021 ore 20:29
C'è da aprire una parentesi su cosa vuoi farci,se hai la possibilità almeno all'inizio di poterti appoggiare a un laboratorio che lavori decentementese;in secondo luogo se pensi come sarebbe logico in un secondo tempo di ampliare il parco ottiche devi valutare cosa si trova nel mercato dell'usato.
Fosse per me dal punto di vista affettivo ti direi minolta SRT101 avendo usato per una quindicina di anni una SRT303 ed ho ancora soffietto e due ottiche macro adattate poi ad altro,però in tutta onestà devo ammettere che ti ritroveresti in un vicolo cieco.
Anche le altre due opzioni comportano chi più chi meno comportano le stesse problematiche;potrei suggerirti una Yashica fx3 o altro solla quale puoi montarci tanto le ottiche sue che tutte le ottiche zeeiss contax/yashica sicuramente più costose ma che tramite adattatori facilmente reperibili puoi montare anche su corpi maccina di altri march.
Discorso analogo per Nikon con corpi macchina un po' piu costosi ma ottiche un po' meno care.
Il problema maggiore come detto all'inizio per chi oggi inizia con l'analogico è il costo rullini-sviluppo-stampa oppure laboratori per sviluppo-diapositive.
Confesso che fa sempre piacere sentire di qualcuno che parte dal'abc della fotografia,inbocca al lupo... |
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