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Rimozione elementi di disturbo dalle foto (Camera RAW & Photoshop)


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avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 11:14

Col terzo si perde tutta l'epicità della foto.


Ecco questo è il caso in cui "la realtà" era (forse) un'altra ed è stata sfruttata quella foto per rappresentare invece un fatto sotto diversa luce. Dico forse perché alla fine è rimasto il dubbio di chi ha passato a chi la borraccia, senza escludere che la posizione di quel terzo soggetto avrebbe magari potuto chiarire l'effettiva dinamica dello scambio.

Ma da ciò a dover cassare inesorabilmente ritagli, cancellature di particolari insignificanti dal contenuto principale della foto, e solo per rappresentare il soggetto principale senza disturbi visivi, quindi più efficacemente, ce ne passa

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 11:28

la realtà non è la foto e la foto non è la realtà, questo mi pare abbastanza ovvio; l'autore attraverso il crop, ma anche la semplice inquadratura, decide cosa far stare dentro la scena e cosa no, fa una scelta ponderata di cosa rappresentare e come farlo e quindi anche di che significato dargli.
Un po' diverso è il discorso del clone. Nell'esempio di copertina mi pare che sia assolutamente controproducente, perché astrae una persona dal contesto reale che è ben più interessante della situazione reale, come se il soggetto fosse il bambino in controluce e non la situazione di mare, rumori, odori che la versione non clonata fa riecheggiare. Ma il soggetto non è il bambino, perché è un soggetto estremamente debole e banale, privo di complessità di lettura.
Clonare vuol dire in genere impoverire l'immagine. Ovvio che se io faccio la foto a una bella ragazza il soggetto è quello e quello si deve vedere, per cui la cartaccia dal prato la tolgo, perché dà fastidio senza aggiungere nulla; lo stesso dicasi se fotografo un matrimonio, il soggetto sono gli sposi e se spunta da un lato la mano del cameriere la cancello. Ma quando il soggetto è la bella ragazza di prima, chiamiamola Maria, fino a che punto posso sopprimere la realtà concreta di Maria e sostituirlo con un idealtipo generico di Bellezza? Maria ha delle microrughe intorno agli occhi, ha la pelle leggermente grassa, ha un neo sul mento, ha una ciocca di capelli che le scende sulla fronte. Se fotografo Maria almeno una parte di questi "difetti" devo lasciarla; se invece sto rappresentando un'immagine di bellezza generica, non Maria, allora piallo tutto, separazione di frequenze e Maria sparisce per far posto a un'icona di bellezza. Ma magari quelle microrughe ci raccontavano qualcosa di Maria, della sua inclinazione a sorridere, mentre il volto piallato, con le proporzioni stiracchiate e sistemate non ci racconta più niente di lei. Maria viene trasformata nell'ennesima strafi.a omologata e sparisce.

avatarjunior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 11:55

Marco Palomar

+ 1

avatarjunior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 13:04

Beh Marco non so.
E se Maria nel giorno del suo matrimonio ha due bei brufoli in viso dovuti ai bagordi con le sue amiche nella settimana precedente all'appuntamento sull'altare? Cosa fai li lasci perchè ti raccontano qualcosa di lei?
O se ha un neo che lei ritiene antiestetico e vorrebbe che almeno quel giorno non apparisse nelle sue foto?
Se sei un professionista e il cliente l'ha espressamente richiesto la vedo dura lasciarlo.
Stiamo attenti a interpretare le cose come noi vorremmo con quello che poi appunto non coincide con la visione degli altri.
Naturalmente opinione personale
Ciao


avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 13:21

certo fai un caso un po' limite, la volontà del cliente si rispetta, ma fare apparire una dea chi non lo è non credo che ne aiuti l'autostima o l'immagine. Ci sono poi modi e modi di cancellare i difetti, si possono attenuare, si può togliere il brufolo occasionale, si possono fondere due foto per avere la migliore espressione di tutti, ma è difficile sostenere che si possano stravolgere i lineamenti di una persona senza conseguenze.

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 13:40

due bei brufoli in viso dovuti hai bagordi con le sue amiche nella settimana precedente all'appuntamento sull'altare


Ecco, appunto.
Per quanto banale, pienamente indicativo del motivo del ritocco.
La citata Maria, nella sua quotidianità, non ha quei brufoli: erano pertanto in contrasto con la "normalità" del suo volto.
E quindi perché rovinarle un ricordo eccezionale quale la foto del matrimonio perché, seppure quei due brufoli (al cui nascondimento aveva magari già provveduto un trucco forse mal riuscito) rappresentavano una suo "malessere fisico reale" ma transitorio, anche in quel giorno, per altrettanta ragione, erano "estranei" alla sua normalità, ma specialmente erano di nessun valore aggiunto a quella foto di uno speciale momento della sua vita. Mica doveva quella foto documentare il suo stato di salute, bensì il ricordo di una straordinaria cerimonia che la vedeva co-protagonista.
Perché una foto, oltre ad essere un ricordo, prima di tutto deve offrire a chi la osserva il suo vero significato e atmosfera della situazione ripresa, nel qual caso il matrimonio.

Diverso sarebbe, non me voglia Maria (povera vittima) se al suo naso adunco dovessi sostituire un bel nasino o di fronte ad una incipiente calvizie le dovessi fornire una chioma leonina.

avatarjunior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 13:57

E' piacevole discorrere senza alzare i toni. Grazie
Marco non pensare che non capisca il tuo ragionamento, anzi per certi versi è assolutamente condivisibile.
Ma pensa un po' ai miliardi di euro che vanno in chirurgia estetica, in creme, lozioni e altre varie diavolerie.
Forse non sarebbero giunte anche a noi le leggende di Poppea e Cleopatra che facevano giornalmente il bagno nel latte d'asina.MrGreen
Perchè pensare che la fotografia debba restarne, per certi aspetti, fuori?

user225138
avatar
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 14:40

Togliere un oggetto da un'immagine quando è circondato da uno sfondo uniforme è facile, non solo con i software Adobe ma praticamente con qualsiasi buon image editor. Devo però ammettere che PS consente una maggiore possibilità di intervento e di parametrizzazione dello strumento.

Il problema arriva quando alle spalle dell'elemento che vogliamo eliminare ce ne sono altri, che vanno "ricostruiti". A me capita spesso, perché fotografo architetture e paesaggi urbani, dove ci sono miriadi di elementi che preferisco eliminare (cartelli, segnali stradali, etc.). Di solito agisco manualmente, pixel per per pixel, "ridisegnando" gli elementi che le funzionalità di PS & Co. piallano senza pietà.

avatarjunior
inviato il 20 Dicembre 2021 ore 23:09

....riesco soltanto ora a leggere i vostri commenti, vi ringrazio intanto sia per le parole di apprezzamento (per il video) sia per il valore aggiunto che avete dato al thread nel suo complesso, ne è emersa una discussione particolarmente interessante, tra l'altro su una tematica sulla quale mi sono spesso interrogato.

Provo a questo punto a fornire qualche elemento "sul perché" io abbia rimosso le persone sullo sfondo, così da condividere un ulteriore punto di vista sulla questione "ritocco/non ritocco": la sensazione che mi ha portato a scattare quella foto è stato il senso di pace infuso da un bambino solo di fronte al mare, un bambino che in quel momento - con il sole oramai pronto ad "inabissarsi" - non ha sentito il bisogno di altro se non di poter lanciare ancora un po' di sabbia, in quel momento era come se ci fossero soltanto lui ed il mare, senza curarsi di null'altro.

E qui arriviamo al punto: per la mia personalissima opinione ho trovato (e trovo) estremamente utile ritoccare una foto "nella misura in cui quello specifico intervento può risultare utile al nostro racconto "...in questo caso il senso di pace che ho provato a ricreare avrebbe inevitabilmente risentito - una volta confinato in un'immagine - della presenza di ulteriori punti d'attenzione (come le varie persone sullo sfondo), ed è per questo motivo che ho ritenuto opportuno toglierli, considerandoli appunto come degli "elementi di disturbo" sul messaggio finale.

Ho parlato appositamente di "racconto" perché in tutte le nostre storie (non solo quelle raffigurate ma anche in quelle raccontate a voce ) ci ritroviamo inevitabilmente ad omettere dei dettagli: se volessi ad esempio raccontare una splendida domenica al ristorante ad un amico, potrei anche non voler menzionare il fatto che di aver rovesciato un bicchiere di vino sulla tovaglia...in tal caso non starei "falsificando la realtà", la starei semplicemente "raccontando per come avrei piacere di ricordarla"...

Certo, il confine fra realtà e finzione (i.e. pelle ultra levigata, occhi iper-saturi, ecc...) a volte può essere tanto sottile quanto soggettivo, sfido però chiunque nel voler (ri)sfogliare una propria foto di matrimonio ed essere soddisfatto nel ritrovarsi un bel primo piano di sé stessi "sorridenti con i broccoletti in mezzo ai denti": sarebbe sicuramente un'immagine più autentica (e magari anche "iconica") ma inquinerebbe sicuramente il ricordo di un momento di allegria in un giorno di festa. ;-)






avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2021 ore 7:49

Ma il soggetto non è il bambino, perché è un soggetto estremamente debole e banale, privo di complessità di lettura.


Ora il fotografo ci ha spiegato quale è il messaggio che intende trasmettere con quella foto nella sua veste finale, che evidenzia il solo bambino, chiaramente soggetto principale e non "soggetto estremamente debole e banale, privo di complessità di lettura"
Perché l'unico elemento importante di quella posa è la percezione (e quindi descrizione) dell'emozione del soggetto di fronte a quella situazione ambientale, il mare, che in lui genera gioia e godimento del momento magico che lo coinvolge.
Pertanto avere estrapolato da una foto generica "un racconto" più puntuale di quello stato emozionale, è soltanto aver abbellito l'immagine, non averla mistificata con l'operazione di “ripulitura” effettuata. D'altronde la post-produzione a cosa serve e, specialmente, quali azioni possono stravolgere il contenuto di una foto, e quali no?
Magari senza escludere che in quella circostanza il fotografo non disponeva di un'ottica appropriata per isolare il bambino dal resto della scena ma, per non perdere l'occasione, ha comunque scattato la foto con quanto disponeva.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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