RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Consiglio pellicole 35mm


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Consiglio pellicole 35mm





avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 20:22

Purtroppo non saprei, io non frequentavo granchè i minilab, facevo molte diapositive in quegli anni. Dagli anni '80 avevo cominciato a utilizzare le Agfachrome 50 S che sviluppavo con il Kit 41, non compatibile con E6, ma col grande pregio di poter effettuare a temperature più "umane" , dai 20 ai 24 gradi: era concepito in 5 bagni più quello che veniva dfinito un bagno di inversione effettuato tirando fuori la pellicola con la spirale e esponendola alla luce di una lampada da 500 Watt. Per fare questo dovetti mettere da parte la tank Paterson che aveva (ricordate?) le spirali più opache che poi diventavano decisamente opache a furia di usarle. E le mie erano state parecchio usate. Erano molto belle: ricordate il sistema di caricamento con le "sferette"? A mio avviso era il sistema più comodo. Per le dia dovetti passare alle tank Jobo che avevano le spirali trasparenti e fatte per essere esposte alla luce della lampada. Però, sicuramente lo ricordate le Jobo avevano due spuntoni che sporgevano e mi facevano temere che la pellicola si potesse graffiare toccandoli. La durata del processo era di circa due ore a 20 gradi. facevo diapositive e raramente sviluppo di bianconero verso gli anni '90. Forse per questo mi sono un po' perso i minilab dal 20 minuti

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 20:31

I minilab che ti restituivano ke foto in 20-30 minuti risalgono alla seconda metà degli anni '80.
Le foto, in formato 10x15 e 13x18 erano di buona qualità, ;io le ho ancora tutte e sono perfette nei colori, i negativi invece in alcuni casi hanno avuto degli slittamenti.di colore (non se dovuti al solo trattamento poco professionale) ma con un semplice click su "colore automatico" (o fu zione simile su altri software) dopo la scansione il file è pressoché perfetto.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 21:01

Ho integrato quello che avevo detto prima: non ho esperienza come te di minilab. Ho sempre avuto difficoltà a non seguire tutto il processo e farmi fare il lavoro da altri, lo sai, specie un lavoro così rapido e, immagino, ma non so, non troppo accurato. Poi i formati 10X15 e anche 13X18 non sarebbero stati per me. In bianconero il minimo era il classico 18X24, a volte il 24X30 (però troppo quadrato) e poi il 30X40. Utilizzavo le dia quando non avevo voglia più di mettere in mezzo la camera oscura; dopo un po' di anni un po' ti stufi, soprattutto di mettere tutto a posto, quando non hai una c.o. fissa. Le dia a volte le stampavo con Cibachrome/Ilfochrome. Sulla scansione sai che non ho avuto grandi risultati: ne ho fatte, ma soprattutto per foto particolari in cui non era necessario raggiungere una notevole nitidezza: qui su Juza, per esempio, ho foto di macro di fiori fatte con molto sfuocato quasi 20 anni fa e per le quali, appunto, non avevo bisogno di grande definizione, ma, anzi, i colori impastati e confluenti mi piacevano. Ma probabilmente il mio limite, come quello di tantissimi, era anche legato allo scanner :se si ha a disposizione uno scanner Hasselblad come te, se non sbaglio, o i famigerati scanner a tamburo (che onestamente non saprei proprio dalle mie parte chi li abbia, ma vedo che in varie parti d'Italia sono molto difficili da reperire, una specie di araba fenice) e forse anche dei software più raffinati, i risultati sono diversi. Forse anche il mio Epson dovrebbe avere un intensificaatore automatico del colore, ma sono sempre sospettoso di questi sistemi automatici e poco controllabili. Preferisco usare Photoshop per aggiustare il file secondo i miei gusti e magari anche solo in parti specifiche del fotogramma. Però a questo punto, lo sai, l'ho detto spesso, io preferisco usare direttamente il digitale ( a parte anche i costi di un Hasselblad) e fare regolazioni ponderate, ma è qualcosa che riguarda me e altri potrebbero pensarla diversamente. Ognuno ha i suoi metodi. Ma quindi, a parte che usavi i minilab, tu, Diebu, non hai detto se stampavi e cosa stampavi...così, per curiosità

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 21:36

Io usavo i minilab da ragazzo/ino a fine anni 80 e 90 da per le foto con gli amici ecc. Ma usavo anche le diapositive. Avevo già un po' di interesse per la fotografia (trasmessa da mio papà cone pure le attrezzature a disposizione) ma purtroppo nella nuova casa dove ci eravamo trasferiti, mio papà non aveva allestito più la camera oscura permanente come nella precedente (all'epoca ero troppo piccolo per nutrire interesse) quindi non ho fatto esperienza di camera oscura. La mia passione vera per la fotografia è poi esplosa a fine anni '90 ma fino a 7 - 8 anni fa facevo solo colore con diapositive (prima proiettandole poi anche io nella nuova casa ho dovuto smettere per questioni di spazio) e facebfole stampare su Cibachrome/Ilfochrome poi man mano il mio interesse si è spostato sempre più verso il B&N ma purtroppo, sempre per questioni di spazio, senza poter fare da me.
L'acquisto dello scanner è arrivato a seguito della scomparsa del Cibachrome/Ilfochrome per cui per stampare le diapositive era necessario farne la scansione (già la facevo con un Epson piano ma ebbi l'occasione di acquistare un Hasselblad usato a un ottimo prezzo).

user140392
avatar
inviato il 02 Agosto 2021 ore 21:41

citando Paolo, le ragioni per cui mi sento di consigliare di buttarsi sono due:
la prima è affettiva: mio padre fotografava, sviluppava e stampava da sé e usare la pellicola è un modo per continuare un'attività di famiglia che mi ha da sempre affascinato e dato emozioni
la seconda è tecnica: mi piace maneggiare una macchina fotografica meccanica e senza esposimetro e stimare ad occhio la luce.
la terza è estetica: il bianco e nero analogico ai miei occhi è più raffinato di quello digitale, sia quando lo si vuole fare sporco sia quando lo si vuole fare perfettino e questa differenza la noto nonostante la scansione.
E mi auguro che Alesrog possa vol tempo vivere esperienze e sviluppare le sue sensazioni allo stesso modo attraverso un mezzo espressivo in piu a sua disposizione

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 22:20

Diebu, scusami, pensavo che tu sviluppassi e stampassi il bianconero: quindi non hai mai provato? Anche solo per una sfida? Per provare? Ma sviluppavi le dia da te? In fondo non è tanto complicato. Io ho provato anche a stampare da me il Cibachrome/Ilfochrome con liquidi, filtri per l'ingranditore e drum (che ho ancora)ma in modo saltuario: a parte i costi, c'era poca possibilità di intervenire sul risultato e, quando una stampa non veniva bene, avevi buttato una bella cifra! E poi, una volta fatta la scansione non hai mai provato a stampare qualche foto? Le ottimizzi con quale programma? Come mai, a questo punto, non usare direttamente il digitale? Scusa le tante domande, forse sono indiscreto,ma il mondo è così vario e io sono sempre curioso di sapere come procedono gli altri e la tua storia non è proprio quella di un percorso classico...

Alessandro: spesso le storie di passione fotografica provengono dal padre: il mio amava la fotografia. Se ne è andato 5 anni fa regalandomi la sua Zeiss Ikon 6X9 e la più recente Canon AT1 .Sapeva ovviamente della mia passione per le reflex e volle darmi qualche anno fa le sue macchine fotografiche; così la AT1 ora è insieme alle sorelle AE1 e A1 e alle mie precedenti Canon Ftb sia prima serie che seconda serie. Purtroppo non era mai riuscito ad allestirsi una sua camera oscura e quando io ho cominciato mi chiedeva ogni tanto di fargli un suo ingrandimento: io ne ero felice. Spesso perdevo più tempo a perfezionare una sua stampa che una mia, solo per vederlo contento. Mah, avrei voluto fare di più...c'è sempre qualcosa che avremmo voluto fare e non abbiamo fatto! Quindi capisco bene la tua prima ragione.
Sulla seconda ragione non so: amo le reflex meccaniche e i loro miglioramenti acquisiti. Ancora oggi mi incanta il rumore delle Nikon FM: l'ho avuta dopo la Canon FTb, mi fu rubata con grandissimo dolore e l'ho ricomprata un 10/12 anni fa uguale. E ho una splendida FE nera, bellissima, ma ho anche la stupenda FM2 prima serie dell'82, quella con le tendine a nido d'ape in titanio. E poi la Nikon F e la F2A. Sulla mancanza dell'esposimetro ho qualche perplessità: certo, può affascinare stimare ad occhio la luce, però proprio perchè anche io amo la tecnica sono pure affascinato dai progressi fatti dall'evoluzione degli esposimetri come i Photomic, parlando di Nikon. Ma anche mi afafscina il sistema CLC (contrast light compensator) delle Minolta che, grazie e due cellule opposte, costituivano un sistema antesignano del Matrix. Ho tutta la serie delle Minolta SRt .Per non parlare della lettura appunto fortemente spot delle FTb che ti costringevano a ragionare attentamente e non a fare una stima un po' approssimativa. E poi ricordi la lettura multipla della Olympus OM3? Io neho una che era la mia, ttta ammaccata e bellissima!
Sul terzo discorso, quello estetico, ho anche seri dubbi ,oggi: non capisco il concetto di bianconero "raffinato" se non filtrato dalla nostalgia e dalla propria storia culturale. Però su questo non voglio porre l'accento perchè ognuno di noi ha la sua sensibilità , i suoi gusti e non voglio urtare suscettibilità. Sulla scansione, ho fortissimi dubbi. Preferisco la purezza della catena: se bianconero deve essere deve essere stampato. E tu stampi con ingranditore? Fai scansioni? Che programmi utilizzi dopo al scansione per ottimizzare il file?
Scusatemi ancora tutti per le tante domande

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 22:59

Trix 400

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 23:21

Claudio, a parte da bambino assistere alla stampa in camera oscura, le mie uniche esperienze si limitano a un corso presso lo stampatore a cui mi affido per le stampe B&N e a qualche sessione di sviluppo e stampa con un amico che ha la camera oscura, sebbene la usi sempre meno preferendo nel caso della pellicola (che affianca al digitale, lo fa anche per lavoro) la scansione + stampa ink jet.
Sviluppo diapositive in casa mai provato, come neanche il Cibachrone (che adoravo), sempre per le stesse ragioni: mancanza di camera oscura.
Venendo al digitale... non mi piace proprio e poi ho un gran bel corredo Hasselblad e non mi andrebbe di sostituire tutto (e non varrebbe la pena visto che ultimamente scatto pure poco). Poi le fotocanere digitali non mi piacciono proprio, per me è come prendere in mano un phon o un rasoio elettrico, nessuna emozione comparate alla finezza meccanica della mia Hasselblad, per di più le trovo proprio brutte esteticamente e troppo complicate da usare. Tu mi dirai che una volta digitalizzate le mie foto sono foto digitali a tutti gli effetti; vero, ma le stampe B&N le faccio fare in camera oscura (le scansioni sono soprattutto a fini back-up, condivisione, ecc.). Inoltre con la pellicola posso divertirmi in molti modi con una sola macchina: faccio stereofoto (In diaposiva) da osservare con l'apposito visore, posso fare diapositive da proiettare (sebbebe come ho detto ormai proietti raramente ma volendo posso decidere di farlo), faccio infrarosso B&N, poi ho un supporto fisico (per me impagabile) e allo stesso tempo digitale... insomma le possibilità sono tante, ho il massimo della flessibilità che con il digitale non avrei. Per non parlare che col digitale sarei costretto a smanettare con un PC (molto più di quel poco che faccio quelle due o tre volte l'anno che mi metto a farecla scansione delle foto scattate nei mesi precedenti), cosa che odio, visto che già sto davanti al PC ogni giorno per lavoro. Infine le stampe ink-het non mi piacciono proprio quindi sarei costretto a mandare comunque i file in stampa presso laboratori esterni (come faccio per le scansioni delle diapositive) per farle stampare su vera carta fotografica fotosensibile.

user140392
avatar
inviato il 02 Agosto 2021 ore 23:36

la seconda ragione la spiego anche con l'età: ho 38 anni, gli automatismi fanno parte del mondo in cui sono cresciuto li apprezzo (ho anche una macchina digitale) ma apprezzo anche un'esperienza di uso che ne è priva, mi diverte allo stesso modo.
?sulla terza non ti preoccupare non mi sento urtato per niente, capisco il tuo modo di vedere le cose e lo rispetto. io ho trovato una strada diversa dalla purezza della catena perché ho dei limiti che non mi permettono di realizzare una camera oscura in casa e mantenerla in funzione. nonostante ciò mi sono ripromesso che prima o poi mi farò insegnare come si fa a stampare chimicamente il bianco e nero, d'altronde come è stato scritto in una risposta precedente con un negativo ci fai quello che vuoi ed è un grande vantaggio questo. sul discorso raffinatezza è un opinione ovviamente strettamente personale, condivisibile o meno, ognuno ha il suo metro di giudizio: ho fatto stampare laboratorio su carta cotone con inchiostri ai pigmenti sia scansioni fatte da me di negativi bianco e nero sia file da macchina digitale e per me la pellicola ha una resa più armoniosa, vedo un contrasto più graduale tra luci ed ombre, più sostanza nel mezzo tant'è che le stampe da scansione le ho incorniciate in casa, quelle da file no... cosa uso per scansionare? un soffietto macro con duplicatore per diapositive e obbiettivo da ingranditore. uso Photoshop, RAW therapee e capture One express Fujifilm

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2021 ore 23:49

Ho capito. Magari, se mi posso permettere, attento alla pigrizia. Peccato, sono tutte esperienze piacevoli...sviluppare e stampare in bianconero, sviluppare le diapositive, proiettarle, stampare il colore, seguire passo per passo una foto, ma hai trovato il tuo equilibrio. Ma non hai detto che il tuo stampatore di fiducia fa stampe inkjet e invece non ti piacciono le stampe digitali?
Riguardo al pc io forse non ci sto tanto per lavoro, se non per aggiornamento e studio ma forse preferisco starci davanti imparando nuove tecniche piuttosto che stare sul forum al quale siamo costretti un po' troppo da oltre un anno dalle difficoltà di spostamenti. Certo, si imparano molte cose anche parlando con altri e, per me, soprattutto guardando le foto degli altri e discutendone. Con alcuni è molto piacevole e si scopre che anche i professionisti sono disponibili a dare spoegazioni sulle loro scelte estetiche o dare consigli sulle tue foto.Preferirei, però, di gran lunga essere, come facevo spesso, in viaggio con reflex o ML, cavalletto a studiarmi un paesaggio, magari con filtri a lastre GND per poi passare il tempo a stampare le mie foto. Non sono pigro. A me il colore digitale piace e lo posso stampare con notevole controllo, da me. Confesso che provo la stessa magia nel vedere apparire la stsmpa dalla feritoia della mia Canon a 8 inchiostri di quando vedevo apparire il bianconero in bacinella. E come dicevo, sono scelte , mi piace cimentarmi in sfide complicate come la postproduzione ( molto complessa) e la stampa digitale (altrettanto complessa) . E' molto bello affrontare nuove sfide. Comunque complimenti per il tuo modus operandi. Sarei molto curioso di vedere le stampe che nascono dalle scansioni che fai tu e che ti completa il tuo stampatore. Io di bravi stampatori non ne ho conosciuti purtroppo.

avatarjunior
inviato il 03 Agosto 2021 ore 1:00

Riguardo i minilab la mia esperienza è molto particolare, dal momento che da bambina/ragazzina, fine anni 90, primi anni 2000, per me erano l'unica via per guardare le foto che facevo. E quindi per me era lo standard. Non avevo metro di giudizio per confrontare.
Poi è arrivato il digitale ed ho scoperto la possibilità di intervenire sui miei scatti, e per me quello era il plus del digitale, pur mantenendo sempre l'attrazione fatale verso le mie reflex a pellicola. Poi la scoperta della camera oscura e di tutta l'arte che sta dietro essa. E la scoperta (postuma, è vero) che gli stessi interventi che avevo imparato a fare in digitale, potevo farli, con maggiore difficoltà ma con altrettanta soddisfazione, anche sotto ingranditore. E da lì, il mio desiderio di cimentarmi, dapprima guidata, poi da sola nello sviluppo e nella stampa del BW.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2021 ore 1:13






Trix 400






La mia preferita invece DELTA 3200 pure di giorno

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2021 ore 1:25

Ottimo percorso e direi abbastanza completo visto la tua giovane età, invidiabile, brava! In fondo molti concetti dello sviluppo di un file vengono dal trattamento della pellicola. Vediamo di puntualizzare. Tu hai scattato da piccolina affidando le tue pellicole ad una stampa automatica. Poi ti sei accorta che volevi di più e non ti bastava quella qualità e allora hai imparato ad usare il digitale con tutte le complicazioni di menù e regolazioni in camera.Immagino una ragazzina che deve imparare manuali da 3/400? pagine delle reflex digitali Poi ti sei dedicata a padroneggiare qualche programma di sviluppo del RAW (suppongo, se tanto mi da tanto, che hai volutobprocessare il RAW.Quale Programma per esempio?) e hai riflettuto su cosa significavano quelle regolazioni che in fondo riproducono, amplificandole, le regolazioni e le manipolazioni della pellicola. E ti sei accostata con maggiore consapevolezza di nuovo la pellicola, sviluppando e stampando in camera oscura. Bene, i miei complimenti, hai dolo 33 anni e hai completato un ciclo di andata e ritorno. Complimenti alla tua perseveranza, voglia di imparare, curiosità. È vero che per voi nativi digitali certe acquisizioni sono piu naturali, ma certo sei un esempio; in pochi anni hai fatto molteplici esperienze. Complimenti!

avatarjunior
inviato il 03 Agosto 2021 ore 9:58

Grazie Claudio.
Io penso che indipendentemente dal proprio percorso, dai supporti scelti e dalle attrezzature usate, il fine ultimo di ogni fotografo, anche quello amatoriale, DOVREBBE (ed uso il condizionale per evitare assolutismi e pontificazioni) ripeto, dovrebbe essere volto al controllo dell'immagine finale per plasmarla in base ai propri gusti, esigenze e finalità.
Poi, ognuno deve (e qui ripeto, DEVE) essere libero di scegliere il come arrivarci. Per chi preferisce il digitale, la libertà di lavorare il RAW o impostare il setting dei propri JPEG, di stampare in casa o usare i servizi di stampa online, o anche non stampare affatto ed osservare le immagini a monitor...
Per chi sceglie l'argentico la scelta è ancora più ampia: negativi o dia, sviluppo autonomo o da parte di terzi, e da lì si apre un mondo: proiezione, stampa (in proprio o da Lab), scansione (anche qui in proprio o da Lab) e dopo la scansione, altro ventaglio di scelte su come e cosa fare del file digitalizzato... Insomma, chi ci dice che esiste una sola via giusta? E chi è il profeta in grado di indicare quale sia?
All'autore del thread ed a tutti quelli che vorrebbero avvicinarsi al mondo della pellicola ma sono spaventati "dall'ignoto" mi sento di dire che vale tutto, purché fatto con piacere, con passione, con la voglia di imparare e di mettersi in discussione. E soprattutto che non esiste una fotografia di serie A ed una di serie B.
E se iniziassimo a pensare a cosa imprimere nelle nostre foto, anziché al come farlo, sicuramente produrremmo immagini migliori. ;-)

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2021 ore 10:03



pellicola che c'era dentro. Immagino non sia più in produzione..

RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me