| inviato il 01 Agosto 2021 ore 10:57
Alesrog, tanto tempo fa scrivevo questo, è un riassunto delle varie pellicole.
mauriziopolese.wordpress.com/2012/10/26/fotografia-analogica-per-begin
Poi, segui quel che ti dice Lorenzo1910.
Per la pellicola da scegliere: io ti consiglio una negativa colore.
In seconda posizione le negative bianco e nero.
Eviterei le diapositive.
Quale scegliere? Puoi fare due cose: ne provi una per tipo, ma aumenti le variabili per imparare; oppure ne scegli una e tieni quella per un po', così la conosci.
Delle negative colore ci sono quelle considerate PRO (portra e simili) e quelle cheap da famiglie. Cambia il prezzo e un po' la resa, scegli quel che prefrisci che tanto si impara per comparazione.
www.lomography.it/magazine/261059-pellicole-da-amare-kodak-professiona
www.lomography.it/magazine/254802-pellicole-da-amare-kodak-gold-100-an
Riguardo gli acquisti online, sì ci sono servizi, ti conviene comprare più rullini e spedirli assieme, per le spese di spedizione. Fatti ritornare i negativi.
Riguardo a quelli che si chiedono perchè digitalizzare la pellicola (cosa che faccio da quando ho iniziato a scattare fotografie, faccio tuttora, farò ancora), saltano fuori ad ogni discussione. A me sembrano come i vecchi snob e lamentosi senza empatia, e non ho voglia di rispondere direttamente visto che i loro argomenti tendono a
“ la qualità decade di parecchio. „
si preoccupano della "qualità" come se fosse l'unico scopo da perseguire, ma dimenticano quanto è bella e appagante l'esperienza. Noiooooosiiiii.
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user140392 | inviato il 01 Agosto 2021 ore 11:00
ciao, quoto Lorenzo, buttati, poi si vedrà... se ti piace, un po'alla volta approfondirai i vari passaggi. Per incoraggiarti ti dico che lo sviluppo in casa del bianco e nero (se dovessi scegliere questo mezzo espressivo) non ha niente di complicato e vale la pena provarci. La soddisfazione è massima. E sei solo all'inizio. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 11:06
“ Per incoraggiarti ti dico che lo sviluppo in casa del bianco e nero (se dovessi scegliere questo mezzo espressivo) non ha niente di complicato e vale la pena provarci. La soddisfazione è massima. E sei solo all'inizio. „
Quoto in toto... Niente di più vero...
@Maurese, ma non eri anche su Flickr/FAI? |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 11:30
Colore tuttofare: portra 160 o 400 a seconda di quanto siano "veloci" le lenti che userai. (ottima per tutto, a me piace soprattutto per i ritratti)
Colore particolare: Ektar 100 (un po' satura sui rossi e toni caldi, ma per paesaggi a me non dispiace affatto)
Binasco e nero: T-Max o Tri-x, puoi cercare le differenze in rete così vedi degli esempi diretti, o una Ilford Fp-4 per una bella grana fine fine.
Enjoy. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 11:55
Allora, dentro c'è una supra 800 38... 800 credo siano ISO 38 le pose giusto? Che faccio la finisco? Sarà almeno 10 quindici anni che è lì. Butto o la provo? |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:00
La Supra mi pare sia stata tolta dal mercato intorno ai primi 2000... Quindi fai che potrebbe essere li anche da 20 anni buoni.
Io la finirei anche solo per test di eventuali problemi sui light seal, così vedi se la camera pellicola è ancora a tenuta di luce. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:04
Paolo
Potrei capirlo se uno ha delle diapositive che ha scattato in passato e vuole svilupparne alcune.
Ma comprare oggi una diapositiva e poi portarla in digitale?
Forse pensano che le foto fatte in pellicola sono più fighe
Ma la qualità decade di parecchio.
Poi bisogna vedere chi sviluppa il rullino e converte in digitale a quale risoluzione?
Infatti Zary tutte queste tue obiezioni sono perfettamente valide e denotano quello che, a mio modesto avviso, è il problema di fondo che oggigiorno affligge la pellicola... ossia una sorta di incomprensione di base.
Nello specifico quindi, e assodato che la diapositiva nasce per essere proiettata, è ovvio che impressionarne un rullino, oggi, per scansionarlo e ottenerne delle stampe sia semplicemente assurdo per il semplice motivo che non è quello il suo campo d'elezione... inoltre poi i proiettori per diapositive si trovano a prezzi talmente ridicoli che è un peccato non approfittarne per godersele al massimo del loro potenziale.
L'altro problema di fondo è la moda... sembra infatti che negli ultimi tempi la pellicola sia diventata, come si suol dire: di tendenza, una semplice moda insomma, e molti l'acquistano proprio per questo e, quel che è peggio, senza neppure informarsi su quelle che sono le sue specificità e caratteristiche intrinseche.
Ma, appunto, con la scansione la qualità decade e, va detto, decade pure parecchio e allora, dopo un breve periodo di entusiasmo, direi quasi di innamoramento, la maggior parte dei nuovi adepti delle pelicola se ne tornano velocemente da dove sono venuti, e quel che è peggio senza proprio capire che agendo in quel modo il mondo della pellicola, loro, non l'hanno neppure scoperto.
L'ultima nota riguarda infine la qualità, ovviamente per quei casi specifici iin cui non si può seguire altra strada per riuscire a stampare una propria fotografia (diapositiva), qualità che ovviamente può variare parecchio a seconda degli strumenti utilizzati, e che comunque, nei casi migliori, ossia nei casi in cui quelle scansioni siano state ottenute con dnq mezzi al top, possono comunque regalare delle grosse soddisfazioni pur senza, e questo è ovvio, raggiungere le vette raggiungibili seguendo, altrettanto al meglio, tutta quella che è la tradizionale trafila lavorativa cui una pellicola deve essere sottoposta se si vuole che essa esprima il massimo delle sua potenzialità. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:18
si preoccupano della "qualità" come se fosse l'unico scopo da perseguire, ma dimenticano quanto è bella e appagante l'esperienza. Noiooooosiiiii.
Dimentichi una cosa Maurese... e cioè che una esperienza nuova vale la pena di essere provata solo se la si esprime come si deve... altrimenti sai quanto sarà, oltre che profondamente noiosa, anche del tutto inutileeeeeeeee?  |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:22
Scattare con pellicola per poi digitalizzare secondo me è puro masochismo
Credo non ci sia modo migliore per
-buttare soldi
- avere risultati cadenti
Insomma si massimizzano le negatività |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:24
Io ho una vecchia Canon AT1 e tempo fa mi venne la voglia di provare a scattare un rotolino, risultato penoso, provai a riscansionare e stampare in casa con risultato migliore ma sempre molto scadente. penso che si possono ottenere buoni risultati se uno si rivolge ad un laboratorio dove facciano tutto il procedimento chimico senza scansionare i negativi. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:26
Ho un amico che ci ha lavorato a pellicola fino ad un paio di anni fa e scannerizzava senza troppi patemi d'animo il 35mm con un Canoscan 9000 (non proprio il top) e poi stampava sia per sé che per i clienti senza apparenti problemi.
Forse ci si fa sempre troppe pare sulla "qualità" tecnica a monte senza poi andare mai a far nulla nel concreto.
Anche perché c' è sempre tempo per aumentare l'output finale. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:27
Allora, dentro c'è una supra 800 38 ... 800 credo siano ISO 38 le pose giusto? Che faccio la finisco? Sarà almeno 10 quindici anni che è lì. Butto o la provo?
Francamente una pellicola Supra 800 non la ricordo proprio... ricordo la famiglia delle Fujicolor Superia 100 - 200 - 400 e REALA, queste sicuramente, ma la 800 non la ricordo anche se non posso certo escluderla solo perché non la ricordo io
In ogni caso, e questo è sicuro, è impossibile che esistesse una Supra 800/38... semplicemente perché le pellicole in formato 135, che io sappia, non si sono mai costumate nei tagli da 38 pose ma solo nelle solite 36 pose! |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:29
Scattare con pellicola per poi digitalizzare secondo me è puro masochismo
Credo non ci sia modo migliore per
-buttare soldi
- avere risultati cadenti
Insomma si massimizzano le negatività
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| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:31
In effetti ho letto male SUPRA 800 36 |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 12:36
Io ho una vecchia Canon AT1 e tempo fa mi venne la voglia di provare a scattare un rotolino, risultato penoso, provai a riscansionare e stampare in casa con risultato migliore ma sempre molto scadente. penso che si possono ottenere buoni risultati se uno si rivolge ad un laboratorio dove facciano tutto il procedimento chimico senza scansionare i negativi.
E' molto probabile, per non dire assolutamente CERTO caro Andrea, che le stampe che ti sono state restituite dal laboratorio non siano state ottenute con la stampa da ingranditore ma semplicemente, come peraltro è di moda oggi, scansionandole e stampandole come files digitali di infima qualità!
In altre parole c'è da ritenere che le stampe ottenute partendo dalle tue scansioni siano migliori di quelle riavute dal laboratorio solo perché la scansioni del laboratorio non erano solo mediocri... erano assolutamente pessime! |
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