| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 7:46
Claudio, è un po' quel che dicevo io: aumentano le foto buone su una raffica, quindi più probabilità di fermare una situazione interessante (come queste 2 che hai postato).
Secondo me fanno più differenza i software, quelli si rispetto ad una volta facilitano molto il lavoro.
Pensa solo alla triade di Topaz: ti consente di gestire non male anche soggetti lontani che un tempo avresti cestinato.
Certo, anche lì ci vuole 'manico'... |
user14408 | inviato il 09 Gennaio 2022 ore 9:54
“ come facevano i fotografi 10-20-30 anni fa a fotografare volatili vari ? „
perchè esistono foto? vox populi vuole che la NASA nasconda in Area51 alcuni scatti che non possono essere mostrati al mondo ma è appunto vox pupuli.
così come pare non esistano foto di olimpiadi precedenti al 2021 con sport dinamici, non ci sono immagini dei tuffi di Klaus DiBiasi, delle discese di Alberto Tomba, delle pieghe di Lucchinelli contro Uncini... |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:14
Secondo me è evidente che la tecnologia è andata avanti e che si possono fare con facilità foto che prima si riusciva a fare solo raramente e che solo alcuni riuscivano a fare.
Però è sbagliato il titolo della discussione: "Il "manico" in fotografia d'azione: realtà o possibilita' per tutti usando un sensore stacked?"
Che vuol dire "il manico" a portata di tutti? Che siamo diventati tutti più bravi? Mica vero: la tecnologia è andata avanti e adesso che ha davvero "il manico" non saranno tutti quelli che useranno le nuove tecnologie, ma quelli che saranno capaci di sfruttarle, in modo creativo, fino ai loro limiti, tanto quanto accadeva con la tecnologia del passato.
Ho lavorato un po' di tempo in un'officina meccanica, e in quegli ambienti si diceva che c'erano gli operai e poi c'erano "gli artisti". Un buon operaio era chi, per esempio, con una certa macchina, sapeva fare bene quello che la macchina era stata progettata per fare, mentre "l'artista" era chi sapeva anche farci cose che in teoria non sarebbero state possibili... |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:24
Io penso che disporre di attrezzatura costosa, in grado di risolvere il problema materiale della ripresa, sia senz'altro un bene.
penso pero' che in conseguenza di cio' si debba alzare l'asticella della fotografia.
Oggi una buona fotografia e' senz'altro una fotografia che lascia spazio all'interpretazione.
Alla descrizione delle caratteristiche dell'animale fotografato.
Non puo' risolversi semplicemente in un cecchinaggio dell'animale. Non e' piu sufficiente.
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| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:32
Comunque una cosa è certa: fino a 25 anni addietro la fotografia naturalistica era affare di pochi, e l'avifauna era addirittura un qualcosa talmente fuori dalla portara della gente comune da non essere neppure preso in considerazione dalla stra-stra-stragrande maggioranza dei fotografi... amatori o professionisti che fossero.
Oggi invece basta sfogliare le gallerie qui su juza per scoprire che ci sono quasi più autori che si dedicano all'avifauna di quanti invece si dedichino al nudo.
In definitiva si... la tecnologia sta rendendo qualsiasi genere alla portara di tutti.
Possiamo concludere quindi che è vero quel che in molti affermano dicendo che il digitale ha democratizzato la fotografia! |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:36
Paolo il sito nasce intorno all'avifauna e alla naturalistica qui dì quello che vedi qui potrebbe non essere un campione rappresentativo.
I'm passato ti dovevi sbattere dì più pure per tirare fuori due foto dì street in camera oscura
La tecnologia che avanza vale per tutto, anche per la avifauna e non solo, ma come tu dici in origine fu il digitale |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:44
“ Oggi una buona fotografia e' senz'altro una fotografia che lascia spazio all'interpretazione.
Alla descrizione delle caratteristiche dell'animale fotografato.
Non può risolversi semplicemente in un cecchinaggio dell'animale. Non e' più sufficiente.
„
Concordo, ma questo valeva anche prima dei sensori stacked.
Aggiungerei: una buona foto può anche essere quella che stimola l'immaginazione perché ha una composizione e un equilibrio di forme e colori ben riuscito, diverso dal solito. Una foto che raffigura un volatile può avere intenti documentaristici, ma non solo, altrimenti perché prendersi la briga di fotografare uccelli di cui esistono già decine o centinaia di ottime foto?
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| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:49
Certo Arci... ma questo forum quanti anni ha, una dozzina?
Una quindicina?
Onestamente non credo più di tanto, quindi c'è da ritenere che la grande livella sia lei: la tecnologia digitale.
Poi, intendiamoci, un ciuco chimico resta un ciuco anche in digitale allo stesso modo in cui, trent'anni addietro, non bastava avere una Leica per essere un fotografo serio... anche se poi la stragrande maggioranza dei leicisti ci credeva davvero!  |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 11:54
“ Non puo' risolversi semplicemente in un cecchinaggio dell'animale. Non e' piu sufficiente.
„
Questo è un punto di vista insieme interessante e stimolante. 
Per il titolo ho fatto il possibile col numero massimo di caratteri. Comunque il senso mi sembra che non sia stato frainteso da nessuno: la tecnologia stacked mirrorless permette a chiunque si applichi di ottenere immagini d'azione di ottima qualità.
E aiuta chi riesce in questo genere con le reflex a ottenere molti più scatti nitidi. L'utilizzo di sensori ml non stacked è paragonabile all'uso delle reflex professionali, ma il ritardo della visione, insieme all'oscuramento del mirino durante ogni scatto, non aiuta nella fotografia d'azione. Aiuta però la presenza di sensori autofocus su tutto il frame. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 13:47
Non c'è dubbio che con attrezzatura moderna di qualità ormai chiunque possa creare immagini nitide e ben esposte in qualsiasi genere fotografico (grazie ai sensori stacked come per il bracketing dell'Esposizione, focus stack ecc..).
La capacità "tecnica" di utilizzo dello strumento permette di ottenere buoni risultati anche con strumenti più vecchi o economici ma alla fine il risultato finale è lo stesso, quindi direi che si possa affermare che a differenza del passato non sia più una abilità necessaria per un fotografo.
Credo che, indifferentemente dal genere, "il manico" del fotografo oggi sia la capacità di trovare il luogo e il momento giusto, sapere dove trovare quello che vuole, quando ci sarà la luce giusta, da dove si avrà uno sfondo corretto ecc...
Almeno, tanto per dire la mia.. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 16:16
Credo che, indifferentemente dal genere, "il manico" del fotografo oggi sia la capacità di trovare il luogo e il momento giusto, sapere dove trovare quello che vuole, quando ci sarà la luce giusta, da dove si avrà uno sfondo corretto ecc...
Almeno, tanto per dire la mia..
Beh questa era una condicio sine qua non anche prima, solo che allora rischiavi sempre di non portare a casa una fotografia non dico buona ma almeno decente neppure per sbaglio, e in ogni caso quelle buone erano comunque una minoranza... oggi invece se ne impressioni 500 ne trovi buone almeno 498! |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 16:24
“ oggi invece se ne impressioni 500 ne trovi buone almeno 498! „
il che e' un bene... ovviamente.
Ma significa pure che bisogna migliorare altrove, su altri aspetti, per emergere.. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 16:34
O accontentarsi e godersi i risultati anche senza emergere...io almeno scatto per il mio piacere |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 16:50
Credo che Salt intendesse in ambito professionale.
In ambito amatoriale (a cui appartengo) sono d'accordo con te, Arci, il risultato è solo uno degli aspetti a cui bado. E nemmeno il più importante. |
| inviato il 10 Gennaio 2022 ore 17:10
Qui su Juza i Professionisti veri....latitano |
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