| inviato il 19 Luglio 2021 ore 8:34
Riporto un altro esempio, già postato che illustra meglio le parole:, fatto invece misurando tutto e cercando una ETTR veramente fatta bene
CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE!
Questa è stata esposta con esposimetro esterno, in luce incidente, e riverificata con l'esposimetro della fotocamera a confronto, che lavora in luce riflessa, e poi due scatti diversi come esposizione, mi pare di 1/2 stop, per cercare di esporre a destra il più possibile senza bruciare nulla del cielo, e poi il RAW, come faccio sempre, convertito in ProPhoto RGB.
Tutte quelle infinite tonalità di blu e di grigio chiaro del cielo, che rendono l'immagine viva e brillante, se non esponevo a destra le perdevo.
Sono quelle che "fanno" questa fotografia, non sono certo le ombre più aperte o meno, ombre oggi sempre apribili moltissimo.
Se esponi normalmente, ti viene una buona fotografia, con tante nuovole, il cielo blu etc, ma quelle sottili e delicatissime sfumature di grigio chiaro nel cielo, nelle zone blu, le perdi e la foto perde di qualità.
Io faccio le ETTR solo per quello: la stampa A3 di quella foto lì, è semplicemente spettacolare.
Sulle alte luci, ovvero sulla Gamma Dinamica dei sensori in 10 anni, non è cambiato assolutamente nulla, zero , se non le esponi bene, se non le catturi, la fotografia la fai ma poco buona, pari pari come la facevi poco buona coi sensori vecchi. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 8:48
Ottimo sviluppo del file. Hai usato le maschere di livello per non intaccare la parte non in ombra nell'apertura delle ombre?
Ciao |
user28666 | inviato il 19 Luglio 2021 ore 9:06
Quindi la prima foto Alessandro è quella che visualizzi aprendo il raw dell'immagine che hai esposto alla destra (ETTR).
Poi per avere l'immagine finita hai aperto le ombre col cursore ombre. Giusto?
Oppure la foto finita l'hai ottenuta facendo un'esposizione mediata tra luci ed ombre? |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 10:13
" Giusto?"
Giusto, solo quello, visto che il sensore recupera bene quella differenza espositiva, fino a circa 8 stop sulla D4 a 100 ISO non è necessario fare doppia esposizione, basta aprire le ombre col cursore Ombre di Camera RAW.
Niente maschere di livello per le ombre.
La maschera di livello ci vuole invece per togliere quasi tutta (un po' ci va lasciata) la dominante azzurra nell'ombra in basso, va cambiato il bilanciamento del bianco localmente, lo si può fare col pennello di Camera RAW o con Photoshop, con scontorno, maschera di livello e filtro Camera RAW, in questo secondo modo il lavoro è più preciso e si dosa meglio.. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 10:31
Grazie. Comunque Ottimo risultato |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 13:39
Maltsev: "Ok allora mi consolo per non essere l'unico Sorriso
Utiizzando questo metodo comunque, si può anche decidere di volta in volta di quanto sotto o sovraesporre (per quello ho postato il mio messaggio in questa discussione) senza starare tramite ghiera ma semplicemente scegliendo la lettura nel punto che ci ineressa sciftando l'esposizione di tutto il fotogramma, utile per esempio per chi come me produce quasi tutto in bianco e nero per ottenere già un contrasto abbastanza corretto nell'ottica poi di convertire in b/n appunto."
Certo, se usi scattare in BW (digitale?) pur non conoscendo molto quello che dice Pollastrini e altri, penso che vada bene come nell'analogico.. Difatti all'Istituo di cinefotografia "R.Rossellini di Roma" (molti anni fa...) quando ancora non c'era il digitale quello che veniva sempre ricordato era di imparare a riconoscere il grigio medio 18%, nella scena diciamo "a memoria"... era come fare la lettura sul famoso cartoncino Kodak (che ancora conservo...) oppure usare un esposimetro esternoi n in luce riflessa (quindi con la cupolina diffusore sulla cellula, cosa che eliminava anche il contrasto di colore di cui spesso non si tiene conto ma che influisce non poco nel far cannare l'esposizione;
Ricordo che nelle sale posa (belle e attrezzatissime!) al Rossellini gli insegnanti ti segavane le gambe se non usavi l'esposimetro esterno, quello in camera era come non ci fosse! Non so però se le moderne camere digitali possano tranquillamente soppiantare il fotografo...ma credo di no |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 13:49
Fullerenium:
"Quindi Maltsev, tu come fai? misuri ad esempio l'esposizione sulla nuvola in cielo e basta, oppure da quel valore poi inizi a sovraesporre?
Nella pellicola io preferisco esporre in modo da trarre info il più possibile sulle ombre perchè nella pellicola dai neri non ci tiri più fuori i dettagli. Nel digitale sono portato a fare il contrario."
Fullerenium quel che fai è corretto le vecchie ma sempre valide regole dicevano che per il negativo si espone per le ombre e il diapositivo per le luci... Anche per me il digitale somiglia più al diapositivo che al negativo e spesso espongo anche io per le luci, facendo attenzione a non bruciarle perchè poi...
Se prendi l'esposizione su un grigio 18% che in quasi tutte le scene è presente (vedi l'asfalto di una strada) non hai poi bisogno di starature forti, a volte piccole variazioni di 1/3 di f. bastano e avanzano...a volte niente... |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 14:18
@Fastgiaco:
scatto ormai prevalentemente in digitale, poi converto. Però ho sempre usato il metodo che ho descritto anche usando una macchine a pellicola (ovviamente nel caso di esposimetro interno e tasto blocco lettura).
In caso contrario bhe, vado completamente ad occhio non è che ci sia molto altro da fare dato che scatto ormai raramente a pellicola e non sono attrezzato con esposimetro a luce riflessa (poi per la robaccia che produco non ne varrebbe nemmeno la pena) 
Ad ogni modo il metodo di "indovinare" il grigio medio all'interno della inquadratura e nel caso imparare a trovare il punto dove esporre per avere più o meno il risultato volito me lo aveva "imposto" mio padre (fotoreporter professionista una quarantina di anni fa) proprio per insegnarmi a leggere la luce. Poi ho semplicemente continuato a farlo all'inizio come sfida (per vedere quanto ci azzeccavo) e poi per semplice abitudine e soddisfazione personale visto che sono a malapena un fotoamatore e scatto per puro divertimento.
Ed usare quel metodo mi diverte. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 14:56
Bello! il papà fotoreporter... mio padre era giornalisita di politica interna e quando andavo a trovarlo ero sempre in mezzo a fotoreporter così ebbi la fortuna di conoscere il "Re dei paparazzi", Tazio Secchiaroli (fotografo di scena di fellini e ispirazione della dolce vita, oltre che fotografo personale di Sofia Loren) che, avendomi in simpatia mi insegnò parecchie cose e mi trasmise la passione della fotografia...bei tempi...lontani!... |
user209843 | inviato il 19 Luglio 2021 ore 19:14
Mi sembra di capire che ognuno ha la sua “ricetta”, alcune più semplici altre più complesse, ma alla fine si arriva al risultato desiderato. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 21:36
@Phoblog:
ma è normale...se non fosse cosi e cioè che "ognuno ha la sua ricetta ma poi si arriva al risultato desiderato", nei tempi andati non si sarebbe potuto fotografare perchè le scene che si presentano oggi, i contrasti i soggetti e così cantando sono quelli di 60/80 anni fa, con l'aggravante che i materiali da ripresa, macchine pellicole, luci artificiali etc non sono quelli di oggi... eppure oggi godiamo ancora di fotografie B&W/colore o di film, in cui le gradazioni tonali, le luci e quant'altro sono stupendi...
Per i film a cavallo del dopoguerra vedasi alcuni (la cena delle beffe per esempio, ora mi viene in mente quello, ma anche i film di Hitcock) in cui lasciando da parte il canovaccio, il b.n. rasenta la perfezione.. eppure avevano solo un esposimetro per giunta, rispetto a quelli di oggi, piuttosto elementare...erano l'esperienza e le capacità professionali che risolvevano i problemi e costringendo a pensare alle soluzioni più semplici invece di "complicare il già complicato... |
user209843 | inviato il 19 Luglio 2021 ore 21:41
@Fastgiaco
Da questo tuo commento, posso estrapolare (punto di domanda): oggi, con attrezzatura ipertecnologica ci si fanno troppi problemi, alla fine le cose sono più semplici di quello che possono apparire, basta avere le basi e conoscere il proprio mezzo, non serve il libro delle ricette!
Correggimi se sbaglio. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 21:45
@Maltsev..
Le tue foto non sono robaccia, anzi implicano una certa "ricerca" indipendentemente dal raggiungere o meno... l'obiettivo... Il genere di foto intorno agli anni fine '60/75 veniva chiamato "concerned photo" e su questo si innescavano infinite diatribe...come quelle che oggi si innescano ahimè su: "la mia macchina è meglio delle vostre/tua"... O tempora o mores!... |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 22:19
@Fastgiaco
Bhe a me appassionano molto di più nottate passate a discutere del perché di un taglio così invece che cosà in una foto ma i tempi sono un po' passati per quelle cose mi sa.
Comunque grazie per l'apprezzamento circa lo sforzo! |
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