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eos rp contro 1Ds III


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avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 20:40

... esporre a dx, non vuol dire sovraesporre a prescindere ma portare virtualmente l'istogramma al limite delle alte luci - con la RP magari e' consigliabile fermarsi un pelo prima - in effetti, pur non avendone la certezza, con la RP mi capita di bruciare le alte luci + spesso che con la M6old .... cosa rarissima con la 1d4 ( ma magari dipende solo dai diversi contesti di scatto) - a volte uso D+ a volte no

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 21:01

Infatti, si bruciano molto presto, e basta non dico sovraesporre ma andare un po' a destra per ingrigire e perdere colore. Ovviamente proporzionalmente a quanto a destra si va. Con altre fotocamere non ho notato tutta questa sensibilità. Penso sia molto delicato a destra. Almeno mia impressione

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 21:07

ho appena fotografato un frullino.. la parte alta (candida) e' irrimediabilmente bruciata..Confuso

la parte sotto in metallo riflettente rosso e' quasi a posto.. al limite ma quasi a posto.


Bisogna prenderci la mano..

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 21:43

In merito alla questione dei colori, buona parte sono differenze tra un modello di fotocamera e l'altro, sono dovute ai profili colore del software utilizzato per elaborare i file raw, soprattutto in programmi che devono supportare molte fotocamere di marchi diversi. Se poi vi è un ampio divario temporale tra il lancio di due fotocamere, è possibile che vi siano delle differenze significative anche a livello della metodologia con cui il profilo era stato creato, e non è detto che il profilo del modello più datato riceva degli aggiornamenti.

Ogni programma fornisce una diversa "interpretazione" del raw, in base alle scelte degli sviluppatori, e questo riguarda anche i profili colore. Non solo: ad esempio camera raw attua una correzione all'esposizione dei file raw, dipendente dal modello di fotocamera, denominata baseline exposure:

wwwimages.adobe.com/content/dam/Adobe/en/products/photoshop/pdfs/dng_s

“Camera models vary in the trade-off they make between highlight headroom and shadow noise. Some leave a significant amount of highlight headroom during a normal exposure. This allows significant negative exposure compensation to be applied during raw conversion, but also means normal exposures will contain more shadow noise. Other models leave less headroom during normal exposures. This allows for less negative exposure compensation, but results in lower shadow noise for normal exposures.

Because of these differences, a raw converter needs to vary the zero point of its exposure compensation control from model to model. BaselineExposure specifies by how much (in EV units) to move the zero point. Positive values result in brighter default results, while negative values result in darker default results.”

Tale correzione dipende anche dalla sensibilità iso:

photographylife.com/adobes-silent-exposure-compensation

www.rawdigger.com/howtouse/deriving-hidden-ble-compensation

Ciò incide anche sulla "capacità di recupero delle luci" del programma, a seconda del tipo di correzione sull'esposizione.

www.rawdigger.com/howtouse/overriding-raw-converter-default-adjustment

"Another way to look at BaselineExposure is this: BaselineExposure indicates the difference between clipping in the raw converter and clipping in the raw itself. BaselineExposure is the amount of EV to which the highlights can be brought back (un-clipped) before "highlight recovery" (that is, the interpolation that reconstructs the clipped channels based on the channels that are not clipped) kicks in.

Referring to certain cameras, some folks say that those cameras allow one to "restore clipped highlights" better. But those highlights they are restoring are not clipped in raw, they are clipped in a raw converter, that is no restoration happens, just smoke and mirrors. The price for this "feature" is straightforward underexposure, resulting in more artifacts and noise - the lower the camera metering system is calibrated, the lower the exposure, the more headroom in highlights there is for "restoring", and the higher the BaselineExposure number."

Peraltro, camera raw e diversi altri programmi mostrano solo l'istogramma relativo al file raw demosaicizzato, con correzioni di gamma, profili colore e quant'altro, per cui non si ha una rappresentazione accurata di cosa sia stato registrato nel file raw non demosaicizzato.

Per avere l'istogramma del raw non demosaicizzato è necessario un programma come rawdigger (che è pagamento, purtroppo), che torna molto utile anche per fare ettr, cosa di cui il sensore della rp/6d mark II beneficia in modo particolare, se si vuole sfruttare a fondo la gamma dinamica a iso 100 (a sensibilità iso maggiori non ha senso parlare di ettr, invece).

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 22:45

@Maury. Ora provo io a dire qualche fesseria. Secondo me, e parlando da "ritrattista", le EOS della prima ora (30 D, 5 D Mk. I, 5 D Mk. II, 1 DS Mk. III) avevano un sensore che dava files più simil-pellicola, con incarnati più naturali. Successivamente (5 D Mk. III, 6 D Mk. I), Canon ha virato su sensori più contrastati, più brillanti (diciamo più "digitali"?) con una resa FORSE migliore per fotografie di reportage/paesaggio, ma un poco MENO gradevoli per l'incarnato. "Terzo giro": diventa di moda la GDDDI', e Mamma sforna (5 D Mk. IV, 6 D Mk. II) un sensore più GD, ma meno contrastato (per ovvia conseguenza), ritenendo -immagino- che lavorando il file RAW in PP, il fotografo può eventualmente aggiungere contrasto a piacere. I primi tests che lessi ("Tutti Fotografi", ad esempio) parlavano INFATTI di immagini più "fiacche" rispetto a quelle fornite dai modelli precedenti. Acc! Io scatto in JpegMrGreen! Quì mi fermo perchè non ho ancora esperienze sulle ML! In ogni caso, come dici tu, sono "sensazioni" ... GL

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 23:49

Però una riflessione " in notturna" la voglio fare - trovo estremamente piacevole una discussione in cui, invece di litigare su dati, numeri e prestazioni, ci si scambia amichevolmente impressioni e .... emozioni !!! - Grazie Sorry --- avendo una formazione "artistica", mi ritengo un mediocre fotografo, ma con una buona capacità di "lettura" - quindi poco mi importa dello strumento ma mi concentro sul risultato - che sia un prodotto dell' insieme corpo + ottica, piuttosto che di una PP competente o di entrambe le cose, non mi crea problemi di sorta - certo devo conoscere lo strumento ( e ne ho parecchi ), ma giusto xche' amo sperimentare e mettermi in gioco in contesti diversi - sono finito OT .... sarà l'orario MrGreen --- mi scuso con Salt

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2021 ore 2:32


Secondo me, e parlando da "ritrattista", le EOS della prima ora (30 D, 5 D Mk. I, 5 D Mk. II, 1 DS Mk. III) avevano un sensore che dava files più simil-pellicola, con incarnati più naturali. Successivamente (5 D Mk. III, 6 D Mk. I), Canon ha virato su sensori più contrastati, più brillanti (diciamo più "digitali"?) con una resa FORSE migliore per fotografie di reportage/paesaggio, ma un poco MENO gradevoli per l'incarnato. "Terzo giro": diventa di moda la GDDDI', e Mamma sforna (5 D Mk. IV, 6 D Mk. II) un sensore più GD, ma meno contrastato (per ovvia conseguenza), ritenendo -immagino- che lavorando il file RAW in PP, il fotografo può eventualmente aggiungere contrasto a piacere. I primi tests che lessi ("Tutti Fotografi", ad esempio) parlavano INFATTI di immagini più "fiacche" rispetto a quelle fornite dai modelli precedenti. Acc! Io scatto in JpegMrGreen

Un sensore digitale è completamente diverso da una pellicola, per cui sono inconfrontabili. Un file raw non è un'immagine, bensì un contenitore di dati con cui è possibile generare un'immagine: tuttavia non vi è un solo modo per farlo (e nemmeno uno predefinito o "migliore" di altri), e non esiste una sorta di "timbrica del sensore" con colori caldi o freddi, immagini poco contrastate o molto contrastate. Il contrasto, la nitidezza e i colori sono ottenuti via software: il sensore non fa altro che generare un segnale elettrico in base a quanti fotoni riceve.

Vi sono quindi molteplici modi di generare un'immagine da un raw, e ogni produttore di software fa scelte diverse, in base a ciò che ritiene più opportuno. Infatti, aprendo il medesimo file raw con programmi diversi, si ottengono immagini diverse, in termini di contrasti, colori e annessi. Ogni software offre numerose opzioni per modificare la resa dell'immagine ottenuta dal raw, per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori. Ne approfitto per sfatare un falso mito: aprendo un file raw con le impostazioni standard di un programma non è che non si stia facendo postproduzione, ma semplicemente questa viene fatta con le impostazioni di base del programma, che potrebbero essere tutt'altro che ottimali per ciò che si vuole ottenere...

A questo punto si potrebbe obiettare che, in diversi casi, aprendo i file raw di due macchine diverse, con il medesimo programma e impostazioni, si ottengono delle discrepanze sui colori più o meno evidenti, magari con qualche dominante strana. Il che è vero, ma questo non è un limite o una peculiarità dei sensori, quanto un problema relativo ai profili colore del software e impostazioni annesse: non è affatto scontato che chi ha sviluppato i profili colore del programma fosse interessato alla corrispondenza dei colori tra fotocamere diverse.

Mettendo a punto dei profili colore ad hoc è possibile minimizzare tali differenze. D'altro canto, basta vedere cosa riescono a fare i coloristi che lavorano nell'ambito cinematografico/video, che ricevono filmati girati con videocamere, fotocamere e magari persino smartphone, e viene chiesto loro di fare corrispondere la resa dei colori.

Insomma, le fotocamere digitali offrono una flessibilità d'uso che i modelli a pellicola non consentivano, ma al contempo è cambiato sensibilmente il modo di gestire l'immagine dopo lo scatto, dato che la postproduzione è qualcosa di imprescindibile ed essenziale.

Veniamo, infine, ai jpeg: in tal caso non si fa una postproduzione, ma semplicemente si danno dei comandi alla fotocamera per generare un'immagine secondo certe impostazioni. Tuttavia, anche qui, le scelte possibili sono molteplici (le impostazioni standard non sono necessariamente le migliori, bensì quelle che il costruttore ritiene che possano risultare più gradevoli per l'utente medio), ed è possibile caricare altri stili immagine, eventualmente creati ad hoc.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2021 ore 8:42

Vi sono quindi molteplici modi di generare un'immagine da un raw, e ogni produttore di software fa scelte diverse, in base a ciò che ritiene più opportuno.


e su questo sono d'accordo.
Ora il problema e': Come riproduco il "pantone 2377c" in modo che sia fedele?

In alcune fotografie e' importante la corrispondenza dei colori con l'originale.


Ad ogni modo.. la mia sensazione e' che a parita' di set luci la RP produca una immagine sparata sul giallo-verde.
Piuttosto satura, ma poco croccante. A differenza della 1D che produce dei file piu' equilibrati, la RP carica molto i colori.

Il file prodotto e' molto meno trattabile di quello della 1D.

In sostanza la mia impressione e' che la RP sia piu difficile da usare della 1D, proprio perche' hai meno liberta' di trattamento dell'immagine.
Voglio dire, la 1D ti permette di scattare e correggere a posteriori in post con una certa liberta', mentre la RP no.

La mia impressione e' che si debba ottenere tutto gia in fase di scatto perche' poi, non potrai piu' muovere i cursori come fai con il file della serie 1.

E' vero. Probabilmente il software di demoisaicizzazione e' piu' rigido e tarato per sparare di piu' i colori.
O forse, semplicemente succede perche' il sensore della RP e' di qualita' inferiore a quello della serie 1?.

Stiamo parlando di due sensori FF approssimativamente con gli stessi pixel.
Uno produce una immagine morbida e delicata che, con due tocchi in PP, puo' diventare incisiva e netta.
L'altro (rp) produce una immagine che va corretta dal punto di vista colorimetrico ma che e' molto difficile da maneggiare.

In sostanza , quello che riscontro e' che la foto con la RP si fa sul set e meno in Post. Gli errori commessi sul set non li correggi piu.

NB le osservazioni sopra valgono per la mia filiera di lavoro.. probabilmente dovro' cambiare qualche software.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2021 ore 9:00

per fare un esempio di cio' che scrivo sopra:
questa e' una foto sbagliata, il cui recupero e' difficile. Forse impossibile.




eppure e' uno schema luci semplicissimo.

PS, non badate a polvere e pulizia, mi interessava vedere come si comporta il sensore su superfici a specchio..
non ho curato molto la pulizia.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2021 ore 10:06

Non mi capita di avere la tendenza al giallo/verde onestamente, ma sono concorde che l'RP sia meno malleabile e che quella postata non la recuperi più. Le foto lasciano meno scampo e vanno decisamente azzeccate in fase di scatto e se proprio si ha in dubbio meglio essere conservativi con le luci. Comunque a parte qull'aspetto le trovo abbastanza lavorabili, probabilmente non quanto la 1.

Comunque è vero che ogni software apre diversamente, ma su questo aspetto non trovo differenza tra lightroom e dpp.

avatarsupporter
inviato il 18 Settembre 2021 ore 10:13

Ma domanda, poiché la RP in fase di scatto mostra già l'esposizione, non lo vedevi già a EVF o mirino che la parte superiore sfondava?

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2021 ore 11:36

@Salt che tipo Bilanciamento del bianco utilizzi? Stavo facendo mente locale, e sono passato da AWB a AWB-W perché avevo delle leggere dominanti ora non ricordo ma forse sul giallo, ma una cosa che ho cambiato subito ed è passato tempo.

@Lookaloopy, l'oculare e l'istogramma della RP (io ho impostato il profilo N) sembra più conservativo del sensore. Nel senso che spesso sia la simulazione dell'esposizione che l'istogramma mi davano le luci in un range accettabile, ed invece erano più alte, oppure al limite ma poi risultano bruciate. Ho infatti attivato la segnalazione della bruciatura delle alte luci quando riguardo l'immagine. Anche quella è indicativa ma sembra più coerente con quello che esce fuori. Alla fine, per le luci mi baso più sull'esperienza che sulle indicazioni.

@Salt la simulazione dell'esposizione e l'istogramma ti da le mie stesse impressioni?

avatarsupporter
inviato il 18 Settembre 2021 ore 11:43

Ah ecco non l'ho mai riscontrato, per questo chiedevo.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2021 ore 11:56

Ottimo che non l'hai riscontrato, mi piacerebbe sapere se c'è qualcosa che posso fare per ovviare a questo "problema". Considera io ho disabilitato la maggior parte delle opzioni tipo Modalità priorità chiara, o Ottimizzazione automatica luce ecc. perché preferisco scattare più manualmente possibile e non far alterare alla macchina le foto (scatto sempre in M considera) e imposto il picture style su N (dovrebbe influenzare l'isogramma almeno credo).
Tu che ne pensi?

avatarsupporter
inviato il 18 Settembre 2021 ore 11:58

Anche io disabilitato tutto.
Il Picture Style credo sia lo standard, irrilevante per me perché scatto solo in RAW e applico i profili colore solo in DxO.
Però devo dire che generalmente mi tengo sempre a distanza di sicurezza dai margini del fotogramma, salvo errori

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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