| inviato il 17 Luglio 2021 ore 11:51
Ramon, siamo daccordo.
Del resto non è un caso che la questione privacy sia diventata così importante negli anni. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 12:04
“ Non vorrei essere frainteso,
fotografare si può, basta chiedere prima; se non si è in una evidente situazione turistica.
Quello che contesto è che sembra che basti avere una macchina fotografica e il mondo ti deve accogliere a braccia aperte e stendere tappeti rossi. Al mondo delle ns fotografie non importa nulla.
E si, possiamo dar fastidio. Così come a noi sicuramente altri hanno dato fastidio pur senza infrangere la legge. Che so' un vicino rumoroso, un collega, un ciclista troppo veloce in un sentiero dove stiamo camminando.... „
Sono d'accordo su quasi tutto tranne il "basta chiedere prima" perché oggettivamente impossibile, immagina una foto in un vicolo di un paesino, fotografo almeno quattro o cinque abitazioni in primo piano, in ogni abitazione possono abitare più famiglie... ecco suonando al citofono per chiedere il permesso otterrei un numero di "non rompa i cojoni" esattamente uguale al numero degli abitanti le suddette abitazioni. Ora tu immagina questa situazione, sei a cena, magari discutendo con tua moglie, è fine mese, i soldi sono al limite, c'è la bolletta da pagare... suona il citofono e un tizio qualsiasi ti dice "Buonasera, sono un fotoamatore, vorrei fotografare il vicolo ma la sua casa è ben visibile, posso fotografarla?" immagino che la tua risposta non differisca molto da quella che io ho ipotizzato.
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| inviato il 17 Luglio 2021 ore 12:09
“ Mi ripeto e poi basta: Ma con tutti i soggetti che ci sono è proprio necessario andare a cercarsi rogne ? E poi se proprio non puoi farne a meno basta chiedere e nel 99.9 % dei casi funziona. „
Ma davvero siamo al punto che fotografare un paesaggio urbano equivale a cercarsi rogne?
Ma davvero fotografare una bella villetta, cosa peraltro concessa dalla legge, è cercarsi rogne?
Ma davvero se ti citofono all'alba, o all'ora di pranzo o di cena ma anche in qualsiasi momento credi che la risposta sia 99,9% "Sì prego faccia pure?" e non un "Ma che accidenti vuole? Non mi rompa le palle!" o simili?
A me darebbe molto più fastidio la richiesta anche perché a quel punto di sospetti ne avrei ancora di più |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 12:15
Trattasi di isteria collettiva.
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| inviato il 17 Luglio 2021 ore 12:28
Quoto Old_Pentax |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 12:36
Il punto sta che ogni comportamento che possa far sospettare un interesse particolare, non può non allarmare. Nel caso dell'autore del topic, è ovvio che uno sconosciuto che riprende la tua palizzata, non viene preso per un artista.
Per quanto riguarda la libertà di riprendere da fuori tutto quello che avviene entro il tuo perimetro, inclusi i minori, ritengo comprensibile che il fotografo possa subire reprimende o molto peggio come rischi all'incolumità personale, o denunce per sospette attenzioni pedofile se magari vi sono bambini poco vestiti che fanno il bagno in una bagnarola... osservare di sfuggita e fotografare è parecchio differente. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 12:59
“ osservare di sfuggita e fotografare è parecchio differente. „
Ma entrambe consentite dalla legge |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:09
“ Ma entrambe consentite dalla legge „
Nella questione, quello che la legge consente ha un valore relativo.
Se ti piace fotografare aspetti piccanti o intriganti della vita privata, puoi incorrere in reazioni contestuali molto pericolose.
Peraltro nel link sulla privacy sono esposti dei limiti da non oltrepassare come la reiterazione delle riprese sugli stessi soggetti. Si va sul filo di lana, ma, esempio, se becchi una denuncia per sospetto interesse pedofilo, voglio vedere come ripulisci la tua fedina... |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:11
Personalmente non ho mai avuto problemi a fotografare spazi urbani o persone. Cerco sempre di essere rapido facendo tal volta finta di non sapere quello che sto facendo. Un bel cappello da turista e un paio di sandali comunque aiuterebbero 
Faccio notare che in molte aree è in atto una sorta di vigilanza di quartiere, magari con gruppi su whatsapp di 40-50 famiglie. Se vedono un tipo "sospetto" con la macchina fotografica parte la segnalazione sulla chat e iniziano ad indagare sul caso. La gente sta male  |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:16
"se becchi una denuncia per sospetto interesse pedofilo, voglio vedere come ripulisci la tua fedina..."
Cosa c'entra la fedina con quello che hai detto? Essere denunciato non equivale ad avere la fedina penale sporca, ci dovrà essere prima una condanna definitiva. Forse volevi dire la "reputazione". |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:24
Beh diciamo che se sono in giro e mi capita un'abitazione particolare (villetta, condominio o simili) io la fotografo e sinceramente non capisco dove possa essere la violazione della privacy o la messa in pericolo dell'incolumità degli abitanti della suddetta abitazione.
In fondo chiunque passando può vedere la casa e magari sostare per guardarla per bene, chiunque potrebbe segnarsi l'indirizzo o i nomi sui citofoni su un pezzo di carta o fare una rapida foto col cellulare. Chissà poi quante volte è successo una cosa simile ad ognuno di noi e neanche ce ne siamo mai accorti, a meno di stare sempre di guardia stile corazziere al Quirinale
Oppure non capisco dove sta la lesa maestà se facendo una foto qualcuno mi finisce nell'inquadratura. Che faccio cancello le foto, blocco la circolazione perché devo fare una foto o metto le emoticon sui visi così nessuno può essere riconosciuto? al massimo può dar fastidio a me perché mi rovini la composizione.
La situazione cambia se invece mi fotografi dentro casa con un tele, magari attraverso una finestra, perché sarebbe come se si entrasse in casa mia senza permesso.
Oppure se qualcuno facesse più o meno volutamente una foto a mia figlia (dico mia filglia, ma il discorso vale per tutti i bambini, infatti evito sempre di fotografarli), perché mi rendo conto che, mio malgrado, il mondo non è come vorrei e maniaci e pedofili esistono, e nel dubbio meglio evitare. In questo caso sono paranoico o esagerato? Mi spiace, ma non posso farci niente.
Tutto questo per dire che la verità sta sempre nel mezzo e che bisogna cercare sempre il giusto equilibrio. Non è bello invadere la privacy di qualcuno, così come non è bello che questo estremizzi la sua privacy.
Questo secondo il mio modesto parere ovviamente
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| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:28
“ Peraltro nel link sulla privacy sono esposti dei limiti da non oltrepassare come la reiterazione delle riprese sugli stessi soggetti. Si va sul filo di lana, ma, esempio, se becchi una denuncia per sospetto interesse pedofilo, voglio vedere come ripulisci la tua fedina... „
Questa è paranoia, la fedina per essere ripulita occorre che sia sporca, una condanna in terzo grado, e il problema semmai è di chi denuncia che incorrerà nel reato di calunnia
“ Se ti piace fotografare aspetti piccanti o intriganti della vita privata, puoi incorrere in reazioni contestuali molto pericolose. „
Dove si è parlato di fotografare particolari intriganti della vita privata? Chiedo per un amico
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| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:33
Penso che in certe occasioni, oltre alla questione legale, bisogna vedere anche il contesto, ed il periodo in cui ci si trova.
A questo proposito, mi viene in mente un episodio successo ad aprile 2020.
Ricordiamo tutti che era il periodo del primo Lockdown, e in vigore c'erano le massime restrizioni. Non si poteva uscire di casa, se non per comprovate esigenze ecc. Soltanto che ancora non si capiva bene quali fossero queste esigenze. Poi si è capito che era consentito fare attività motoria, compreso il poter camminare nei pressi della propria abitazione. Quindi c'era una sorta di "psicosi" per la paura di essere fotografati e denunciati/segnalati durante una passeggiata.
Una sera sono sceso sotto casa con la mia macchina fotografica, con l'intento di fotografare la strada praticamente deserta.
All'improvviso, mentre stavo guardando nel mirino, mi spunta da un vicolo un signore, che tra l'altro conoscevo anche di vista.
Questo signore, vedendomi con la macchina è rimasto letteralmente paralizzato. Ci ho messo un po a capire che la motivazione era proprio la paura di poter essere fotografato e segnalato. A quel punto ho realizzato, ho messo via la macchina fotografica e gli ho fatto un sorriso. Anche lui mi ha rifatto un mezzo sorriso ed ha continuato a camminare. In una situazione "normale" magari di qualche hanno fa, tutto questo avrebbe avuto del ridicolo. Ma in quel particolare contesto, seppur assurdo, ha la sua logica. Scusate se forse un po OT, ma era per spiegare il mio punto di vista sull'argomento privacy e compagnia bella. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:33
Se vi interessa il tema della privacy segnalo la rubrica e l'hashtag #garantismi di Matteo Flora e Guido Scorza, video settimanali che trovate su vari social (Facebook sicuramente, spotify? Youtube?) in cui trattano queste faccende dal punto di vista “di un quarto” del garante della privacy. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:38
Gente ho usato il vocabolo "fedina" in funzione iperbolica, mettendo i tre puntini... che però non sono bastati!
“ Dove si è parlato di fotografare particolari intriganti della vita privata? Chiedo per un amico „
Ovvio... ho usato la forma sbagliata. Me ne scuso. |
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