user19933 | inviato il 20 Luglio 2021 ore 13:49
Enzo C., ahimè, temo che il tuo esempio rappresenti bene il sentimento che serpeggia nel Belpaese. Lo scrivevo pagine addietro.
Il punto è che anche uno sconosciuto, non del posto, avrebbe piacere a prendere una bella foto di quella catasta di legna senza essere segnalato come "attenzione sceriffo che Rambo è tornato dal Vietnam".
Legge o non legge, conta il "the sentiment" per sentirsi a proprio agio anzitutto.
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| inviato il 20 Luglio 2021 ore 14:49
Enzo C, la Stasi avrá sicuramente aperto un fascicolo anche su di te solo che non lo sai  |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 16:20
La Stasi (o meglio, lo MfS), avrà sicuramente aperto uno "Operativer Vorgang" nei miei confronti.
Proprio per voler comprare a Dresda un paio di ottiche ed accessori per la Pentacon Six, contravvenni a quanto prescritto dal visto di transito che mi fu rilasciato in un'occasione, ed alla frontiera ddr/polacca di Görlitz-Gorlice, mi fecero passare qualche ora di simpatica ansia, con susseguenti interrogatori ed accuratissima ispezione della mia per loro sfrenatamente lussuosa Panda-750...
Ma devo aggiungere che tanto le GT, quanto l'ufficiale dello MfS che mi interrogò alla fine e mi lasciò proseguire il viaggio in Polonia, furono tutti estremamente gentili e corretti.
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| inviato il 20 Luglio 2021 ore 16:38
In che anno sei stato? Dai primi anni 80 in poi le cose sono cambiante ma più che Honecker direi che eri sotto l'occhio di Erich Mielke. A parte l'aneddoto molto carino non paragonerei la situazione nella DDR alla nostra, anche se forse avrebbe fatto piacere anche alla Stasi avere i dati di profilazioni degli utenti che ogni giorno vengono raccolti tramite app e software. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 16:39
Io penso che come in tutte le cose si debba usare il buonsenso e questo comportamento l'ho sempre mantenuto sia in Italia che quando per lavoroo ero in paesi stranieri.
Quando faccio foto in mezzo alla gente,siano persone o situazioni particolari cerco di essere il meno invasivo possibile;con le ML uso quasi sempre lo schermo tiltabile allo stesso modo in cui sulla RB67 usavo il pozzetto.
Credetemi nessuno e mai venuto a chiedermi cosa stessi facendo.
Per me la street si fa cercando di cogliere la spontaneità non le pose e cosi ci si abitua a non essere invasivi;secondo me c'è spesso maleducazione ed ignoranza da entrambe i lati. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 17:21
Io fui nell'Est nell'81 e poi nell'86-89.
Se nell'81 la situazione in Polonia era quanto mai "plumbea", la permanenza degli stranieri, specie se studenti, era cosa pressoché priva di preoccupazioni. Negli anni 86-89, sempre in Polonia, si stava bene e con relativa libertà di movimento, nonostante le leggi marziali ancora in vigore. Già nella primavera dell'89, i polacchi avevano ben capito che il Socialismo Reale era all'epilogo.
La DDR meriterebbe un capitolo a parte. Basti pensare che la sera del 4 ottobre 89, dopo la colossale parata militare in Karl-Marx-Allee, mentre Honecker brindava al 40esimo della DDR nei saloni del Palast der Republik, a due passi da lì a Berlino, ed a Lipsia, Dresda ed altre città, la folla dimostrava al grido di "wir sind das Volk!"... Solo allo MfS (la Stasi, insomma), si capiva qualcosa e si era già iniziata la procedura per autorizzare la distruzione dei documenti compromettenti... Fortunatamente per la storia, in parte rallentata dall'elefantiaca burocrazia di quel paese... |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 17:31
Una bella esperienza la DDR. Io ci sono stato 3 volte con mia nonna: nel 1974 1975 e 1977.
Ho fotografato dal treno anche un carro armato con la stella rossa.
Esperienza particolare per un ragazzo come me: un salto indietro nel tempo di 50 anni netti. Indimenticabile 
La prima volta avevo credo una Lubitel, lasciatami in prestito dal negozio, dove avevo mandato a riparare la mia Yashica-mat. Un vero disastro: foto impresentabili. Dal 1975 in poi Olympus OM1: tutt'altra musica
Nessuno mi ha mai chiesto nulla. Ovviamente, come diceva Enzo, sapevo che dovevo stare alla larga da certe cose, ma dov'ero io non c'era nulla comunque.
Campagna |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 17:47
Le vostre esperienze personali sono molto interessanti ma anche assai diverse da chi era costretto a vivere nella DDR. Ci sono due libri che descrivono molto bene l'aria che si respirava e la struttura di gestione della DDR. Libri che dovrebbero vincere il premio strega o il Pulizer.
1) Il ministero della paranoia. Storia della Stasi. Di Gianluca Falanga.
2) L'anno che cambiò il mondo. La storia non detta della caduta del Muro di Berlino. Di Michael Meyer
Soprattutto mi permetto di consigliarli a voi che ci siete stati e che avete avuto la fortuna di vedere un pezzo di storia contemporanea. 
ps: Bello scatto Skylab59, mi ha emozionato pensando alla DDR.
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| inviato il 20 Luglio 2021 ore 17:57
Grazie Wazer
Quando ho un attimo di tempo faccio spazio e pubblico qualcos'altro.
Ho avuto la fortuna di rimanere lì ogni volta per un mese intero, a casa di parenti, fra cui cugini miei coetanei. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 18:29
@Wazer: i libri che hai citato sono fondamentali.
Gianluca Falanga, storico italiano, è uno dei migliori conoscitori in Europa, della macchina repressiva nella DDR. Ha scritto anche altri volumi, tra cui uno recentissimo: " Labirinto Stasi ", Feltrinelli, 2021.
A Lipsia, fui onorato con un premio culturale, dalla locale università, nell'88. Da poco dopo la caduta del regime della SED, coronai il desiderio di far parte, anche se straniero, del "Bürgerkomitee Leipzig" con sede in quella che fu la Bezirksverwaltung dello MfS, "espugnata" pacificamente dalla popolazione. È sede di un museo molto interessante, anche per il suo allestimento un po' "naïf", ma che rispecchia l'animo di quei mesi e dei tempi immediatamente successivi.
Chi nacque mentre il Muro crollava, è un giovane di 32 anni, ma sembra siano passati secoli, da quei momenti così movimentati...
Perdonate il continuo off-topic... |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 18:47
Beh Enzo, per rientrare in topic se fossimo nella DDR un forum come questo non esisterebbe mai e nessuno si sognerebbe di avere certi atteggiamenti, anche solo per non finire schedato da Mielke o peggio "interrogato".
Io ero più giovane di voi quando cadde il muro e ricordo bene il tentato golpe militare in unione sovietica ai danni di Gorbachev nel 1991, tutto quello che eravamo abituati a pensare, vedere, leggere e studiare cambiò di colpo nel bene e nel male. Delle azioni illuminate e virtuose di Miklós Németh dalla Perestroika e Glasnost di Mikhail Gorbachev e da Solidarnosh di Lech Wał'sa deriva l'attuale situazione dell'Est europa e anche la nostra. Non so se sia un bene o un male o solo un evento ineluttabile, ma è una storia talmente piena di eventi che son felice di averla vissuta (nel blocco occidentale).
ps: Potreste aprire un topic fotografico sulla DDR tu e Skylab59 |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 19:05
Anche a me capita spesso, sia di notte dove più di una volta han chiamato i Carabinieri, sia di giorno.
Non c'è verso, son convinti che tu dalla strada pubblica non sia in diritto di fotografare casa loro. E sembrano inconsapevoli del fatto che su google street view e google earth casa loro la vedi da tutte le angolazioni possibili. |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 19:08
“ E sembrano inconsapevoli del fatto che su google street view e google earth casa loro la vedi da tutte le angolazioni possibili. „
Con la differenza che Google street view è un servizio gratuito di cui possono usufruire anche loro mentre delle tue foto no. Di Google si conosce tutto, anche l'email per mandare i reclami e far cancellare visi e targhe, mentre di te non sanno nulla
Le cose sono due o avete beccato voi tutti quelli con il fucile, incazzati neri che vogliono farvi la pelle oppure c'è qualcosa che non va, perchè sti problemi io non li ho quasi mai avuti e se mi chiedono qualcosa gli spiego la situazione. 99% delle volte non succede niente.
Sembra che vi faccia schifo fare due chiacchere con gli sconosciuti, spiegargli 30 secondi quello che fate. Ma siete così introversi? |
| inviato il 20 Luglio 2021 ore 19:10
Google Earth e Streetview... per non parlare dei vari "social media", sono un sistema di controllo e profilazione che il compianto ministro Mielke non si sarebbe immaginato nemmeno nei suoi più sfrenati "wet dreams"!... |
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