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Diapositiva: confronto proiezione - scansione


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avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2021 ore 12:03

per la pulizia cosa utilizzate? finora mi è capitato poche volte ma ho trovato qualche dispositiva con pelucchi che sembrano aderire ostinatamente e l'ultima cosa che vorrei è rigare l'immagine irrimediabilmente

Pennellino e polpette (eviterei quelle ad aria compressa perché possono sparare particelle ad alta velocità nonché causare condensazione sulla superficie della pellicola).

avatarjunior
inviato il 14 Luglio 2021 ore 13:20

Pennellino e polpette (eviterei quelle ad aria compressa perché possono sparare particelle ad alta velocità nonché causare condensazione sulla superficie della pellicola).


"Seguitemi per altre ricette" MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2021 ore 13:47

MrGreenMrGreenMrGreen
Maledetto correttore automaticoMrGreen
Pompetta non polpetteMrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2021 ore 14:05

Pompetta, ma quasi mai è risolutiva, e allora vai col panno antistatico.
A me le diapositive non si sono mai rigate... quindi non si righeranno neppure a te

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2021 ore 14:16

Diego la questione non è nei termini nei quali la imposti tu, neppure io fotografo le mire ottiche del resto, ma se decido di fare una prova allora voglio che sia una prova probante.
E una prova probante può dartela solo una mira ottica... oltre ovviamente alle due stampe da confrontare una di fianco all'altra.
Il resto non voglio dire che sia semplice autosuggestione, ci mancherebbe altro anche se inevitabilmente essa c'è sempre, ma sono comunque delle sensazioni personali che nulla hanno a che fare con l'oggettività.

user140392
avatar
inviato il 14 Luglio 2021 ore 18:02

grazie a tutti dei consigli, ottima idea anche quella del lavaggio. e ottima notizia anche sentire che se fatta con attenzione la pulizia non riga MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 9:21

Tornando alla questione iniziale, mi posso sbagliare ma credo tra i vari fattori si possano aggiungere anche le ottiche per la diaproiezione. Se lo scopo è unicamente quello di rendere visibile il dettaglio, forse queste non sono proprio ottimizzate allo scopo. Le migliori si distinguono per assenza di vignettatura e aberrazioni cromatiche, contrasto e brillantezza dei colori. Sono si anche nitide, ma per la normale distanza di visione a cui si assiste ad una proiezione. Per assolvere alla loro funzione la risolvenza non credo raggiunga i valori delle ottiche per la ripresa, ne di quelle per la stampa.

Non posso comunque che concocordare anche con quanto detto da Paolo, cioè che un confronto tra proiezione e monitor è un po' improprio, mentre per confrontare "mele con mele" anche il file deve essere proiettato a sua volta

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 10:58

Simone, tutto può essere, come stiamo vedendo le variabili possono essere moltissime; in ogni caso non mi interessa (né credo sarebbe così facile realizzarla) fare una prova scientifica, anche perché comunque i mezzi di visualizzazione sono diversi e già questo influisce. Quello che a me premeva accertare era se c'erano dettagli sulla pellicola che andavano persi nella scansione; allo stato attuale delle prove fatte posso tranquillamente dire di no e in effetti sarebbe strano il contrario visto che si tratta del tipo di scanner che ha sostituito gli scanner a tamburo e che viene utilizzato per lavori professionali nonché per digitalizzazione di archivi fotografici storici, se vi fossero state perdite evidenti credo proprio che tale tecnologia non si sarebbe affermata oppure avrebbe subito poi ulteriori miglioramenti per accontentare i professionisti.
Poi, per la realizzazione di stampe molto dipende dalla PP effettuata, in particolare visto che stiamo parlando di definizione e nitidezza, mi riferisco alle tecniche di sharpening e quì si apre un mondo a parte...!

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 12:59

Inoltre la stampa digitale avrebbe l'ulteriore variabile dei DPI in stampa... figuriamoci, ulteriori variabili.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 13:39

Diebu: non lo so, sinceramente mi sembra che ci siano così tante variabili in gioco che è difficile dare una risposta. La mia è sempre la stessa: non ho esperienza dello scanner Hasselblad che sicuramente darà ottimi risultati, ma ho avuto esperienza con diapositive 6X7 di cui io ho fatto la scansione con Epson Perfection 4990 (all'epoca pagato 900 euro) e i risultati non erano all'altezza della mia NIkon D800. A volte sì', come in una bella foto scattata all'alba in Norvegia a Honningvag oppure come nella foto (sempre presente su Juza) di un autunno al Bosco di S. Antonio in Abruzzo, ma in altre in cui desideravo contare i rametti degli alberi spogli decisamente il risultato era un po' deludente. Con il 35 mm non c'era storia, a mio avviso. Certo, la variabile può essere lo scanner Hasselblad, ma sinceramente non mi ci vedo andare a cercare un laboratorio e perdere il tempo in scansioni, magari fatte da un altro, quando posso utilizzare i ritagli del mio tempo a casa e , da sempre, dall'epoca della pellicola, voglio che tutto il processo sia fatto da me.Insomma, come ho sempre detto, se si desidera fare tutto in casa meglio e tutto più facile, quindi meglio procedere con il digitale: lo si fa da soli, senza ricorrere a laboratori esterni non facili da reperire di qualità. Se, al contrario, ci si diverte a proiettare, come l'amico Paolo, in grandissimo formato, niente di meglio e di più semplice di una bella diapositiva. Se si ama trascorrere, come l'amico Domenico Mancuso, le ore in camera oscura tra chimici e vaschette, niente di meglio che usare le pellicole, specie per il bianconero. Se si desidera stampare in proprio a colori , come me, meglio usare la via più rapida, sicura e qualitativamente ottima del digitale. Poi si può speculare sulla nitidezza e sui particolari per divertirsi a giocare: tutto è lecito quando entra in gioco il proprio divertimento.

avatarjunior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 13:44

per me fai confusione. purtroppo avere una qualità pari all' originale è impossibile. è una cosa fisiologica. un po' come volere trovare in un motore endotermico la rese del 110% per capirci. oltre 100 non ci arrivi. è fisiologico e qua credo che siamo un po' tutti d'accordo, spero. quando hai scansionato e hai pure aperto il file, che sia raw o tiff o altri affermi di vedere dettagli equivalenti. che a mio avviso è strano, mi pare di aver capito che vedi più informazioni dalla scansione che non dalla proiezione. però attenzione, che forse con nitidezza intendi acutanza che sono 2 cose diverse e che sono la base dei sensori ccd nel caso del tuo scanner. cioè vedere contrasti diversi che da l'impressione di aumentare il dettaglio e la profondità di campo. le diapositive hanno una risolvenza molto elevata, però in alcuni casi troppo risolvenza può andare in inganno. facciamo un esempio, facciamo una foto ad un ape con la tua pellicola diapositiva che hai usato. a 22 x vedi che l'ape è poco definita ai bori perchè i (pelei) attorno al corpo dell'ape sono toppo vicini e non si riesce a vedere bene e separare il dettaglio ingrandisci a x 50/x 60 e si vede meglio. te lo dico per esperienza personale sulla proiezione. ora il tuo scanner prenderà la scena con meno dettali e legge i (peli) più grandi e li riesce a separare e ti da l'impressione che ci sia più dettaglio, ma ci sono meno informazioni ovvero meno dettagli a conti fatti. Magari nemmeno riesce a leggere i dettagli. poi chiaro però se mi dici che hai fatto una foto al buio con tempi di scatto alti e con una velvia 50 le cose cambiano. perchè è facile abbassare in tronco le potenzialità di una diapositiva in questa maniera. dato che il movimento o micro movimento ti fa perdere parecchie informazioni e soprattutto quelle con il dettaglio fino. in effetti quando scatto uso il treppiede per questo motivo e scatto remoto dove posso chiaramente.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 14:00

Claudio, non sostengo che la pellicola scnasionata sia migliore della stessa foto fatta con una digitale, non ho mai fatto prove quindi non saprei.
Sulla scomodità che può avere il processo ibrido concordo con te, ma non era questomil tema della discussione; il tema della discussione era se quella diapositiva scansionata aveva perso così tanti dettagli co e molti, tra cui pure tu, sostengono.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 14:09

Pantom, non mi pare di aver affermato che la scansione ha più dettagli della diapositiva proiettata, cosa che peraltro non sarebbe impossibile visto che la proiezione può essere fatta con ottiche piu o meno buone; nel mio caso è stata fatta con un'ottica eccellente (il 150mm migliore disponibile per i proiettori Rollei) e il risultato è stato che da quanto ho potuto vedere di dettagli in più rispetto alla scansione sulla diapositiva proiettata non ce ne sono. La diapositiva è solo pìù nitida (forse stiamo parlando dell'acutanza, infatti mi riferisco alla sensazione di nettezza dei bordi) della scansione senza sharpening (almeno osservando il file su un monitor con risoluzione non elevata, appena 1440x900), ma appliacando lo sharpening (che è parte integrante del processo digitale o obrido) le cose si riequilibrano.
Credo siamo tutti d'accordo che in ogni passaggio (ottica da proiezione, ottica da ingrandimento, feature della carta di stampa, feature dello schermo di proiezione, ottica de lo scanner, monitor del PC...) determina una perdita di qualità ma visto che le pellicole in qualche modo bisogna ingrandirle direi che dobbiamo farcene una ragionene. Di quanto è questa perdita? Boh, non saprei (chiaramente dipende da tanti fattori, in primis la bontà dell'ottica), ma di certo da quanto ho potuto percepire e valutare nel caso della scansione raffrontata alla proiezione non siamo nell'ordine del 30-40% come sostiene Paolo, tutto quì.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 15:41

Io non saprei quantificare e non so se esistono leggi dell'ottica che permettono di verificare le differenze. Non ho molto interesse lo confesso poi, per discorsi solo speculativi Perciò ti riferivo la mia esperienza; esagero, ma per farmi capire se sapessi che uno scanner della NASA e' in grado di ottenere piu particolari di quelli esistenti nella diapositiva stessa, per me, comune utente, non avrebbe alcun interesse. Gia sapere che la scansione la deve praticare un altro mi fa venire l'orticaria, se poi lo devo cercare il laboratorio specifico sto ancora peggio Se lo strumento ( in questo caso lo scanner ma potrebbe essere la macchina fotografica o un obiettivo o un sensore) non sono alla mia portata, non li prendo in considerazione. Però ovviamente tu hai tutto il diritto di chiederti il perche di un certo risultato e divertirti come ti pare. Una spiegazione potrebbe essere quella dell'acutanza

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2021 ore 16:49

Ragazzi... mettiamoci d'accordo su una cosa: l'originale, diapositiva, negativo BW o colore che sia contiene al suo interno il 100% delle informazioni che l'accoppiata pellicola+obiettivo (in base alla legge di Katz) è in grado di registrare.

QUALSIASI uso se ne faccia a POSTERIORI inevitabilmente provocherà una perdita di informazioni (nitidezza), e questo è fisiologico e quindi inevitabile.

Se proietti il collo di bottiglia è dato dallo schermo sul quale si proietta e dall'ottica di proiezione, dal condensatore di cui è dotato il proiettore, e dai telaietti in cui le dia sono contenute, nello specifico: quasi nessuna perdita in telaietti senza vetro; perdita minima in presenza di vetri lisci, cui però poi si aggiungono sia gli anelli di Newton che l'umidità, e a questo punto la perdita è paurosa; perdita molto alta in caso di vetri AN che però, in compenso, non provocano ulteriori cali addebitabili agli anelli di Newton e inoltre questi telaietti resistono meglio alla condensa.

Ovviamente la Stampa non è una opzione praticabile perché NON PREVISTA ab origine, e anche il Cibachrome/Ilfichrome, pur spettacolare per certi versi, aveva molte controindicazioni.

In definitiva una diapositiva non si può confrontare con se stessa (se non in fase di proiezione) perché è di fatto un originale NON RIPRODUCIBILE.

Un confronto, lo ripeto fino alla noia, si può fare solo con delle stampe... e in questo caso si può procedere secondo la filiera classica, quindi sviluppo e stampa in CO, oppure secondo il "metodo moderno", cioè quello di cui è fautore Diego, che prevede comunque lo sviluppo del negativo ma con la stampa affidata non all'ingranditore ma delegata alla filiera digitale PREVIA scansione, e quindi digitalizzazione, del negativo stesso.

A questo punto sorge il dubbio: provocherà meno perdita di nitidezza la stampa tramite ingranditore o tramite scansione?
La risposta sulle prime è semplice, è migliore la stampa da ingranditore perché la perdita con la scansione è catastrofica... a meno di non ricorrere a degli scanner evoluti, professionali o, meglio, altamente professionali nello specifico: Coolscan Nikon 5000/9000 ED (e similari di altre case) che in genere effettuano scansioni fra 4000 e 5000 dpi; scanner a tamburo virtuale, l'Hasselblad/Imacon di Diego per capirci, che se non erro effettua scansioni fra 6000 e 8000 dpi; e nfine gli scanner a tamburo... la cui capacità di scansione dovrebbe arrivare a ben oltre 12.000 dpi, forse addirittura 16.000 dpi.

Io personalmente ho delle scansioni, visibili nella mia galleria, effettuate col Nikkor 5000 ED, la qualità delle stesse è molto alta e consente ingrandimenti ottimi fino ai formati 30x45 o 40x60, oltre però non mi sono avventurato.
In ogni caso però la stampa, pur ottima, fa ridere anzi no... fa piangere, rispetto alla stessa diapositiva in proiezione.

Prove confrontando delle stampe da negativo ottenute seguendo sia la filiera chimica che digitale non ne ho fatte, ovviamente visto che adopero solo diapositive, le ha fatte però Henning Serger e a suo dire la differenza, in termini di perdita di dettaglio, è notevole: il 50% parlando specificamente del Coolscan 5000 ED, e fra il 20% e il 35% parlando di scanner a tamburo e a tamburo virtuale.

Quanto sia alta la perdita con l'Hasselblad di Diego io, personalmente, non posso dirlo visto che non lo posseggo, potrebbe dircelo Diego... ma lui non ha voglia di impelagarsi in una prova scientifica, e non posso dargli torto francamente, e a questo punto quindi io non posso fare altro che prendere per buone le prove fatte da Serger il quale, tra le altre cose, specifica pure che anche con la stampa da ingranditore si verificano perdite ben rilevabili: minime, 7-8% nel caso di ottiche da ingranditore dichiarate come APO, e molto più alte, anche del 30 o 40% nel caso di ottiche di qualità via via più infima.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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