| inviato il 25 Giugno 2021 ore 20:49
La Polaroid é qualcosa che é nato ed é stato usato non da artisti ma dal gente comune.
Non é vero che é stata usata solo da artisti affermati anzi ho visto molte collettive di ragazzi.
Per non parlare di tutti i lavori fatti con le loro.
Il cellulare ha democraticizzato la fotografia.
Questo ha creato nuovi utilizzi dell'immagine per velocizzare la comunicazione.
La vera rivoluzione é stata la possibilità di condivisione perché i primi nokia con le fotocamere non se li filavano, poi la condivisione ha cambiato tutto.
Ma in tutto questo sono nate nuove possibilità e nuove opportunità e vari autori interessanti.
Ho visto l'uso soprattutto in ambito street ma si afferma sempre più e non é un impoverimento ma una aggiunta interessante e che aggiunge nuove voci e nuovi modi di comunicare.
Quindi si usare il termine aberrante permettimi ma é qualcosa che non si può leggere.
La fotografia nasce come sperimentazione e mi spiace ma un certo atteggiamento per me é in controsenso
La fotografia non é la reflex e nemmeno il mezzo, é quello che si mostra e si racconta, |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 20:56
Il problema è che la macchina fotografica produce fotografie ma non consente di telefonare, al contrario il cellulare fa sia telefonate che fotografie ergo... è una battaglia persa! |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 21:30
Ci sono gia' obiettivi senza lente..
Ai come se piovesse... |
user120016 | inviato il 25 Giugno 2021 ore 21:50
Che i telefonini consentano una rapidità di condivisione delle immagini non ci piove. Ma da qui a dare per scontato che questo sia un vantaggio "tout court" per me ci passa un abisso.
Prima assicuriamoci che ci siano dei contenuti e delle idee da condividere, e poi preoccupiamoci di quanto rapidamente si possano condividere. Perché se la condivisione non è real-time, ma la fotografia ha un messaggio, sinceramente lo preferisco. Sono sempre stato un sostenitore della qualità rispetto alla quantità.
Poi, continuare a parlare di eccezioni quando la stragrande maggioranza dei fonofotografi produce fotografia spazzatura di cui i social sono pieni, mi pare stucchevole.
Che ci siano artisti che rimangono tali, indipendentemente dal mezzo usato, è ovvio. Così come è ovvio che democratizzare ogni forma d'arte è sempre un bene. Ma è altrettanto ovvio se non lapalissiano anche il fatto che l'uso (abuso) anomalo di questo mezzo in una fascia di utenza fotograficamente analfabeta, abbia portato delle aberrazioni, da cui il termine aberrante, che a te piace poco.
Negare questa evidenza mi sembra forzato.
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| inviato il 25 Giugno 2021 ore 21:53
L'evidenza la neghi tu.
La stessa percentuale é legata alle reflex basta guardare quello che é pubblicato qui.
Più di 200 Mila iscritti e quante foto con contenuti?
Quanti topic dove si parla di fotografia?
Non é il cellulare e negare questa evidenza anche a me sembra forzato |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 22:26
Quello che sto dicendo é che una macchina fotografica sempre a disposizione e alla portata di tutti ha indubbiamente creato foto inutili arrivando a sostituire l'immagine al linguaggio scritto o parlato per mostrare dove si é, salvare il nome di una via, scattare un tramonto.
Ma ha creato tante opportunità per autori che non si sarebbero avvicinati alla foto e invece tirano fuori bei reportage, street, ecc..
La condivisione ha dato molte opportunità e autori di talento si sono fatti conoscere, il livello tecnico é cresciuto |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 22:33
Probabilmente, fra 50 anni la cattura di immagini a qualsiasi ingrandimento e grandezza avverà mediante sistemi completamente quantistici e tempo due trecento anni avremo dispositivi che fotografano il futuro e il passato |
user120016 | inviato il 25 Giugno 2021 ore 23:07
“ Più di 200 Mila iscritti e quante foto con contenuti?
Quanti topic dove si parla di fotografia? „
Sul fatto che questo forum sia popolato da tecnofili innamorati dell'ultimo (inutile) gadget presente sul modello appena uscito del proprio brand del cuore e pertanto disposti a spendere migliaia di euro e litigare senza sosta, con me sfondi una porta aperta. Ma è altrettanto vero che si tratta di uno spaccato poco rappresentativo della realtà globale dei social.
“ una macchina fotografica sempre a disposizione e alla portata di tutti ha indubbiamente creato foto inutili arrivando a sostituire l'immagine al linguaggio scritto o parlato „
Hai detto niente...
Comunque, chiudo qui la questione, perché non vorrei oltremodo inquinare il topic. |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 23:28
No si tratta della realtà, non di uno spaccato ma della stragrande maggioranza.
Pensi che uno scatto racconti di più perché lo hai fatto con una reflex?
Davvero riduci la fotografia alla tecnica? Al ritrattino o al banale paesaggio?
La chiudo qui ma fai un giro perché ha che sui social c'é tanta fotografia molto buona |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 23:47
Sono successe cose simili in campo musicale. Non molti decenni fa per produrre un LP bisognava andare in studio (che costava anche più di oggi) perché le attrezzature adatte erano costose e non alla portata di chiunque, e poi la produzione del vinile, la sua distribuzione e la promozione erano possibili solo alle case discografiche. Oggi andare in studio costa molto meno e comunque è possibile fare discrete registrazioni con attrezzature che chiunque si può comprare, anche se non sono economicissime, e il mixaggio lo si può fare su qualunque computer. Dopo di che è possibile diffondere e promuovere la propria musica online a costi irrisori.
Ovviamente questo non ha creato artisti migliori, ma ha messo tanti in condizione di provarci.
Non so più quale regista ha detto recentemente che la tecnologia oggi è fantastica: se vuoi e se sei capace con uno smartphone puoi realizzare un film, cosa che prima non era possibile. E puoi farci anche delle foto interessanti, anche se la qualità dell'immagine potrà essere discutibile.
Insomma ci sono tante possibilità in più per tutti.
Che poi le possibilità di per sé non creino degli artisti validi è evidente, ma che ci siano non è mica male. Io ho sempre sognato di poter avere una camera oscura ma, per varie ragioni, non ci sono mai riuscito. Adesso col digitale e il computer posso fare quel che avrei voluto fare con l'analogico e che non ho mai fatto. Non vedo perché non dovrei esserne contento.
E se potessi scattare le stesse immagini che scatto oggi usando un'attrezzatura che pesasse un decimo di quella che uso adesso sarei ancora più contento.
L'unica cosa che mi preoccupa è che vorrei in ogni caso avere un'attrezzatura che mi permetta di fare quel che voglio fare io, e non che produca risultati predeterminati da chi la produce, la vende e la gestisce. Questo è il vero limite e, vorrei dire, anche il vero pericolo del digitale: dover usare una tecnologia il controllo della quale ci viene sempre più sottratto. |
| inviato il 25 Giugno 2021 ore 23:48
La Comet Bencini usata da Gardin dava risultati migliori di quella usata da mio zio.
La macchina fotografica è un attrezzo, è normale che evolva negli anni, non vedo il problema.
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| inviato il 26 Giugno 2021 ore 8:22
L,argomento principale è quello di un nuovo sistema che potrebbe sostituire l,attuale per la cattura della luce nella catena di acquisizione delle immagini
per favore lasciamo da parte gli argomenti filosofici , i fotografi del passato e altro ,
anche a me il telefono fa venire l,orticaria, infatti è un oggetto che non considero assolutamente se non per il suo scopo principale, cioè telefonare, ma non critico chi lo usa per altro
Interessantissimo invece il link inviato
da Axxel,
ymcinema.com/2021/06/13/the-future-of-imaging-metalenses-and-spaceplat
ecco, proprio quello a cui pensavo.
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| inviato il 26 Giugno 2021 ore 8:35
Ci hanno già pensato e hanno creato le metalenti. |
| inviato il 26 Giugno 2021 ore 13:19
“ La macchina fotografica è un attrezzo, è normale che evolva negli anni, non vedo il problema „
La tecnologia non è mai neutrale rispetto all'utente, questo è il problema. Una tecnologia semplice è in genere più controllabile da chi la usa, anche se richiede un periodo di apprendistato maggiore, mentre una tecnologia complessa si presenta spesso come "user friendly" ed è effettivamente più semplice da usare, ma c'è un prezzo da pagare. Fare foto con smartphone, ma anche con una fotocamera di ultima generazione, usando tutti gli automatismi, è effettivamente molto più facile che usare un banco ottico. Però col banco ottico, o con una fotocamera analogica ma ancora con una digitale, se sviluppi tu il RAW, fai le foto come vuoi tu, nei limiti delle tue capacità. Mentre quando imposti le modalità "scena" di una moderna fotocamera o applichi certi filtri in realtà non stai più facendo le foto proprio come vuoi tu. Magari un pochino sì, ma anche un bel po' come vogliono quelli che hanno progettato e sviluppato il software. Dentro ogni software c'è una visione del mondo che viene ripetuta ogni volta che lo si usa, e a furia di sentircela ripetere finisce che ci entra in testa. Non è esattamente una buona cosa, specie quando sappiamo così poco sui veri padroni dello sviluppo del software e della tecnologia in generale. Una cosa però la dovremmo aver capita: non siamo noi. |
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