| inviato il 18 Giugno 2021 ore 16:25
Anni fa quando i software di progettazione per architetti e ingegneri avevano ormai sostituito tecnigrafo e carta millimetrata, le riviste fotografiche specializzate scrivevano che in futuro anche le ottiche fotografiche avrebbero beneficiato della progettazione al computer con notevole risparmio di tempo ma soprattutto di costi. Quindi pensavo che comprare ottiche di qualità sarebbe stato alla portata della maggior parte dei fotografi. Ebbene dando uno sguardo alle ottiche cosiddette di qualità degli ultimi anni mi sembra che i prezzi siano tutt'altro che calati. Basta guardare all'ultimo 24-70mm Nikon Z, al 24-70mm Canon RF o all'85mm Pentax. Tutte ottiche con pezzi di 2000 euro o anche più. Quindi mi domandavo da cosa dipende il prezzo di un ottica di qualità oltre alla fase di progettazione? |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 16:29
Il punto dove si incontra la curva della domanda con quella dell'offerta. |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 16:37
Io stavo per dire da come si sveglia il direttore commerciale. E non è una battuta. Esempio Lumix 24-105 listino 1400 iva inclusa Comprato nuovo garanzia ufficiale a 690 ex kit Il negoziante ci ha perso soldi? L'importatore? La Panasonic? |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 16:44
Un'obiettivo è un prodotto industriale come tutti gli altri, dunque ha un suo costo pieno composto dalle normali componenti di un prodotto: materiali, manodopera, energie, attivo fisso (edifici ed impiantistica), ribaltamento quota di R&D,etc, tutto. Le ottiche sono trabiccoli come tutto il resto della roba ce si compra coi soldi, sono solo pezzi di tubo con dentro dei pezzi di vetro, o di plastica, nulla più. Il prezzo di mercato, su roba simile alle ottiche, non è legato al costo, diversi passaggi aggiungono margini di profitto, e su alcuni di quei margini, ci giocano fattori non industriali, tipo far pagare la novità, la moda o la marca, etc. Ad esempio, le ottiche per ML, di plastica, che costano meno di quelle Reflex, di metallo, te le fanno pagare però molto più: paghi la novità e la moda attuale, e fanno bene, i coriandoli si vendono a Carnevale, ora tirano le ML e giustamente tutti ci tirano a far "ciccia". |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:02
@Alessandro Pollastrini Principio corretto. Però ci sono alcuni aspetti da considerare. Partiamo dai prodotti acquistati per puro piacere. Una borsa griffata da 4000 euro ha un costo di produzione ridicolo forse 50 euro sono troppi. Qui i costi di R&D non sono paragonabili a quello di un prodotto tecnologico. Siamo nel mondo dell'ultra superfluo. Il medico non te lo ha ordinato. Nella tecnologia, dove invece ci possono essere ragioni più sostanziali, per esempio possono essere strumenti di lavoro, il prezzo di uscita se in breve tempo viene ribassato, una volta che gli obiettivi della pianifcazione del progetto industriale e commerciale sono stati raggiunti, penalizzano una parte dei clienti, ossia quelli che hanno dato fiducia da subito al prodotto. I quali, di fatto , hanno finanziato lo sconto già previsto per quelli che lo hanno comprato dopo. Non c'è niente di immorale, ma lo vedo un pò come un mondo alla rovescia. Il cliente che pagando il prezzo più alto permette all'azienda di avere successo commerciale, alla fine la prende dalla spina e dal tappo. Se dovesse rivendere il suo usato, il prezzo di riferimento non potrà essere quello che ha pagato ma quello delle offerte a sconto. |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:14
C'è anche da dire che nel tempo anche la materia prima può costare di più |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:25
C'è anche da dire che nel tempo anche la materia grigia scarseggia |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:40
Bah!!! Si diceva anche che con l'informatizzazione si sarebbero ridotti i costi,elimnato il cartaceo e snellito il tutto. Visto mai! Ora abbiamo il digitale più il cartaceo,ed il casino ulteriore,ma per piacere. |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:56
Il fatto che computer e software siccome velocizzano e facilitano il lavoro facciano risparmiare tempo e costi è una chimera. Semplicemente si spinge sempre più in là la difficoltà di progettazione e quindi le ore impiegate, nonché le persone, restano sempre le stesse. Pensate a quando non esusteca word ed excel: le ore di lavoro erano le classiche 8, oggi usiamo word ed excel eppure lavoriamo sempre 8 ore (come minimo, ma in realtà kavirando più che i nostri genitori, ormai è la mormalità superarebogni hiorno le 8 ore) perché la stessa relazione in word la correggiamo e ri-correggiamo mille volte, il figlio di cakcolo lo impaginiamo e inbellettiamo e magari lo correduamo di grafici inutili... insomma i computer avrebbero divuto farci lavorare di meno, irrealtà lavoriamo più di prima. |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:58
“ Ad esempio, le ottiche per ML, di plastica, che costano meno di quelle Reflex, di metallo, te le fanno pagare però molto più: paghi la novità e la moda attuale, e fanno bene, i coriandoli si vendono a Carnevale, ora tirano le ML e giustamente tutti ci tirano a far "ciccia". „ Non tutte le ottiche per reflex sono in metallo...fuori. Poi ce ne sono molte che pur mostrando all'esterno della vil "plastica", sotto la pelle sono costruite come ottiche del recente passato, che hanno il barilotto in metallo, nemmeno si sognano. Basta guardare qualche teardown di lensrental per capire che, come spesso accade, le sensazioni ingannano. E, quel che conta, vanno meglio. |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 18:02
Il digitale ha enormemente migliorato la capacità di condividere senza sposarsi e sopratutto la capacità di fare riuso, replicare e modificare. Le cose che si fanno una e una sola volta e si consumano in loco una tantum, costano addirittura meno se fatte come decenni fa. La “macchina” digitale acquista valore nella prospettiva d'uso descritta altrimenti non si riesce ad ammortizzarla. Chiunque abbia fatto le cose al vecchio modo e nel nuovo se ne rende conto. Vi ricordate scrivere a macchina sulla Olivetti con la carta carbone, vi ricordate disegnare a mano e in caso di errore andare di lametta e per fare le copie eliografiche (na schifezza), vi ricordate i plichi da spedire con poste italiane, vi ricordate le domande in carta da bollo da poter fare solo allo sportello, … vi ricordate? |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 18:03
"C'è anche da dire che nel tempo anche il tempo scarseggia" Comunque quando si parla di abbassamento dei costi bisogna sempre chiedersi da che parte viene inteso il risparmio. È come la storia della delocalizzazione:abbattere i costi....per il produttore,non per l'acquirente. |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 18:05
Centrato, il time management è FONDAMENTALE ed è risorsa non rinnovabile e che non si può comprare il tempo vita… |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 18:10
@Diebu.....hai bisogno di ferie kavirando cakcolo esusteca Mi viene il dubbio che sia linguaggio troppo moderno che non capisco |
| inviato il 18 Giugno 2021 ore 18:10
“ Chiunque abbia fatto le cose al vecchio modo e nel nuovo se ne rende conto. Vi ricordate scrivere a macchina sulla Olivetti con la carta carbone, vi ricordate disegnare a mano e in caso di errore andare di lametta e per fare le copie eliografiche (na schifezza), vi ricordate i plichi da spedire con poste italiane, vi ricordate le domande in carta da bollo da poter fare solo allo sportello, … vi ricordate? „ Si che mi ricordo! Eppure oggi non lavoro di meno nonostante gli ausili tecnologici, per le ragioni che ho spiegato sopra. |
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