| inviato il 14 Agosto 2021 ore 19:09
“ Mi guarderò un po' il Kestrel anche io. Tu lo hai provato o comunque tenuto in mano? O ti basi su quanto trovato in rete? „
Provato no, purtroppo.
Il problema con gli zaini è proprio questo.
O li compri e ti trovi bene o li compri e, trovandoti male, fai il reso.
In ogni caso conosco un po' di gente che lo ha e lo utilizza anche per trasportare materiale fotografico, visto che con un'ICU e grazie anche all'apertura frontale diventa, a tutti gli effetti, uno zaino fotografico.
Tutti poi concordano su un punto: il Kestrel -ma in generale qualsiasi Osprey- non è secondo a nessun altro zaino in quanto ad ergonomia (che non va confusa con la comodità).
In questi ultimi mesi mi sono informato parecchio e, da quanto si legge, l'Osprey, come azienda, è molto attiva nella ricerca, avendo depositato diversi brevetti innovativi, alcuni dei quali si sono poi concretizzati.
Questo l'ha resa leader nel settore degli zaini da escursione (anche perché si occupa solo di quello, a differenza di tanti altri brand). |
user12181 | inviato il 15 Agosto 2021 ore 14:32
"grazie anche all'apertura frontale diventa, a tutti gli effetti, uno zaino fotografico."
L'apertura frontale non lo rende esattamente uno zaino fotografico, ci sono "effetti" particolarmente importanti, ma inattingibili con lo zaino ad apertura frontale. Nessun escursionista ha bisogno di appoggiare lo zaino e aprirlo in zone acquitrinose, puzzolenti di marcio e anche di cacche di vacca. L'altro giorno, dopo un po' che stavo fotografando genziane bavariche al Laghét, con una strana puzza di fogna sotto il naso, ho notato che stavo a pochi centimetri da una cacca bovina (lavorata dall'acqua e dalle erbe di montagna, non puzzava bovinamente ma proprio di fogna, come certe strade di città rivierasche). Lo zaino, con apertura dorsale, giaceva a distanza anche minore dalla mina fecale... Se lo avessi messo inavvertitamente sopra la "sciota" e fosse stato ad apertura frontale?
P.S. Temo che le foto siano tutte da buttare, non ho studiato con calma la composizione, ho piuttosto cercato di non bagnarmi troppo. Il risultato è stato che uno scapo fiorale era sensibilmente davanti agli altri, quando è a fuoco lui sono sfocati gli altri, e viceversa. Troppo piccolo per reggere da solo l'immagine quando è a fuoco, basta a rovinarla quando sono a fuoco gli altri. Lo stacking, con cui pensavo di risolvere il problema, pare poco fattibile, sia per sovrapposizioni probabilmente impossibili da padroneggiare, sia perchè produrrebbe una foto percettivamente incoerente. Dovrò tornarci nei prossimi giorni. |
| inviato il 15 Agosto 2021 ore 15:48
“ L'apertura frontale non lo rende esattamente uno zaino fotografico, ci sono "effetti" particolarmente importanti, ma inattingibili con lo zaino ad apertura frontale. L'altro giorno, dopo un po' che stavo fotografando genziane bavariche al Laghét, con una strana puzza di fogna sotto il naso, ho notato che stavo a pochi centimetri da una cacca bovina (lavorata dall'acqua e dalle erbe di montagna, non puzzava bovinamente ma proprio di fogna, come certe strade di città rivierasche). „
Non comprendo il nesso tra zaino fotografico e accesso dorsale, probabilmente perché non esiste.
Esistono diverse e validissime soluzioni che permettono di posare lo zaino a terra senza che si imbratti di fango o sterco di animali.
Tra queste, come già detto diverse volte, vi è un semplice telo plastificato su cui adagiare lo zaino e che, successivamente, può essere comodamente riposto in un sacchetto, anch'esso di plastica.
Una volta a casa, è sufficiente una passata sotto l'acqua -con la pompa che si trova in garage, giardino o in terrazzo- per renderlo riutilizzabile.
Soluzioni scomode e, per certi versi, masochiste -come quella che prevede la rotazione dello zaino sul supporto lombare- non le condivido e le scarto sempre a priori per diversi motivi.
Aggiungo anche che non conosco nessuno che ricorre a tali pratiche, sebbene sia comunque in possesso di zaini con accesso dorsale.
“ Nessun escursionista ha bisogno di appoggiare lo zaino e aprirlo in zone acquitrinose, puzzolenti di marcio e anche di cacche di vacca. „
Strano eh, eppure ogni singolo zaino venduto da Osprey è concepito, appositamente, per gli escursionisti.
Mai letto lamentele riguardanti questo aspetto.
Sarà perché qualsiasi (foto)escursionista non va alla ricerca di cacche di vacca per aprire lo zaino, anzi, se possibile, sceglie sempre luoghi più "puliti" per farlo.
Questo a prescindere dal tipo di apertura dello zaino.
“ Lo zaino, con apertura dorsale, giaceva a distanza anche minore dalla mina fecale... Se lo avessi messo inavvertitamente sopra la "sciota" e fosse stato ad apertura frontale? „
Basta adottare una di quelle soluzioni di cui sopra.
Sono a basso costo ma altamente efficaci.
Anche prestare un po' più di attenzione a dove si mettono i piedi, gli indumenti e lo zaino non è malvagia come cosa.
Sono solito frequentare anche radure e pascoli (frequentati soprattutto da ovini e bovini) e, ad oggi, non mi è mai capitato di poggiare inavvertitamente lo zaino od altro su escrementi. |
| inviato il 15 Agosto 2021 ore 20:39
@MrRanza: io la icu Neewer la metto nello zaino aperta, con il frontale ripiegato sotto. Così l'accesso è molto più comodo e la icu rimane un po' più alta. |
user225025 | inviato il 15 Agosto 2021 ore 22:16
Se lo avessi messo inavvertitamente sopra la "sciota" e fosse stato ad apertura frontale?
Rieccomiii inauguro qui il nuovo ma non nuovo profilo, vado da una vita in montagna e non ho mai ma dico mai messo lo zaino sopra la pupu  più che l'apertura di uno zaino quello che conta è il naso e gli occhi haha
Grazie comunque per la spiegazione dettagliata della tua vicenda. |
user12181 | inviato il 16 Agosto 2021 ore 0:53
"vado da una vita in montagna e non ho mai ma dico mai messo lo zaino sopra la pupu"
Neanche io, ma le ho pestate più di una volta, come immagino sia successo anche a te... non mi dire che non le hai mai pestate.
Ora, se fotografi fiori alpini sdraiandoti a terra, il rischio di scontrarti con la cacca, non solo di vacca, cresce sensibilmente. Certe piante, poi, preferiscono terreni molto ricchi di nutrienti, la Gagea fragifera per esempio. Questa (ne sia valsa la pena o meno, come è probabile) www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202005/f8ee10df874a3f9b5684b9875efc l'ho fatta con la macchina che sotto di sé, a un paio di centimetri, aveva una "sciota", in un luogo di stazionamento delle vacche ad altissima densità fecale. In questo caso uno zaino con apertura dorsale è oggettivamente più pratico di uno ad apertura frontale. Anche perché ho potuto cambiare l'obiettivo, dal 100 al 25, senza poggiare lo zaino a terra (come ho già detto troppe volte). Ma anche per questo Ranuncolo glaciale www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202107/e955190cccf3ec7cd4de6b9dfc00 , tranquillamente vegetante in acqua, lo zaino ad apertura dorsale si è rivelato più adatto di uno ad apertura frontale. In questo caso, per passare dal 25 al 100, ho appoggiato lo zaino a terra, su una zolla piuttosto inzuppata, non in acqua. Non sapevo che questa pianta amasse a tal punto l'acqua, l'avevo vista in habitat detritici, apparentemente piuttosto secchi, seppur coperti dalla neve per lunghi periodi. Anche cercando sul web, ho fatto fatica a trovare foto di Ranuncoli glaciali in veste di pianta acquatica. L'altro giorno ne ho visto un altro, sempre a "I Läch di Laghét", era in condizioni più "fresche" degli altri che nella stessa stazione erano in posizione relativamente asciutta, e che ormai avevano assunto i colori rossastri tipici di fine antesi.
Ciò detto, ognuno si prende lo zaino che preferisce, senza doverlo dichiarare "zaino fotografico a tutti gli effetti", con toni da piazzista. Ovviamente non mi riferisco a te . |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 7:58
“ Ciò detto, ognuno si prende lo zaino che preferisce, senza doverlo dichiarare "zaino fotografico a tutti gli effetti", con toni da piazzista. Ovviamente non mi riferisco a te ;-) . „
Vedi Murmunto, la differenza tra me e te sta nel fatto che io, civilmente, ti ho fatto capire quanto il tuo pregiudizio sia falso ed infondato.
Tu, al contrario, dopo aver proposto una definizione del tutto personale e che non ha alcun fondamento -dovresti sapere infatti che tutti i brand più noti propongono zaini con accesso frontale, definendoli fotografici- sconfini quasi nell'insulto.
I toni da piazzista li lascio tranquillamente ad altri, provo semplicemente a far fronte alla disinformazione altrui, argomentando senza la necessità di ricorrere a fallacie logiche, come tu, invece, hai fatto. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 8:18
Io sono interessato ad uno zaino da trekking, anche per quota, non ferrate, con posssibilità di mettervi ed accedere in modo razionale al materiale fotografico che vorrei. Sui 50lt.
Per me è prezioso il vostro consiglio, esperienze e preferenze(motivate), ci sta che ognuno abbia le sue. Nessuno pretende che sia redatta una classifica assoluta, nullà c'è di assoluto quando si ha a che fare con le preferenze delle persone.
Perciò vi invito e vi ringrazio se semplicemente darete una mano con le vostre conoscenze e informazioni, a me e a quelli come me che leggono e leggeranno la discussione, per comprendere che opzioni ci siano e quali pro e contro possano avere secondo voi che li avete provati.
Sarebbe un grande servizio il vostro, di mettere a disposizione e poter usufruire delle vostre esperienze |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 9:34
Ma no non cancellare Christian, hai dato dei rifermenti interessanti. Se tutti cancellassero la discussione non sarebbe utile a nessuno. Lascia lascia. Sono informazioni utili, tutte. Una discussione è fatta anche per servire in futuro
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| inviato il 16 Agosto 2021 ore 11:25
Io sono in montagna e sto facendo escursioni frequenti col Trion 50. Confermo la comodità da campione! L'ultima prova l'ho fatta su escursione da 900 m di dislivello per 13 km di percorso col caldaccio che ha fatto i giorni scorsi, sono soddisfattissimo. Impagabile la possibilità di appoggiarlo lato esterno a terra piuttosto che sullo schienale.
@Iza, io ho la ICU small della fstop e la metto col lato più lungo parallelamente al fondo dello zaino e ci sta bella incastrata. Ovviamente la tengo aperta, così come terrei aperta la Neweer se la mettessi nello zaino. |
| inviato il 16 Agosto 2021 ore 16:29
Una domanda, spero si non essere OT.
Potete consigliarmi una ICU piccola (ci deve stare solo una ML con 28mm e qualche piccolo accessorio) che vada bene per il zaino Deuter 22L?
In merito al Mindshift Panorama 180: è uno zaino davvero ben fatto e comodo, ma escludendo la zona “fotografica” ci sta veramente poco.
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| inviato il 17 Agosto 2021 ore 14:01
@Dodo: come hai ben specificato, non vi è nulla di assoluto ma solo basato su esperienze e sensazioni personali e sulla base delle sensazioni che ho raccolto a qualche mese dall'acquisto del Trion, mi sento di dire che probabilmente è al momento il non plus ultra sul mercato nella fascia ibrida trekking/fotografia.
Come ribadito più volte (e non solo da me), ci sono tanti fattori da considerare tra i quali, il più importante, il tipo di attività per la quale lo si vuole utilizzare. Per una cosa blanda e non prolungata, un qualsiasi zaino andrà bene. Se diversamente si prevedono escursioni impegnative con dislivelli ragguardevoli e carichi pesanti, allora si deve necessariamente cercare un prodotto studiato ad hoc per non rendere un calvario una auspicata gita di piacere :-)
Ad oggi preferisco il trion ai vari osprey che ho in quanto lo ritengo più polivalente ed adatto alle mie esigenze. Temevo non fosse comodo e invece mi devo ricredere. Lo schienale non mi interessa in quanto sudo in modo scandaloso in qualsiasi condizione....
E' poi meno ingombrante di un Osprey e più leggero....
Insomma lo straconsiglio se non si fosse ancora capito |
user12181 | inviato il 18 Agosto 2021 ore 23:04
Sì Christian, devo dire che, se allento di un paio di cm gli avanzatori di carico, l'Ajna non è troppo scomodo, anche in estate, con uno o due strati leggerissimi. Ne ho sempre parlato abbastanza male, ma ancora lo porto. D'altra parte, trovarne altri online mai più e provarli nei negozi stretti di Livigno col covid non è il caso... In quanto a praticità di utilizzo fotografico, è ottimo, in virtù soprattutto dell'amplissimo tascone frontale e delle due tasche laterali, oltre che dell'accesso dorsale. Oggi poi c'era la complicità di una temperatura fresca. Di nuovo al Laghét fino alle genziane bavariche, è la terza volta, non riesco ancora a fotografarle decentemente. Ho aspettato troppo prima di partire, avevo dimenticato di caricare Garmin e telefono. Ho anche perso tempo a ritrovarle, sospettavo le avessero mangiate vitelli e manze, che sono ridiscesi sul posto, prima di Ferragosto sgranocchiavano poco oltre, a 2500 sul pendio verso la Fopa del manz. Alla fine ne ho trovate alcune, ma ormai mancava poco al tramonto (il sole tramonta abbastanza presto dietro la testata della valle, proprio sopra), si sono chiuse rapidamente, sono sensibili alla luce. Credo anche ai rompic.ni Se gli stai troppo sopra, dopo un po' si chiudono, questo però lo devo verificare meglio, perché di solito comincio a fotografarle poco prima del tramonto, e finisco dopo, quando appunto si sono chiuse. Il barone di Verulamio direbbe che ci vuole un'instantia crucis, per individuare la "causa vera" della chiusura. È la mancanza di luce diretta o la presenza del rompic.ni la causa? In effetti potrebbe essere che il seccatore secchi proprio in quanto fa ombra, ma non mi pare che accada sempre.
Ha ripreso a dolermi il tendine d'Achille, nel tratto inserzionale, rischio la rottura? In montagna sarebbe un casino. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 10:05
Seguo.
Domanda: come si fa a scegliere la giusta accoppiata zaino / icu ? |
| inviato il 31 Agosto 2021 ore 10:42
Maxam: prima direi che bisogna capire di che dimensione è la icu che intendi utilizzare e poi ragionare sullo zaino. Il trion per esempio, di cui tanto si discute in questo thread, accetta sia le icu FSTOP che compatibili neewer o simili. |
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