| inviato il 27 Settembre 2021 ore 12:31
Immergilo dentro la vasca da bagno, tienilo in ammollo con un cocktail di chissà quali prodotti di pulizia (moglie docet) e torna come nuovo....  |
| inviato il 27 Settembre 2021 ore 12:37
Ahahahahha naaa Nico.
Al rientro, quel trattamento lo devo già subire io |
| inviato il 27 Settembre 2021 ore 22:53
Io l'ho fatto per davvero... Ero andato ai laghi di plitvice, tre giorni a scattare qualunque cosa ed a buttare lo zaino per terra tra fango terra ed altre schifezze umide.
Ma sotto la cascata c'erano dei ciottoli ricoperti (credo) di argilla, me lo hanno fatto un c*ss0, ho provato a pulirlo con panni di tutti i tipi, non veniva via nulla.
L'ho messo in ammollo ed è tornato (quasi) come nuovo, alcuni segni sono rimasti, ma va bene così è il mio zaino e deve mostrare i segni del tempo... :-)
In questa occasione ho testato la presunta impermeabilità degli f-stop (Tilopa), e confermo che non è presunta, immerso nell'acqua non ha fatto entrare neanche una goccia, da allora sono andato anche sotto acquazzoni di acqua senza curarmi più di tanto dello zaino (solo che le zip fossero chiuse), perché l'acqua NON entra! |
user12181 | inviato il 28 Settembre 2021 ore 0:39
In genere per coprire lo zaino uso il poncho, non ho fatto la prova sistematica con l'Ajna, cioè, qualche volta l'ho portato con la pioggia, non si era inzuppato nulla dentro, ma non so se portandolo più a lungo sarebbe passata.
Piuttosto, sto cercando copripantaloni impermeabili leggeri. I Ferrino di nylon che ho vanno bene, non mi hanno fatto sudare finora, li vorrei più leggeri (non perché li senta pesanti, ma per diminuire il peso totale dello zaino). Per ora ho trovato dei Berghaus in goretex paclite di 185 g, con ottime recensioni su Amazon. Sono anche molto scontati, però non mi paiono leggerissimi. Montura ne ha di più costosi e più pesanti. Cerco ancora, magari La Sportiva, Karpos, Vaude.
No, nulla, non ho ancora trovato nulla di più leggero per trekking/hiking, neanche Patagonia. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 8:31
“ Io l'ho fatto per davvero... Ero andato ai laghi di plitvice, tre giorni a scattare qualunque cosa ed a buttare lo zaino per terra tra fango terra ed altre schifezze umide.
Ma sotto la cascata c'erano dei ciottoli ricoperti (credo) di argilla, me lo hanno fatto un c*ss0, ho provato a pulirlo con panni di tutti i tipi, non veniva via nulla. „
Ecco, io a tanto non ci sono mai arrivato.
Per questo credo che la soluzione del telo di plastica sia la migliore.
Eviti tutto ciò che hai dovuto far dopo, senza contare l'eventuale trasporto in macchina di uno zaino completamente sporco di melma o fanghiglia. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 8:47
Sicuramente è più saggio prevenire che curare…  |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 8:50
Ma da qualche parte lo metterai questo benedetto telo di nylon.
Che sarà sporco come lo zaino di Nico dopo Plitvice…
Non metterei nulla di sporco dentro lo zaino, i granelli di silice potrebbero finire sulle lenti e, pulendole, rischierei di graffiarle.
Meglio uno zaino sporco, anche se con apertura frontale.
Io mi lavo, lo zaino pure, L'attrezzatura meglio di no… |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 8:55
“ Ma da qualche parte lo metterai questo benedetto telo di nylon. „
Si Leopizzo.
In una semplice busta anch'essa di plastica, a chiusura ermetica, tipo cuki ma ne esistono anche di altre marche e di dimensioni diverse.
Non sono tanto scemo da evitare che si sporchi lo zaino per sporcare poi tutto il resto.
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| inviato il 28 Settembre 2021 ore 9:09
Mah, scusa Iza, ma comunque il rischio di fare un disastro lo vedo ben presente, se togli e metti.
Uso pure io le bustine in plastica, ma per metterci dentro tipo il cibo.
Pensare di infilarci un foglio di nylon umido e sporco, piegato, poi ritirarlo fuori e rifarlo più volte senza che la bustina si insozzi mi pare un esercizio degno di Yoda.
Io di mio tendo più ad assomigliare al coyote dei cartoni animati, per cui evito… |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 9:19
“ Pensare di infilarci un foglio di nylon umido e sporco, piegato, poi ritirarlo fuori e rifarlo più volte senza che la bustina si insozzi mi pare un esercizio degno di Yoda. „
Scusa Leo ma, dopo aver finito, con un po' d'acqua non riesci a pulirla?
Io l'ho fatto diverse volte prima di tornare a casa e dopo averla sciacquata, ovviamente, resta asciutta.
Eventualmente, puoi portare anche più di un foglio (un ritaglio 60x60 va più che bene) di polietilene, tanto il costo ed il peso sono nulli.
Una volta a casa, con la pompa del garage, del giardino o del terrazzo si da una bella lavata e tutto ritorna intonso.
Non capisco il disastro che vedi, perdonami. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 11:22
Sara' che sono abituato diverso, in Casentino l'acqua e' abbastanza "rara".
A volte butto lo zaino in mezzo all'erba che e' umida, a volte sul sentiero che e' polveroso.
Nell'intermezzo lo zaino si asciuga quasi sempre al 100%, il foglio di nylon nella sacchetta non ce la puo' fare..
Se ti sposti qua e la', fermandoti una decina di volte, gia' alla seconda/terza operazione mi troverei con il telo sporco da entrambi i lati e un disastro nello zaino.
Non dico che non si puo' fare, ma solo che non fa per me.
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| inviato il 28 Settembre 2021 ore 11:39
Gli f-stop la capacità impermeabile la perdono via via che li lavate col sapone. Solo acqua, no problem. Io li pulisco con la pezzetta umida e senza esagerare. Poi via via diventano più puliti. Lo zaino serve a riparare da sporco e acqua quello che c'è dentro, non bisogna diventare paranoici della protezione dello zaino. In vero, un paio di volte ho messo la protezione antipioggia anche senza pioggia per gli schizzi di fango dalla ruota posteriore. La cover si pulisce in un attimo, alla prima sorgente d'acqua anche lungo il giro, lo zaino no. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 12:32
Concordo con Jp1000...Mai lavato uno zaino in vita mia e nemmeno mai pensato di farlo....ma siamo tante teste diverse |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 12:37
Neppure io ma un paio di volte lo zaino sembrava il golem tanto era il fango che aveva preso schizzato via dalla ruota posteriore della MTB, che non si riusciva neppure ad aprirlo senza far finire la “creta” dentro che sono stato costretto a “spatolare” alla grossa con un ramo! In quei casi l'ho dovuto lavare, sempre dall'esterno, senza immergerlo in acqua. |
| inviato il 28 Settembre 2021 ore 12:40
“ Sara' che sono abituato diverso, in Casentino l'acqua e' abbastanza "rara".
A volte butto lo zaino in mezzo all'erba che e' umida, a volte sul sentiero che e' polveroso.
Nell'intermezzo lo zaino si asciuga quasi sempre al 100%, il foglio di nylon nella sacchetta non ce la puo' fare..
Se ti sposti qua e la', fermandoti una decina di volte, gia' alla seconda/terza operazione mi troverei con il telo sporco da entrambi i lati e un disastro nello zaino.
Non dico che non si puo' fare, ma solo che non fa per me. „
Sicuramente, come ho scritto sopra, è questione di abitudine.
A me, ad esempio, lo zaino umido non si è mai asciugato in giornata, se poi si dovesse incrostare anche il fango, il lavaggio sarebbe necessario e, onestamente, non ho voglia di star a lavare lo zaino in ogni uscita.
Per questo motivo, fino ad ora, la soluzione dei teli in plastica non mi ha mai fatto dubitare.
Ormai anche due miei compagni di uscita hanno adottato la stessa soluzione e anche sul forum non mancano simili testimonianze, magari con materiali differenti (qualcuno utilizza, ad esempio, la parte in tela di vecchi ombrelli, altri ancora il sacco della spazzatura) ma fine identico.
Quando mi sposto in diversi punti (pianificando tutto anzitempo) porto qualche telo in più che metto poi nella busta, insieme ad altri sporchi, nel caso in cui non dovessi riuscire a pulirli sul posto.
Soluzione, per me, perfetta, semplice, economica e in grado di risolvere tutte le rogne derivanti dal mancato utilizzo.
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