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Esperienza simil-analogica in digitale o analogica pura?


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avatarsupporter
inviato il 16 Giugno 2021 ore 18:38

nelle reflex c'é solo la Df, oppure una Leica M qualsiasi, va bene anche una M8, le ML con il monitor per mirino é batteria inutile, per dare un approccio ed esperienza analogica non bastano due rotelle

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2021 ore 20:18

Sono discussioni che non comprendo.

Dopo questa prima, doverosa premessa la seconda: fotografo solo a pellicola, solo in diapositiva, solo Velvia 50, e fruisco delle mie miserabili fotografie solo per il tramite della proiezione.

Ciò premesso la questione è molto semplice: se la soddisfazione è solo quella legata all'uso di una determinata tipologia di macchina fotografica allora la questione non è il fine ma piuttosto il mezzo... e se è così allora basta procurarsi une vecchia reflex meccanica, caricarla, adoperarla e poi, finito il rullino, riavvolgerlo, evitando di far rientrare la coda ovviamente, ricaricare nuovamente e ripetere l'operazione finché se ne ha voglia.
Va da sé che è inutile spendere soldi in sviluppi improbabili e stampe scadenti... visto che il piacere termina nel monento in cui si ripone la reflex.

Se invece il piacere è legato al tipo di immagine restituito da quel mezzo, nello specifico la pellicola, allora la situazione si complica alquanto e si dovrebbe iniziare a pensare che forse, FORSE, si è sbagliato qualcosa.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2021 ore 20:47

Che dire più di Paolo? Come dice lui non dimentichiamo che qualunque macchina fotografica serve per una sola cosa: fare fotografie!

avatarjunior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:27

se la soddisfazione è solo quella legata all'uso di una determinata tipologia di macchina fotografica


Più che SOLO direi che è ANCHE legata all'uso dello strumento. Non sto a definire una percentuale, ma per me la fotografia, per come la concepisco io sta anche nel momento dello scatto e in quello che sto usando (come ho già scritto in base al genere che sto praticando).
Se così non fosse potrebbe esistere una sola macchina fotografica uguale per tutti. Tanto serve solo per fotografare.
Le ML si assomigliano tutte. Perché ne esistono così tante? E perché marchi come Fuji, Nikon, Leica proseguono con macchine dallo stile così legato al passato? Probabilmente piacciono e vendono. A ognuno il suo come si suol dire.

Se invece il piacere è legato al tipo di immagine restituito da quel mezzo, nello specifico la pellicola, allora la situazione si complica alquanto e si dovrebbe iniziare a pensare che forse, FORSE, si è sbagliato qualcosa.


Qui non ho capito del tutto cosa intendi. Provo comunque a risponderti. Penso sia normale che ogni macchina con pellicola o sensore che sia restituisca qualcosa di diverso. Ecco che c'è chi sceglie Leica (parlo per quello che ho letto non per esperienza personale) per la qualità finale dell'immagine data dal connubio di un sensore e delle ottiche studiate per quel tipo di resa, chi Fuji, chi una qualsiasi giapponese o tu che scatti con Velvia 50.

Che dire più di Paolo? Come dice lui non dimentichiamo che qualunque macchina fotografica serve per una sola cosa: fare fotografie!


Anche le automobili servono solo per portarti da un punto X ad uno Y adempiendo così al loro scopo, ma anche qui ci sono "1000" modi e mezzi per farlo. C'è a chi basta arrivare, chi cerca anche le emozioni nella guida.

Per riassumere, ciò che io considero fotografia sta dal momento in cui penso a quello che voglio fotografare passando per il mezzo che userò arrivando al momento in cui appendo l'immagine stampata che ho fermato con quel mezzo (altra fase che mi dà piacere) . Magari non è proprio il significato di fotografia, è solo come la vedo io.


avatarjunior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 20:38

Paolo, una curiosità. Stavo guardando la tua galleria. C'è stato un periodo in cui anche io usavo la Velvia 50 con una Minolta Dynax 9. È sempre stata una sofferenza la scansione per ottenere qualcosa di decente. Le tue le vedo piuttosto definite e vivide. Le mie mancavano di definizione e sempre piuttosto spente. La cosa era una delusione dal momento che la Velvia è tutt'altro che spenta. Con cosa scansioni?

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 21:02

se vuoi aumentare la dose di nostalgia e piacere d'uso, consiglio la fotocamera più elegante in assoluto :

Contax II & Sonnar 1.5/50mm ( in alternativa, per tasche proletarie, Kiev II & Jupiter 3 )

se vuoi toglierti la voglia ed odiare per sempre l'analogico tornando con i piedi per terra, Zenit ET / Industar 50-2

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 21:05

TommasoDF ti consiglio di comprarti una fotocamera analogica e di scattare a pellicola. Ti compri anche uno scanner e vedrai che almeno fino al 30x45 ma anche al 40x60cm riuscirai a farci anche bellissime stampe.
Non toglierti il piacere dell'analogico;-)

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 21:27

Veramente caro Tommaso io non scansiono, in primis perché non possiedo uno strumento adatto e in secundis perché quand'anche lo possedessi non saprei adoperarlo, non tanto per la scansione in sé, che lo scanner comunque esegue in automatico, quanto piuttosto per il laborioso processo di ottimizzazione che le rende presentabili.

Venendo alla procedura le diapositive sono state scansionate da un professionista del settore che ha operato con uno scanner Nikon Coolscan 5000 ED.
Dopo le scansioni automatiche, le stesse mi sono state restituite salvate in parte, dove cioè lo avevo specificato, in TIFF a 16 bit mentre le restanti, che purtroppo avevo dimenticato di richiedere in TIFF, salvate direttamente in j-peg a, credo, soli 8 bit.

Ovviamente tutte, sia i TIFF che i j-peg, mostravano sia quell'aspetto appannato e dai colori spenti cui poc'anzi accennavi tu, sia la forte enfatizzazione della grana dovuta al fatto che lo scanner focheggia direttamente sulla stessa... esaltandola appunto.

Chiaramente in quelle condizioni sono di fatto inutilizzabili e vanno "ottimizzate": in primis riducendo la grana, operazione che porta ottimi risultati seppure al prezzo di una certa perdita di dettaglio, e in secundis correggendo il colore e i contrasti per rendere le digitalizzazioni quanto più fedeli possibile alle diapositive originali.
Questa ottimizzazione come premesso non l'ho fatta io, semplicemente perché non ne sono ASSOLUTAMENTE capace, ma un mio caro amico al quale io mi sono limitato a consegnare le scansioni, le diapositive originali, il visore a 5000° K e una coppia di ottimi loupe, 4X e 8X, con i quali osservarle finemente.

Questo è tutto caro Tommaso... come vedi io non ho merito alcuno.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 21:37

Paolo per mia esperienza diretta le dia hanno un aspetto "vetroso", non so definirlo in un altro modo, se scansionate. Ovviamente non ho scanner di 30000 euro ma un ottimo FS4000 del mio amico Leone Pidalà. Ma non c'è verso di far venire una Dia "credibile". Mentre per i negativi colori e BN la storia cambia tanto da portarmi a non comprare più DIA.
A meno che prima o poi non mi compri un proiettore ma nel breve non accadrà.
Inotre non ho voglia di spendere 20 euro o anche di più solo per comprare un rullo e spenderne altri 8-9 per lo sviluppo. Cioè siamo quasi ad 1 euro a scatto, pura follia. E non parliamo di stampa.
Ho ricevuto in stampa una prova fatta da Blve del forum da una scansione di un negativo BN (kodak Tmax100) effettuato peraltro con un Epson V700 e dire che è stupenda è poco.
Inoltre Blve ha scelto una carta che secondo me si sposa benissimo. Appena posso nel topic aperto ad hoc metterò qualche foto e le mie impressioni.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 8:49

Ciao Antonio, avevo già sentito proprio da parte tua questa testimonianza, credo però che sia un problema di quello scanner in particolare, anzi più che dello scanner nello specifico credo sia un problema legato all'ottica di cui lo scanner è dotato.
Il CanonScan 4000 FS è contemporaneo del Nikon Coolscan 5000 ED e questi due strumenti, all'epoca il top delle rispettive case, hanno prestazioni pressoché identiche anche se al Nikkor sono sempre state accreditare delle migliori prestazioni ottiche.
Il consiglio che mi sento di darti caro Antonio è di provare a farti scansionare delle dia con il Nikkor, se riesci a trovarne uno, altrimenti puoi provare a chiedere a Diego (Diebu) se può aiutarti lui a fare questa prova adoperando il suo eccellente Imacon/Hasselblad, che nello specifico è praticamente il massimo visto che si tratta di uno scanner a tamburo virtuale.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 11:46

ANTONIO e PAOLO: io ho una esperienza decisamente diversa. Anche se ho utilizzato una scanner per pellicole piane (all'epoca l'Epson 4990, il modello di punta di Epson), mi ritrovavo decisamente meglio con le diapositive piuttosto che con negativi; a parte il fatto che effettuavo la scansione solo degli scatti che mi piacevano di più e, in questa valutazione, ero certamente avvantaggiato dal "vedere" bene le caratteristiche proprio essendo un positivo, ma poi utilizzavo poco il 35 mm mentre più spesso partivo da pellicola medioformato 6X7 della mia Mamiya 7 che mi consentiva ovviamente una qualità migliore. E non vedevo quell'aspetto...."vetroso".Poi, certo, il file lo gestivo in proprio così come la stampa. Nelle mie gallerie ci sono foto fatte in questo modo, diverse da anni le ho stampate in formato A3+ e incorniciate a casa, allo studio o in una casa in vacanza e sono buonissime foto. Il fatto è che, in molti casi, confrontandole con gli scatti ottenuti direttamente da una buona reflex digitale, il passaggio attraverso la scansione, comunque abbassa la qualità. Ecco perchè è un metodo che ho abbandonato; anzi, ho venduto anche la Mamiya. Ovviamente tu hai avuto buoni risultati da uno stampatore professionale molto bravo come Blve, ma non è per niente sempre così. Blve sicuramente ha dalla sua una notevole esperienza nell'ottimizzare il file, nello stamparlo al meglio utilizzando una carta professionale e adatta allo scatto. Ovviamente non sempre gli stampatori che si trovano in giro ti daranno al stessa qualità e, soprattutto, la stessa assistenza (non è facile trovarne ad un certo livello e poi quanto ti costerebbe?); infatti, io preferisco decisamente fare da solo nella stampa e allora ti accorgi che occorre un po' di esperienza per migliorare il file :per postare una foto su Juza normalmente ci metto un po' di minuti, ma per stamparla (stampo tutte le mie foto migliori) ci metto molto tempo...a volte in una seduta di stampa , anche per le prove di stampa, ci posso mettere pure un paio di ore per fare una sola foto. E con l'esperienza sai bene quali carte utilizzare preferibilmente tra quelle 4/5 che conosci meglio. Oggi la carta utilizzata per la tua stampa ti ha meravigliato, ma se le conosci e le usi è cosa normale, non ti meravigli più. Il succo del discorso è che oggi preferisco decisamente partire dal file digitale di una moderna reflex piuttosto che passare attraverso la pellicola: è tutto più facile e, a mio modesto avviso, molto spesso la differenza si vede. Forse le differenze diminuiscono se utilizzi sistemi di scansione professionali che pochi hanno e non sempre sono vicini a casa tua. Ma, infine, che senso ha fare tanti passaggi?

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 12:30

Ti dirò Claudio, se io stampassi, o per meglio dire: se la mia fruizione principale di una fotografia avvenisse tramite l'osservazione di una stampa fotografica di dimensione generose, diciamo almeno 20 o 25X, allora non mi prenderei troppi impicci, operando col negativo colore, ma piuttosto andrei direttamente sul digitale.

E anche se sono certo che un negativo di qualità, in formato Leica, rivaleggi ancora oggi con i migliori sensori 24x36 tuttavia i costi alti all'origine in termini di materiale, la necessità di stampare con l'ingranditore servendosi di personale forzatamente molto esperto, con in più l'obbligo di avvalersi di costosissimi obiettivi APO da ingranditore, con conseguente lievitazione dei costi vivi mi sconsiglierebbe l'uso della pellicola.

Io però proietto e quindi, nonostante ormai la mia pellicola di riferimento non si trovi praticamente mai al di sotto dei 20/22 € a rullino, la sensazione impagabile che si prova osservando proiezioni di almeno 50X mi sconsiglia di abbandonare le mie amate diapositive.

user120016
avatar
inviato il 19 Giugno 2021 ore 16:18

Sarò talebano, ma per me non esiste esperienza simil analogica.
O usi la pellicola o usi il sensore. Vie di mezzo non ce ne sono. E per fortuna, aggiungerei... Poi, chi prova piacere a girare rotelle e ghiere di macchine digitali, fantasticando sulla pellicola, evidentemente si accontenta e va bene così, non fa nulla di male. Ma fa sempre fotografia digitale...
Detto questo, concordo con gli amici Paolo e Claudio sul fatto che l'esperienza analogica non possa terminare con lo scatto. Che sia negativo o diapositiva, il bello della pellicola è la fruizione dell'immagine in stampa o in proiezione. Possibilmente fatto tutto da sé. Tutto il resto sono surrogati e compromessi.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 16:44

@ Claudio Santoro . io ho in mente di comprare una mamiya 6x7 ma volevo un consiglio, hai detto che la qualità della scansione delle dia sono inferiori ai file delle moderne digitali, ma per la stampa diretta senza scansione vale lo stesso ?

user120016
avatar
inviato il 19 Giugno 2021 ore 16:50

@Sasal, la stampa diretta delle dia senza scansione non è più possibile perché non c'è più il cibachrome. Se vuoi stampe dirette devi usare pellicole negative e fidati che se sviluppo e stampa sono ben fatte non c'è digitale che tenga...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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