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La "mossa" è quella che vediamo tutti i giorni: se hai poco liquido (anzi sei in perdita), puoi investire poco in ricerca e sviluppo. Lo dimostra il fatto che a giugno 2021 Nikon non abbia ancora una macchina per l'azione (e chissà quando uscirà), che non abbia un obiettivo dedicato superiore ai 200mm e chissà quando uscirà. La concorrenza corre e Nikon arranca. E' partita alla pari con Canon nel mondo ML ed ora se non c'è un abisso poco ci manca, comprese le vendite. Intanto continua la migrazione da Nikon a Sony...
"un mercato sempre più proteso all'utilizzo degli smartphone"
Ma ste cazzate le studiano a tavolino? Sono anni che stanno prendendo per il culo i loro clienti. Dalla storia della D600 e D800 negli Stati Uniti nel giro di pochi anni sono stati sfanculati da migliaia di clienti, e lo stesso nel resto del mondo. Sony è stato il colpo di grazia. In Brasile e altri paesi hanno perso tutto in pochi anni, e continuavano con comunicati farlocchi. Quindi gli altri marchi sono dei coglioni che affrontano questi mostruosi smartphone.
La concorrenza corre...vero corre ma bisogna capire in che direzione sta correndo e a volte correre può essere rischioso, soprattutto se non si sa in che direzione andare. Stiamo parlando di un mercato che, come volume di vendita, con l'avvento del digitale ha avuto una enorme crescita per circa 15 anni, una crescita inaspettata che ha reso “tutti fotografi” Prima di questo fenomeno di massa I fotografi erano i professionisti e pochi amatori facoltosi. Questa bolla ora è esplosa in quanto tutti quei “nuovi fotografi” si sono resi conto che si poteva essere “nuovi fotografi” anche con un comodo smartphone, anzi pure più comodo della reflex entry level per condividere le immagini ricordo su social vari. Quindi ecco che esplosa la bolla il volume di mercato sta ritornando ai volumi del pre-digitale, con qualche professionista di cronaca in meno, oramai il fotogiornalista di cronaca usa anche lui il telefonino, e qualche amatore facoltoso di più che spende una parte della propria liquidazione per una attrezzatura iperperformante per fotografare gli uccelli dal capanno o che aggancia l'occhio della modella nello shooting di turno. Ma il totale è sempre quello, volumi di vendita che vanno nella direzione del pre digitale, tempi dove l'innovazione tecnologica andava sicuramente ad andature meno sostenute per permettere di ammortizzare i costi di sviluppo. Ma quanti amatori facoltosi sono ancora disposti a cambiare macchina fotografica per 5000 e più euro ogni 2-3 anni? E per cosa per 10 FPS in più o per l'AF che aggancia l'occhio dell'uccello padulo? Chi vincerà in un mercato che si sta contraendo enormemente per tutti? Chi continua a correre veloce o chi si muove con cautela? A questo non so rispondere ma credo che nessuno sia in grado. Difficile prevedere il futuro ci riescono in pochissimi ed infatti fanno spesso enormi fortune, perché non è per niente facile.
Nikon in questo momento ha addirittura l'aiuto (che poi aiuto non è) della mancanza di materiali. Già va piano di suo, anzi pianissimo. Non è ancora riuscita ad entrare nel mondo Ml col suo stile. Fa prodotti onesti ma che non hanno nulla a che vedere con la concorrenza in innovazione e prestazioni sportive. Questa non è la vera Nikon ma una Nikon con la coda fra le zampe in difficoltà. Purtroppo.
@Bloccato se si è soddisfatti “a pieno” di quello che si ha e si riescono ad ottenere dei risultati che soddisfano si è immuni dal padulo. Se invece si viene condizionati dal marketing e dagli sfottò dei compari di avifauna è il momento che le braghe calano ed il padulo si insinua
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